Le Case di Houzz: Un Fienile Diventa Casa dopo il Terremoto
Il recupero di un ex fienile nella campagna della provincia di Modena, parzialmente danneggiato dal sisma del 2012, trasformato in casa
È il paesaggio il protagonista e al contempo l’elemento ispiratore del progetto di questa casa, che sorge sulle rovine di un ex fienile dei primi del Novecento. Attratti dalla sua posizione – da un lato aperta verso la campagna modenese, dall’altro affacciata su una tipica corte di campagna – Eleonora e Flaviano hanno acquisito la proprietà dopo gli eventi sismici che il 20 e 29 maggio del 2012 colpirono le provincie di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna, Rovigo causando danni a edifici, monumenti storici, costruzioni rurali e industriali. Il progetto è dunque partito da un edificio fatiscente e già parzialmente crollato ed è arrivato alla realizzazione di un nido intimo, accogliente, inondato di luce e natura.
Dapprima si è provveduto a un massiccio intervento a livello strutturale per adeguare l’edificio alle vigenti normative antisismiche. Nel rispetto dell’architettura preesistente –la zona è soggetta a vincolo paesaggistico e non sono consentite modifiche –i muri perimetrali sono stati rinforzati con putrelle in ferro.
In seguito è stata affrontata la progettazione degli interni, degli arredi e delle finiture. Il tutto, ci tiene a sottolineare l’architetto, in sintonia con una committenza aperta alle soluzioni proposte e collaborativa ai fini della buona riuscita dell’opera. Una condizione di lavoro ideale per qualsiasi progettista.
In seguito è stata affrontata la progettazione degli interni, degli arredi e delle finiture. Il tutto, ci tiene a sottolineare l’architetto, in sintonia con una committenza aperta alle soluzioni proposte e collaborativa ai fini della buona riuscita dell’opera. Una condizione di lavoro ideale per qualsiasi progettista.
Al piano terra, dedicato alla convivialità, la configurazione dell’ambiente risulta totalmente aperta. Una disposizione pensata per «controllare la gerarchia degli spazi interni» e progettata nei minimi dettagli, come nel caso del mobile Tv che integra il camino da una parte, e dall’altra la scala che conduce al piano superiore.
Lampada a sospensione Tagliata, design Peter Zumthor, Viabizzuno; lampada da terra Toio, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Flos; sedie Wishbone chair CH24, design Hans J. Wegner, Carl Hansen
Lampada a sospensione Tagliata, design Peter Zumthor, Viabizzuno; lampada da terra Toio, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Flos; sedie Wishbone chair CH24, design Hans J. Wegner, Carl Hansen
Il piano della cucina, realizzato su disegno di Archiplanstudio in Corian®, va a integrarsi nella parete per non interrompere visivamente la disposizione e la gerarchia degli spazi interni del piano terra. L’apertura sul fondo conduce al bagno degli ospiti [visibile tra qualche foto], nel quale si trovano anche lavatrice e asciugatrice. Una volta chiusa si fonde letteralmente con l’armadiatura annullando il passaggio.
Tinteggiatura pareti a base di calce; divano con rivestimento 100% cotone grigio su disegno di Archiplanstudio
Tinteggiatura pareti a base di calce; divano con rivestimento 100% cotone grigio su disegno di Archiplanstudio
Un’apertura nel solaio mette in comunicazione il piano terra con il piano superiore, dilatandone verticalmente lo spazio e creando una continuità visiva fra i due livelli. Il gioco di trasparenze continua anche sul piano orizzontale grazie al parapetto in vetro temperato: la vista del paesaggio, la continuità dello spazio, la diffusione della luce naturale non si interrompono mai.
Al piano superiore, il corridoio è definito da armadiature in larice sbiancato, apribili su entrambi i lati che gestiscono l’organizzazione della zona notte.
La zona notte è un grande open space esposto a sud; non ci sono porte a suddividerla ma solo ambienti suddivisi dalle armadiature e dai mobili. Dietro al letto si trova il guardaroba della coppia, compreso di scarpiera. Davanti, a proteggerne l’intimità, delle tende a rullo ma soprattutto una campagna senza fine. «E se passa qualcuno là fuori è per voyeurismo!», ironizza l’architetto. La chiusura dei pannelli a doghe oscuranti viene gestita elettricamente. L’apertura delle finestre è scorrevole e protetta da una bacchetta metallica con funzione di parapetto.
