Le Case di Houzz
My Houzz: Quando la Svezia Incontra l’Italia in Terrazzo
Una casa di ringhiera creativa dove due personalità e due gusti raffinati si incontrano, tra cucine funzionali e terrazzi rigogliosi
Kate e Cristiano abitano in una di quelle case che nascono dal desiderio di avere un luogo sicuro, un punto fermo, dove poter tornare quando si sta tanto fuori dalle mura domestiche.
Lei, interior designer, è spesso all’estero (nel Middle East) per seguire i lavori dei suoi clienti, mentre lui, proprietario di un ristorante, segue degli orari “folli”, come chiunque gestisca un locale che funziona bene di sera a Milano.
Situato in una tranquilla via a due passi da Parco Sempione, questo appartamento al primo piano di una ex casa di ringhiera è il frutto di un incontro tra culture diverse, unite dalla passione per il bello (che si tratti di cimeli di viaggi lontani o di magnifici tessuti made in Italy) e per la buona cucina (svedese, italiana o fusion che sia).
Lei, interior designer, è spesso all’estero (nel Middle East) per seguire i lavori dei suoi clienti, mentre lui, proprietario di un ristorante, segue degli orari “folli”, come chiunque gestisca un locale che funziona bene di sera a Milano.
Situato in una tranquilla via a due passi da Parco Sempione, questo appartamento al primo piano di una ex casa di ringhiera è il frutto di un incontro tra culture diverse, unite dalla passione per il bello (che si tratti di cimeli di viaggi lontani o di magnifici tessuti made in Italy) e per la buona cucina (svedese, italiana o fusion che sia).
Kate, data la sua professione (è socia dello studio Architettura & Interni), è la “mente” della casa: «Non ho seguito uno stile in particolare per scegliere finiture e arredi», spiega.
«Ci siamo immediatamente innamorati del layout. Entrando lo sguardo corre fino in fondo al terrazzo, passando per le stanze della zona giorno – cucina e salotto. La zona più privata, quella con camera da letto e bagno, è invece disposta sulla destra».
«Ci siamo immediatamente innamorati del layout. Entrando lo sguardo corre fino in fondo al terrazzo, passando per le stanze della zona giorno – cucina e salotto. La zona più privata, quella con camera da letto e bagno, è invece disposta sulla destra».
L’area operativa della cucina è composta da una soluzione lineare Ikea. «È semplice e funzionale: a casa non ci serviva nulla di più», racconta Cristiano, che nelle cucine professionali trascorre gran parte del suo tempo, per controllare che le ordinazioni procedano veloci.
Il frigorifero però è molto capiente, e Kate lo tiene sempre pieno zeppo: «Ho l’ansia del frigo vuoto – ci svela – facciamo sempre la spesa spendendo come una famiglia di 4 persone. Sarà anche per questo che, quando siamo entrambi a casa, invitiamo sempre qualcuno per cena o per il brunch domenicale».
La cucina viene usata spesso da entrambi, ma vestono a turno il ruolo di chef, mentre l’altro aiuta. Kate cucina prevalentemente piatti svedesi, mentre Cristiano prepara ricette italiane. Insomma, ognuno rispetta le proprie radici in fatto di cibo.
Il tavolo della cucina è antico, così come le sedie. Per rimodernarle, Kate le ha fatte rivestire con tessuti di Rubelli. Le lampade a sospensione e il quadro/finestra appeso in ingresso arrivano dagli ultimi due viaggi che Kate e Cristiano hanno fatto assieme, rispettivamente in Vietnam e a Ubud (Bali).
Il frigorifero però è molto capiente, e Kate lo tiene sempre pieno zeppo: «Ho l’ansia del frigo vuoto – ci svela – facciamo sempre la spesa spendendo come una famiglia di 4 persone. Sarà anche per questo che, quando siamo entrambi a casa, invitiamo sempre qualcuno per cena o per il brunch domenicale».
La cucina viene usata spesso da entrambi, ma vestono a turno il ruolo di chef, mentre l’altro aiuta. Kate cucina prevalentemente piatti svedesi, mentre Cristiano prepara ricette italiane. Insomma, ognuno rispetta le proprie radici in fatto di cibo.
Il tavolo della cucina è antico, così come le sedie. Per rimodernarle, Kate le ha fatte rivestire con tessuti di Rubelli. Le lampade a sospensione e il quadro/finestra appeso in ingresso arrivano dagli ultimi due viaggi che Kate e Cristiano hanno fatto assieme, rispettivamente in Vietnam e a Ubud (Bali).
La palette cromatica scelta per decorare gli interni è costituita da toni neutri, partendo dal pavimento in rovere sbiancato: le poche note di colore presenti sono date da qualche oggetto, come i portacandela colorati di Iittala sul tavolino in soggiorno. La coppia non voleva usare toni cromatici eccessivi, ma preferiva restare su tonalità confortevoli e non gridate, a cui poter aggiungere nel tempo, dei tocchi di raffinatezza stravagante grazie a piccoli accessori o soprammobili.
La porta che conduce in terrazzo è dotata di gattaiola: «L’abbiamo richiesta subito – raccontano Kate e Cristiano – poiché Charlie (il gatto nero) c’era già quando ci siamo trasferiti qui. Achille (il tigrato) è arrivato dopo».
