I 21 Studi Più Belli e Ingegnosi Trovati tra Le Case di Houzz
Home office con stile tra le mura di casa: le migliori storie di chi ci è felicemente riuscito e 21 idee da copiare
Non per tutti l’attività lavorativa rimane fuori dal portone di casa, anzi sono sempre più i professionisti che hanno bisogno di ritagliarsi un angolo ufficio tra le mura domestiche. C’è chi lo preferisce essenziale per favorire la concentrazione, e chi invece ha bisogno di circondarsi di stimoli. Ognuno ha le proprie esigenze e, oltre alle regole dell’ergonomia, è importante creare un ambiente confortevole dove lavorare al meglio.
Se ancora non hai le idee chiare o se desideri modernizzare il tuo home office, questi spazi raccolti tra le Case di Houzz dimostrano che la personalizzazione non conosce frontiere e può fare miracoli per la nostra produttività.
Se ancora non hai le idee chiare o se desideri modernizzare il tuo home office, questi spazi raccolti tra le Case di Houzz dimostrano che la personalizzazione non conosce frontiere e può fare miracoli per la nostra produttività.
2. Open space rigenerativo. Chi non sogna di lavorare da una scrivania panoramica? Eleonora e Flaviano hanno un open space che ospita camera da letto, vasca e postazione ufficio, da dove godere di una meravigliosa vista sulla campagna. È dimostrato: la prestazione lavorativa migliora se la nostra finestra si affaccia su un ambiente verdeggiante, luminoso, poco rumoroso… in una parola: rigenerativo.
La casa: Un Fienile Diventa Casa Dopo il Terremoto
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3. Basta una tavola di legno. Un pannello di compensato risolve la difficoltà di arredare una stanza stretta e lunga. La scrivania risulta abbastanza capiente da fare spazio a computer, stampante, scanner e tutto ciò che serve. Il dettaglio in più: circondata da un tripudio di stampe, la tv si mimetizza. (La soluzione in foto è pensata per i bambini di casa, ma è ripetibile anche per adulti: la sedia verrà scelta appropriata e il piano andrà a 60-80 cm da terra).
La casa: Australia per Famiglie, Tre Figli e un Terrier
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4. La Tv che gira e la scrivania che si ribalta. Questa parete attrezzata separa camera da letto e soggiorno. Girando la Tv i proprietari possono usufruirne in entrambi gli ambienti e può anche servire da monitor per lavorare – di solito basta un cavo HDMI. A lavoro terminato con un semplice gesto la scrivania si chiude e con essa (si spera) tutti i pensieri lavorativi.
La casa: Un Appartamento Parigino Arredato in Grande Stile
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5. Pastello relax. Colori pastello, oro e geometrie per questo vivace appartamento madrileno. «Non penso che il rosa sia solo un colore femminile. È uno stereotipo che andrebbe sfatato», secondo Patricia i toni naturali e pastello dovrebbero prevalere in qualsiasi ambiente, poi aggiungere contrasto con le nuance più intense ma senza abusarne.
La casa: Mix di Stili e Fenicotteri Rosa a Madrid
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6. Vibrazioni industriali. Luca è un ingegnere appassionato dei film cult hollywoodiani degli anni Cinquanta. Il suo sogno era respirare in casa quelle atmosfere, e così, tra vecchie scenografie e accessori rétro a tema, è riuscito a portare nel suo angolo ufficio della casa di Milano il fascino industriale di quell’epoca.
La casa: Vivere Come sul Set del Film American Graffiti
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7. Icone del Made in Italy in un mix fluo. Prendi un Altabau berlinese con i suoi meravigliosi stucchi a soffitto, mettici dentro delle celebri sedute (qui divano Victoria & Albert, poltrona Little Albert, sgabello Oblio di Moroso, sedia Louis Ghost di Kartell), una piantana ad arco (Twiggy di Foscarini) e uno scrittoio dei nonni. È la ricetta di Sebastian per un home office ricco di stile da cui, anche in mancanza di pezzi iconici, possiamo imparare la capacità di mescolare colori sgargianti e pezzi vintage, il segreto è la scatola bianca creata da pareti e infissi.
La casa: A Berlino, Arancione e Antichità in una Scatola Bianca
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8. Vintage mon amour. Anche Sabina è un’appassionata del buon design Made in Italy. Protagonista del suo studio è una scrivania di Gio Ponti prodotta in soli tre esemplari. Accanto a questo pezzo forte c’è la scrivania della figlia Costanza (sotto alla ghirlanda di bandierine) che si diverte a disegnare mentre la mamma lavora.
La casa: A Casa di… Zigzagmom, la Blogger Innamorata del Vintage
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9. Prolungamento del piano cucina. Anche in un micro appartamento è possibile ritagliarsi un angolo lavoro, escogitando spazi e arredi multiuso. Qui è stata creata una parete cucina-studio: «Il proprietario non è costretto a mangiare sul tavolino del soggiorno, ma può farlo comodamente anche su questo piano, per poi usarlo come scrivania appoggiandoci sopra il computer», spiega l’architetto d’interni Miriam Gassmann.
La casa: Monolocale di Design in 16 Mq con 10 Mila Euro
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10. Gioco di incastri. Un altro modo per ottimizzare i centimetri che scarseggiano è quello di sfruttare le altezze. Questo mini studio è separato dalla camera da letto attraverso un mobile “bucherellato” che crea un confine tra la zona letto da quella di lavoro lasciando però passare la luce.