Sul comodino: lampada Easy, design studio ENDS di Mantova; sul mobile: lampada 5054, design Archiplanstudio
Sul comodino: lampada Easy, design studio ENDS di Mantova; sul mobile: lampada 5054, design Archiplanstudio
Se, come il letto, la scrivania si affaccia su un paesaggio a perdita d’occhio, lo stesso vale anche per il bagno e la vasca da bagno. Una scelta che ad alcuni potrebbe sembrare audace ma che in questo caso è in naturale continuità non solo con l’architettura e con l’idea di pura immersione nella natura, ma anche con la scelta di vita e di condivisione di Flaviano ed Eleonora. E come dare loro torto: vuoi mettere farti un bagno guardando là fuori?
Vasca in Cristalplant® Normal, design Benedini Associati, Agape; Miscelatori Cea
Sia le pareti sia il pavimento sono in larice sbiancato. Quest’ultimo è protetto da verniciatura “zero gloss” che lo rende resistente all’acqua senza alterarne le naturali tonalità.
Il lavabo in acciaio verniciato, anch’esso disegnato da Archiplanstudio, è installato su un pannello di cartongesso azzurro pastello.
Se il bagno al piano di sopra è aperto e ad esclusivo uso dei padroni di casa, quello al piano terra è dedicato agli ospiti. Anche in questo caso è diviso dall’esterno con la sola trasparenza di una parete vetrata, ma si può schermare con la tenda a rullo che si abbassa fino a terra. La ventilazione è garantita dalla finestra apribile, ricavata nel vetro fisso.
Lavello in resina grigia di Container; piatto doccia a filo pavimento in lastre di pietra serena su disegno di Archiplanstudio
Lavello in resina grigia di Container; piatto doccia a filo pavimento in lastre di pietra serena su disegno di Archiplanstudio
La facciata aperta sul paesaggio è esposta a sud e nelle assolate giornate invernali non serve nemmeno attivare il riscaldamento. Per proteggersi dalla calura estiva, nelle ore più calde, si provvede a oscurare la casa con i pannelli a doghe di legno gestiti elettricamente. In ogni caso riscaldamento e raffrescamento sono garantiti da lame a pavimento che immettono aria calda o fredda a seconda delle necessità.
«L’edificio – spiega Diego Cisi – se da un lato si mostra con un fronte duro, aspro, segnato solo per la presenza di due aperture domestiche, dall’altro si smaterializza, si apre, si rende più fedele verso la campagna e verso l’infinito pianeggiante che la contraddistingue».
«L’edificio – spiega Diego Cisi – se da un lato si mostra con un fronte duro, aspro, segnato solo per la presenza di due aperture domestiche, dall’altro si smaterializza, si apre, si rende più fedele verso la campagna e verso l’infinito pianeggiante che la contraddistingue».
La precisione e la cura del disegno degli spazi, degli arredi e dei complementi testimoniano la ricerca della bellezza attraverso le forme e la materia.
Pannelli Frangisole: Così la Casa Sta al Fresco
Pannelli Frangisole: Così la Casa Sta al Fresco
«L’architettura non è questione di stile, ma di pensiero. Ogni progetto si confronta con i luoghi e istituisce di volta in volta delle relazioni puntuali con essi», conclude l’architetto.
Guarda tutte le foto di questa casa
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Guarda tutte le foto di questa casa
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Flaviano ed Eleonora
Dove: Bomporto (Modena)
Anno di costruzione: primi del Novecento
Anno di ristrutturazione: 2016
Architetti: Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini di Archiplanstudio
Superficie: 160 m², distribuiti su due piani fuori terra, composti da soggiorno, camera da letto, studiolo, due bagni
Il particolare interessante: è un ex fienile immerso nella campagna modenese
«L’idea principale nasce dal contesto e dal paesaggio che circonda l’architettura», spiega l’architetto Diego Cisi: «Tutto è stato impostato su un grande spazio affacciato sulla campagna modenese, e su due fronti dal carattere contrapposto». Infatti la casa si affaccia, da una parte sull’aperta campagna, dall’altra su una tipica corte di campagna.
La facciata a pannelli in doghe di legno scorrevoli modula e gestisce il rapporto con la luce, l’ombra e lo spazio circostante.