Le Case di Houzz
A Casa di... Sonia Peronaci, la Regina delle Foodblogger
Sonia Peronaci apre le porta di casa sua: un appartamento luminoso e verde, con una stanza delle meraviglie culinarie che vi piacerà
Fondatrice nel 2006 – con il compagno Francesco Lopes – del blog di cucina Giallo Zafferano, Sonia accolse fin da subito consensi e apprezzamenti, grazie al suo modo di cucinare diretto, spontaneo, solare e vicino alla gente. Le sue ricette sono ripetibili e semplici e la spiegazione passo passo conquista immediatamente il pubblico.
Giallo – come ama chiamarlo lei – cresce (dentro cui lavora, da diversi anni, anche la figlia Deborah), tanto da diventare il più cliccato dei blog di cucina e viene acquistato da un grosso editore digitale. Sonia ne resta al comando, ma da agosto del 2015, da donna tenace e amante delle sfide, decide di lasciare Giallo Zafferano per una nuova esperienza che porterà il suo nome. Nasce così Soniaperonaci.it, formula di “cucina virtuale” dal sapore casalingo: una sfida non solo sua, ma di un’intera squadra che crede in lei e, come lei, ama le cose fatte bene. In questi giorni poi esce anche il suo nuovo libro Sonia Peronaci - La mia Cucina (Rizzoli). Sonia ha anche un nuovo programma alle 10.50 su Rete Quattro da titolo Le ricette di Sonia.
COMMENTA PER CUCINARE CON SONIA
A casa di… vuole celebrare blogger e personalità di spicco del panorama culturale e creativo italiano. Commenta in fondo all’articolo e racconta qual è il dettaglio della casa che ti piace di più. Potrai trascorrere una serata a cucinare con Sonia*! — La possibilità di poter partecipare si è conclusa il 23 giugno 2016. Marzia è l’utente che ha cucinato con Sonia Peronaci a Milano.
Giallo – come ama chiamarlo lei – cresce (dentro cui lavora, da diversi anni, anche la figlia Deborah), tanto da diventare il più cliccato dei blog di cucina e viene acquistato da un grosso editore digitale. Sonia ne resta al comando, ma da agosto del 2015, da donna tenace e amante delle sfide, decide di lasciare Giallo Zafferano per una nuova esperienza che porterà il suo nome. Nasce così Soniaperonaci.it, formula di “cucina virtuale” dal sapore casalingo: una sfida non solo sua, ma di un’intera squadra che crede in lei e, come lei, ama le cose fatte bene. In questi giorni poi esce anche il suo nuovo libro Sonia Peronaci - La mia Cucina (Rizzoli). Sonia ha anche un nuovo programma alle 10.50 su Rete Quattro da titolo Le ricette di Sonia.
COMMENTA PER CUCINARE CON SONIA
A casa di… vuole celebrare blogger e personalità di spicco del panorama culturale e creativo italiano. Commenta in fondo all’articolo e racconta qual è il dettaglio della casa che ti piace di più. Potrai trascorrere una serata a cucinare con Sonia*! — La possibilità di poter partecipare si è conclusa il 23 giugno 2016. Marzia è l’utente che ha cucinato con Sonia Peronaci a Milano.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: la food blogger Sonia Peronaci con il compagno Francesco Lopes e le due figlie più giovani di lei
Superficie: 180 m²
Dove: l’appartamento si trova nella zona sud di Milano a pochi passi dalla brulicante Zona Tortona
Anno di costruzione: il palazzo è degli anni ‘60
Il particolare interessante: la coppia ha preso in affitto questa casa quasi tre anni fa. L’appartamento, accogliente ed estremamente ospitale, è oggi – in attesa di trovare un nuovo spazio/studio – la fucina creativa del nuovo blog di Sonia.
Chi ci abita: la food blogger Sonia Peronaci con il compagno Francesco Lopes e le due figlie più giovani di lei
Superficie: 180 m²
Dove: l’appartamento si trova nella zona sud di Milano a pochi passi dalla brulicante Zona Tortona
Anno di costruzione: il palazzo è degli anni ‘60
Il particolare interessante: la coppia ha preso in affitto questa casa quasi tre anni fa. L’appartamento, accogliente ed estremamente ospitale, è oggi – in attesa di trovare un nuovo spazio/studio – la fucina creativa del nuovo blog di Sonia.
«Con questa casa è stato amore a prima vista, quando l’abbiamo trovata era appena stata messa in affitto, non abbiamo avuto dubbi perché cercavamo uno spazio che fosse proprio così: aperto, solare e soprattutto luminoso», racconta Sonia.
