My Houzz: lo Stile Scandinavo Incontra i Tetti di Napoli
Alla ricerca dell'Hygge: ricreare un ambiente accogliente dove godere dei piaceri quotidiani che la vita offre
Claudia ed Emanuele sono una giovane coppia, stanno insieme da sei anni e convivono da tre. Inizialmente abitavano in un monolocale, poi questa casa li ha scelti ed è diventata da subito il loro rifugio, un luogo di pace nonostante sia nel cuore del caotico centro storico di Napoli. Claudia ama questa casa per la luce che proviene dalle tante finestre, mentre la cucina è il mondo di Emanuele con tutti i suoi utensili, attrezzi e pentole. Hanno arredato la casa ispirandosi a quello che amano dello stile scandinavo: pulizia, sobrietà, eleganza e ricercatezza ma al contempo calore e accoglienza. Ci sono poche cose nelle stanze ancora, perché la casa è in continua evoluzione e perché la parola d’ordine a casa loro è niente stress, si fa tutto con calma.
Da un anno Claudia ed Emanuele abitano in questo appartamento. Lei è area manager di un azienda farmaceutica mentre lui lavora in un’azienda elettrica. Facendo entrambi un lavoro full time, una volta entrati in casa hanno bisogno di rilassarsi e dedicarsi alle loro passioni: lettura e meditazione per Claudia e cucina per Emanuele che: «È un panettiere mancato, Il sabato mattina infatti l’odore del pane fatto da lui invade tutta la casa e facciamo colazione in terrazza con pane tostato e cappuccino», spiega Claudia.
Tavolo da pranzo: Trocadero, Maison Du Monde; sedie: IMS, Sklum
Prima di trasferirsi qui hanno vissuto per circa due anni in un piccolo appartamento di 25 mq: «Il poco spazio rendeva la vita quotidiana abbastanza complicata e ci rendeva nervosi e infelici. Quando la situazione è diventata insostenibile abbiamo iniziato a cercare una nuova casa che si adeguasse in maniera migliore alle nostre esigenze». Hanno visto l’annuncio di questo appartamento ed è stato amore a prima vista. Inizialmente il proprietario non voleva incontrarli a causa delle eccessive richieste che aveva avuto: «Noi eravamo determinati a prendere questo appartamento perché già dalle foto dell’annuncio sentivamo che era la casa giusta per noi. Poi grazie ad un susseguirsi di avvenimenti siamo riusciti ad acquistarla; per noi questa casa significa davvero tanto, infatti pensiamo che sia stata lei a scegliere noi».
Prima di trasferirsi qui hanno vissuto per circa due anni in un piccolo appartamento di 25 mq: «Il poco spazio rendeva la vita quotidiana abbastanza complicata e ci rendeva nervosi e infelici. Quando la situazione è diventata insostenibile abbiamo iniziato a cercare una nuova casa che si adeguasse in maniera migliore alle nostre esigenze». Hanno visto l’annuncio di questo appartamento ed è stato amore a prima vista. Inizialmente il proprietario non voleva incontrarli a causa delle eccessive richieste che aveva avuto: «Noi eravamo determinati a prendere questo appartamento perché già dalle foto dell’annuncio sentivamo che era la casa giusta per noi. Poi grazie ad un susseguirsi di avvenimenti siamo riusciti ad acquistarla; per noi questa casa significa davvero tanto, infatti pensiamo che sia stata lei a scegliere noi».
Lampadario: Allie, Kavehome
Entrando nel palazzo di fine Ottocento in pieno centro storico di Napoli si devono salire molte scale per raggiungere la porta di ingresso dell’appartamento, al quinto piano. Varcata la soglia, dopo un’altra rampa di scale e con il cuore in gola (l’ascensore non c’è!), finalmente si entra in casa.
La sensazione iniziale è subito di pace e serenità. L’ingresso porta direttamente nel salotto-sala da pranzo e si è pervasi dalla luce.
Entrando nel palazzo di fine Ottocento in pieno centro storico di Napoli si devono salire molte scale per raggiungere la porta di ingresso dell’appartamento, al quinto piano. Varcata la soglia, dopo un’altra rampa di scale e con il cuore in gola (l’ascensore non c’è!), finalmente si entra in casa.
La sensazione iniziale è subito di pace e serenità. L’ingresso porta direttamente nel salotto-sala da pranzo e si è pervasi dalla luce.
La casa è arredata con i toni del legno e del bianco, in pieno stile scandinavo: «La scelta dell’arredamento è stata molto influenzata dal nostro amore per le case dei paesi del nord Europa. Abbiamo cercato di renderla il più hygge possibile; elementi naturali, soft, luci soffuse per creare un atmosfera sicura e intima per trascorrere del tempo felice insieme».
Oltre allo stile, hanno importato dalla Scandinavia proprio il concetto di hygge, ovvero la ricerca di una felicità quotidiana, che contribuisce a generare un senso di appagamento nel lungo periodo.
Oltre allo stile, hanno importato dalla Scandinavia proprio il concetto di hygge, ovvero la ricerca di una felicità quotidiana, che contribuisce a generare un senso di appagamento nel lungo periodo.
Libreria: realizzata su disegno da Matteo Aruta
In soggiorno si trova la libreria di legno che contiene i pochi oggetti in casa: «È la cosa a cui siamo più legati, l’abbiamo progettata e disegnata noi (abbiamo ancora tutti i mille disegni di come doveva essere) e rappresenta un cuore. È stata poi realizzata dal nostro carissimo amico e falegname: Matteo Aruta. Nonostante la sua realizzazione ci abbia fatto un po’ penare, il risultato ci ha ripagato di tutti gli sforzi profusi».
