Le Case di Houzz: i Graffiti Trasformano un Cubo di Cemento in un Loft
A Jaffa, anche uno spazio cunicolare e con pochi punti luce trova riscatto dalla capacità di trasformare i problemi in nuovi punti di forza
«Il mio lavoro è la mia gioia», dichiara il designer israeliano Alon Razgour accompagnandoci nella visita di questo piccolo loft ubicato nella vecchia città di Jaffa, oggi un quartiere inglobato nell’area metropolitana di Tel Aviv. Varcandone la soglia, non facciamo fatica a capire perché. Audace e gioioso, sviluppato senza fare ricorso a ricette prevedibili eppure pensato e calibrato nei dettagli, lo spazio ristrutturato da Razgour ci parla della possibilità di riconvertire qualsiasi luogo, anche il più brutalista e melanconico, grazie a un intervento allegro e fuori dalle regole.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: un professionista del campo immobiliare
Dove: Tel Aviv, Israele
Architetto: Alon Razgour Studio
Superficie: 65 m²
Anno di ristrutturazione: 2015
Sfida del progetto: convertire uno spazio commerciale affacciato sul fronte strada in un loft perfettamente abitabile
Colpo d’occhio
Chi ci abita: un professionista del campo immobiliare
Dove: Tel Aviv, Israele
Architetto: Alon Razgour Studio
Superficie: 65 m²
Anno di ristrutturazione: 2015
Sfida del progetto: convertire uno spazio commerciale affacciato sul fronte strada in un loft perfettamente abitabile
Gli opposti che si attraggono
L’angolo cucina ricavato nell’ampio corridoio ne è l’esempio perfetto. Salta subito agli occhi il contrasto tra i materiali: nel pavimento il parquet a listoni si incontra con le mattonelle esagonali, che proseguono sulla parete dietro al mobile cucina delineando il profilo di un rigoroso e geometrico merletto. Intorno, il cemento non rasato ma dipinto di grigio si scontra con l’acceso viola dello sfondo, smorzando la sobrietà con un tocco di colore ipersaturato. Anche i mobili contenitori e il piano lavabo mettono in scena un allegro contrasto: quello tra le linee della struttura in ferro verniciata e i volumi dei contenitori realizzati in legno multistrato, che danno vita ad un sistema divertente e non scontato di pieni e di vuoti.
L’angolo cucina ricavato nell’ampio corridoio ne è l’esempio perfetto. Salta subito agli occhi il contrasto tra i materiali: nel pavimento il parquet a listoni si incontra con le mattonelle esagonali, che proseguono sulla parete dietro al mobile cucina delineando il profilo di un rigoroso e geometrico merletto. Intorno, il cemento non rasato ma dipinto di grigio si scontra con l’acceso viola dello sfondo, smorzando la sobrietà con un tocco di colore ipersaturato. Anche i mobili contenitori e il piano lavabo mettono in scena un allegro contrasto: quello tra le linee della struttura in ferro verniciata e i volumi dei contenitori realizzati in legno multistrato, che danno vita ad un sistema divertente e non scontato di pieni e di vuoti.
Street art dentro casa
Ai numerosi dipinti murali che invadono le pareti (come quello che vediamo in primo piano in questa immagine) si deve invece l’irriverenza imprevedibile che solo il disegno a mano libera sa regalare. Realizzati dallo stesso Razgour o da altri amici artisti, queste opere d’arte non servono solo a evadere dalla tristezza di una parete in cemento grezzo, ma si allineano allo spirito anticonformista e liberal che anima l’intero quartiere.
L’area di Jaffa, infatti, è da tempo oggetto di un progressivo recupero urbano che ha trasformato la zona nell’epicentro della creatività hipster di Tel Aviv, tra studi di designer, atelier e negozi, fino all’immancabile mercato delle pulci che resta il vero cuore pulsante della zona.
Ai numerosi dipinti murali che invadono le pareti (come quello che vediamo in primo piano in questa immagine) si deve invece l’irriverenza imprevedibile che solo il disegno a mano libera sa regalare. Realizzati dallo stesso Razgour o da altri amici artisti, queste opere d’arte non servono solo a evadere dalla tristezza di una parete in cemento grezzo, ma si allineano allo spirito anticonformista e liberal che anima l’intero quartiere.
L’area di Jaffa, infatti, è da tempo oggetto di un progressivo recupero urbano che ha trasformato la zona nell’epicentro della creatività hipster di Tel Aviv, tra studi di designer, atelier e negozi, fino all’immancabile mercato delle pulci che resta il vero cuore pulsante della zona.
Per superstiziosi veri e presunti
Nel piccolo disimpegno che porta alla camera da letto, la parete divisoria traforata si trasforma in una nuova espressione del genius loci. Pensato per assolvere a un obiettivo strettamente funzionale – schermare la vista filtrando la luce che arriva dalla strada – il pannello si arricchisce per sottrazione di un pattern pieno di significato. Si tratta della Hamsa: un amuleto a forma di mano rovesciata che, in moltissime culture del Mediterraneo, tra cui anche quelle araba ed ebraica, serve ad allontanare le invidie e gli spiriti maligni.
Nel piccolo disimpegno che porta alla camera da letto, la parete divisoria traforata si trasforma in una nuova espressione del genius loci. Pensato per assolvere a un obiettivo strettamente funzionale – schermare la vista filtrando la luce che arriva dalla strada – il pannello si arricchisce per sottrazione di un pattern pieno di significato. Si tratta della Hamsa: un amuleto a forma di mano rovesciata che, in moltissime culture del Mediterraneo, tra cui anche quelle araba ed ebraica, serve ad allontanare le invidie e gli spiriti maligni.