«L’appartamento non aveva grandi dotazioni quando siamo entrati, le poche cose che c’erano abbiamo deciso di mantenerle, e di aggiungere poco altro, perché per esperienza ci siamo accorti che più aggiungi, più accumuli cose che non servono».
La casa è in fermento continuo, fra collaboratori, figli e cagnolini, c’è un’atmosfera vivace e gioiosa. Cuore dell’appartamento è la grande zona giorno circondata dalle ampie vetrate che a tutta altezza si aprono sul balcone. Arredato in modo semplice ed essenziale, il soggiorno/salotto, trova il suo baricentro in un ampio tavolo dove il team si riunisce per lavorare al nuovo sito e alle prossime avventure di Sonia in attesa del nuovo studio che aprirà a settembre.
Dal grande disimpegno completamente aperto su ingresso e soggiorno, abilmente nascosta dietro la grande libreria a parete, c’è la stanza delle ragazze. Le due figlie più giovani di Sonia vivono ancora in casa con lei. La più grande delle tre, Deborah, da qualche tempo è andata a vivere da sola, ma è un prezioso elemento del team creativo e braccio destro della madre.
Parlando delle sue ragazze racconta: «È curioso come quando tornino a casa aprendo il frigo si lamentino regolarmente che non ci sia nulla di pronto e che si debba sempre preparare. Ma effettivamente hanno ragione, a casa nostra è praticamente impossibile trovare il frigo vuoto, ma è altrettanto impossibile trovare alimenti confezionati pronti».
La casa che è stata ricavata dall’unione di due appartamenti, è molto funzionale e ben divisa. Non mancano gli ambienti in cui conservare e stivare le cose che non sono di uso comune e la camera da letto gode di una spaziosa cabina armadio ben organizzata e estremamente spaziosa. All’insegna della praticità, dopo anni passati in cucina, Sonia preferisce lasciare in vista solo ciò che serve davvero, anche nel resto della casa.
A uso della camera da letto c’è un bagno “privato”, ampio e funzionale, è anche questo letteralmente invaso dalla luce e dominato dai toni freschi del bianco del giallo e del blu.
Sembra una persona così ben organizzata, ha un’abitudine o un rituale mattutino? «Non sono molto metodica, faccio colazione quasi sempre, ma il mio pasto principale è quello di mezzogiorno. Non rinuncio mai al pranzo, cucino per me e, spesso, per tutto il resto del gruppo».
La “stanza delle delizie”, come ama definirla Sonia, è un ambiente stretto e lungo con alle pareti delle alte scaffalature che ospitano, in maniera davvero ben organizza, ogni genere di attrezzo per cucinare e ogni possibile complemento per la tavola. «Mi ritengo una persona estremamente creativa, amo fare molte cose, tutti questi props (termine preso in prestito dal mondo del cinema, in questo caso, per l’appunto gli oggetti utilizzati per le foto: piatti, bicchieri, utensili, elementi tessili…) sono io stessa a comprarli, mi piace molto. Adoro cucire, suonare, disegnare, ma questi rimangono degli hobby. Prima di dedicarmi completamente al blog, cucinavo per passione e lavoravo con Francesco in uno studio di commercialisti, ma i numeri non erano la mia attitudine. Anche quando studiavo i miei interessi erano altri. Pensate che da ragazza volevo fare la truccatrice, ma mio padre non lo considerava un lavoro serio…».
«Quando è nato Giallo nel 2006 l’idea era di rivolgerci all’intero mondo femminile. Guardavo con estrema ambizione e ammirazione Martha Stewart, era a lei che mi ispiravo. In Italia mancava qualcosa che avesse uno storytelling di quel genere, poi le ricette hanno attecchito talmente bene che abbiamo puntato sulla cucina. Credo che raccontare le cose in un certo modo, personale, semplice, senza fronzoli e manierismi, ma con gusto, abbia premiato».
Il tavolo della cucina, posizionato proprio all’ingresso, è formato da un doppio piano di legno montato su dei carrelli muniti di ruote. Facilmente divisibile in due parti è stato realizzato per potere essere mosso all’occorrenza.
«Questo è il piano su cui il fotografo scatta la maggior parte delle ricette. Ricominciare da casa è stata una bella sensazione, tutto è ripreso da dove è nato. E anche se oggi la casa è diversa, lo spirito di “avventura” è stato simile a quello degli inizi e anche nel nostro studio in apertura a Milano lo spirito familiare rimarrà lo stesso».
