Le Case di Houzz
A Casa di... Paride Vitale, Moderno Grande Gatsby che Mescola gli Stili
Paride Vitale, anima dell’agenzia di comunicazione che porta il suo nome, apre le porte del suo appartamento nel centro di Milano
La casa di Paride Vitale è un bellissimo rifugio nella zona di Porta Venezia, a pochi passi da Corso Buenos Aires, una delle aree più vive di Milano. È disposta su tre livelli (cucina sotterranea, area living e ingresso, più un soppalco con la zona notte) ed è il risultato di una ristrutturazione realizzata con l’architetto Fabio Ferrillo.
Paride non ha bisogno di molte presentazioni: il suo lavoro lo ha reso l’anima della Milano in cui si realizzano progetti e organizzano eventi sapendo di essere sempre sotto i riflettori. Quando mi accoglie, sorridiamo del fatto che mi sento al cospetto di chi può essere definito come una moderna incarnazione del Grande Gatsby. Ettore, il quadrupede di casa, mi dà il benvenuto.
«Mi piaceva l’idea di collocare all’entrata questo bancone anni Cinquanta proveniente dalle Hawaii, poi ho aggiunto gli sgabelli di Inside Out», racconta Paride.
«Mi piaceva l’idea di collocare all’entrata questo bancone anni Cinquanta proveniente dalle Hawaii, poi ho aggiunto gli sgabelli di Inside Out», racconta Paride.
«Silenzio, buio, una stanza in più rispetto a com’era la casa in precedenza. Una volta scelta la casa, avevo le idee molto chiare su cosa fare. Una cosa fondamentale è non essere disturbati, ma anche non disturbare, ad esempio quando faccio cene con gli amici. Ho scelto serramenti a prova di rumore, e di notte è possibile chiudere oscurando tutto perfettamente, è come essere in una caverna. Per me è fondamentale per dormire».
L’intervento di rinnovo è stato gestito da Paride a distanza: «Per un certo periodo ho abitato a Londra, per cui durante la ristrutturazione, io e l’architetto ci scrivevamo. Io davo spunti, l’architetto mi mandava aggiornamenti. Sono passato qualche volta durante i lavori ma sostanzialmente, quando sono venuto ad abitarci, l’ho trovata come l’avevamo pensata senza quasi mai vedere i progressi di persona. Questa casa è nata via mail!».
Sgabello: Mezzadro di Zanotta, design di A. e P. G. Castiglioni; pouf-lapide: The End di Gufram, ideato da Toiletpaper
L’intervento di rinnovo è stato gestito da Paride a distanza: «Per un certo periodo ho abitato a Londra, per cui durante la ristrutturazione, io e l’architetto ci scrivevamo. Io davo spunti, l’architetto mi mandava aggiornamenti. Sono passato qualche volta durante i lavori ma sostanzialmente, quando sono venuto ad abitarci, l’ho trovata come l’avevamo pensata senza quasi mai vedere i progressi di persona. Questa casa è nata via mail!».
Sgabello: Mezzadro di Zanotta, design di A. e P. G. Castiglioni; pouf-lapide: The End di Gufram, ideato da Toiletpaper
In uno spazio relativamente contenuto, sono stati pensati molti ambienti accoglienti. «La zona di casa che preferisco è dove posso rilassarmi, nella sala dei film». Un’area ricavata di fianco all’ingresso, illuminata da un’ampia finestra che si affaccia sulla strada. Non si può non notare il silenzio assoluto, a pochi metri dalla strada. La stanza è piena di luce, il divano è il protagonista della sala, arricchita dagli oggetti della vita di Paride: i progetti realizzati (come la fragranza Parco 1923), le porcellane recuperate nei mercatini, i libri e i ricordi di viaggio.
«Il divano è rivestito con tessuto Colony, un marchio italiano, una piccola azienda di Roma che realizza prodotti per clienti prestigiosi».
Una scaletta verticale garantisce l’accesso alla cabina armadio, sopraelevata rispetto alla sala e collocata sopra al bagno.
Una scaletta verticale garantisce l’accesso alla cabina armadio, sopraelevata rispetto alla sala e collocata sopra al bagno.
Insolitamente luminosa (per essere un bagno cieco) grazie all’uso di pareti interne in vetro, l’area servizi divide l’ingresso dalla sala film occupando uno spazio davvero ridotto.
Mentre parliamo, Ettore si accoccola sul divano, in un angolo in cui può beatamente prendere il sole.
«Ero in un negozio d’animali alla ricerca di un cane. L’ho preso in braccio, era molto piccolo. Si è addormentato all’istante. Non potevo non portarlo via», racconta Paride.
