Prima e Dopo: Open Space a Doppia Altezza Rinnovato col Colore
Nel capoluogo sardo un bilocale è una composizione sartoriale fra arredi anni 50 e studiate pennellate di colore
Una casa vacanze nel cuore storico di Cagliari offre una soluzione progettuale ben riuscita e dalla grande qualità estetica. Il bilocale progettato dagli architetti Mauro e Matteo Soddu è un gioco di incastri e tonalità in cui a predominare è la sfumatura intensa del blu cobalto – che dà il nome alla casa, 14 Cobalto per l’appunto.
Un esperimento compositivo ben riuscito in cui il colore si libera dalla sua funzione di pura estetica per diventare vero e proprio strumento progettuale che differenzia le funzioni, calibra gli spazi e dona, ove possibile, ancora più carattere all’insieme. Il risultato è uno spazio armonico, pensato per far vivere all’ospite una vera e propria “esperienza di soggiorno”.
Un esperimento compositivo ben riuscito in cui il colore si libera dalla sua funzione di pura estetica per diventare vero e proprio strumento progettuale che differenzia le funzioni, calibra gli spazi e dona, ove possibile, ancora più carattere all’insieme. Il risultato è uno spazio armonico, pensato per far vivere all’ospite una vera e propria “esperienza di soggiorno”.
L’appartamento, pur non essendo molto grande, è stato ben organizzato in tutte le sue parti e si caratterizza per la qualità estetica degli arredi, per le superfici e per una contemporanea allure anni Cinquanta che garbatamente aleggia sull’insieme. La ristrutturazione è stata frutto di una scelta condivisa fra i committenti, appassionati di interior design, e i progettisti.
Un lavoro a quattro mani che i due architetti, fra di loro fratelli, hanno ben risolto mettendo in campo soluzioni contemporanee ed elementi estetici tipici degli anni Cinquanta, periodo storico particolarmente amato dalla proprietaria.
Un lavoro a quattro mani che i due architetti, fra di loro fratelli, hanno ben risolto mettendo in campo soluzioni contemporanee ed elementi estetici tipici degli anni Cinquanta, periodo storico particolarmente amato dalla proprietaria.
Nel progetto di ristrutturazione alcune delle superfici lignee preesistenti sono state mantenute, ma per creare un’omogeneità – inizialmente c’era una grossa disarmonia di colori ed essenze – si è proceduto a ridipingere le parti da mantenere di un candido bianco. Tonalità scelta anche per dare agli ambienti quanta più luminosità possibile. L’appartamento si trova, infatti, al primo piano e dispone di finestre non particolarmente grandi.
PRIMA. Da questa immagine si notano le tante essenze di legno presenti nello spazio. Travi, tavolato, infissi e pavimentazione del soppalco, erano tutte realizzate con legni diversi. La mancanza di omogeneità era dovuta a diversi interventi passati succedutisi nel corso del tempo.
La palette cromatica che veste gli ambienti si articola, fra mobili realizzati su disegno e superfici, in diverse tonalità di azzurro desaturate, ma brillanti. Alla scelta di questa tonalità «si è giunti dopo tante prove, ma si è trattato, comunque, di una soluzione condivisa con la proprietaria particolarmente amante del colore», raccontano gli architetti.
Per ripristinare il pavimento che si trova su una doppia quota è stata applicata prima una superficie autolivellante e poi una resina. Per la parte centrale, più bassa, è stato scelto un grigio tenue, mentre le parti più alte (+15 cm nei bagni, ingresso e gradino finestre) sono state realizzate in una tonalità porpora.
Molti degli arredi della casa sono mobili recuperati e restaurati, fra questi il tavolo da pranzo e le sedute, tutti pezzi originali degli anni Cinquanta. Armadiature, la stessa cucina e molti dei mobili a scomparsa sono invece stati creati su disegno.
Molti degli arredi della casa sono mobili recuperati e restaurati, fra questi il tavolo da pranzo e le sedute, tutti pezzi originali degli anni Cinquanta. Armadiature, la stessa cucina e molti dei mobili a scomparsa sono invece stati creati su disegno.
PRIMA. Ecco com’era la zona giorno prima.
La casa, trovandosi nel principale dei quattro quartieri storici di Cagliari, era sottoposta a vincolo. I prospetti erano intoccabili così come le aperture, inoltre una muratura portante realizzata con muri storici spessi un metro ha fatto sì che la distribuzione spaziale interna fosse mantenuta e che non ci fossero interventi strutturali di chissà che natura.
