My Houzz: A Berlino, Arancione e Antichità in una Scatola Bianca
Come un visual merchandiser ha arredato casa? Con colori sgargianti, amore per gli oggetti ereditati e un cambiamento radicale di stile
Sebastian Kriege se ne intende di arredamento eclettico. Dopotutto lavora come visual merchandiser presso Calvin Klein e si occupa di curare l’aspetto estetico dei negozi. È vero che non doveva allestire le quattro mura di casa in maniera promozionale, ma anche qui ha dimostrato il suo grande talento. Un insieme di tocchi di colore sgargianti, mobili discreti e oggetti antichi ereditati, adorna il suo appartamento in un edificio d’epoca nel quartiere Prenzlauer Berg di Berlino. A cui si aggiungono il soffitto decorato con stucchi, il parquet e le porte a battenti.
Prima che il qualificato vetrinista potesse trasferirsi nel suo sogno da 120 m² racchiuso in un edificio d’epoca, era necessaria una ristrutturazione completa. «Era giusto così. Anche perché ho potuto influire sull’architettura: ad esempio, la zona della vecchia cucina è stata unita al bagno, così oggi ho un ambiente molto più spazioso», spiega Kriege.
Il salotto, invece, non è stato toccato. Si è intervenuti soltanto sullo stucco ed è stato lucidato il meraviglioso pavimento. L’angolo con il divano ha un aspetto fresco e giovanile: molto sgargiante in questo arancione alla moda, ma allo stesso tempo sembra naturale. «L’allestimento è il mio lavoro e questo aspetto creativo lo si trova anche nelle mie quattro mura», racconta Kriege. «A dir la verità, ho sempre avuto soltanto divani grigi. Era arrivato il momento di inserire un tono di colore arancione. E questo divano di Moroso è super comodo, anche se può non sembrarlo».
Divano: Victoria & Albert, Moroso; poltrona: Little Albert, Moroso; lampada a stelo: Twiggy, Foscarini; sgabello: Oblio, Moroso
Il salotto, invece, non è stato toccato. Si è intervenuti soltanto sullo stucco ed è stato lucidato il meraviglioso pavimento. L’angolo con il divano ha un aspetto fresco e giovanile: molto sgargiante in questo arancione alla moda, ma allo stesso tempo sembra naturale. «L’allestimento è il mio lavoro e questo aspetto creativo lo si trova anche nelle mie quattro mura», racconta Kriege. «A dir la verità, ho sempre avuto soltanto divani grigi. Era arrivato il momento di inserire un tono di colore arancione. E questo divano di Moroso è super comodo, anche se può non sembrarlo».
Divano: Victoria & Albert, Moroso; poltrona: Little Albert, Moroso; lampada a stelo: Twiggy, Foscarini; sgabello: Oblio, Moroso
Per creare un insieme armonioso, Kriege non punta solo su mobili di design, ma anche su vecchi oggetti ereditati. «La bella credenza era di mia nonna, ho ereditato da lei anche lo scrittoio», racconta Kriege. Per alleggerire un po’ il piccolo angolo dedicato al lavoro, ha abbinato la sedia Louis Ghost di Kartell in plexiglas trasparente.
Passando per la porta a battenti accanto allo scrittoio, si accede a un secondo salotto un po’ più piccolo, che è arredato in uno stile completamente diverso, ma non meno studiato.
Invece di dare un’impronta vistosa, Kriege ha optato per soluzioni tranquilla. Il divano color crema tenue è nuovo ed è realizzato dall’azienda olandese Eijerkamp, il tavolino con l’affascinante bordo irregolare Kriege lo ha invece trovato in un mercatino dell’usato. Cuscini con stampe di cervi, a quadri o un rivestimento di pelliccia sono altri dettagli rustici.
«Qui mi piace soprattutto il lampadario, poiché valorizza molto lo stucco a soffitto». La lampada a sospensione Zoom della serie Lighting deve il suo nome a una sua particolare caratteristica: il diametro varia tra i 20 e i 130 centimetri grazie alla struttura a pantografo.
«Qui mi piace soprattutto il lampadario, poiché valorizza molto lo stucco a soffitto». La lampada a sospensione Zoom della serie Lighting deve il suo nome a una sua particolare caratteristica: il diametro varia tra i 20 e i 130 centimetri grazie alla struttura a pantografo.
Di fronte al piccolo salotto, oltre il corridoio, si trova l’ampio bagno dell’appartamento. «Prima della ristrutturazione era molto piccolo. Quando però abbiamo accorpato la vecchia cucina, questa stanza è diventata piena di luce e grande».
Ora c’è spazio per la vasca da bagno indipendente Barcelona di Victoria + Albert. L’accappatoio può essere appoggiato a portata di mano sulla sedia a guscio di Kartell, realizzata in plexiglas rosso.
Ora c’è spazio per la vasca da bagno indipendente Barcelona di Victoria + Albert. L’accappatoio può essere appoggiato a portata di mano sulla sedia a guscio di Kartell, realizzata in plexiglas rosso.
Fedele al motto eclettico “qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo”, Kriege ha inserito anche qui alcuni vecchi mobili. I bastoncini profumati, un asciugacapelli in stile rétro e alcuni prodotti di bellezza vengono presentati, come in un wellness hotel, su un piccolo comò dietro la vasca. Come il lavabo, anche il comò è un cimelio di famiglia.
