Le Case di Houzz: Una Carrozzeria Potrà Diventare una Vera Casa?
I grandi spazi di un ambiente industriale diventano un'abitazione eclettica e calda (sì!) dal sapore velatamente rétro
Metti una coppia che cerca casa: nulla di strano, succede di frequente… Ma se lei è architetto e lui designer, non ci si può che aspettare un risultato fuori dagli schemi, originale, ricco di soluzioni spaziali interessanti e di personalità. Sono queste le impressioni che suscita la casa di Stefania e Matteo, ma si può intuire che la ricerca del luogo in cui stabilirsi con la famiglia, e la sua realizzazione, non siano stati semplici né immediati. Racconta Matteo: «In origine questa era una carrozzeria. La prima volta che l’ho vista non mi ha colpito particolarmente. È stato l’occhio da architetto di Stefania a coglierne le potenzialità. Quando siamo arrivati era al rustico, si presentava come uno scatolone indefinito. C’è voluta molta immaginazione, ma renderla nostra è stata una sfida davvero divertente».
L’edificio era al rustico, privo di serramenti e finiture, ma Stefania e Matteo sono stati colpiti dalla sua spazialità dirompente e dai caratteri tipologici del suo recente passato, perfettamente conservati. Le ampie finestre, i tratti compositivi della facciata, tutto rimandava a una destinazione d’uso non residenziale e meritava di essere enfatizzata e utilizzata come filo conduttore del progetto.
Di fronte a uno spazio dal grande potenziale, la volontà dei proprietari è stata di combinare l’originaria vocazione industriale a scelte architettoniche e stilistiche eclettiche e domestiche. «Non abbiamo voluto estremizzare la vocazione industriale dell’edificio», spiega Stefania, «Per evitare di renderlo eccessivamente modaiolo e poco vivibile».
I serramenti in acciaio si caratterizzano per il disegno ad ampi riquadri, che fanno eco –seppure in chiave più contemporanea – alle vetrate precedenti utilizzate nella carrozzeria.
Serramenti con profili di acciaio verniciato: Jansen
I serramenti in acciaio si caratterizzano per il disegno ad ampi riquadri, che fanno eco –seppure in chiave più contemporanea – alle vetrate precedenti utilizzate nella carrozzeria.
Serramenti con profili di acciaio verniciato: Jansen
Gli arredi di modernariato e antiquariato provengono da mercatini vintage o sono ereditati dalle rispettive famiglie e sottoposti a restyling.
Alle pareti schizzi originali di Mario Botta, opere di Sergio Pappalettera e foto di Masiar Pasquali.
Alle pareti schizzi originali di Mario Botta, opere di Sergio Pappalettera e foto di Masiar Pasquali.
Il divano del soggiorno è il risultato della rivisitazione del letto della nonna di Matteo. Una parte trasformata appunto in divano, l’altra metà destinata alla camera della nascitura. I due lati esterni – i braccioli per intenderci – sono costituiti dalla pedata del letto originale.
Il soggiorno e la cucina sono separati da una quinta di colore blu.
Il soggiorno e la cucina sono separati da una quinta di colore blu.
Nello spazio risultante sul lato lungo del divano è stato ricavato uno schienale double face: da una parte appoggio, dall’altra libreria.
Pavimento del soggiorno: in cemento con finitura naturale Ultratop System di Mapei, arricchito da listelli in ottone; lampada da tavolo: Atollo, design Vico Magistretti, di Oluce
Pavimento del soggiorno: in cemento con finitura naturale Ultratop System di Mapei, arricchito da listelli in ottone; lampada da tavolo: Atollo, design Vico Magistretti, di Oluce
Il recupero e il restyling di arredi vintage e la passione per il fai-da-te sono altri principi che hanno animato il processo progettuale. Gran parte degli arredi sono stati infatti realizzati su misura: appassionati di recupero e design, Stefania e Matteo non si sono occupati soltanto della progettazione di spazi e arredi, ma anche della realizzazione e rivisitazione dei vari pezzi. «Una scelta guidata dal desiderio di attorniarsi di pezzi di famiglia, che avessero il calore del ricordo, così come da un desiderio etico e non consumistico di conservare anziché acquistare pezzi nuovi», spiega Stefania. Accorgimenti, questi, che hanno consentito di portare a termine una ristrutturazione non troppo dispendiosa.
Le finiture e i rivestimenti si caratterizzano per lo stile velatamente retrò, come le ceramiche esagonali per il pavimento della cucina.
