Le Case di Houzz
Perché Questi Due Professionisti Hanno Scelto un Colore Dominante
Due appartamenti oggetto di ristrutturazione a confronto: le scelte di colore e per ottimizzare lo spazio
A Milano e a Padova, i due appartamenti che seguono sono esempi da replicare grazie ai loro numerosi punti di forza: le scelte di colore – capaci di dare carattere agli spazi, le soluzioni su misura per ottimizzare la superficie disponibile e le scelte materiche messe in atto per semplificare la quotidianità di una famiglia.
L’osservazione di questo progetto a Milano, sviluppato dalle architette Paola Bonfante e Isabella Maruti nasce dall’analisi delle scelte cromatiche: «L’appartamento presenta un moodbord dai toni neutri, chiari e morbidi: il parquet in legno chiarissimo posato a correre, le pareti giocate sulle tonalità del grigio unificano gli spazi molto luminosi accentati da alcune piccole macchie di colore: le basi della cucina in fenix rosso jaipur, il mobile all’ingresso sempre rosso, così come i tappeti del living. La stanza dei gemelli ha una parete smaltata petrolio. Entrambi i bagni sono colorati ma con tinte smorzate: il blu e grigio del rivestimento del bagno finestrato e il cipria e nero del bagno cieco».

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Distribuito su 134 metri quadrati, l’appartamento è organizzato attorno alla grande zona giorno (foto in apertura) e alla cucina abitabile, pensata come luogo dove lavorare, studiare, giocare e passare le giornate in famiglia.
Una parete attrezzata in rovere naturale, realizzata su misura, rappresenta sia il collegamento fra soggiorno e cucina, sia una soluzione efficace per ottimizzare lo spazio a disposizione e nascondere numerose funzioni necessarie.
Trova un architetto vicino a te per la ristrutturazione del tuo appartamento
Una parete attrezzata in rovere naturale, realizzata su misura, rappresenta sia il collegamento fra soggiorno e cucina, sia una soluzione efficace per ottimizzare lo spazio a disposizione e nascondere numerose funzioni necessarie.
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Ne parlano le progettiste: «Nella parete di destra della cucina, tra le armadiature alte, trova spazio la zona lavanderia con un sistema di ante rientranti che permettono di lasciare il vano aperto senza intralciare lo spazio di passaggio.
Altro elemento multiuso è l’arredo da noi progettato che divide la cucina dall’ingresso: in rovere naturale questo volume contiene la porta scorrevole di divisione tra i due spazi, una grande scarpiera e un mobile guardaroba verso l’ingresso, uno sgabuzzino per la scala, le scope, gli attrezzi… verso la cucina».
Altro elemento multiuso è l’arredo da noi progettato che divide la cucina dall’ingresso: in rovere naturale questo volume contiene la porta scorrevole di divisione tra i due spazi, una grande scarpiera e un mobile guardaroba verso l’ingresso, uno sgabuzzino per la scala, le scope, gli attrezzi… verso la cucina».
Il mobile su misura chiuso
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
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La zona notte comprende due camere da letto e uno studio, oltre a due bagni. L’intero progetto è stato sviluppato per semplificare la quotidianità di una famiglia: «L’appartamento è stato pensato per una manutenzione facile: Il gres nel bagno principale che continua nella doccia, il gres a pavimento in cucina, così come il parquet prefinito Listone Giordano con finitura Matt Plus che seppur sembrando del tutto naturale offre una superficie resistente e antigraffio, sono di facilissima manutenzione».
Libreria: Extendo; divano: Harry di B&B
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una famiglia di tre persone, genitori e il figlio adolescente.
Dove: Padova, verso i Colli Euganei
Superficie: 130 m² con la zona notte nel sottotetto
Anno di costruzione: 1990
Anno di ridefinizione dell’interior: 2022
Progettista: Annamaria Pivetta
Budget: (escluso l’onorario della professionista): 30.000 euro circa
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una famiglia di tre persone, genitori e il figlio adolescente.
Dove: Padova, verso i Colli Euganei
Superficie: 130 m² con la zona notte nel sottotetto
Anno di costruzione: 1990
Anno di ridefinizione dell’interior: 2022
Progettista: Annamaria Pivetta
Budget: (escluso l’onorario della professionista): 30.000 euro circa
L’appartamento ripensato da Annamaria Pivetta si trova al settimo piano di un condominio costruito nel 1990, ristrutturato nel 2005 e acquistato arredato dai committenti nel 2016. Il condominio fa parte di un complesso di costruzioni simili edificate nel 1990 nella prima periferia di Padova verso i colli Euganei, di cui si gode ampiamente la vista.
«La richiesta era di riuscire a integrare la cucina esistente con l’isola nuova», racconta la progettista. «L’azienda che aveva fornito la cucina esistente non produceva più mobili, quindi abbiamo cambiato fornitore e pensato di sostituire il top in legno con uno grigio scuro uguale al piano dell’isola, fornita da Cesar cucine. La cucina esistente bluette è stata completata da un mobile isola color ottanio».
Tavolo: T9 di Extendo; sedie Vela di Calligaris
Il progetto ha previsto anche la riorganizzazione della veranda, oggi utilizzata come sala da pranzo.
Il progetto ha previsto anche la riorganizzazione della veranda, oggi utilizzata come sala da pranzo.
Carta da parati: Pierre Frey
«La cameretta del ragazzo, colorata di un azzurro inteso, è stata realizzata customizzando mobili di Nidi», racconta Annamaria Pivetta. Qui, il rosso degli arredi e il blu di pareti e accessori tessili dialogano con la carta da parati a parete. «Si tratta di una fantasia disegnata dall’artista Toxic, uno dei principali artisti della scena street art. È stampata su non tessuto in tre pannelli e riproduce un’opera colorata spruzzata su tela dall’artista», specifica la progettista.
«La cameretta del ragazzo, colorata di un azzurro inteso, è stata realizzata customizzando mobili di Nidi», racconta Annamaria Pivetta. Qui, il rosso degli arredi e il blu di pareti e accessori tessili dialogano con la carta da parati a parete. «Si tratta di una fantasia disegnata dall’artista Toxic, uno dei principali artisti della scena street art. È stampata su non tessuto in tre pannelli e riproduce un’opera colorata spruzzata su tela dall’artista», specifica la progettista.
Carta da parati: La foret de Chantilly di Pierre Frey
Anche per la camera da letto padronale la carta da parati è stata la chiave di volta per il progetto di interior design; in questo caso le tonalità comprendono anche verdi e bordeaux, per comporre un ambiente accogliente e confortevole.
Hai trovato un’idea utile anche per te? Salva le immagini che preferisci in un Ideabook!
Anche per la camera da letto padronale la carta da parati è stata la chiave di volta per il progetto di interior design; in questo caso le tonalità comprendono anche verdi e bordeaux, per comporre un ambiente accogliente e confortevole.
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Chi ci abita: genitori e due gemelli
Dove: Milano
Superficie: 134 m²
Anno di costruzione: 1958
Anno di ristrutturazione: 2021
Progettista: Paola Bonfante e Isabella Maruti