Le Case di Houzz
My Houzz in Guadalupa: Vivere su una Palafitta alle Antille
Una famiglia francese si è trasferita sull’isola e ha trasformato una casa palafitta in un piccolo angolo di paradiso
Quando Aurélie e la sua famiglia sono passati dalla Guadalupa – era il loro anno sabbatico e stavano facendo una crociera in catamarano alle Antille – ne sono rimasti stregati, e non sono mai più tornati indietro. La famiglia francese si è innamorata di una casa edificata su pilastri (una struttura costruttiva tipica della regione) che era tutta da ristrutturare, e si è così stabilita nella cittadina di Saint-François. La mole degli interventi necessari per risistemare la casa non ha scoraggiato Aurélie e il marito, che, armati di passione per il bricolage, hanno intrapreso personalmente una vera e propria trasformazione dell’edificio. I due non solo hanno riorganizzato completamente gli spazi, ma hanno anche costruito una piscina, un’estensione e un appartamento indipendente. Il tutto in grande armonia con l’ambiente circostante. Lasciando libero corso alla loro fantasia, Aurélie e Pierre hanno così progettato una casa da sogno nel cuore dei Tropici.
Era il 2009, e la coppia di genitori si è messa a cercare una casa da comprare nella regione, quando ha avuto un colpo di fulmine per questa casa palafitta e il suo magnifico giardino. «L’edificio in sé non era particolarmente bello, ma noi abbiamo immediatamente visto il potenziale di questo luogo. L’insieme aveva un sapore particolare che ci piaceva molto e i volumi erano molto interessanti», ricorda Aurélie.
Le cattive condizioni della costruzione non hanno scoraggiato i due, che, appassionati di case e ristrutturazioni, avevano già lavorato sulla loro abitazione nell’Arcachon. Così, da quando hanno comperato la casa, Aurélie e Pierre non hanno ancora smesso di metterci mano.
Le cattive condizioni della costruzione non hanno scoraggiato i due, che, appassionati di case e ristrutturazioni, avevano già lavorato sulla loro abitazione nell’Arcachon. Così, da quando hanno comperato la casa, Aurélie e Pierre non hanno ancora smesso di metterci mano.
«Il rapporto con la natura è molto importante per noi. Desideravamo avere tanto verde il più vicino possibile alla casa, perché ci piace molto vivere all’aperto». Situata a pochi passi dalla foresta, la proprietà di Aurélie e Pierre dà la percezione di trovarsi in aperta campagna, quando invece ci si trova a soli 300 metri dalla spiaggia. Come la maggior parte degli edifici della tradizione creola, la casa dava le spalle al vento e al mare e affacciava su un giardino chiuso, ma i due padroni di casa hanno deciso di riorientare l’affaccio dell’abitazione verso il mare in modo da sfruttare al massimo il potenziale del terreno. A questo scopo, su quel lato hanno aperto delle nuove finestre e hanno costruito un terrazzo. «L’esposizione al vento, tra l’altro, crea un sistema di ventilazione naturale», spiega Aurélie.
L’edificio era stato modificato a più riprese dai precedenti proprietari e presentava diversi elementi combinati in modo non sempre congruente. Era dunque necessario uniformare l’insieme, e la coppia ha intrapreso personalmente la ristrutturazione della casa. Diverse parti dell’edificio sono state demolite per far posto a nuove costruzioni: «Abbiamo eliminato una specie di igloo in cemento presente in origine, per costruire un ampliamento in legno», racconta la padrona di casa. Oggi la casa ha cinque camere da letto, due bagni, una lavanderia e una zona giorno che unisce sala e cucina.
L’edificio era stato modificato a più riprese dai precedenti proprietari e presentava diversi elementi combinati in modo non sempre congruente. Era dunque necessario uniformare l’insieme, e la coppia ha intrapreso personalmente la ristrutturazione della casa. Diverse parti dell’edificio sono state demolite per far posto a nuove costruzioni: «Abbiamo eliminato una specie di igloo in cemento presente in origine, per costruire un ampliamento in legno», racconta la padrona di casa. Oggi la casa ha cinque camere da letto, due bagni, una lavanderia e una zona giorno che unisce sala e cucina.
«Abbiamo lavorato tanto anche sul giardino, che aveva molte potenzialità. Il vantaggio del clima in Guadalupa è che una talea qualsiasi diventa una pianta gigantesca in un battibaleno, così risistemare la vegetazione attorno alla casa non è stato un problema».