Pavimento: piastrelle in ceramica esagonale di Quintessenza, con stucco epossidico colore senape Kerapoxy di Mapei
Pavimento: piastrelle in ceramica esagonale di Quintessenza, con stucco epossidico colore senape Kerapoxy di Mapei
L’acciaio è materiale e tema ricorrente in tutta la casa. In cucina è presente nella struttura dei piani e delle sedute. Non è mai un materiale freddo, perché sempre accostato al legno. Se per i mobili realizzati su misura si sono preferite essenze chiare, per i mobili vintage quelle più scure.
La struttura in metallo bianco richiama la natura industriale del luogo ed è ispirata da un piccolo colpo di fortuna. Racconta Matteo: «Un conoscente di Stefania stava dismettendo parte di un allestimento fieristico dell’Expo, che ho prontamente preso, tagliato e risaldato». Matteo ha poi usato lo stesso materiale per il corrimano della scala, la struttura del letto al piano superiore e il tavolo sulla terrazza.
Cucina e libreria in acciaio verniciato bianco e legno di betulla, disegno e realizzazione a cura dei proprietari
La struttura in metallo bianco richiama la natura industriale del luogo ed è ispirata da un piccolo colpo di fortuna. Racconta Matteo: «Un conoscente di Stefania stava dismettendo parte di un allestimento fieristico dell’Expo, che ho prontamente preso, tagliato e risaldato». Matteo ha poi usato lo stesso materiale per il corrimano della scala, la struttura del letto al piano superiore e il tavolo sulla terrazza.
Cucina e libreria in acciaio verniciato bianco e legno di betulla, disegno e realizzazione a cura dei proprietari
La scala a chiocciola (preesistente) in ferro acidato collega i due livelli dell’abitazione: al piano terra la zona giorno e un bagno, sopra le camere e l’altro bagno. Per renderla più domestica, e anche meno scivolosa, è stata rivestita in tessuto Kvadrat.
Il bagno del piano terra ha il pavimento in cemento verniciato, con finitura lucida Ultratop System di Mapei; il rivestimento con “effetto foglio a quadretti” è in piastrelle (di CE-SI), i sanitari sono di Ceramica Flaminia. Il mobile lavabo è realizzato su disegno dei proprietari
Dal cemento di ispirazione industriale del piano terra si passa al parquet in legno chiaro al piano superiore, dove si trova la zona notte.
Pavimento in parquet di rovere di Noesis
Pavimento in parquet di rovere di Noesis
Tende: Kvadrat; lampade da tavolo: C’hi, design Umberto Asnago, Penta (in primo piano); Eclisse, design Vico Magistretti, Artemide (sulla mensola)
L’impiego dell’acciaio si estende alla struttura del letto matrimoniale, così come i rivestimenti delle soglie per accedere al terrazzo del piano superiore. Il letto disegnato e realizzato dai proprietari è completato da contenitori in legno di betulla.
Il rivestimento del bagno al primo piano è realizzato con le classiche piastrelle diamantate.
Il mobile lavabo e lo specchio di modernariato sono stati recuperati da Stefania e Matteo.
Pavimento in ceramica: Quintessenza; sanitari: Kaldewei e Catalano; piastrelle: Ceramica Vogue
Il mobile lavabo e lo specchio di modernariato sono stati recuperati da Stefania e Matteo.
Pavimento in ceramica: Quintessenza; sanitari: Kaldewei e Catalano; piastrelle: Ceramica Vogue
Il primo piano è collegato con il terrazzo, un living a cielo aperto che è vera e propria estensione degli ambienti interni. Anche qui il tocco di Matteo ha reso unico il grande tavolo in ferro. Il piano è infatti caratterizzato da una composizione di maioliche, recuperate dalle case a ringhiera circostanti. E la scelta delle piante, in continua evoluzione, contribuisce all’aspetto di questo piccolo angolo di serenità.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Stefania Micotti e Matteo Dall’Amico, con il loro cane Giulia di 7 anni e, a breve, la figlia (nascitura)
Dove: Milano, zona Affori
Anno di ristrutturazione: 2016 Superficie: 200 m² circa distribuiti su due livelli, il primo con living e bagno, il secondo con due camere da letto, bagno lavanderia, studio e, ultimo, il terrazzo
Progettisti: Stefania Micotti, architetto, e Matteo Dall’Amico, designer
Impresa M.G.M.
Il fabbricato – un’ex carrozzeria all’interno di una corte milanese – è stato acquistato da Stefania e Matteo nel 2016 e faceva parte di un intervento di riqualificazione più ampio, che coinvolgeva l’intera corte e le case di ringhiera limitrofe. Il cambio di destinazione d’uso era già stato effettuato dallo studio di architettura Baroni + Piscone, che si era occupato della riqualificazione di tutta la corte.