«Questo è il piano su cui il fotografo scatta la maggior parte delle ricette. Ricominciare da casa è stata una bella sensazione, tutto è ripreso da dove è nato. E anche se oggi la casa è diversa, lo spirito di “avventura” è stato simile a quello degli inizi e anche nel nostro studio in apertura a Milano lo spirito familiare rimarrà lo stesso».
La grande e luminosa cucina, al netto del tavolo multifunzionale, è stata mantenuta così com’era stata pensata dai proprietari di casa. Si tratta di un ambiente abbastanza grande, dominato dall’acciaio, e corredato da funzionali elettrodomestici e da mobili contenitori in cui è conservato meticolosamente tutto.
«Per me la cucina è uno spazio d’elezione e un “affare di famiglia”. Mio papà era un ristoratore calabrese, tutti in famiglia sono molto abili ai fornelli, mia mamma è altoatesina e mia nonna austriaca, entrambe erano e sono delle ottime cuoche. È grazie a tutti loro se nei miei piatti ci sono molte contaminazioni e una grande miscellanea di gusti e sapori».
Ispirazioni: foto di cucine
«Per me la cucina è uno spazio d’elezione e un “affare di famiglia”. Mio papà era un ristoratore calabrese, tutti in famiglia sono molto abili ai fornelli, mia mamma è altoatesina e mia nonna austriaca, entrambe erano e sono delle ottime cuoche. È grazie a tutti loro se nei miei piatti ci sono molte contaminazioni e una grande miscellanea di gusti e sapori».
Ispirazioni: foto di cucine
«Per adesso si parla tanto di cucina, ma la cucina è tante cose: cucina è certo quella dei cuochi stellati, ma cucina è anche, e soprattutto, quella casalinga, quella che ci nutre ogni giorno e quella la devi sapere fare per forza», dice.
Chiediamo poi a Sonia quali sono gli utensili essenziali in cucina: «Se parliamo di attrezzature che migliorano la qualità del cucinato per me il termometro, una cosa che ormai è possibile trovare “ovunque” anche sul web, è fondamentale. Banalmente non pensi che quando friggi, la temperatura dell’olio è la cosa più importante. Ogni olio ha il suo punto di fumo e avere un termometro per capire quando questo è pronto a essere utilizzato cambia veramente il sapore dei cibi. Oggi ha un costo accessibilissimo. Ci sono diversi tipi di termometro, i due principali sono quello per la carne e quello per le alte temperature che va bene sia per lo zucchero sia per l’olio. Per me poi i coltelli sono fondamentali, io ho la mia bella valigetta che mi porto sempre dietro. Amo quelli d’acciaio, ogni coltello ha la sua “funzione”, non a caso sfilettare è ben diverso da tagliare… Un buon coltello, in cucina, ti cambia la prospettiva».
Chiediamo poi a Sonia quali sono gli utensili essenziali in cucina: «Se parliamo di attrezzature che migliorano la qualità del cucinato per me il termometro, una cosa che ormai è possibile trovare “ovunque” anche sul web, è fondamentale. Banalmente non pensi che quando friggi, la temperatura dell’olio è la cosa più importante. Ogni olio ha il suo punto di fumo e avere un termometro per capire quando questo è pronto a essere utilizzato cambia veramente il sapore dei cibi. Oggi ha un costo accessibilissimo. Ci sono diversi tipi di termometro, i due principali sono quello per la carne e quello per le alte temperature che va bene sia per lo zucchero sia per l’olio. Per me poi i coltelli sono fondamentali, io ho la mia bella valigetta che mi porto sempre dietro. Amo quelli d’acciaio, ogni coltello ha la sua “funzione”, non a caso sfilettare è ben diverso da tagliare… Un buon coltello, in cucina, ti cambia la prospettiva».
E la famosa planetaria, che per un lungo periodo è stata il sogno di molti in cucina? «La planetaria ti serve se sei un amante dei lievitati (colomba, panettone e pandoro…) per i quali non puoi proprio farne a meno. Preparazioni di questo tipo, con molto glutine, vanno impastate di continuo per 20 minuti almeno e senza una macchina è complicato. Ma più in generale la planetaria ti serve a ottimizzare il tempo, mentre lei impasta tu fai altro!».
Un ingrediente che proprio non può mancare in casa? «Io vado spesso al mercato, qui sotto due volte a settimana c’è il mercato di Papiniano, li mi sbizzarrisco: peperoncino fresco, cipolla, sedano, aglio a trecce, ma anche tutte le erbe aromatiche, secondo me aiutano a cambiare un piatto. Io adoro il timo, la maggiorana e l’erba cipollina. Ecco, queste cose per me sono davvero immancabili».
