Le Case di Houzz: La Trasformazione di un Monastero a Positano
Uno dei panorami più conosciuti al mondo, quello della costiera amalfitana, fa da sfondo a questa splendida villa progettata nella bellezza
Un vecchio monastero del Settecento che nel corso degli anni aveva subito diverse evoluzioni è l’involucro suggestivo che ospita questa grande villa. Si tratta di un progetto di ristrutturazione articolato e complesso seguito dagli architetti Lazzarini e Pickering, durato circa un anno e mezzo, che ha regalato un interessante intreccio fra passato e futuro.
All’interno, indiscusse protagoniste, le ceramiche di Vietri stupiscono per l’eleganza della decorazione, mentre all’esterno la natura e la grande bellezza di uno scenario mozzafiato completano l’opera. Sono questi gli elementi di una dimora unica progettata a strapiombo sul mare cristallino di Positano. Fortemente voluta da una coppia di australiani innamorati del luogo, è un esercizio di architettura preciso e meticoloso, un disegno ben composto di elementi decorativi e di spazi essenziali, ma ben distribuiti, un progetto calibrato e bilanciato che gli architetti hanno saputo tradurre al meglio, complice una posizione invidiabile e una luce ineguagliabile.
All’interno, indiscusse protagoniste, le ceramiche di Vietri stupiscono per l’eleganza della decorazione, mentre all’esterno la natura e la grande bellezza di uno scenario mozzafiato completano l’opera. Sono questi gli elementi di una dimora unica progettata a strapiombo sul mare cristallino di Positano. Fortemente voluta da una coppia di australiani innamorati del luogo, è un esercizio di architettura preciso e meticoloso, un disegno ben composto di elementi decorativi e di spazi essenziali, ma ben distribuiti, un progetto calibrato e bilanciato che gli architetti hanno saputo tradurre al meglio, complice una posizione invidiabile e una luce ineguagliabile.
Alla base dell’opera c’è uno studio accurato sulle famose maioliche di Vietri (cittadina a pochi chilometri da Positano). Una ricerca che ha portato a mettere insieme pezzi, anche molto preziosi, risalenti a un periodo compreso fra il 1700 e il 1890. Si tratta di circa 3.500 “mattonelle” recuperate fra negozi e antiquari locali tutte nel formato tradizionale 20x20 cm che sono così diventate un elemento fondante nella creazione del nuovo spazio.
Il tutto è nato da una richiesta iniziale del committente che desiderava una casa “facile” da gestire, che fosse ricca, ma che al tempo stesso non avesse all’interno oggetti troppo preziosi, essendo questa una dimora di vacanza e quindi incustodita per lunghi periodi dell’anno.
Il tutto è nato da una richiesta iniziale del committente che desiderava una casa “facile” da gestire, che fosse ricca, ma che al tempo stesso non avesse all’interno oggetti troppo preziosi, essendo questa una dimora di vacanza e quindi incustodita per lunghi periodi dell’anno.
Da questa precisa esigenza del cliente e da un’intensa comprensione del luogo è nata l’idea di utilizzare le maioliche in chiave attuale, decontestualizzandole completamente. La ceramica, che normalmente viene utilizzata per i pavimenti, qui ha assunto tutt’altro ruolo diventando di volta in volta qualcosa di diverso.
Un approccio davvero interessante alla tradizione, resa con questo intervento, assolutamente contemporanea e innovativa.
Un approccio davvero interessante alla tradizione, resa con questo intervento, assolutamente contemporanea e innovativa.
Le maioliche, per spiegarla con le stesse parole dell’architetto Pickering, sono diventate in questa casa: «una figura contemporanea che conserva la “patina” della storia».
Nel processo di composizione di così tanti pezzi sicuramente la cosa più complicata è stata mettere insieme decori e colori (tutti ovviamente dissimili) cercando di creare delle configurazioni gradevoli. Un lavoro lungo che è stato fatto in loco mettendo fisicamente insieme le ceramiche una per una, e cercando di creare una sorta di collage scultoreo, bellissimo nella resa finale, ma tutt’altro che semplice da creare.
Le ceramiche opportunamente composte sono quindi diventate quattro elementi decorativo/architettonici che si intersecano e corrono lungo tutta la casa apportando movimento e componendo di volta in volta diversamente gli ambienti.
Nel processo di composizione di così tanti pezzi sicuramente la cosa più complicata è stata mettere insieme decori e colori (tutti ovviamente dissimili) cercando di creare delle configurazioni gradevoli. Un lavoro lungo che è stato fatto in loco mettendo fisicamente insieme le ceramiche una per una, e cercando di creare una sorta di collage scultoreo, bellissimo nella resa finale, ma tutt’altro che semplice da creare.
Le ceramiche opportunamente composte sono quindi diventate quattro elementi decorativo/architettonici che si intersecano e corrono lungo tutta la casa apportando movimento e componendo di volta in volta diversamente gli ambienti.
Primo elemento è il nastro che dinamicamente inizia il suo viaggio dal soffitto, scende lungo i sei metri della parete per diventare prima elemento d’appoggio del grande living al primo piano e poi pedana, fino a tagliare le scale che conducono alla cucina del piano terra e diventare lì un vero e proprio tavolo da pranzo.
Proprio all’interno dello spazio cucina il “nastro” funzionale continua il suo percorso e dal tavolo si spinge nuovamente verso il soffitto per alloggiare le luci, il tutto senza nessuna interruzione.
