Le Case di Houzz
Le Case di Houzz: la “Box House” Arredata con Vecchie Urne Elettorali
Un’antica farmacia diventa il loft di un architetto, dove linguaggi contemporanei e arredi vintage rivivono nel rispetto del luogo
In quello che nel Cinquecento era il cuore agricolo di Firenze, una falegnameria, già trasformata in tintoria nell’Ottocento, è diventata oggi il loft di un architetto che era alla ricerca di un contesto particolare dalla forte caratterizzazione per progettare la propria abitazione. Alessandro Capellaro dello Studio b-arch ha scelto di rivisitare questo spazio in chiave attuale, integrando linguaggi contemporanei in ambienti storici. Il contesto è stato rispettato rievocando, con un taglio moderno e fresco, l’anima del luogo grazie alla passione per dettagli antichi e arredi frutto dell’autoproduzione.
La grande boiserie sulla parete invece è stata progettata con autentiche urne elettorali in uso dal dopoguerra fino agli anni ‘60. Amante degli oggetti vintage capaci di rievocare storie, l’architetto ha acquistato 300 di queste scatole in legno e le ha riadattate integrandole in diverse stanze.
«Sono un pezzo di storia che ho scelto di conservare. Le ho rinfrescate con una mano di cera, non eliminando volutamente firme e segni che ne ricordano il passato. Amo ridare vita agli oggetti, riscoprendo nuove funzionalità».
Appoggiata alla boiserie, una scala in legno – trovata in un cassonetto e ripristinata – contribuisce a rievocare con rispetto l’anima del luogo.
«Sono un pezzo di storia che ho scelto di conservare. Le ho rinfrescate con una mano di cera, non eliminando volutamente firme e segni che ne ricordano il passato. Amo ridare vita agli oggetti, riscoprendo nuove funzionalità».
Appoggiata alla boiserie, una scala in legno – trovata in un cassonetto e ripristinata – contribuisce a rievocare con rispetto l’anima del luogo.
Per la pavimentazione è stato scelto del parquet industriale non trattato. Peculiarità dell’architetto è la capacità di far dialogare materiali diversi, ma accomunati da colori naturali che fanno da sfondo e diventano un forte elemento di richiamo tra le stanze.
Il gioco di volte è stato riportato alla luce e valorizzato dal lavoro architettonico del progettista che prima è intervenuto liberando gli spazi e realizzando un appartamento aperto e fluido. Le vecchie pareti divisorie sono state demolite, il numero delle stanze è diminuito, ma queste sono state trasformate in ambienti molto più luminosi.
Appoggiate alla boiserie troviamo delle vecchie chitarre: acquistate nei mercatini (come la bilancia rossa sul tavolo), testimoniano la passione dell’architetto per la musica.
Il gioco di volte è stato riportato alla luce e valorizzato dal lavoro architettonico del progettista che prima è intervenuto liberando gli spazi e realizzando un appartamento aperto e fluido. Le vecchie pareti divisorie sono state demolite, il numero delle stanze è diminuito, ma queste sono state trasformate in ambienti molto più luminosi.
Appoggiate alla boiserie troviamo delle vecchie chitarre: acquistate nei mercatini (come la bilancia rossa sul tavolo), testimoniano la passione dell’architetto per la musica.
Anche il mobile cucina è realizzato con le urne elettorali. Le lampade a sospensione vogliono ricordare dei birilli colorati e sono state create dall’architetto sovrapponendo vetri di tonalità diverse trovati nei mercatini.
Piatti e pentole antiche riempiono le urne: sono tutti oggetti utilizzati per cucinare, nonostante il loro sapore vintage.
Sullo sfondo, altre scatole sono state riadattate per creare un divisorio, dietro il quale è stata progettata la camera da letto. Una scelta che rispecchia una caratteristica architettonica dei loft: l’assenza di pareti e la predominanza di oggetti appoggiati o mobili utilizzati con queste finalità.
Al centro del mobile utilizzato come divisorio sono state applicate delle vecchie antine di colore arancione che creano movimento nella stanza e chiudono vani utilizzati come pensili. Anche queste antine degli anni ‘50 sono state acquistate presso un rigattiere.
Piatti e pentole antiche riempiono le urne: sono tutti oggetti utilizzati per cucinare, nonostante il loro sapore vintage.
Sullo sfondo, altre scatole sono state riadattate per creare un divisorio, dietro il quale è stata progettata la camera da letto. Una scelta che rispecchia una caratteristica architettonica dei loft: l’assenza di pareti e la predominanza di oggetti appoggiati o mobili utilizzati con queste finalità.