L’ingresso e il vialetto sono ormai avviluppati da piante di ogni genere che forniscono la loro piacevole ombra fresca. «In questo angolo non si ha l’impressione di fare ingresso in una casa, ma piuttosto in una capanna in legno», dice Aurélie.
L’ingresso e il vialetto sono ormai avviluppati da piante di ogni genere che forniscono la loro piacevole ombra fresca. «In questo angolo non si ha l’impressione di fare ingresso in una casa, ma piuttosto in una capanna in legno», dice Aurélie.
Una grande porta in legno apre su un corridoio che conduce al soggiorno. Qui si respira subito l’atmosfera degli arredi di questa abitazione: alcuni mobili sono vintage, altri sono stati fatti a mano dai padroni di casa.
Tra quelli realizzati artigianalmente spiccano la consolle costruita in legno di sequoia e in rami trasportati dal mare e un armadietto di assi riciclate. La fila delle lavagnette da scuola organizzate secondo i giorni della settimana è stata trovata da Aurélie in Francia prima della partenza. «La statuetta a forma di viso è un regalo ricevuto da uno scultore che ci è venuto a trovare più volte quando era in vacanza», racconta la padrona di casa.
Tra quelli realizzati artigianalmente spiccano la consolle costruita in legno di sequoia e in rami trasportati dal mare e un armadietto di assi riciclate. La fila delle lavagnette da scuola organizzate secondo i giorni della settimana è stata trovata da Aurélie in Francia prima della partenza. «La statuetta a forma di viso è un regalo ricevuto da uno scultore che ci è venuto a trovare più volte quando era in vacanza», racconta la padrona di casa.
Il terrazzino in fondo al corridoio è stato costruito a inizio lavori, quando quello più grande non era ancora stato previsto. Guardava verso la vecchia cucina, che era situata dietro la porta in legno che si può vedere sullo sfondo di questa fotografia. Oggi i due padroni di casa usano questo angolo per le loro pause caffè.
Aurélie ha trovato e restaurato il tavolo e le due sedie: «Mi piace andare a caccia per discariche ed è così che ho trovato questi mobili», racconta sorridendo: ne ha conservato e ridipinto il telaio, aggiungendo il legno per le sedute e il piano.
Aurélie ha trovato e restaurato il tavolo e le due sedie: «Mi piace andare a caccia per discariche ed è così che ho trovato questi mobili», racconta sorridendo: ne ha conservato e ridipinto il telaio, aggiungendo il legno per le sedute e il piano.
La piscina e il grande terrazzo coperto sono stati edificati in un secondo tempo. Aurélie e Pierre li hanno costruiti da zero per aprire completamente questo lato della casa. «Fatta eccezione per il rivestimento della piscina, abbiamo lavorato da soli, mettendo in pratica tutta l’esperienza e le conoscenze che avevamo in materia di ristrutturazione di case», spiega Aurélie.
La vasca della piscina è sollevata rispetto al giardino e si estende senza soluzione di continuità a fianco del terrazzo. «Ci è venuto naturale sistemarla in questo modo. Rispetto a una piscina a terra, ha semplicemente richiesto una maggiore quantità di elementi strutturali in cemento, anche se di solito preferiamo lavorare con il legno, che è un materiale meno limitante e da un punto di vista estetico è più caldo».
La vasca della piscina è sollevata rispetto al giardino e si estende senza soluzione di continuità a fianco del terrazzo. «Ci è venuto naturale sistemarla in questo modo. Rispetto a una piscina a terra, ha semplicemente richiesto una maggiore quantità di elementi strutturali in cemento, anche se di solito preferiamo lavorare con il legno, che è un materiale meno limitante e da un punto di vista estetico è più caldo».
Il terrazzo di quasi 40 m² è diviso in due parti: una è adibita a zona living e l’altra a sala da pranzo, con un piccolo angolo barbecue. Questa zona della casa è protetta dal sole e dalla pioggia da una pergola in legno che permette di utilizzare gli spazi tutto l’anno.