Sempre dall’ampia e luminosa zona giorno si dipana il secondo elemento: l’essenziale scala in ferro con i gradini rivestiti dalle maioliche e pensata con il corrimano completamente trasparente: una forma attuale dall’abito tradizionale.
Per enfatizzare la grande bellezza dei decori per tutto il pavimento della casa è stata scelta una pietra calcarea pugliese dai toni decisamente neutri, una superficie chiara e continua perfetta per fare risaltare al meglio i disegni delle preziose ceramiche.
Per enfatizzare la grande bellezza dei decori per tutto il pavimento della casa è stata scelta una pietra calcarea pugliese dai toni decisamente neutri, una superficie chiara e continua perfetta per fare risaltare al meglio i disegni delle preziose ceramiche.
Terzo elemento è il “divano volante” – come lo stesso architetto Pickering lo chiama – una sorta di palco che sporge di circa due metri a sbalzo sul soggiorno, realizzato per interrompere la grande altezza. Un punto di vista alto, scelto in maniera tutt’altro che casuale, ma individuato con estrema precisione: da qui è infatti possibile godere di una splendida vista sull’arcipelago de Li Galli che si trova proprio al largo di Positano. Un luogo magico conosciuto per essere stato il rifugio amatissimo di Rudolf Nureyev (il ballerino russo nel 1989 se ne innamorò acquistando l’intero arcipelago).
Il “divano volante”, così come la scala, sono due elementi strutturali e decorativi insieme ideati per animare lo spazio e, soprattutto, articolare l’importante altezza dei soffitti, che in questo ambiente supera i sei metri.
Il “divano volante”, così come la scala, sono due elementi strutturali e decorativi insieme ideati per animare lo spazio e, soprattutto, articolare l’importante altezza dei soffitti, che in questo ambiente supera i sei metri.
Sparsi qui e là alle pareti di tutta la casa troviamo degli arazzi suzani. Si tratta di elementi tessili policromi che vestono le pareti come quadri in un contrasto fra colore intenso e toni neutri (quelli dei muri e dei pavimenti) molto ben riuscito e in un rimando geometrico ai decori delle piastrelle che attualizza perfettamente l’insieme.
Quarto e ultimo elemento decorativo/architettonico è la pedana della camera da letto padronale.
Un vero e proprio podio che tiene insieme il letto e il retrostante bagno con una una vasca e un lavello.
Anche in questo ambiente, alle pareti, è protagonista la vivace policromia dei tessuti e dei tappeti suzani.
Un vero e proprio podio che tiene insieme il letto e il retrostante bagno con una una vasca e un lavello.
Anche in questo ambiente, alle pareti, è protagonista la vivace policromia dei tessuti e dei tappeti suzani.
La casa è stata progettata per ospitare figli e nipoti che durante l’estate arrivano a Positano. Per questo sono state realizzate quattro camere da letto, da utilizzare all’occorrenza, tutte corredate di bagni e disposte ai vari livelli.
I grandi infissi che dal living aprono sulla terrazza principale sono stati realizzati in ferro e inseriti all’interno degli archi preesistenti, si tratta di aperture molto grandi alte circa cinque metri, tutte completamente apribili e oscurabili all’occorrenza.
All’esterno la villa regala la bellezza di giardini sospesi in cui passeggiare. Tre ordini di terrazze diversamente allestiti completano infatti la struttura. In due di queste sono stati organizzati un frutteto e una limonaia, pensati sempre in osservanza al principio site specific molto amato dagli architetti.
Su una di queste terrazze è stata ricavata una piscina. Realizzata in uno dei punti più suggestivi della proprietà è stata progettata recuperando una vecchia vasca preesistente.
A corredo di questa una grande pedana, realizzata con maioliche contemporanee, azzurre come il mare, è un invito al relax e al riposo.
Tutti gli spazi outdoor aprono a un panorama magnifico e a una vista davvero mozzafiato e completano un lavoro di ristrutturazione calibrato e armonioso fra interno ed esterno, ma anche fra passato e futuro, espressione di assoluta bellezza e di grande qualità.
A corredo di questa una grande pedana, realizzata con maioliche contemporanee, azzurre come il mare, è un invito al relax e al riposo.
Tutti gli spazi outdoor aprono a un panorama magnifico e a una vista davvero mozzafiato e completano un lavoro di ristrutturazione calibrato e armonioso fra interno ed esterno, ma anche fra passato e futuro, espressione di assoluta bellezza e di grande qualità.
Sezione verticale della villa.
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: è la casa di vacanza di una coppia di australiani
Dove: a Positano, Campania
Anno di costruzione: l’edificio è un vecchio monastero del XVIII secolo
Architetto: Lazzarini Pickering Architetti
Superficie: interni 350 m²; più tre grandi terrazze e giardino di complessivi 1.200 m²
Il particolare interessante: grande protagonista della casa è una collezione di antiche ceramiche di Vietri (recuperate una per una); queste all’interno degli ambienti non sono solo state utilizzate come decorazione, ma sono diventate esse stesse elemento architettonico
«Tutto il nostro lavoro è sempre fortemente ispirato dal territorio. Lavorare a Positano è stato fin da subito comprendere l’architettura della costiera amalfitana; questo ha portato a creare qualcosa di filologicamente legato all’intorno, qualcosa che avesse una forte attinenza con l’esterno; è nato da li il desiderio di fare degli studi sulle ceramiche di Vietri», in questo modo, e puntualizzando bene questo presupposto, l’architetto Carl Pickering ci racconta la nascita e l’evoluzione del progetto.