Ed entrando proprio nel vivo delle preparazioni, parlando di sapori, di gusti, aggiunge: «Crescendo i gusti si evolvono. Apprezzi nuovi sapori e ne lasci per strada degli altri, io negli anni sono diventata intollerante al glutine e ai latticini e vedo che in tanti mi chiedono ricette di questo genere. Per questo faccio continuamente delle sperimentazioni, finalizzate a trovare nuove cose altrettanto gustose, ma buone anche per chi ha problemi di questo tipo. Anche quando preparo le ricette tradizionali, cerco di dare un’alternativa per chi ha problemi di intolleranze. Ad esempio: sostituisco la farina con la Maizena o con la fecola. E comunque io resto una tradizionalista, amo le lasagne alla bolognese con la sfoglia verde tirata a mano. Mia mamma, come dicevo, è altoatesina e vado pazza anche per gli spätzle. Sono un piatto veloce e gustosissimo e quando li prepari fai sempre un figurone. Poi mi piace moltissimo la cucina siciliana e sono una grande appassionata di dolci. Adoro sia mangiarli sia cucinarli, è sempre una sfida che però può dare grandissime soddisfazioni».
Ed entrando proprio nel vivo delle preparazioni, parlando di sapori, di gusti, aggiunge: «Crescendo i gusti si evolvono. Apprezzi nuovi sapori e ne lasci per strada degli altri, io negli anni sono diventata intollerante al glutine e ai latticini e vedo che in tanti mi chiedono ricette di questo genere. Per questo faccio continuamente delle sperimentazioni, finalizzate a trovare nuove cose altrettanto gustose, ma buone anche per chi ha problemi di questo tipo. Anche quando preparo le ricette tradizionali, cerco di dare un’alternativa per chi ha problemi di intolleranze. Ad esempio: sostituisco la farina con la Maizena o con la fecola. E comunque io resto una tradizionalista, amo le lasagne alla bolognese con la sfoglia verde tirata a mano. Mia mamma, come dicevo, è altoatesina e vado pazza anche per gli spätzle. Sono un piatto veloce e gustosissimo e quando li prepari fai sempre un figurone. Poi mi piace moltissimo la cucina siciliana e sono una grande appassionata di dolci. Adoro sia mangiarli sia cucinarli, è sempre una sfida che però può dare grandissime soddisfazioni».
Iniziamo a osservarla preparare la ricetta creata apposta per Houzz. Sonia ha un piglio meticoloso fermo e sicuro che solo una persona di grande esperienza può avere.
Il suo approccio al cibo è molto diverso rispetto a quello delle tante food blogger nate negli ultimi anni: «Per me il cibo rimane il focus, mi piace moltissimo viaggiare, ma la cucina resta sempre il cuore del mio lavoro. Se vuoi fare le cose in un certo modo serve stare in cucina, se decidi di viaggiare e darti alla fotografia, benissimo, ma è un po’ un’altra cosa. In altre parole, bisogna saper scegliere su cosa puntare. Spiegare la cucina nel profondo è importante, le mie ricette sono sempre state, e sono ancora adesso, per tutti. Anche per chi si avvicina a questo mondo per la prima volta, non si deve dare nulla per scontato. Siamo stati i primi a fare lo step by step e questo ha premiato».
Il suo approccio al cibo è molto diverso rispetto a quello delle tante food blogger nate negli ultimi anni: «Per me il cibo rimane il focus, mi piace moltissimo viaggiare, ma la cucina resta sempre il cuore del mio lavoro. Se vuoi fare le cose in un certo modo serve stare in cucina, se decidi di viaggiare e darti alla fotografia, benissimo, ma è un po’ un’altra cosa. In altre parole, bisogna saper scegliere su cosa puntare. Spiegare la cucina nel profondo è importante, le mie ricette sono sempre state, e sono ancora adesso, per tutti. Anche per chi si avvicina a questo mondo per la prima volta, non si deve dare nulla per scontato. Siamo stati i primi a fare lo step by step e questo ha premiato».