Anche qui, come nel corridoio all’ingresso, Aurélie e Pierre hanno scatenato tutta la loro creatività. «Comprare mobili nuovi proprio non fa per noi. Preferiamo decisamente realizzarli con le nostre mani, come abbiamo fatto qui con il legno avanzato dalla costruzione del terrazzo», racconta la padrona di casa. I due hanno progettato i cuscini realizzati con del tessuto portato dalla Francia dai genitori di Aurélie. Le lampade a sospensione in paglia e i vasi sono gli unici elementi d’arredo presenti in questo spazio non realizzati a mano dalla coppia. «In Guadalupa abbiamo molti negozi con influenze balinesi, come quello dove abbiamo comprato queste lampade. I vasi in terracotta, invece, arrivano da un vivaio».
Anche qui, come nel corridoio all’ingresso, Aurélie e Pierre hanno scatenato tutta la loro creatività. «Comprare mobili nuovi proprio non fa per noi. Preferiamo decisamente realizzarli con le nostre mani, come abbiamo fatto qui con il legno avanzato dalla costruzione del terrazzo», racconta la padrona di casa. I due hanno progettato i cuscini realizzati con del tessuto portato dalla Francia dai genitori di Aurélie. Le lampade a sospensione in paglia e i vasi sono gli unici elementi d’arredo presenti in questo spazio non realizzati a mano dalla coppia. «In Guadalupa abbiamo molti negozi con influenze balinesi, come quello dove abbiamo comprato queste lampade. I vasi in terracotta, invece, arrivano da un vivaio».
Le griglie in legno sopra le finestre sono tipiche dell’isola e sono originarie della casa. Sono state semplicemente spostate per conservare la storia dell’edificio nella nuova costruzione. «Grazie al clima tropicale di questo posto non abbiamo bisogno di finestre di vetro, e chiudiamo la casa con le sole persiane. Per facilitare l’operazione, sulle aperture più grandi abbiamo installato delle tapparelle».
Dal terrazzo si accede all’ambiente principale della casa, che ospita un soggiorno, una cucina e un angolo studio.
Come la maggior parte degli arredi della casa, il divano della sala è una creazione dei due padroni di casa. È stato realizzato in legno di pino trattato contro le termiti e l’esposizione alla luce solare e all’umidità: «È un materiale che resiste sia agli insetti che al clima di questa zona, e ha un prezzo ben più interessante di quello delle essenze esotiche. Tra l’altro, non ci è stato difficile procurarcelo sull’isola».
Come la maggior parte degli arredi della casa, il divano della sala è una creazione dei due padroni di casa. È stato realizzato in legno di pino trattato contro le termiti e l’esposizione alla luce solare e all’umidità: «È un materiale che resiste sia agli insetti che al clima di questa zona, e ha un prezzo ben più interessante di quello delle essenze esotiche. Tra l’altro, non ci è stato difficile procurarcelo sull’isola».
Il tavolino segue la famiglia da tanti anni. Aurélie l’ha sempre adattato agli arredi delle varie case nelle quali l’ha portato. Questa volta ne ha ridipinto in colore grigio ardesia le gambe in ferro battuto e ha sostituito con del legno il piano in vetro.
La parete dietro il televisore corrisponde al muro dell’ampliamento in legno costruito dalla coppia.
La parete dietro il televisore corrisponde al muro dell’ampliamento in legno costruito dalla coppia.
Nel realizzare la scrivania, Aurélie e Pierre hanno sabbiato delle assi di legno per sbiancarle. Il mobile è valorizzato da una lampada da terra acquistata sull’isola e da un ramo trasportato dalle onde trovato sulla spiaggia. «Amo il legno trovato in spiaggia. Lo uso spesso per creare accessori o mobili, ma questo pezzo mi piace così tanto che l’ho lasciato com’era».
La tavola da surf appesa sopra la scrivania è il simbolo della grande passione di famiglia: il kitesurf. «Abbiamo pensato che stesse bene, con il suo vecchio stile hawaiano, così l’abbiamo appesa come un quadro. A volte la stacchiamo dalla parete, la portiamo al mare per usarla e poi la rimettiamo al suo posto».
Originariamente la cucina era un ambiente chiuso e non si affacciava sul terrazzo, dove la famiglia abitualmente consuma i suoi pasti. Aurélie trovava questa sistemazione poco pratica e ha deciso di spostare l’ambiente su questo lato della casa, così da facilitare al massimo la convivialità. «Non mi piaceva sentirmi chiusa in cucina, e desideravo che questa stanza guardasse verso il giardino, la piscina e la foresta».