Ma quindi dove si trova la nuova cucina? In fondo al corridoio (e sull’altro lato del salotto grande) se ne scorge l’ingresso. Prima però lo sguardo cade su un dipinto colorato appeso alla parete. «Il quadro in corridoio lo ha dipinto Reinhard Wieczorek, un artista mio amico», racconta Kriege. «È stato creato dopo una vacanza in Polonia sul Mar Baltico. Mostra molte bancarelle con souvenir e collane – semplicemente la vita variopinta che caratterizza i suoi mesi estivi. In estate trascorro sempre qualche giorno in questo bel posto».
Il tragitto verso la cucina passa davanti a un altro dipinto, meno astratto, in cui sono raffigurate due donne sotto il casco del parrucchiere. «Conosco anche questa artista. Mi piace l’arte – in particolare la combinazione di stili diversi, che insieme però sono in armonia».
Il tragitto verso la cucina passa davanti a un altro dipinto, meno astratto, in cui sono raffigurate due donne sotto il casco del parrucchiere. «Conosco anche questa artista. Mi piace l’arte – in particolare la combinazione di stili diversi, che insieme però sono in armonia».
La cucina si trova ora nella cosiddetta Berliner Zimmer, una specie di stanza di passaggio tipica degli edifici berlinesi con appartamenti in affitto di tardo Ottocento. L’ampia stanza, che collega la parte anteriore della casa con l’ala laterale, ha solo una piccola finestra d’angolo nella parte posteriore. Un tempo il suo scopo era quello di collegare le stanze di rappresentanza a quelle profane (camera dei domestici o cucina). Prima la stanza di passaggio era usata come sala di ricevimento. Kriege ha trasformato la sua Berliner Zimmer in una cucina in cui stare in compagnia, cosa frequente negli appartamenti berlinesi.
Lampadario a sospensione: Trama, Luceplan
Lampadario a sospensione: Trama, Luceplan
«La Berliner Zimmer è il pezzo forte di casa mia. Adoro soprattutto il grande tavolo da pranzo, che ho ereditato e ridipinto». Anche le sedie sono oggetti ereditati. Con una verniciatura bianca e una nuova fodera, il visual merchandiser ha dato prova anche qui della sua creatività. La semplice cucina componibile di Bauformat ha una raffinata discrezione rispetto ai mobili e ai dettagli dell’edificio d’epoca.
Da questa prospettiva si distingue bene la posizione della Berliner Zimmer. L’elegante porta a battenti conduce nel grande salotto che si affaccia sulla strada, la semplice porta sulla destra è quella del corridoio d’ingresso. La terza porta (alle nostre spalle) dà su un piccolo corridoio che conduce alla camera da letto.
Da questa prospettiva si distingue bene la posizione della Berliner Zimmer. L’elegante porta a battenti conduce nel grande salotto che si affaccia sulla strada, la semplice porta sulla destra è quella del corridoio d’ingresso. La terza porta (alle nostre spalle) dà su un piccolo corridoio che conduce alla camera da letto.
La camera da letto richiama i colori di entrambi i salotti: è vero che il letto beige si trova al centro, ma lo sguardo è attirato dal vistoso divano a due posti Flexus del designer Paolo Rizzatto per Alias. In stile anni Settanta e con lo schienale forato, era un elemento che Sebastian Kriege doveva assolutamente avere.
Il mix tra nuovo colorato ed eleganza senza tempo è quindi il filo conduttore in tutto l’appartamento – o se vogliamo, possiamo chiamarlo date le circostanze il filo arancione.
Ami inserire arredi vintage nella tua casa? Leggi: Quando un Mobile Vecchio è Meglio di uno Nuovo
Il mix tra nuovo colorato ed eleganza senza tempo è quindi il filo conduttore in tutto l’appartamento – o se vogliamo, possiamo chiamarlo date le circostanze il filo arancione.
Ami inserire arredi vintage nella tua casa? Leggi: Quando un Mobile Vecchio è Meglio di uno Nuovo
Ma dove va a cercare e trova tutti i suoi mobili? «Non mi fermo mai. I miei occhi sono sempre aperti e guardano ovunque». Un talento questo che è necessario a un visual merchandiser di successo e di cui il suo appartamento ha tratto vantaggio: è la prova migliore che non bisogna per forza accontentarsi di uno stile solo!
Scopri altre foto di questo appartamento berlinese
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare, inviaci alcune foto della tua abitazione insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di venire a fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Scopri altre foto di questo appartamento berlinese
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare, inviaci alcune foto della tua abitazione insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di venire a fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Sebastian Kriege, visual merchandiser presso Calvin Klein
Dove: quartiere Prenzlauer Berg, Berlino, Germania
Superficie: 120 m²
La casa di Sebastian Kriege è un tipico edificio signorile del Novecento. Soffitti stuccati alti 4 metri, ampie porte a battenti e un parquet molto originale: il pavimento in rovere presenta su ogni elemento quadrato una stella al centro. Oggi è raro trovare un parquet intarsiato così ben conservato. Non c’è quindi da stupirsi che due anni fa Kriege abbia comprato questa perla berlinese.