My Houzz a Roma: Andrea, Elly e la Sorprendente Vasca Giapponese
Un luminoso appartamento romano, con spazi aperti, alti soffitti e una vasca giapponese
Andrea è un architetto italiano, Elly un’artista di origine giapponese. La loro casa rispecchia le loro personalità ed è fatta su misura per le loro professioni, con ambienti originali e aperti, sempre pronti a essere rivoluzionati.
Elly e Andrea cercavano una casa che desse modo a Elly di creare uno studio dove potersi concentrare sulle proprie opere. Abitavano già all’Esquilino, il più economico tra i quartieri centrali di Roma, vicino alla stazione e ricco di negozi di cibo asiatico, aspetto che per Elly, di origine giapponese, è importante. E questo appartamento, in cui ormai vivono da 15 anni, li ha convinti subito, nonostante richiedesse molti lavori, soprattutto per adeguare gli spazi alle loro esigenze.
Ora il luminoso e panoramico soggiorno è il cuore della casa, qui si affacciano la cucina e il piccolo corridoio che porta agli altri ambienti della casa.
Spesso, sia Andrea che Elly lasciano i relativi studi portandosi qui il lavoro, occupando il tavolo da pranzo, che poi resta per giorni ingombro di scartoffie.
Spesso, sia Andrea che Elly lasciano i relativi studi portandosi qui il lavoro, occupando il tavolo da pranzo, che poi resta per giorni ingombro di scartoffie.
Alcuni oggetti provengono dell’arredamento originale degli anni Settanta della casa della famiglia di Andrea, a Perugia, come il tavolino verde del soggiorno (che Elly e Andrea chiamano “fagiolo") disegnato dall’arredatrice Giovanna Busiri Vici. Anche la lampada Arco, di Castiglioni, risale ad allora, e così il lampadario a bolle.
Lampada: Arco di Flos
Lampada: Arco di Flos
Le mensole bianche sulla parete dietro il divano e nel corridoio sono state aggiunte nel tempo secondo le esigenze, prima tra tutte quella di avere uno spazio che permettesse a Elly di guardare le sue opere al di fuori dello studio.
Sono il risultato di una piccola operazione fai-da-te, con cui Andrea si è divertito a sorprendere Elly, facendogliele trovare quando lei tornava da viaggi di lavoro.
Sono il risultato di una piccola operazione fai-da-te, con cui Andrea si è divertito a sorprendere Elly, facendogliele trovare quando lei tornava da viaggi di lavoro.
La prima nata è stata quella lunga nel soggiorno (vedi foto precedente), per ospitare i lavori di Elly per i quali, venendo sostituiti in continuazione, si è preferita questa soluzione “in appoggio” piuttosto che riempire la parete di chiodi o usare un binario con catenelle. Sotto ha incorporata una luce molto comoda per leggere quando si sta seduti sul divano.
Oltre ai lavori di Elly, i padroni di casa hanno collezionato anche lavori di altri artisti come Carla Accardi, Yoji Kuri, Demetrio Spina, Laura Palmieri e Franco Cenci.
In questa foto, un quadro di Elly.
Oltre ai lavori di Elly, i padroni di casa hanno collezionato anche lavori di altri artisti come Carla Accardi, Yoji Kuri, Demetrio Spina, Laura Palmieri e Franco Cenci.
In questa foto, un quadro di Elly.
La cucina è funzionale e caratterizzata dal rosso dei mobili e dalla vetrata che dà sul soppalco. A Elly piace cucinare quasi quotidianamente ricette da tutto il mondo, e anche per questo la cucina è in comunicazione con il soggiorno, per le loro serate conviviali. Andrea si concentra più sulla cucina “di fatica”, gli piace impastare il pane, la pizza, o stendere la sfoglia, quando non si dedica ai lavoretti di bricolage e alla manutenzione della casa.
La camera da letto con vasca da bagno annessa, realizzata sul soppalco progettato da Andrea approfittando degli alti soffitti, è lo spazio più sorprendente di questo appartamento. «È una casa che ci siamo cuciti addosso, senza pensare agli ospiti: gli spazi sono incastrati e interconnessi con bassissima privacy; affacci e trasparenze fanno passare rumori, profumi e odori da un locale all’altro».
Talvolta si rimpiange l’apertura e la mancanza di privacy della casa: «L’odore della cucina può arrivare fino in camera e se uno di noi si alza prima sveglia immancabilmente anche l’altro, tuttavia consideriamo i pregi superiori agli svantaggi».
Talvolta si rimpiange l’apertura e la mancanza di privacy della casa: «L’odore della cucina può arrivare fino in camera e se uno di noi si alza prima sveglia immancabilmente anche l’altro, tuttavia consideriamo i pregi superiori agli svantaggi».
L’elemento che più ha condizionato tutto il progetto è stato la vasca da bagno, che Elly e Andrea volevano con vista e incassata, secondo la tradizione giapponese, per rilassarsi non solo con il calore dell’acqua ma anche con il panorama. È stato per questo, più che per aumentare le superfici, che hanno realizzato il soppalco: ora facendo il bagno si può ammirare Piazza Vittorio attraverso una vetrata che la separa dalla cucina.
Il fiore-specchio sopra al letto, anch’esso cimelio di famiglia, è
un’opera di Gino Marotta, pittore e scultore di arte contemporanea, come hanno scoperto per caso Elly e Andrea quando un loro amico è passato a trovarli.
Lampada a sospensione: Pod Lens di Luceplan
Il fiore-specchio sopra al letto, anch’esso cimelio di famiglia, è
un’opera di Gino Marotta, pittore e scultore di arte contemporanea, come hanno scoperto per caso Elly e Andrea quando un loro amico è passato a trovarli.
Lampada a sospensione: Pod Lens di Luceplan
Il corridoio da cui si entra in casa suggerisce scorci di quello che si vedrà, ma senza far scoprire troppo. Si vede subito che c’è un ballatoio, senza capire l’estensione del soppalco; si vede la luce dalla vetrata della cucina, senza poter immaginare la presenza della vasca. Anche Il bagno si vede e non si vede: chiuso da pannelli scorrevoli che rivelano o il bagno o la lavanderia, è di fatto un unico volume separato in due dal doppio lavello.
Lo studio di Andrea è in diretta comunicazione con la camera da letto e, nonostante sia un spazio non grandissimo, riesce anche a ospitare la tastiera che sempre più raramente Andrea trova il tempo di suonare.
Lampada a parete: Naska di Fontana Arte
Lampada a parete: Naska di Fontana Arte
Lo studio di Elly è invece più spazioso, ed è l’unico ambiente di casa, oltre al bagno, che possa essere chiuso da una porta. Qui regna un ordinato caos e le opere su cui Elly sta lavorando occupano ogni spazio libero, in orizzontale e in verticale.
«Avevamo da subito perplessità sulla rumorosità del traffico e i problemi termici di un appartamento all’ultimo piano, ma la vista della piazza, la luce e gli alti soffitti hanno prevalso». Potreste mai dargli torto?
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Andrea Ricci ed Elly Nagaoka
Dove: Roma, Piazza Vittorio
Superficie: 80 m² + 20 m² di soppalco
Anno di costruzione: fine Ottocento
Anno di ristrutturazione: 2002