Prima e Dopo: Massima Ottimizzazione di un Mini-Appartamento
Una piccola abitazione di Bordeaux è stata trasformata con soluzioni creative, attenzione ai dettagli e mobili su misura
Siamo in Francia. Nel 2014, due giovani disponevano di un budget totale di 300mila euro da spendere per un alloggio a Bordeaux. Dopo alcune ricerche e molti calcoli, la coppia si è trovata di fronte a due possibili soluzioni: comprare tre o quattro stanze senza poterle ristrutturare in periferia, oppure scegliere un bilocale in centro città e ristrutturarlo completamente.
Incoraggiati da una coppia di amici professionisti interior designer, i nostri due hanno scelto la seconda soluzione e hanno acquistato un duplex composto da due monolocali su piani diversi. È toccato alla progettista Elodie Gaschard di Atelier Miel e all’interior designer Mickaël Martins Afonso trasformare i due appartamenti di 26 metri quadri ciascuno in un mini-duplex. Afonso ci racconta allora di una suddivisione degli spazi ultra-ottimizzata con intelligenti soluzioni modulari e un design senza tempo.
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Incoraggiati da una coppia di amici professionisti interior designer, i nostri due hanno scelto la seconda soluzione e hanno acquistato un duplex composto da due monolocali su piani diversi. È toccato alla progettista Elodie Gaschard di Atelier Miel e all’interior designer Mickaël Martins Afonso trasformare i due appartamenti di 26 metri quadri ciascuno in un mini-duplex. Afonso ci racconta allora di una suddivisione degli spazi ultra-ottimizzata con intelligenti soluzioni modulari e un design senza tempo.
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Prima. L’appartamento si trova in un tipico edificio in pietra nel centro storico di Bordeaux. Il precedente proprietario aveva creato il duplex unendo illegittimamente due ambienti di 26 metri quadrati al primo e al secondo piano dell’edificio. Da allora, la questione legale è stata comunque risolta.
I due giovani neoproprietari si sono innamorati della posizione della casa e del suo interno luminoso, che riceve luce da ben dieci finestre su due lati dell’edificio.
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Dopo. Il primo piano ospita la cucina, che affaccia direttamente sul soggiorno. Una scala in legno conduce al secondo piano, dove troviamo la camera e il bagno. I due livelli i hanno la stessa configurazione: una stanza rettangolare con tre grandi finestre, affiancata da due piccoli ambienti a forma di scatola dotati di proprie finestre.
Ispirati da questa disposizione insolita, i professionisti hanno proposto di sfruttare ogni angolo per ricreare, in scala ridotta, tutte le stanze che si potrebbero trovare in una casa normale.
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Prima. Il piccolo duplex era in buone condizioni, ma i professionisti hanno voluto sostituire la sistemazione di base degli spazi con arredi su misura, pensati nei minimi dettagli. «La casa era così piccola che abbiamo deciso di costruirci dentro tutto, mobili compresi», spiega Afonso. «Il vincolo dello spazio limitato ci ha guidato verso le soluzioni di cui avevamo bisogno, aiutandoci a trovare nuovi modi di usare gli spazi».
Dopo. Gli interni su misura sono costosi, e i due professionisti hanno dovuto tenere d’occhio il budget. «Dopo l’acquisto, erano rimasti 140mila euro per la ristrutturazione completa, ovvero circa 2.700 euro al metro quadrato», dice Afonso. «Un budget comodo, a condizione che facessimo alcune scelte in economia: mantenere il pavimento originale in castagno e le finestre a doppio vetro esistenti, e non non modificare gli impianti di bagno e cucina».
Anche la scelta dei materiali di finitura era cruciale, dato che per l’appartamento sono stati ordinati pannelli per un totale di 200 metri quadrati. I professionisti hanno selezionato un lamellare di albero della gomma, utile per la sua stabilità, le qualità meccaniche e, naturalmente, il costo inferiore alla media.
Anche la scelta dei materiali di finitura era cruciale, dato che per l’appartamento sono stati ordinati pannelli per un totale di 200 metri quadrati. I professionisti hanno selezionato un lamellare di albero della gomma, utile per la sua stabilità, le qualità meccaniche e, naturalmente, il costo inferiore alla media.