Il tavolino del soggiorno è il risultato dell’assemblaggio di una vecchia porta e due sculture antiche.
La porta che conduce in terrazzo è dotata di gattaiola: «L’abbiamo richiesta subito – raccontano Kate e Cristiano – poiché Charlie (il gatto nero) c’era già quando ci siamo trasferiti qui. Achille (il tigrato) è arrivato dopo».
Il tavolino del soggiorno è il risultato dell’assemblaggio di una vecchia porta e due sculture antiche.
Il quadro postimpressionista a parete è di Massimo “Antime” Parietti.
La Lounge Chair di Charles e Ray Eames arriva dalla casa del nonno: «Era un vero appassionato di design degli anni Cinquanta-Settanta!», ricorda con entusiasmo Cristiano.
Ti piace questa iconica seduta? Leggi anche Scopri le Icone del Design: Tutti i Successi Firmati dagli Eames
La Lounge Chair di Charles e Ray Eames arriva dalla casa del nonno: «Era un vero appassionato di design degli anni Cinquanta-Settanta!», ricorda con entusiasmo Cristiano.
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Su lato opposto del soggiorno troviamo un day-bad: «È il mio letto di quando ero piccolo, e ci sono affezionatissimo. Oggi lo usiamo come angolo lettura; o meglio, è usato dai gatti come angolo per poltrire!», specifica Cristiano.
Locandine con fotografie di Nick Brandt; lampade da terra anni ‘70; collezione di pipe appartenenti al nonno; occhiali vintage da moto
Locandine con fotografie di Nick Brandt; lampade da terra anni ‘70; collezione di pipe appartenenti al nonno; occhiali vintage da moto
Spostandoci nel disimpegno oltre il soggiorno ci avviciniamo alla zona notte: sulla sinistra troviamo il bagno che affaccia sul cortile, sulla destra, la camera da letto. Appena prima di questa stanza sono state ricavate, in fase di ristrutturazione della casa, due utili nicchie laterali che fungono da armadio.
Protetta da semplici teli di lino bianco, è una soluzione molto pratica, poiché il volume necessario per accogliere i vestiti è ottimizzato al massimo, senza che nessuna struttura “rubi” altro spazio utile.
Cerchi una soluzione alternativa per il tuo guardaroba? Leggi: Come Vivere Senza un Armadio per i Vestiti
Protetta da semplici teli di lino bianco, è una soluzione molto pratica, poiché il volume necessario per accogliere i vestiti è ottimizzato al massimo, senza che nessuna struttura “rubi” altro spazio utile.
Cerchi una soluzione alternativa per il tuo guardaroba? Leggi: Come Vivere Senza un Armadio per i Vestiti
«La camera da letto è usata solo per dormire, entrambi preferiamo trascorrere il nostro tempo libero in soggiorno o in terrazzo. Anche per questo abbiamo una sola Tv, nel living», spiega Kate.
Il mobiletto ad angolo contiene diversi libri disposti per colore.
[io però, a questo punto, non ho potuto fare a meno di chiederle: “ma l’hai visto su Houzz?” – guardate questa foto… n.d.a.]
Il mobiletto ad angolo contiene diversi libri disposti per colore.
[io però, a questo punto, non ho potuto fare a meno di chiederle: “ma l’hai visto su Houzz?” – guardate questa foto… n.d.a.]
Il terrazzo che affaccia sul cortile interno è il piccolo “gioiello” della casa. «Il pavimento è stato posato e impermeabilizzato con un fai da te piuttosto impegnativo», ricorda Cristiano con un sorriso tra l’orgoglioso e il sofferente.
L’edera ci ha messo circa 2 anni ad arrampicare e a svilupparsi, dopo svariati tentativi con altre piante che non attecchivano.
«Era un terrazzo davvero bruttino – dice Kate – ora è uno spazio che ci dà tante soddisfazioni e così incorniciato dalle piante ci fa sentire “altrove”, anche quando non siamo in viaggio!».
L’edera ci ha messo circa 2 anni ad arrampicare e a svilupparsi, dopo svariati tentativi con altre piante che non attecchivano.
«Era un terrazzo davvero bruttino – dice Kate – ora è uno spazio che ci dà tante soddisfazioni e così incorniciato dalle piante ci fa sentire “altrove”, anche quando non siamo in viaggio!».
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare, inviaci massimo dieci foto insieme a una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Chi ci abita: Kate Axelsson e Cristiano Belloli, con i 2 gatti Charlie e Achille
Dove: zona Paolo Sarpi, Milano
Superficie: 85 m² + 30 m² di terrazzo
Anno di ristrutturazione: 2010
Kate, svedese, è arrivata in Italia poco più che ventenne per frequentare l’Istituto Europeo di Design. Ha conosciuto Cristiano nel bistrot che lui gestiva a quel tempo, situato proprio sotto dove lei viveva.
Inizialmente sono andati a convivere in una casa in affitto; poi, dopo un paio di anni, hanno deciso di fare il grande passo, acquistando un appartamento tutto per loro. «È sempre meglio investire in una casa se ce n’è la possibilità», afferma Cristiano, «E quando è tua, puoi fare tutte le modifiche che vuoi!», continua Kate.