SOS Decluttering: 4 Domande che Marie Kondo Non Si Era Fatta
Quando il motto di Marie Kondo non ti aiuta a decidere cosa tenere e cosa scartare, prova a porti queste 4 domande
1. Questo oggetto mi dà comfort?
A volte, quando faccio shopping online, sono attratta dall’acquisto di bellissimi articoli che però in realtà non sono in linea con il mio stile di vita: cose come cappelli, abiti aderenti e tacchi troppo alti. La verità è che tendo a indossare e re-indossare gli indumenti del mio guardaroba che sono sia confortevoli che professionali. Potrebbero anche non essere i miei preferiti in termini di stile, ma sono quelli che uso ogni giorno.
Per me lo stile e la moda sono sempre state delle priorità, ma mi sono resa conto che il comfort è essenziale. Quando ho maturato questa consapevolezza sono stata in grado di sbarazzarmi di molti articoli che non funzionavano dal punto di vista della comodità, anche se mi piaceva il loro aspetto.
Quali sono le ragioni per cui non indossi certi vestiti? Forse hai un abito che sembra bello quando sei in piedi, ma non lo porti altrettanto bene quando ti siedi, oppure conservi delle scarpe che ti fanno male ai piedi dopo 15 minuti. Queste ragioni potrebbero superare la bellezza di un oggetto e potresti considerare l’idea di liberartene.
Lo stesso discorso vale per sbarazzarsi degli indumenti che non userai più, soprattutto se il tuo corpo è cambiato nel tempo, come è inevitabile che sia un po’ per tutti noi.
Fuori dal tuo guardaroba, il concetto di comfort va oltre l’aspetto estetico legato all’abbigliamento e si estende anche a oggetti che offrono un comfort emotivo. Va bene conservare questi oggetti – una vecchia lettera di tua madre o la tua tazza da tè preferita, anche se è rovinata – ci sarà sempre spazio nella tua vita e nella tua casa per questi tesori speciali.
A volte, quando faccio shopping online, sono attratta dall’acquisto di bellissimi articoli che però in realtà non sono in linea con il mio stile di vita: cose come cappelli, abiti aderenti e tacchi troppo alti. La verità è che tendo a indossare e re-indossare gli indumenti del mio guardaroba che sono sia confortevoli che professionali. Potrebbero anche non essere i miei preferiti in termini di stile, ma sono quelli che uso ogni giorno.
Per me lo stile e la moda sono sempre state delle priorità, ma mi sono resa conto che il comfort è essenziale. Quando ho maturato questa consapevolezza sono stata in grado di sbarazzarmi di molti articoli che non funzionavano dal punto di vista della comodità, anche se mi piaceva il loro aspetto.
Quali sono le ragioni per cui non indossi certi vestiti? Forse hai un abito che sembra bello quando sei in piedi, ma non lo porti altrettanto bene quando ti siedi, oppure conservi delle scarpe che ti fanno male ai piedi dopo 15 minuti. Queste ragioni potrebbero superare la bellezza di un oggetto e potresti considerare l’idea di liberartene.
Lo stesso discorso vale per sbarazzarsi degli indumenti che non userai più, soprattutto se il tuo corpo è cambiato nel tempo, come è inevitabile che sia un po’ per tutti noi.
Fuori dal tuo guardaroba, il concetto di comfort va oltre l’aspetto estetico legato all’abbigliamento e si estende anche a oggetti che offrono un comfort emotivo. Va bene conservare questi oggetti – una vecchia lettera di tua madre o la tua tazza da tè preferita, anche se è rovinata – ci sarà sempre spazio nella tua vita e nella tua casa per questi tesori speciali.
2. Questo oggetto mi semplifica la vita?
Molti accessori per la casa presenti sul mercato promettono di renderti la vita più facile, ma sarà vero? Negli anni mi sono stati regalati gli utensili da cucina più svariati come taglia-fragole, dosa-spaghetti, spremi-aglio. Anche se questi strumenti possono sicuramente essere utili per compiti specifici, io trovo altrettanto semplice pulire le fragole con un piccolo spelucchino a punta, così come dosare la pasta con le mie mani e tritare l’aglio con un coltello. Anzi, così mi risparmio la pulizia delle piccole parti di questi utensili e non devo trovare spazio per loro nella mia cucina.
Quando riordini la tua cucina, valuta allora se gli oggetti che possiedi ti semplificano la vita o se occupano inutilmente spazio.
Molti accessori per la casa presenti sul mercato promettono di renderti la vita più facile, ma sarà vero? Negli anni mi sono stati regalati gli utensili da cucina più svariati come taglia-fragole, dosa-spaghetti, spremi-aglio. Anche se questi strumenti possono sicuramente essere utili per compiti specifici, io trovo altrettanto semplice pulire le fragole con un piccolo spelucchino a punta, così come dosare la pasta con le mie mani e tritare l’aglio con un coltello. Anzi, così mi risparmio la pulizia delle piccole parti di questi utensili e non devo trovare spazio per loro nella mia cucina.
Quando riordini la tua cucina, valuta allora se gli oggetti che possiedi ti semplificano la vita o se occupano inutilmente spazio.