Un professionista può aiutarti a realizzare un sogno, cerca quello gusto vicino a te nella pagina di Houzz dedicata ai Pro
In soggiorno si trova la libreria di legno che contiene i pochi oggetti in casa: «È la cosa a cui siamo più legati, l’abbiamo progettata e disegnata noi (abbiamo ancora tutti i mille disegni di come doveva essere) e rappresenta un cuore. È stata poi realizzata dal nostro carissimo amico e falegname: Matteo Aruta. Nonostante la sua realizzazione ci abbia fatto un po’ penare, il risultato ci ha ripagato di tutti gli sforzi profusi».
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Tavolino: Flexa, Casa; divano: Friheten, Ikea
La parete opposta alla libreria è ancora completamente vuota, anche se Claudia vorrebbe creare una parete fotografica, ovvero appendere tante diverse fotografie di varie dimensioni.
In soggiorno hanno deciso di tenere il parquet nonostante fosse un po’ malandato, per abbassare l’impatto ambientale del loro intervento.
La parete opposta alla libreria è ancora completamente vuota, anche se Claudia vorrebbe creare una parete fotografica, ovvero appendere tante diverse fotografie di varie dimensioni.
In soggiorno hanno deciso di tenere il parquet nonostante fosse un po’ malandato, per abbassare l’impatto ambientale del loro intervento.
«Una volta preso possesso della casa, abbiamo appurato che pur avendo una struttura interna abbastanza buona risentiva comunque del tempo passato. Tutti i piccoli difetti emergevano osservandola giorno dopo giorno: le pareti non simmetriche, le listarelle del parquet molto consumate e non fisse perfettamente al suolo…difetti che la rendevano sempre più particolare facendocela amare sempre di più».
In casa non c’è il riscaldamento ma hanno ereditato un’incredibile stufa ancora funzionante: «La stufa è molto vecchia, già i proprietari prima di noi l’avevano trovata li. È come se fosse un piccolo portafortuna, la utilizziamo d’inverno per riscaldare il salone e cuocere castagne e patate».
Per l’acqua calda, invece, c’è una tradizionale caldaia.
In casa non c’è il riscaldamento ma hanno ereditato un’incredibile stufa ancora funzionante: «La stufa è molto vecchia, già i proprietari prima di noi l’avevano trovata li. È come se fosse un piccolo portafortuna, la utilizziamo d’inverno per riscaldare il salone e cuocere castagne e patate».
Per l’acqua calda, invece, c’è una tradizionale caldaia.
Dal salotto parte un corridoio che porta al bagno e da cui, attraverso una scaletta in ferro, si accede alla cucina. Nel corridoio hanno lasciato a vista le travi in legno del solaio e la colonna in muratura.
Anche il bagno è arredato con cura, usando i toni del bianco e del grigio che richiamano ad uno stile più contemporaneo: «Per il pavimento abbiamo scelto delle cementine in stile fiorentino Made in Italy, che richiamino quelle della cucina».
La cucina è la stanza più vissuta da entrambi, vi si accede tramite una scaletta di ferro e si arriva subito in un angoletto prezioso: «È il luogo che più rispecchia il nostro stile di vita e le nostre passioni, è qui che passiamo la maggior parte del nostro tempo. Emanuele tra impasti con farine antiche cerca di fare la sua miglior pizza o il suo miglior pane e io tra mille ricette vegetariane».
Il pavimento della cucina è lo stesso delle camere da letto e si tratta di un gres effetto cemento, mentre le mattonelle sulla parete dietro il lavabo sono delle cementine antichissime napoletane dipinte a mano: «Erano il pavimento della vecchia camera da letto, noi per conservarle le abbiamo riutilizzate in questo modo».
La cucina è in muratura ed era già presente in casa.
Lampadario: Ghabou, Maison Du Monde; letto e testiera del letto: Mandal, Ikea.
Attraversando la cucina si arriva alla camera da letto, che è l’ultima stanza della casa. Anche qui ci sono pochi ed essenziali arredi, visto che viene utilizzata solamente per dormire.
Attraversando la cucina si arriva alla camera da letto, che è l’ultima stanza della casa. Anche qui ci sono pochi ed essenziali arredi, visto che viene utilizzata solamente per dormire.
Sia dalla cucina che dalla camera da letto si accede ad un grande terrazzo che affaccia sui tetti della città: «Il terrazzo lo dobbiamo ancora ristrutturare, vorremmo cambiare il pergolato e sostituire il pavimento, perché anche se il cotto è molto bello, si macchia molto facilmente ed è difficile da pulire».
Per il momento sulla terrazza ci sono solo le piantine di spezie e odori, ma in futuro Claudia ed Emanuele vorrebbero creare un’oasi di verde sul terrazzo, provando anche a coltivare un piccolo orto cittadino.
Per il momento sulla terrazza ci sono solo le piantine di spezie e odori, ma in futuro Claudia ed Emanuele vorrebbero creare un’oasi di verde sul terrazzo, provando anche a coltivare un piccolo orto cittadino.
«Quando si acquista la prima casa bisogna fare i conti con la richiesta di mutuo e con tutte le piccole paure che si hanno quando si fa un passo così importante. Per noi sarebbe stato forse impossibile compierlo senza l’aiuto della famiglia – che ci ha dato un significativo sostegno economico e ci ha aiutato moltissimo della fase di trattativa – e degli amici che ci hanno dato una grossa mano nella scelta dell’arredamento e per il trasloco».
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Chi ci abita: Claudia Gargiulo ed Emanuele Polito
Dove: Napoli
Superficie: 90 m² + 56 di terrazzo
Anno di costruzione del palazzo: fine ‘800
Anno di ristrutturazione dell’appartamento: 2018
Costo dell’intervento: circa 10.000 euro