Un crocevia di linee e volumi
Una volta giunti in camera, è il letto collocato sulla pedana in legno a conquistarsi il posto d’onore. Sullo sfondo, le diagonali che definiscono il mobile contenitore rompono con dinamismo le linee ortogonali dello spazio, mentre le tubature verniciate di rosso contribuiscono a sottolineare altezze e volumi.
Sulla sinistra, uno specchio proveniente dal mercatino delle pulci è stato ripensato in versione giallo fluo, ridimensionando le originali ambizioni in presunto stile impero con un tocco di contemporaneità.
Una volta giunti in camera, è il letto collocato sulla pedana in legno a conquistarsi il posto d’onore. Sullo sfondo, le diagonali che definiscono il mobile contenitore rompono con dinamismo le linee ortogonali dello spazio, mentre le tubature verniciate di rosso contribuiscono a sottolineare altezze e volumi.
Sulla sinistra, uno specchio proveniente dal mercatino delle pulci è stato ripensato in versione giallo fluo, ridimensionando le originali ambizioni in presunto stile impero con un tocco di contemporaneità.
Una casa su misura grazie alla fabbricazione personale
Sia la parete traforata sia il divano che gli sta accanto sono stati realizzati con una fresa CNC: una macchina a controllo numerico che permette di ricavare da una tavola di legno forme particolarmente articolate, spesso disegnate a partire da un file digitale. Efficiente e decisamente economico, questo strumento viene spesso utilizzato dai maker di tutto il mondo per la fabbricazione di numerosi artefatti, ivi inclusi i mobili.
Nel caso di questo divano, è proprio l’articolata gamba laterale realizzata con questa tecnologia a nobilitare il design dell’intera seduta nonché il materiale povero – il multistrato – con cui è stata prodotta.
Sia la parete traforata sia il divano che gli sta accanto sono stati realizzati con una fresa CNC: una macchina a controllo numerico che permette di ricavare da una tavola di legno forme particolarmente articolate, spesso disegnate a partire da un file digitale. Efficiente e decisamente economico, questo strumento viene spesso utilizzato dai maker di tutto il mondo per la fabbricazione di numerosi artefatti, ivi inclusi i mobili.
Nel caso di questo divano, è proprio l’articolata gamba laterale realizzata con questa tecnologia a nobilitare il design dell’intera seduta nonché il materiale povero – il multistrato – con cui è stata prodotta.
Il rifiuto ritoccato
Un dettaglio curioso. Razgour non ha pregiudizi rispetto ai piccoli grandi tesori che si possono nascondere nella spazzatura e il quadro che vediamo sopra questa consolle ne è un esempio perfetto. Il dipinto, un paesaggio urbano realizzato a olio, era stato abbandonato accanto a un cassonetto e Razgour ha pensato bene di riappropriarsene in maniera totale. Non solo salvandolo dal macero, ma anche intervenendo sulla tela e rivisitando a colpi di pennello colori e forme, per un effetto vivificato e più attuale.
Ami dare nuova vita agli oggetti? Leggi Fai Da Te: Tutti i Segreti dell’Upcycling
Un dettaglio curioso. Razgour non ha pregiudizi rispetto ai piccoli grandi tesori che si possono nascondere nella spazzatura e il quadro che vediamo sopra questa consolle ne è un esempio perfetto. Il dipinto, un paesaggio urbano realizzato a olio, era stato abbandonato accanto a un cassonetto e Razgour ha pensato bene di riappropriarsene in maniera totale. Non solo salvandolo dal macero, ma anche intervenendo sulla tela e rivisitando a colpi di pennello colori e forme, per un effetto vivificato e più attuale.
Ami dare nuova vita agli oggetti? Leggi Fai Da Te: Tutti i Segreti dell’Upcycling
Il cielo in una stanza
Infine, il bagno. Anche in questo caso, il colore serve ad accendere lo spazio allontanando lo spettro della sua “cecità”. Mobili e finiture sono sviluppati in continuità con gli stilemi già utilizzati nel resto della casa: piastrelle esagonali in tenue grigio chiaro per il pavimento, cemento rasato e pitturato con cura sul soffitto e il mobile lavandino in multistrato con la stessa maniglia a croce che avevamo già adocchiato in cucina. Il colpo d’occhio, però, è tutto per le piastrelle azzurre, che pure nella semplicità del loro formato quadrato connotano l’ambiente con un brio deciso e solare.
Guarda tutte le foto del progetto
Nella nostra rubrica “Le Case di Houzz” proponiamo interessanti progetti degli esperti di Houzz, ma anche abitazioni originali di privati. Inviaci il tuo progetto da pubblicare. Carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Infine, il bagno. Anche in questo caso, il colore serve ad accendere lo spazio allontanando lo spettro della sua “cecità”. Mobili e finiture sono sviluppati in continuità con gli stilemi già utilizzati nel resto della casa: piastrelle esagonali in tenue grigio chiaro per il pavimento, cemento rasato e pitturato con cura sul soffitto e il mobile lavandino in multistrato con la stessa maniglia a croce che avevamo già adocchiato in cucina. Il colpo d’occhio, però, è tutto per le piastrelle azzurre, che pure nella semplicità del loro formato quadrato connotano l’ambiente con un brio deciso e solare.
Guarda tutte le foto del progetto
Nella nostra rubrica “Le Case di Houzz” proponiamo interessanti progetti degli esperti di Houzz, ma anche abitazioni originali di privati. Inviaci il tuo progetto da pubblicare. Carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Limiti, questi, che non hanno frenato l’individuazione di una soluzione briosa, fuori dagli schemi, tutta giocata intorno a un mix molto singolare di tre strumenti: l’uso del colore – in molti non esiterebbero a definirlo pop –, l’accostamento di molteplici finiture e lo sviluppo di arredi su misura improntati ad un’estetica maker.