E adesso il “dopo Giallo” come lo vedi? «Giallo era diventata una vera e propria redazione, dovevo stare su quello ed esclusivamente su quello, non potevo fare altro. Banalmente, anche l’idea di frequentare un corso di perfezionamento per una settimana era impossibile. Mi mancava inoltre la parte autorale e anche questo era diventato un po’ un limite per me. In più il gruppo che ci aveva acquistato si era quotato in borsa e davanti a “certe cose” tutto cambia, inevitabilmente. Mi sentivo ferma, più volte ho fatto delle domande, ma non ero soddisfatta dalle risposte. Volevo andare avanti e così ho preferito fare questa scelta, anche se non è stato facile. Ma io ho sempre bisogno di nuove sfide dentro e fuori il web».
Nei suoi progetti c’è un disegno preciso senza troppi compromessi: la besciamella pronta insomma no!
«Ma è una cosa che non sempre avviene, anzi quasi mai. Capisco che può non essere semplice accettare certe mie convinzioni e far comprendere il mio punto di vista. Un tema che sviluppo nella nuova trasmissione su Rete Quattro è quello del giro d’Italia dei sapori».
«Ma è una cosa che non sempre avviene, anzi quasi mai. Capisco che può non essere semplice accettare certe mie convinzioni e far comprendere il mio punto di vista. Un tema che sviluppo nella nuova trasmissione su Rete Quattro è quello del giro d’Italia dei sapori».
Ed ecco la ricetta del profumatissimo plumcake che Sonia ha preparato per noi di Houzz.
Ingredienti per uno stampo medio:
Cottura: 45 min.
Difficoltà: facile
Costo: basso
Ingredienti per uno stampo medio:
- 180 g di farina 00
- 60 g di fecola di patate
- 16 g di lievito in polvere per dolci
- 150 g di zucchero semolato
- 250 g di yogurt greco
- 3 uova medie
- 100 g di olio di semi di girasole
- la scorza grattugiata di 1 limone
- 1 bacca di vaniglia
- 1 grosso pizzico di sale
Cottura: 45 min.
Difficoltà: facile
Costo: basso
Procedimento:
Sgusciare le uova e sbatterle con le fruste di una planetaria, aggiungere lo zucchero semolato e i semi di una bacca di vaniglia, sbattere per almeno 10 minuti. Unire lo yogurt greco e l’olio a filo, quindi unire la scorza grattugiata di limone, la farina con la fecola incorporata e il lievito. Mischiare con una spatola, unendo anche il sale. Quando il composto sarà omogeneo, versare dentro lo stampo da plumcake.
Infornare a 180° per circa 40-45 minuti.
Prima di servire cospargere con dello zucchero a velo vanigliato.
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare, inviaci alcune foto dell’abitazione insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare la tua casa, ti contatteremo al più presto.
* Uno di voi potrà cucinare con Sonia. L’evento si svolgerà a Milano presso lo showroom di cucine Snaidero, nel tardo pomeriggio, agli inizi di luglio.
La possibilità di poter partecipare si è conclusa il 23 giugno 2016. Marzia è l’utente che ha cucinato con Sonia Peronaci a Milano.
Sgusciare le uova e sbatterle con le fruste di una planetaria, aggiungere lo zucchero semolato e i semi di una bacca di vaniglia, sbattere per almeno 10 minuti. Unire lo yogurt greco e l’olio a filo, quindi unire la scorza grattugiata di limone, la farina con la fecola incorporata e il lievito. Mischiare con una spatola, unendo anche il sale. Quando il composto sarà omogeneo, versare dentro lo stampo da plumcake.
Infornare a 180° per circa 40-45 minuti.
Prima di servire cospargere con dello zucchero a velo vanigliato.
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare, inviaci alcune foto dell’abitazione insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare la tua casa, ti contatteremo al più presto.
* Uno di voi potrà cucinare con Sonia. L’evento si svolgerà a Milano presso lo showroom di cucine Snaidero, nel tardo pomeriggio, agli inizi di luglio.
La possibilità di poter partecipare si è conclusa il 23 giugno 2016. Marzia è l’utente che ha cucinato con Sonia Peronaci a Milano.
Solare, sorridente ed entusiasta: sono queste le tre parole che saltano subito alla mente quando si conosce Sonia Peronaci e quando la si vede all’opera in cucina. Un fiume in piena di simpatia e racconti.
Le sue ricette sono fra le più cliccate e riprodotte e da oltre 9 anni parla di cibo a 360° in un modo tradizionale e semplice che conquista amabilmente. La sua è la voce dell’amica/la nonna/la mamma che ti detta la ricetta e ti guarda con simpatia anche quando la maionese non si monta.
La sua casa è come lei, uno spazio accogliente ed equilibrato, pervaso da una luce intensa e da un’aria profumata che sa insieme di vaniglia e di famiglia.