Le Case di Houzz
Houzz a Parigi: Una Casa Elegantissima con una Doccia-Serra
Un giardino d’inverno e una doccia affacciata sul soggiorno: un luminoso loft urbano e le sue originali soluzioni
In questo appartamento di Parigi abita una coppia che si è trasferita qui quando i figli sono cresciuti e hanno lasciato il nido. Prima ancora di comprare questa casa, marito e moglie si erano affidati a un team di interior designer, in modo da essere sicuri di scegliere quella giusta. I due, in precedenza, avevano avuto un’esperienza negativa con un architetto che non aveva seguito un lavoro a dovere e la scelta del professionista più adatto costituiva per loro un argomento sensibile: per questo, hanno deciso di rivolgersi a Houzz per trovare il professionista giusto.
Avendo avuto modo di consultare le fotografie dei progetti e potendo leggere le recensioni di clienti precedenti, i padroni di casa hanno deciso di dare l’incarico ai progettisti dell’Atelier Daaa. «Hanno apprezzato il nostro stile, la nostra sensibilità nell’arredare e il fatto che in molti nostri progetti mettiamo in primo piano la natura», spiega Richard Guilbault, che ci ha accompagnato nella visita dell’appartamento. Ne è nata una proficua collaborazione, che ha portato alla realizzazione di un’abitazione spaziosa e piena di luce. Una casa perfetta per i due proprietari.
Avendo avuto modo di consultare le fotografie dei progetti e potendo leggere le recensioni di clienti precedenti, i padroni di casa hanno deciso di dare l’incarico ai progettisti dell’Atelier Daaa. «Hanno apprezzato il nostro stile, la nostra sensibilità nell’arredare e il fatto che in molti nostri progetti mettiamo in primo piano la natura», spiega Richard Guilbault, che ci ha accompagnato nella visita dell’appartamento. Ne è nata una proficua collaborazione, che ha portato alla realizzazione di un’abitazione spaziosa e piena di luce. Una casa perfetta per i due proprietari.
L’appartamento occupa il sesto piano e il sottotetto di un palazzo ottocentesco. Distribuita su due piani e forte di un soggiorno a doppia altezza, l’abitazione regalava la stessa atmosfera di un loft, e i progettisti hanno voluto accentuare ulteriormente questa qualità. «Nel nostro intervento ci siamo concentrati, in particolare, sull’aumentare la luminosità di tutti gli ambienti abbattendo le pareti divisorie, specialmente al piano superiore. L’appartamento è stato ristrutturato completamente e gli arredi sono stati rinnovati da zero, ma la distribuzione generale delle stanze non è stata modificata», spiega il progettista.
L’ingresso dell’appartamento, dotato di armadio, è situato al quinto piano, in fondo alla scala ritratta nella foto. Per dare all’abitazione uno stile generale contemporaneo, le pareti sono state dipinte di bianco, è stato scelto un pavimento in rovere chiaro e, accanto alla scala, è stato messo un corrimano in acciaio nero.
L’ingresso dell’appartamento, dotato di armadio, è situato al quinto piano, in fondo alla scala ritratta nella foto. Per dare all’abitazione uno stile generale contemporaneo, le pareti sono state dipinte di bianco, è stato scelto un pavimento in rovere chiaro e, accanto alla scala, è stato messo un corrimano in acciaio nero.
In cima alla scala, un piccolo corridoio porta a un cucinotto che affaccia sul cortile del palazzo. Spiega l’architetto: «Da qui si gode una magnifica vista della bella corte esposta a nord, ma anche del tetto del Centre Pompidou».
Un contenitore al di sopra della scala ospita uno scaldabagno e una lavatrice.
Un contenitore al di sopra della scala ospita uno scaldabagno e una lavatrice.
Hai bisogno di un professionista per il tuo progetto di ristrutturazione della casa?