L’architetto e l’interior designer volevano liberare più spazio possibile per il soggiorno, così hanno avuto l’idea di creare un layout basato su due blocchi costruiti lungo le pareti, lasciando spazio per il living al centro.
Riproposta nella sua posizione originale, la nuova cucina ha una forma a penisola e occupa in parte lo stesso ingombro della precedente, ma con una maggiore funzionalità. Gli elettrodomestici sono anche meglio disposti, e non più stipati su un solo lato, tra l’isola e la finestra.
Il blocco cucina è stato realizzato su misura da un falegname. Ogni sportello del mobile ha una maniglia invisibile. Un piano d’appoggio in granito nero dello Zimbabwe aggiunge contrasto all’insieme. «Il mobile ha spigoli vivi e una finitura satinata», spiega Afonso.
Avete notato che gli armadietti sopra il bancone sono a sbalzo? «Il giorno della consegna della casa, per testarne il corretto fissaggio, mi ci sono sdraiato sopra», racconta Afonso sorridendo.
Avete notato che gli armadietti sopra il bancone sono a sbalzo? «Il giorno della consegna della casa, per testarne il corretto fissaggio, mi ci sono sdraiato sopra», racconta Afonso sorridendo.
Anche se la cucina è di piccole dimensioni, i progettisti non hanno rinunciato a una cappa aspirante di alta qualità di Novy. L’unità è appesa al soffitto in una scatola di gesso che si estende verso l’alto a creare una solida ringhiera per la scala.
Dietro la cucina, le tende nascondono l’accesso a un piccolo ripostiglio, progettato in uno degli ambienti secondari della planimetria originale.
Dietro la cucina, le tende nascondono l’accesso a un piccolo ripostiglio, progettato in uno degli ambienti secondari della planimetria originale.
Di fronte alla cucina c’è il secondo mobile incassato della casa, con il divano al centro della stanza. «Ne abbiamo scelto uno completamente modulare, l’Air Sofa di Lago», spiega Afonso.
Realizzato in legno chiaro e MDF tinto in massa di nero, questo mobile combina le funzioni di libreria, mobile TV, contenitore, tavolo da pranzo e perfino angolo ufficio. Uno schermo piatto da 55 pollici è nascosto dietro le ante dei quattro moduli centrali.
Realizzato in legno chiaro e MDF tinto in massa di nero, questo mobile combina le funzioni di libreria, mobile TV, contenitore, tavolo da pranzo e perfino angolo ufficio. Uno schermo piatto da 55 pollici è nascosto dietro le ante dei quattro moduli centrali.
Un grand PETIT nid « entre optimisation & modularité »
La base, che Afonso chiama “la passerella”, è una piattaforma alta 75 centimetri. Essendo pensata per offrire l’accesso alla libreria e all’angolo ufficio, è costituita da un unico pezzo, un pannello in legno di albero della gomma spesso 48 millimetri, adatto a sostenere il peso di un adulto.
All’interno, quattro grandi cassetti estraibili profondi 90 centimetri forniscono un ampio spazio contenitore. Cavi e prese elettriche sono nascosti tra la piattaforma e la libreria.
All’interno, quattro grandi cassetti estraibili profondi 90 centimetri forniscono un ampio spazio contenitore. Cavi e prese elettriche sono nascosti tra la piattaforma e la libreria.
Una seconda piattaforma modulare, nella parte superiore, serve da tavolo da pranzo.
Il tavolo può essere utilizzato in due posizioni a seconda delle esigenze dei padroni di casa. «La coppia può tirarlo fuori per mangiare ogni giorno utilizzando gli sgabelli pieghevoli di Flux. Quando hanno amici, invece, possono sedere fino a sei persone, fissando il tavolo alla piattaforma attraverso una discreta fessura prevista per questo scopo», spiega Afonso.
Infine, c’è un angolo ufficio, la cosiddetta “sala lettura”. Questo angolo della stanza originariamente era occupato da un armadio chiuso. La piattaforma si allunga all’interno di questo spazio, ed è coperta da un materasso in blocchi di schiuma di 120 per 190 centimetri: «Non è molto grande, ma può essere usato come letto supplementare per gli amici», spiega l’architetto.