Lo splendido divano è il luogo perfetto per i momenti di meritato riposo. «È davvero il posto in cui mi posso rilassare meglio: accendi il proiettore, ti stendi, chiudi le finestre e sei in un altro mondo».
«Ero in un negozio d’animali alla ricerca di un cane. L’ho preso in braccio, era molto piccolo. Si è addormentato all’istante. Non potevo non portarlo via», racconta Paride.
Lo splendido divano è il luogo perfetto per i momenti di meritato riposo. «È davvero il posto in cui mi posso rilassare meglio: accendi il proiettore, ti stendi, chiudi le finestre e sei in un altro mondo».
Questo ambiente è raccolto e risulta molto accogliente, arredato con grandissima cura senza apparire sofisticato. Impossibile non notare il maiale della collezione Sending Animals di Seletti e il Tavolo con Ruote di FontanaArte, design di Gae Aulenti.
«Qui ci sono molti oggetti legati ad alcuni progetti realizzati: con Seletti si è lavorato, tra le altre cose, alla riproduzione del famoso dito L.O.V.E. di Cattelan». Una collaborazione, quella con l’artista, che esiste già da tempo, poiché Paride si è occupato degli eventi di lancio della rivista Toiletpaper, il progetto fotografico ideato da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari.
Ma ci sono anche moltissimi libri e molti pezzi in porcellana. «È una specie di mania, mi piace collezionarne di ogni genere: la conferenza di Yalta, Mao Zedong, le ballerine. Sono pezzi che mi piacciono moltissimo, li trovo nei mercatini, o in viaggio», spiega Paride, mentre torniamo nell’ingresso.
Racconta che non lavora mai in casa. Questo è lo spazio in cui può rilassarsi in solitudine e divertirsi con gli amici, un vero e proprio rifugio che gli consente di lasciare fuori tutto e tutti. «Ho perfino scelto di avere un ufficio nelle vicinanze, così posso andarci facilmente. Ma qui no, in casa non lavoro».
Scendiamo nel sotterraneo. La cucina è un luogo perfetto per le cene con gli amici.
«Qui c’era la cucina anche prima della ristrutturazione. È stata tutta rifatta, c’è ancora qualcosa da sistemare, l’angolo a fianco della scala non mi convince e voglio trovare una soluzione. Forse è l’unico pezzo di casa per cui non ho ancora trovato una sistemazione soddisfacente».
«Qui c’era la cucina anche prima della ristrutturazione. È stata tutta rifatta, c’è ancora qualcosa da sistemare, l’angolo a fianco della scala non mi convince e voglio trovare una soluzione. Forse è l’unico pezzo di casa per cui non ho ancora trovato una sistemazione soddisfacente».
La scala ci riporta nell’ingresso, da cui si accede alla zona notte. Il soppalco è un nido sopraelevato e, come in tutta la casa, regna un silenzio assoluto. Oltre al futon e a un armadio, si nota il set di valigie sempre pronte per il prossimo viaggio.
Pur essendo un soppalco ricavato al pianoterra, la luce rimane diffusa e intensa: una balaustra in vetro rende l’area notte un grande balcone sull’ingresso. Come nel resto della casa, non mancano ironia e cura dei particolari.
Ritorniamo nell’ingresso mentre Paride si prepara a tornare al lavoro, non ci sono pause molto lunghe nella sua attività. Un set di ballerine anni Cinquanta si riposa sulla trave di sostegno al soppalco.
L’insegna luminosa “I ❤︎ Paris” l’ho subito notata, appena arrivato. «È come mi chiamano gli amici (Paris, ndr), mi sembrava fosse carino metterla qui, è la prima cosa che si vede entrando in casa».
Insegna al neon: Seletti
L’insegna luminosa “I ❤︎ Paris” l’ho subito notata, appena arrivato. «È come mi chiamano gli amici (Paris, ndr), mi sembrava fosse carino metterla qui, è la prima cosa che si vede entrando in casa».
Insegna al neon: Seletti
Dietro alla porta blindata che insonorizza perfettamente questo rifugio, vive una persona con il talento di Gatsby, estremamente sensibile e discreta. La sua casa rispecchia molto la sua personalità, piena di divertimento e di rispetto per ciò che fa, con tutta l’attenzione necessaria per il luogo in cui abita: una dimora in cui convivono, nell’equilibrio creato dal padrone di casa, elementi di spettacolo, arte, cultura e gusto per le cose belle della vita.
Guarda tutte le foto di questa casa
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Nella nostra rubrica Visita Privata proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare, inviaci alcune foto dell’abitazione insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Chi ci abita: Paride Vitale con il cane Ettore
Dove: Milano, zona Buenos Aires
Superficie: 80 m² tra zona living, cucina sotterranea e soppalco notte