Troviamo i professionisti più adatti a te
Troviamo i professionisti più adatti a te
«Abbiamo creato questo spazio di servizio poggiandolo su una struttura metallica al di sopra della rampa. Per l’anta abbiamo utilizzato una lastra in metallo piegata dotata di fori, in modo da garantire ventilazione e qualità estetica», spiega l’architetto.
In cucina, gli arredi bianchi e il bancone in quarzo Silestone contribuiscono alla luminosità dell’ambiente. I padroni di casa hanno scelto dei mobili tedeschi di ottima qualità, che hanno fatto montare da un loro conoscente. «Una piccola nota cromatica, con la parete color melanzana e i ripiani in legno di rovere chiaro, dà personalità alla stanza», commenta Guilbault.
La sala da pranzo, che in parte affaccia sul soggiorno, è stata sistemata in un angolo discreto, dietro la scala che porta al piano superiore.
«Abbiamo voluto enfatizzare questo effetto “bozzolo”, sistemando i mobili al centro della stanza e abbassando i lampadari che pendono sul tavolo. Per dare vivacità e colore a questo ambiente così intimo, siamo andati a curiosare nella collezione dei quadri dei padroni di casa – i due sono grandi appassionati di arte – e, con il loro aiuto, abbiamo scelto questo magnifico nudo femminile un po’ “osé”», racconta il progettista con un sorriso. D’altra parte, il senso dell’umorismo e il coraggio di osare dei due padroni di casa sono stati essenziali nella realizzazione di questo progetto.
Le gambe in ferro del tavolo in legno di rovere regalano al mobile una piacevole nota industrial, e le sedie in lamiera forata completano armoniosamente l’insieme.
Muovendosi in direzione del soggiorno, ci si imbatte in un altro volume tecnico. «Qui, una colonna di scarico di 60x60 centimetri rappresentava un ostacolo, così abbiamo deciso di servircene per affiancarle una seconda struttura delle stesse dimensioni, dove alloggiano tutti i dispositivi tecnici della casa, dal router all’amplificatore che controlla un impianto del suono surround 5.1 di Bose. Dal punto di vista progettuale, abbiamo voluto giocare con pieni e vuoti e abbiamo previsto un’anta forata, che, peraltro, è utile alla ventilazione degli apparecchi», spiega Guilbault.
L’anta è stata realizzata con una lastra di acciaio forato. Una piegatura a 45° sul lato ne permette una facile impugnatura, senza bisogno di maniglie.
L’anta è stata realizzata con una lastra di acciaio forato. Una piegatura a 45° sul lato ne permette una facile impugnatura, senza bisogno di maniglie.
Il soggiorno, stretto e lungo, è diviso in due zone dalla scala che conduce al piano superiore. «L’ambiente non era molto ampio, e non potevamo trattarlo come una normale zona giorno. Un’altra complicazione, a livello strutturale, era rappresentata da una trave sotto le finestre, lungo tutta la stanza, che impediva la sistemazione di un divano classico. Dopo lunghe considerazioni, abbiamo deciso di creare due zone: un caldo e accogliente salotto intorno al camino, da una parte, e un’area progettata come se fosse una “sala esterna”, dall’altra», sintetizza l’architetto.
I progettisti hanno cercato di sfruttare al meglio la magnifica doppia altezza del soffitto in entrambi i lati della stanza.
Su un lato del soggiorno ha trovato posto una libreria a tutta altezza che arriva al livello superiore. Per dare respiro a questo angolo, dandogli, allo stesso tempo, la giusta importanza, gli architetti hanno abbandonato la facile (ma ingombrante) soluzione rappresentata da un mobile per il televisore, preferendo, invece, optare per un’alternativa più leggera: la Serif TV, progettata da Ronan e Erwan Bouroullec per Samsung nel 2015, il cui profilo è ispirato al carattere tipografico corrispondente alla lettera “l”.