3. Questo oggetto è facilmente rimpiazzabile?
A volte l’acquisto di grandi quantità si traduce nell’accumulo di oggetti di cui non si ha realmente bisogno. Un esempio palese è la cancelleria. Hai delle scatole di etichette bianche che hai conservato per anni? Verifica che siano ancora adesive, poiché la colla si degrada nel tempo. Se hai acquistato una maxi confezione di matite per i tuoi bambini, che però ora sono cresciuti, potresti regalare le rimanenze a una scuola locale o a un’organizzazione no-profit.
Io uso sempre le clip fermacarte e raramente le puntine, ma questi accessori condividevano lo stesso spazio nel cassetto della mia scrivania. Con l’idea di fare ordine ho regalato tutte le puntine senza pensarci due volte, a me non servono. E se mi serviranno in futuro, saranno economiche e semplici da rimpiazzare.
Puoi applicare lo stesso criterio per asciugamani, quaderni, fasce per capelli, calze e altri accessori extra che sommergono le nostre case. Ad esempio, se hai migliaia di viti che non utilizzerai mai, conservane alcune di dimensioni diverse in un contenitore e poi regala il resto.
A volte l’acquisto di grandi quantità si traduce nell’accumulo di oggetti di cui non si ha realmente bisogno. Un esempio palese è la cancelleria. Hai delle scatole di etichette bianche che hai conservato per anni? Verifica che siano ancora adesive, poiché la colla si degrada nel tempo. Se hai acquistato una maxi confezione di matite per i tuoi bambini, che però ora sono cresciuti, potresti regalare le rimanenze a una scuola locale o a un’organizzazione no-profit.
Io uso sempre le clip fermacarte e raramente le puntine, ma questi accessori condividevano lo stesso spazio nel cassetto della mia scrivania. Con l’idea di fare ordine ho regalato tutte le puntine senza pensarci due volte, a me non servono. E se mi serviranno in futuro, saranno economiche e semplici da rimpiazzare.
Puoi applicare lo stesso criterio per asciugamani, quaderni, fasce per capelli, calze e altri accessori extra che sommergono le nostre case. Ad esempio, se hai migliaia di viti che non utilizzerai mai, conservane alcune di dimensioni diverse in un contenitore e poi regala il resto.
4. Questo oggetto mi rilassa o mi trasmette ansia?
Ci sono oggetti nella tua casa che causano ansia o ti mettono di malumore? La tua casa dovrebbe essere un luogo dove puoi rilassarti e ricaricarti, quindi questi oggetti dovrebbero rimanere fuori. Ad esempio, hai dei ricordi di relazioni passate che ti impediscono di andare avanti? Per quanto può essere difficile, potrebbe essere arrivato il momento di rimuoverli dalla tua casa e dalla tua vita.
Se una pila di bigliettini di ringraziamento ti aspetta da tempo sulla scrivania e alimenta il tuo senso di colpa ogni volta che la vedi, prenditi il tempo necessario per spedirli entro domani, oppure perdona te stesso e mettili definitivamente da parte. Stessa cosa per quel maglione di lana che è rimasto a metà da anni. Apprezza il duro lavoro e il tempo che hai impegnato e poi lascialo andare, insieme ai ferri.
Ci sono oggetti nella tua casa che causano ansia o ti mettono di malumore? La tua casa dovrebbe essere un luogo dove puoi rilassarti e ricaricarti, quindi questi oggetti dovrebbero rimanere fuori. Ad esempio, hai dei ricordi di relazioni passate che ti impediscono di andare avanti? Per quanto può essere difficile, potrebbe essere arrivato il momento di rimuoverli dalla tua casa e dalla tua vita.
Se una pila di bigliettini di ringraziamento ti aspetta da tempo sulla scrivania e alimenta il tuo senso di colpa ogni volta che la vedi, prenditi il tempo necessario per spedirli entro domani, oppure perdona te stesso e mettili definitivamente da parte. Stessa cosa per quel maglione di lana che è rimasto a metà da anni. Apprezza il duro lavoro e il tempo che hai impegnato e poi lascialo andare, insieme ai ferri.
Infine, come professional organizer, vorrei incoraggiarti ad abbandonare qualsiasi senso di colpa che potresti avere nel lasciare andare un oggetto superfluo o nel trattenere qualcosa che ritieni speciale. Se per te è importante e puoi riservargli un posto, allora appartiene alla tua casa.
Tocca a te: rispondi alle quattro domande e poi raccontaci nei Commenti com’è andata.
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Il primo passo è capire cosa si cela effettivamente dietro alla tua mancanza di emozioni. Una possibilità è che semplicemente non ti sei circondato di cose che ami e che ti danno felicità. Se questo è il caso, allora cerca di essere più selettivo con gli acquisti futuri, sostituendo lentamente gli oggetti che hai con cose che ti piacciono molto o di cui hai veramente bisogno.
Una seconda opzione è che la frase “trasmettere gioia” non significa nulla per te. È comprensibile e mi ricorda quello che è successo con le mie figlie quando erano piccole. Dicevo loro: «Acquistate solo oggetti di cui siete innamorate e senza i quali non potreste vivere». Ma ho capito che questo consiglio non era molto utile per le loro giovani menti, dato che lo prendevano alla lettera e rigettavano praticamente ogni possibile acquisto, dal momento che tecnicamente si potrebbe vivere senza molte cose. Così ho cambiato il mio mantra in: “Se ti piace moltissimo e davvero lo utilizzerai spesso, allora vale la pena acquistarlo”.
Forse è giunto il momento per te di riformulare il concetto di “trasmettere gioia”. Ecco quattro domande che possono esserti utili quando fai decluttering.