La casa: Una Scatola su Più Livelli che Gioca con la Luce
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11. Per instancabili bibliofili. Nell’epoca digitale, la carta rafforza il suo fascino. Il piacere di essere circondati dai libri è ineguagliabile, si respira un’aria di cultura che rafforza la nostra sete di sapere e di scoprire. Basta uno scaffale da riempire con tutti i nostri volumi preferiti. Se poi aggiungiamo anche una sedia chiavarina, simbolo dell’artigianato e della tradizione, abbiamo fatto centro: ecco uno studio pieno di stile e calore.
La casa: Un Vecchio Laboratorio Diventa un Gioco di Archi
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12. Per brainstorming. Questo spazio prima ospitava la cucina di una fabbrica, oggi Price al posto dei fornelli ha ricavato una stanza lettura. Tra le idee da copiare, la parete vedo-non vedo che illumina una stanza priva di finestra, l’energizzante verde acqua alle pareti, e la lavagna: grande alleato per le sessioni di brainstorming o per annotare le cose “to do”.
La casa: La Fabbrica Diventa un Loft con Lampade Marocchine
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13. Sognando Gerusalemme. Nello studio di Ninou la star è la carta da parati Mediterranea. Le casette bianche disegnate da Piero Fornasetti si affacciano sulla scrivania regalando una ventata d’aria eccezionale allo spazio lavorativo di questo interior designer francese.
La casa: I Favolosi e Colorati Anni Cinquanta
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14. Da stanza da bagno a studio eclettico. La casa è il luogo d’elezione dove sperimentare il proprio gusto, nel caso di Anna e Giovanni un mix tra il vintage e l’industrial. In ottica di rivisitazioni stilistiche, quello che prima era un bagno è stato trasformato in uno studio. Il filo conduttore che lega la sovrapposizione di decorazioni è il color oro: lo troviamo nelle cementine, nella carta da parati, nelle cornici e persino nelle ruote della bici.
La casa: Quando il Vintage Incontra il Futuro
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15. Come a scuola. Questo scrittoio trova posto nel soggiorno di una famiglia parigina. Ci insegna che l’impatto del binomio scrivania e sedia vintage può essere smorzato da una lampada a sospensione contemporanea e da un pavimento apparentemente “lontano” come una resina.
La casa: Un Appartamento Rétro con Sorprese di Colore a Parigi
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16. Il recupero che pensa verticale. Dall’asta per appendere i cappelli a quella per bracciali e orologi fino alla mensola-scrivania sono tante le idee dello studio di Taylor che potremmo replicare. «Non volevo arredi scadenti, ma non potevo permettermi bei mobili, così ho deciso di realizzarli io stesso». Tutto si sviluppa in altezza, senza sacrificare centimetri preziosi. Per chi desidera uno spazio lavorativo occasionale e informale.
La casa: Budget Ridotto, Molta Creatività e DIY a San Francisco
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17. Essenzialità scandinava. Qui la scrivania convive con il letto e uno stand appendiabiti (Ikea), nient’altro. «Ho dedicato l’ultimo anno a buttare via tutto ciò che non era necessario: fa parte di un processo volto a semplificare la mia vita nel complesso. Voglio dedicarmi a una minore quantità di oggetti, ma con più qualità», dice Caroline. Una lezione per tutti gli accumulatori seriali che, a causa dell’eccessivo disordine, non riescono a concentrarsi.
La casa: In Svezia, la Chiave della Bellezza è la Semplicità
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18. Délabré per spiriti creativi. Laura è un’illustratrice giramondo. Al contrario per lei uno studio ordinato e dall’aspetto patinato risulterebbe asettico. Ecco perché nella sua casa ha volutamente staccato la carta da parati per creare quell’effetto imperfetto e vissuto tanto in auge ultimamente.
La casa: Vivere Senza (Quasi) Porte nella Ex Fabbrica di Amburgo
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19. In infradito a bordo spiaggia. Aurélie, Pierre e i loro tre bambini hanno lasciato la Francia per andare a vivere nel cuore dei Tropici. La scrivania shabby chic decapata e la lampada acquistata da un artigiano locale si sposano perfettamente con il ramo-scultura. «Amo il legno trovato in spiaggia. Lo uso spesso per creare accessori o mobili, ma questo pezzo mi piace così tanto che l’ho lasciato com’era».
La casa: Vivere su una Palafitta alle Antille
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20. Dentro l’armadio. Una soluzione che servirà da spunto per chi ha poco spazio per un home office vero e proprio. E anche per chi, una volta finito il lavoro, desidera nascondere questo spazio alla vista affinché la sfera lavorativa vada in stand-by. Altro vantaggio: contenimento del disordine assicurato.
La casa: A Parigi, Ristrutturare Metà Casa a Soli 19 Mila Euro
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21. Con il naso all’insù. Un’allure di mistero e magia si respira in questo spazio. Un rifugio che incanta e aiuta a focalizzarsi solo sull’essenziale. Certo, il soffitto vetrato non è un’idea facilmente replicabile per chi vive in appartamento ma possiamo comunque immaginare una vista così suggestiva, magari aiutando la fantasia con una carta da parati stellata a soffitto.
La casa: Architettura: 3 Metri x 3 da cui Contemplare il Bosco dei Colli Berici
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La casa: A Roma, la Casa di Due Creativi, Tra Fotografia e Teatro