Su un lato del soggiorno ha trovato posto una libreria a tutta altezza che arriva al livello superiore. Per dare respiro a questo angolo, dandogli, allo stesso tempo, la giusta importanza, gli architetti hanno abbandonato la facile (ma ingombrante) soluzione rappresentata da un mobile per il televisore, preferendo, invece, optare per un’alternativa più leggera: la Serif TV, progettata da Ronan e Erwan Bouroullec per Samsung nel 2015, il cui profilo è ispirato al carattere tipografico corrispondente alla lettera “l”.
Il camino, in origine, era già presente nella casa, ma era rivestito con mattoni e ceramica. Per renderne la presenza più discreta e lo stile più contemporaneo, è stato intonacato. «Ispirandoci a modelli in stile Art Déco, abbiamo giocato con il contrasto di bianchi e neri», spiega Guilbault.
La seconda zona del soggiorno, molto confortevole, è stata pensata come se fosse l’angolo di un giardino: «L’idea è stata quella di creare una sorta di serra in interno», dice Guilbault. «Abbiamo avuto questa illuminazione guardando i lucernari della casa, esposti a sud e affacciati sulla Tour Saint-Jacques. Così, abbiamo lavorato sulla verticalità della stanza e sul colore, con l’obiettivo di ricreare un’atmosfera “da esterni”».
Carta da parati: Ananbô; poltrona sospesa e panca: La Redoute; cuscini: BHV (Bazar de l’Hôtel de Ville)
Carta da parati: Ananbô; poltrona sospesa e panca: La Redoute; cuscini: BHV (Bazar de l’Hôtel de Ville)
Sotto le finestre, c’è un largo gradino che copre una trave portante e ha offerto la possibilità di creare una lunga seduta e dare ampiezza alla stanza. «Abbiamo diviso il divano in due moduli di 2x1 metri. Una parte si estende fino al camino, mentre l’altra permette di sedersi nella zona “verde” del soggiorno. Quando ci sono ospiti, tra l’altro, qui si possono ricavare due letti in più», spiega Guilbault.
I due moduli sono stati realizzati su misura dalla tappezziera Patricia Barbot. Un tavolino, collocato tra i due, è il posto ideale per tenere ordinatamente laptop e tablet o appoggiare un libro in una pausa di lettura. Il mobiletto, nella parte inferiore, offre altri spazi contenitori.
Il lato “outdoor” del soggiorno, che è diventato il rifugio preferito della padrona di casa quando ha voglia di leggere, è un ottimo esempio dell’attuale tendenza a portare un po’ di natura dentro le mura domestiche nelle grandi città.
Il progetto originale prevedeva un’iniezione di verde nei decori ancora più radicale: «All’inizio, per dare risalto alla grande altezza del soffitto, in questo angolo avevamo immaginato di mettere un albero alto tre metri», dice l’architetto.
Tuttavia, poiché era difficile trasportare oggetti di grandi dimensioni sulla piccola scala e nel minuscolo ascensore dell’edificio, per attirare gli sguardi verso il soffitto gli architetti hanno trovato altri accorgimenti, come i vasi appesi di macramé e una carta da parati con motivi tropicali.
Il progetto originale prevedeva un’iniezione di verde nei decori ancora più radicale: «All’inizio, per dare risalto alla grande altezza del soffitto, in questo angolo avevamo immaginato di mettere un albero alto tre metri», dice l’architetto.
Tuttavia, poiché era difficile trasportare oggetti di grandi dimensioni sulla piccola scala e nel minuscolo ascensore dell’edificio, per attirare gli sguardi verso il soffitto gli architetti hanno trovato altri accorgimenti, come i vasi appesi di macramé e una carta da parati con motivi tropicali.
Le tonalità chiare del verde delle piante, insieme al macramé, creano un’atmosfera perfetta, tra echi di Scandinavia e profumi bohemièn.
I gradini della scala centrale offrono altro spazio dove sedersi quando i padroni di casa ricevono ospiti.