Originariamente la cucina era un ambiente chiuso e non si affacciava sul terrazzo, dove la famiglia abitualmente consuma i suoi pasti. Aurélie trovava questa sistemazione poco pratica e ha deciso di spostare l’ambiente su questo lato della casa, così da facilitare al massimo la convivialità. «Non mi piaceva sentirmi chiusa in cucina, e desideravo che questa stanza guardasse verso il giardino, la piscina e la foresta».
Per rendere la cucina ancora più accogliente, Aurélie ha organizzato lo spazio intorno a un’isola, trasformandola così in un ambiente ideale per condividere i momenti della vita quotidiana ma anche per cucinare.
Gli armadietti della vecchia cucina sono stati smontati e riutilizzati in quella nuova: sono stati ridipinti e rimontati su telai in legno per essere adattati alle dimensioni della nuova stanza. L’orologio dall’aspetto di altri tempi appeso sopra il bancone è stato acquistato in un negozio nell’arcipelago: «In Francia eravamo abituati ad andare a caccia di occasioni nei mercatini, ma in Guadalupa non è tanto facile, così ci siamo adattati a cercare oggetti che se non altro sembrino un po’ vecchi».
Gli armadietti della vecchia cucina sono stati smontati e riutilizzati in quella nuova: sono stati ridipinti e rimontati su telai in legno per essere adattati alle dimensioni della nuova stanza. L’orologio dall’aspetto di altri tempi appeso sopra il bancone è stato acquistato in un negozio nell’arcipelago: «In Francia eravamo abituati ad andare a caccia di occasioni nei mercatini, ma in Guadalupa non è tanto facile, così ci siamo adattati a cercare oggetti che se non altro sembrino un po’ vecchi».
L’estensione edificata dalla coppia a fianco della casa ha due camere da letto e un bagno. La costruzione originale in calcestruzzo è stata sostituita da una più accogliente struttura in legno.
«Dopo aver demolito l’“igloo” in calcestruzzo volevamo riutilizzare lo spazio, che aveva una superficie sufficiente ad accogliere le camere di due dei nostri figli. Dato che, però, i ragazzi avevano già scelto le loro stanze sull’altro lato della casa, abbiamo deciso di creare qui la nostra camera matrimoniale», dice Aurélie.
Aperta sul terrazzo, la camera principale gode di una bella vista sulla piscina e sul giardino. «Dal letto si vede chiaramente cosa succede tra gli alberi nella foresta, e si scorgono sempre uccelli e iguane». La mancanza di vetri è compensata da tendoni che proteggono la stanza dal sole e dalla pioggia.
La camera matrimoniale è dotata di un bagno creato su misura per soddisfare le esigenze della coppia dei padroni di casa. I mobili sono stati realizzati con legno di bambù recuperato in spiaggia, mentre il materiale del lavabo è la pietra lavica tipica di queste isole vulcaniche.
La camera matrimoniale è dotata di un bagno creato su misura per soddisfare le esigenze della coppia dei padroni di casa. I mobili sono stati realizzati con legno di bambù recuperato in spiaggia, mentre il materiale del lavabo è la pietra lavica tipica di queste isole vulcaniche.
Ciascun figlio ha una propria camera. Qui vediamo la stanza del figlio di Aurélie e di Pierre, che è stata arredata con un letto in legno di pino realizzato a mano e dotato di testata dipinta a stencil. Il parquet originario della stanza è stato sabbiato per ottenere un effetto finale più chiaro.
La stanza accanto è stata organizzata in maniera simile, ma gli arredi hanno un tocco più femminile. Le lampade sui comodini sono state realizzate con pietre e legno recuperati in spiaggia per creare un’atmosfera marina.
«La camera di mia figlia è l’unico ambiente della casa a non essere tutto bianco. Mi sono divertita con le linee sulle pareti e sull’armadio, che proviene da un centro equestre e veniva utilizzato per conservare le selle», racconta Aurélie. L’arredamento della stanza è completato da una poltrona, la cui tappezzeria dello schienale è stata sostituita dalla creativa padrona di casa con del legno.
Il bagno principale ha la particolarità di avere una doccia esterna. «La percezione è quella di lavarsi all’aperto, ma la struttura in cemento e la grande abbondanza di piante intorno garantiscono la protezione della privacy. Lavarsi qui fa molta allegria, basti pensare che condividiamo regolarmente questo spazio con una ranocchia». Per dare il giusto risalto a questo angolo, Aurélie non ha fatto altro che mettere qualche sassolino per terra e ridipingere di grigio il pavimento della doccia.
