Le Case di Houzz
Una Giovane Coppia Trasforma la Casa con un General Contractor
Una società di general contractor ha organizzato e completato (in corsa) questa interessante ristrutturazione a Trieste
É stato un vero e proprio lavoro a quattro mani quello che ha portato alla creazione di un luminoso e panoramico appartamento nel centro storico di Trieste. Oltre allo studio che ha definito e disegnato il progetto di interior design è infatti intervenuta una società che si è (quasi totalmente) occupata della realizzazione dell’opera.
«Gli architetti che avevano l’incarico per il ridisegno degli spazi ci seguivano da tempo su Instagram e probabilmente hanno sentito parlare di noi tramite conoscenti in comune, così ci hanno contattati per avere un preventivo delle opere. Una volta conosciuti i committenti è nato subito un buon feeling, abbiamo così realizzato i lavori e oggi siamo in ottimi rapporti»: racconta così l’inizio di tutto la geometra Natasa Bogatecla, co-fondatrice della società CN Group, che continua spiegando meglio il tipo di professionalità della società: «facciamo un lavoro di general contractor, garantiamo tempi di lavoro e costi delle opere. Ci occupiamo non soltanto della realizzazione di progetti chiavi in mano, ma anche della ricerca degli immobili. Lavoriamo tanto con l’Austria, in questi casi i nostri committenti conoscevano poco Trieste e si sono affidati completamente a noi anche nella scelta delle case da ristrutturare. Partiamo da un budget e da lì costruiamo un vero e proprio percorso di ricerca che, il più delle volte, si conclude con la realizzazione del progetto. Un lavoro interessante ed estremamente soddisfacente che parte da un’idea e arriva a un opera compiuta».
«Gli architetti che avevano l’incarico per il ridisegno degli spazi ci seguivano da tempo su Instagram e probabilmente hanno sentito parlare di noi tramite conoscenti in comune, così ci hanno contattati per avere un preventivo delle opere. Una volta conosciuti i committenti è nato subito un buon feeling, abbiamo così realizzato i lavori e oggi siamo in ottimi rapporti»: racconta così l’inizio di tutto la geometra Natasa Bogatecla, co-fondatrice della società CN Group, che continua spiegando meglio il tipo di professionalità della società: «facciamo un lavoro di general contractor, garantiamo tempi di lavoro e costi delle opere. Ci occupiamo non soltanto della realizzazione di progetti chiavi in mano, ma anche della ricerca degli immobili. Lavoriamo tanto con l’Austria, in questi casi i nostri committenti conoscevano poco Trieste e si sono affidati completamente a noi anche nella scelta delle case da ristrutturare. Partiamo da un budget e da lì costruiamo un vero e proprio percorso di ricerca che, il più delle volte, si conclude con la realizzazione del progetto. Un lavoro interessante ed estremamente soddisfacente che parte da un’idea e arriva a un opera compiuta».
«Siamo stati contattati dagli architetti che ci conoscevano tramite i social. Con i proprietari, che da circa un anno avevano il progetto in mano ma non riuscivano a trovare qualcuno che li soddisfacesse completamente, è nata subito una sintonia. Gli architetti hanno realizzato il progetto di interior design, noi ci siamo occupati della messa in opera e dell’intero lavoro di ristrutturazione», racconta Natasa Bogatec.
La casa, che ha una splendida vista sulla città e sulla zona del porto vecchio, è stata modificata quasi completamente rispetto all’assetto originario. In particolare la zona della cucina è stata accorpata al salotto facendone un ambiente unico. Prima le due zone erano separate.
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Il nuovo impianto, frutto della ristrutturazione, è stato studiato con una piccola zona di ingresso che si apre su un lungo corridoio. Quest’ultimo era un elemento già preesistente nel vecchio impianto della casa. Rinnovato e reso molto luminoso, nella nuova casa è stato delimitato, da una parte, da una sorta di boiserie/scatola che gira intorno alla cucina e ospita mensole, armadi dispensa e gli elettrodomestici della cucina.