La scala è cambiata molto dalla prima visita della coppia alla casa: «Era coperta di un laminato marrone che abbiamo rimosso. Il cemento sottostante era in cattive condizioni, e lo abbiamo completamente ricoperto con un nuovo strato dello stesso materiale, che poi abbiamo verniciato per protezione», spiega il professionista.
Il piano superiore, di circa 25 metri quadrati, ospita la camera matrimoniale, la cabina armadio e un ballatoio, che gli architetti hanno trasformato in un angolo ufficio “così da dargli una funzione”, come spiega Guilbault.
«Ci siamo divertiti a trasformare una parte della ringhiera in una scrivania profonda 50 centimetri», racconta Guilbault. «L’abbiamo sistemata a un’altezza comoda per sedercisi di fronte, a 75 centimetri: dal basso, l’insieme è molto più gradevole di un corrimano standard di 110 centimetri». Oltretutto, il piccolo studio affaccia su una finestra Velux, dalla quale i padroni di casa possono godersi il panorama circostante mentre sono al lavoro.
Proprio dietro la scrivania troviamo l’armadio, incorniciato da una bella poltrona.
La camera si trova a fianco della cabina armadio.
Alla sinistra del letto c’è una stanza da bagno che è stata completamente ristrutturata: «Questo è il punto dove siamo intervenuti più pesantemente», spiega il professionista. «La stanza, suddivisa in più parti, era cupa e toglieva luce al soggiorno sottostante. Abbiamo proposto un intervento audace per far circolare meglio la luce, e i nostri committenti ci hanno dato carta bianca. L’idea è stata quella di realizzare “una serra dentro la serra”, in modo da creare un panorama naturale alla persona che si fa la doccia, come se si trovasse in un ambiente esterno».
Questo bagno è davvero anticonvenzionale e rompe ogni schema, con le sue due pareti in vetro che rendono visibile la doccia sia dal soggiorno sia dalla camera: «L’idea non infastidiva i padroni di casa, che vivono qui da soli e amano vedere il sorriso che una tale organizzazione degli spazi provoca sul volto dei loro ospiti», racconta sorridendo Guilbault.
Gli interior designer hanno creato dei pannelli in vetro con cornice in stile industrial, alternando vetro non lavorato e vetro con motivi stampati in 3D, giocando così sul contrasto di trasparenza e opacità. Le vetrate si aprono su entrambi i lati a garanzia di una buona ventilazione.
La ristrutturazione si è rivelata essere un’esperienza positiva e arricchente sia per i proprietari sia per gli architetti, che nel corso dei lavori hanno sviluppato un rapporto di amichevole simpatia. «I padroni di casa si sono affidati completamente a noi e tutto è andato nel migliore dei modi possibili. Vogliamo ringraziarli per averci offerto l’opportunità di progettare il nostro primo loft e per avere seguito i nostri suggerimenti fuori dagli schemi», conclude Richard Guilbault.
Questa storia è stata pubblicata il 17 marzo 2019 e poi aggiornata
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Questa storia è stata pubblicata il 17 marzo 2019 e poi aggiornata
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Una coppia sui cinquant’anni
Dove: Un quartiere centrale di Parigi
Size: 75m², di cui 50 m² al sesto piano e 25 m² al settimo
Durata dei lavori: Quattro mesi, con consegna della casa nel gennaio 2018
Budget: 130mila euro
Arredatori di interni: Richard Guilbault, Julien Ensarguet e Pierre Petit di Atelier Daaa
Questa storia dimostra in maniera esemplare l’impatto positivo che una felice collaborazione tra architetto e committente può avere sulla buona riuscita di un progetto. «È scattata subito un’alchimia perfetta con queste persone, che si sono affidate a noi anche nella fase della scelta della casa», racconta Richard Guilbault. «Abbiamo visitato diversi alloggi, segnalando la nostra predilezione per questo loft a due piani di 75 metri quadrati che affaccia sulla Tour Saint-Jacques, in pieno centro di Parigi. Abbiamo capito immediatamente che si trattava del luogo ideale per creare l’intimo angolo verde che la coppia desiderava».