La doccia è separata dal resto della stanza da bagno da una porta, così che questo ambiente possa essere chiuso durante la notte o quando a casa non c’è nessuno. All’interno troviamo un altro lavabo in pietra lavica, che è stato sistemato su un mobile realizzato su misura in legno di pino. Una serie di piccole decorazioni con sabbia e corallo personalizzano l’atmosfera della stanza.
Dato che la casa è situata in una zona sismica, Aurélie e suo marito hanno voluto rinforzare i pilastri della casa, ed è così che si sono resi conto che anche il volume sotto la costruzione poteva essere sfruttato e hanno deciso di utilizzarlo per creare un appartamento indipendente con giardino. «Siccome viviamo alle Antille ospitiamo i nostri familiari per soggiorni anche lunghi: questo bungalow rappresenta la soluzione ideale per accoglierli». Comprende una camera da letto, un bagno e una zona living con cucina, soggiorno e terrazzo.
La privacy sul terrazzo del bungalow è garantita da una protezione in legno, che la nasconde alla vista dalla piscina e si rivela utile quando piove forte. Anche qui i mobili sono frutto della creatività dei padroni di casa. «Abbiamo messo molto legno, sia sulle pareti che nei mobili, per bilanciare la presenza di tanto cemento», spiega Aurélie.
Lo stile personale della coppia si ritrova ancora una volta anche negli elementi d’arredo scelti per il bungalow, molti dei quali sono recuperati o realizzati artigianalmente. Se il legno di pino ricorre in tutti i mobili, una serie di dettagli in legno recuperato in spiaggia regala ritmo e vivacità all’ambiente.
Il letto è dotato di zanzariera per garantire agli ospiti il massimo comfort.
Il letto è dotato di zanzariera per garantire agli ospiti il massimo comfort.
Aurélie non ha ancora finito di mettere mano alla sua casa e al bungalow. In particolare, vorrebbe aggiungere una piscinetta in giardino per renderlo ancora più accogliente per i suoi ospiti. Adesso, però, è giunta l’ora di riposarsi un po’, visto che la coppia ha anche appena finito di costruire sullo stesso terreno una seconda casa, che conta di affittare.
«Da quando abbiamo comprato questa proprietà non siamo mai andati in vacanza e non abbiamo smesso un attimo di lavorarci. Il vantaggio di vivere in Guadalupa è che non appena metti via chiodi e martello ti senti in vacanza». In ogni caso i due padroni di casa vorrebbero prendersi una vera pausa e andare a trovare la loro figlia, che è in Francia a studiare, nonché dedicarsi alla loro seconda grande passione: la barca a vela.
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare inviaci alcune foto con una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Trova idee di Riciclo Creativo
«Da quando abbiamo comprato questa proprietà non siamo mai andati in vacanza e non abbiamo smesso un attimo di lavorarci. Il vantaggio di vivere in Guadalupa è che non appena metti via chiodi e martello ti senti in vacanza». In ogni caso i due padroni di casa vorrebbero prendersi una vera pausa e andare a trovare la loro figlia, che è in Francia a studiare, nonché dedicarsi alla loro seconda grande passione: la barca a vela.
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare inviaci alcune foto con una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Trova idee di Riciclo Creativo
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Aurélie, Pierre e i loro tre figli
Dove: Saint-François, Guadalupa
Superficie: Circa 2.500 m², di cui 200 m² abitabili, compreso un bungalow di 50 m²
Aurélie non sarebbe mai finita in Guadalupa se il destino non ci avesse messo lo zampino. Qualche anno fa ha lasciato la regione dell’Arcachon (nel sud-ovest della Francia, vicino a Bordeaux) a bordo di un catamarano, per fare una crociera alle Antille con il marito e con i tre figli, che all’epoca avevano dai 7 ai 14 anni. «Quell’anno sabbatico ha rappresentato per noi l’opportunità di vivere un’avventura straordinaria, che ci ha avvicinati molto l’uno all’altro», spiega Aurélie.
In quel periodo la Guadalupa non rientrava ancora nell’itinerario della famiglia. I cinque hanno deciso di virare per Saint-François solo quando hanno ricevuto un invito da amici che stavano passando le vacanze natalizie in quell’arcipelago. «Ci siamo immediatamente innamorati di questa cittadina a misura d’uomo e abbiamo presto deciso che avremmo voluto viverci». Ed è così che Aurélie, Pierre e i loro tre figli non hanno mai fatto ritorno dalla loro crociera nelle Antille.