La zona living è stata concepita, su richiesta dei committenti, come un grande open space che comprende la cucina, la zona pranzo e il salotto. L’area operativa della cucina è stata risolta con una grande isola centrale, un elemento recuperato dalla precedente casa dei proprietari a cui è stato cambiato il top.
La parete che fa da fondale all’isola è un ampio e funzionale mobile contenitore, creato su disegno dagli architetti. Una soluzione pratica, ma anche interessante dal punto di vista compositivo, che separa l’open space dal corridoio e “contiene” tutto ciò che serve: mensole, dispensa, frigorifero ed elettrodomestici.
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Il salotto prima della ristrutturazione
«La casa ha tutti i solai in legno. La demolizione della parete che separava il salotto dalla cucina ha richiesto di rinforzare e di ricostruire proprio il solaio della cucina. Il vecchio pavimento di questo ambiente, in ceramica, è stato sostituito per essere uniformato a quello del salotto. Un parquet antico che i proprietari hanno voluto mantenere», spiega la Bogatec.
«La casa ha tutti i solai in legno. La demolizione della parete che separava il salotto dalla cucina ha richiesto di rinforzare e di ricostruire proprio il solaio della cucina. Il vecchio pavimento di questo ambiente, in ceramica, è stato sostituito per essere uniformato a quello del salotto. Un parquet antico che i proprietari hanno voluto mantenere», spiega la Bogatec.
Il vecchio parquet mantenuto è in rovere chiaro. Per avere un’uniformità di superficie nella nuova zona annessa al living, sono state realizzate, da un artigiano locale, assi di rovere molto simili a quelle esistenti,
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I clienti, che hanno origini venete, amavano particolarmente lo spatolato veneziano e hanno voluto portarlo anche in questa nuova casa. Così una delle pareti del corridoio, quella che apre a un bagno e alla zona di servizio della lavanderia, è stata realizzata proprio con questa tecnica in un caldo giallo sabbia. Realizzata da un artigiano locale, ha rappresentato un lavoro lungo e particolarmente impegnativo oltre che costoso (per questo genere di interventi si parte da una spesa minima di 65 euro a metro quadro).
La scelta degli arredi è stata fatta esclusivamente dai proprietari che hanno inserito degli elementi che già avevano nella casa precedente e acquistato ciò che mancava in maniera indipendente.
Gli impianti di luce, riscaldamento e condizionamento sono stati sostituiti, così come gli infissi.
Gli impianti di luce, riscaldamento e condizionamento sono stati sostituiti, così come gli infissi.
La casa ha due camere da letto, una delle due è attualmente adibita a studio, ma alla nascita del bimbo/bimba diventerà la nursery.
La camera padronale, luminosa e ampia, ha un armadio passante che divide la zona notte vera e propria da una zona più piccola che la proprietaria ha adibito a guardaroba e a suo studio personale.
La coppia ha deciso, anche per la camera da letto, di impreziosire una parete con lo spatolato veneziano. Qui ha scelto in un’accesa tonalità di rosa.
La coppia ha deciso, anche per la camera da letto, di impreziosire una parete con lo spatolato veneziano. Qui ha scelto in un’accesa tonalità di rosa.
La casa ha due bagni, uno per gli ospiti in prossimità della zona giorno e uno più ampio a uso della camera da letto. Entrambi sono stati completamente rinnovati sia nell’assetto planimetrico, sia negli impianti e nelle finiture.
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Chi ci abita: una giovane coppia con un bimbo
Dove: in Via Commerciale, nella zona di Borgo Teresiano di Trieste
Interior design: eseguito dallo studio di progettazione I AM Architetti (contattati dai proprietari)
Realizzazione: la società di General Contractor CN Group (formata dai geometri Natasa Bogatec e Cristiano Ciuffi).
Superficie: 140 m²
Anno di costruzione dell’edificio: primi anni del ‘900
Anno di ristrutturazione: 2021
Durata: circa 4 mesi