La casa, trovandosi nel principale dei quattro quartieri storici di Cagliari, era sottoposta a vincolo. I prospetti erano intoccabili così come le aperture, inoltre una muratura portante realizzata con muri storici spessi un metro ha fatto sì che la distribuzione spaziale interna fosse mantenuta e che non ci fossero interventi strutturali di chissà che natura.
La carta da parati, cuore decorativo dello spazio e collegamento visivo (per oltre 5 m) fra il piano terra e la doppia altezza fa parte della collezione Undressing Surfaces di Inkiostro Bianco (modello Van-gi). La fantasia della carta animata da ibiscus e pappagalli è decisamente in linea con lo stile tropicalista tanto in voga in questi anni. Una scelta ardita, ma fortemente voluta della proprietaria, amante, oltre che del colore, anche delle piante e delle fantasie floreali macro.
Nella zona living per il divano è stato scelto un funzionale modello letto, per l’illuminazione si è optato per un mix di lampadari dai richiami anni Cinquanta e linee di luci strip Led nascoste nel soffitto e negli arredi fissi.
Tentati dalla Carta da Parati? 12 Motivi per Provarla a Casa Propria
Nella zona living per il divano è stato scelto un funzionale modello letto, per l’illuminazione si è optato per un mix di lampadari dai richiami anni Cinquanta e linee di luci strip Led nascoste nel soffitto e negli arredi fissi.
Tentati dalla Carta da Parati? 12 Motivi per Provarla a Casa Propria
Al primo livello, in una posizione arretrata rispetto al ballatoio, è ospita la camera da letto. In questo spazio la carta da parati compone la parete che ospita il letto diventando testiera dello stesso e fulcro prospettico dell’ambiente.
Sempre al primo livello oltre alla zona matrimoniale troviamo affiancata una zona relax dotata di divano letto e di armadiature realizzate su disegno. Queste nascondono un ripostiglio ricavato proprio sopra il bagno di servizio.
PRIMA. Questa foto mostra il parapetto della doppia altezza prima dell’adeguamento a norma, (il vecchio parapetto era più basso del dovuto). L’elemento di ghisa nera già presente nella casa prima della ristrutturazione è stato mantenuto e il ferro nero è diventato il colore dominante anche per il top della cucina e la parte frontale della stessa.
La nuova cucina alloggiata nella parte sottostante la scala è stata risolta con un mobile, realizzato su disegno da un falegname locale e simpaticamente chiamato “l’astronave”.
Una posizione completamente nuova rispetto al passato. Gli architetti hanno deciso di optare per questa soluzione per guadagnare lo spazio per realizzare un secondo bagno. Una scelta strategica per rendere più confortevole il soggiorno, vista anche la destinazione come casa vacanze che i proprietari desideravano dare all’appartamento.
Una posizione completamente nuova rispetto al passato. Gli architetti hanno deciso di optare per questa soluzione per guadagnare lo spazio per realizzare un secondo bagno. Una scelta strategica per rendere più confortevole il soggiorno, vista anche la destinazione come casa vacanze che i proprietari desideravano dare all’appartamento.
PRIMA. In questa foto la cucina prima della ristrutturazione. Il vecchio ambiente era uno spazio separato dalla zona giorno di circa 12 m². Questo ambiente è stato completamente smantellato per dare spazio al nuovo bagno.
Il secondo bagno della casa è un ambiente realizzato completamente ex novo. Si tratta di uno spazio decisamente ampio (11 m²) con pianta triangolare e dalle rifiniture volutamente eccentriche. Realizzato con una resina porpora, sia a pavimento sia per parte dei rivestimenti, ha due docce prospicienti l’una all’altra e un sistema di lavabi doppi.
Nella nostra rubrica Prima e Dopo proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto della ristrutturazione sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Nella nostra rubrica Prima e Dopo proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto della ristrutturazione sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: è una casa vacanze per brevi soggiorni
Dove: quartiere Castello, nel cuore di Cagliari
Anno di ristrutturazione: 2016
Architetti: Mauro Soddu di Studio Tramas e Matteo Soddu di Studio Tamat
Superficie: è un open space di 50 m² con una doppia altezza di circa 22 m²