Ma non è tutto. Quando il “materasso” viene rimosso, un portello si solleva per svelare “la cabina di pilotaggio”, come l’ha soprannominata Afonso. Un gradino incorporato facilita la discesa nello spazio, trasformando l’estensione della piattaforma in una scrivania. Qui c’è anche una sedia da ufficio fissa ma regolabile in altezza.
La scala si trova tra l’ingresso e la cucina. Anch’essa è dotata di un mobile estraibile che funge da armadio e da scarpiera. I gradini inferiori fungono da posti a sedere.
Le finiture della scala sono la dimostrazione del livello di attenzione ai dettagli dei progettisti. «Volevamo che i gradini fossero una perfetta continuazione degli scaffali. Questo ha portato alla progettazione di un’alzata che copre il gradino: esattamente il contrario di ciò che si fa di solito. Così la direzione della venatura del legno sui gradini è sempre la stessa», dice Afonso.
Lo sbarco della scala sopra la parte superiore del frigorifero e dei pensili della cucina assicura una pendenza moderata.
La ringhiera in gesso che si estende dalla scatola della cappa si collega alla ringhiera inferiore in legno con una semplice giunzione incassata.
La ringhiera in gesso che si estende dalla scatola della cappa si collega alla ringhiera inferiore in legno con una semplice giunzione incassata.
A sinistra del punto di arrivo della scala c’è il bagno, separato da una porta di vetro smerigliato, che permette alla luce naturale delle finestre di diffondersi nel resto dell’ambiente.
Il telaio della porta, la soglia e tutti gli elementi in legno del bagno – come lo sgabello qui ritratto, disegnato da Afonso stesso – sono stati realizzati in castagno.
Il telaio della porta, la soglia e tutti gli elementi in legno del bagno – come lo sgabello qui ritratto, disegnato da Afonso stesso – sono stati realizzati in castagno.
Il pavimento, il box doccia e il mobiletto, in marmo, sono stati realizzati su misura e ricavati dallo stesso blocco: un’opzione non così costosa, se si sa come selezionare il materiale giusto. «Il materiale più economico sul mercato era questo marmo grigio del Portogallo», dice Afonso. «Era orribile, ma la sabbiatura ha fatto emergere le sue venature con un effetto sfocato. Ha dato un risultato eccellente, ed è semplicemente irriconoscibile».
La doccia, che si trova in una piccola rientranza sopra il ripostiglio, è interamente rivestita di marmo. Inondata dalla luce di una finestra, è un angolo molto piacevole e accogliente.
Di fronte alla porta del bagno c’è la toilette, che, dietro a una porta girevole a tutta altezza, è quasi invisibile.
Dopo. Il divisorio tra il punto di arrivo della scala e la camera è stato adattato per ospitare un mobile contenitore a tutta altezza.
«Volevamo collegare le due finestre sul pianerottolo con queste pareti divisorie», spiega Afonso. «Questo spazio sembra rettilineo, ma in realtà abbiamo dovuto costruirlo come un trapezio per compensare il fatto che le finestre non sono allineate».
Sezione longitudinale
Pochi proprietari di case osano sacrificare lo spazio in nome dello stile. Questa distribuzione delle superfici è stata ottimizzata al massimo grazie a “piattaforme” che hanno introdotto un modo intelligente di vivere gli ambienti. I materiali di alta gamma e l’attenzione ai dettagli, poi, hanno esaltato il design dello spazio. Questo appartamento rimarrà sicuramente negli annali dei migliori progetti di Afonso per molti anni a venire.
Pochi proprietari di case osano sacrificare lo spazio in nome dello stile. Questa distribuzione delle superfici è stata ottimizzata al massimo grazie a “piattaforme” che hanno introdotto un modo intelligente di vivere gli ambienti. I materiali di alta gamma e l’attenzione ai dettagli, poi, hanno esaltato il design dello spazio. Questo appartamento rimarrà sicuramente negli annali dei migliori progetti di Afonso per molti anni a venire.
Colpo d’occhio
Chi ci abita? Una giovane coppia al suo primo acquisto di un alloggio
Dove: Nel cuore del centro storico di Bordeaux
Superficie: 52 m²
Anno dei lavori: 2014
Progettista: Mickaël Martins Afonso
Architetto: Elodie Gaschard dell’Atelier Miel
Budget per il progetto: 140mila euro