Al centro del mobile utilizzato come divisorio sono state applicate delle vecchie antine di colore arancione che creano movimento nella stanza e chiudono vani utilizzati come pensili. Anche queste antine degli anni ‘50 sono state acquistate presso un rigattiere.
In questa immagine vediamo la camera da letto ricavata dietro al mobile divisorio. Non c’è nessuna porta né muro che divide gli ambienti. Lo spazio è aperto e fluido.
Il lungo corridoio protagonista della fotografia unisce le stanze viste in queste prime immagini con una seconda ala del loft, dove è stato progettato un altro ambiente giorno, caratterizzato da un’illuminazione naturale molto forte poiché sono presenti cinque porte-finestre aperte sullo spazio esterno.
Il corridoio diventa un ambiente di passaggio, utilizzato però anche come pratico sgabuzzino a vista.
Il corridoio diventa un ambiente di passaggio, utilizzato però anche come pratico sgabuzzino a vista.
Le urne sono state impiegate anche per progettare i divani del soggiorno ricavato nella seconda ala del loft. Con gli stessi elementi è stata realizzata la libreria alle spalle e, proprio sopra il divano a più posti, i vani delle urne centrali sono stati chiusi con dei quadri dipinti dall’artista fiorentino Pietro Manzo, che ha ritratto quello che è stato il suo compagno di stanza di origine giapponese.
Nel tavolino sopra il tappeto è stato creato un piccolo bancone da bar per riporre le bottiglie.
Il quadro sullo sfondo è stato invece disegnato dall’artista fiorentina Silvia Cardini, che ama dipingere ambienti quotidiani, scelta in questo contesto dall’architetto perché ricorda nelle sue opere la poesia dell’atmosfera domestica.
Nel tavolino sopra il tappeto è stato creato un piccolo bancone da bar per riporre le bottiglie.
Il quadro sullo sfondo è stato invece disegnato dall’artista fiorentina Silvia Cardini, che ama dipingere ambienti quotidiani, scelta in questo contesto dall’architetto perché ricorda nelle sue opere la poesia dell’atmosfera domestica.
Dietro il quadro si trova un’altra camera da letto. La libreria sulla destra, realizzata con le urne, è un proseguimento della stessa progettata in soggiorno. Le urne sono state utilizzate anche per creare la base del letto, dove sono stati ricavati altri utili spazi contenitori.
Lampade vintage di colore rosso dialogano con l’oggetto di design appoggiato sull’urna utilizzata come comodino: è il modello Nesso di Artemide.
Lampade vintage di colore rosso dialogano con l’oggetto di design appoggiato sull’urna utilizzata come comodino: è il modello Nesso di Artemide.
Alle spalle del divano a due posti, sempre con le urne elettorali, è stata invece realizzata una scrivania.
Le lampade verdi sulla scrivania e la lampada arancione della precedente fotografia sono state acquistate nei mercatini vintage, mentre la macchia da scrivere è stata recuperata dall’architetto sul ciglio di una strada.
Questi particolari colori vivaci, oltre a rispecchiare il gusto personale dell’architetto, creano un piacevole contrasto nell’ambiente, che altrimenti rimarrebbe un po’ troppo monocromatico.
Questi particolari colori vivaci, oltre a rispecchiare il gusto personale dell’architetto, creano un piacevole contrasto nell’ambiente, che altrimenti rimarrebbe un po’ troppo monocromatico.
Di fronte al divano a due posti è stato progettato un camino in un blocco di ferro alle cui spalle è stato ricavato un bagno.
Se ti piace questa idea leggi anche: Dove Stivare la Legna Dentro Casa?
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La parete con rasatura a cemento e sabbia fine caratterizza la stanza da bagno; un grande lavabo appoggiato diventa protagonista della scena.
Lavabo Simas
Ti piace questo progetto? Nella nostra rubrica “Le Case di Houzz” proponiamo interessanti progetti degli esperti di Houzz, ma anche abitazioni originali di privati. Inviaci il tuo progetto da pubblicare. Carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Lavabo Simas
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Chi ci abita: l’architetto Alessandro Capellaro
Dove: Firenze
Anno di ristrutturazione: 2007
Architetto: Studio b-arch
Superficie: 200 m² (incluso l’ingresso outdoor utilizzato anche per parcheggiare l’auto) e 45 m² di giardino
Il particolare interessante: 300 urne elettorali, testimonianza di un momento storico dell’Italia, vengono riutilizzate e trasformate in nuovi elementi costruttivi. Arredi vintage recuperati per mercatini o sulle strade diventano particolari interessanti, capaci di caratterizzare l’abitazione. Mentre gli oggetti antichi ritrovano una moderna collocazione, l’anima del luogo viene recuperata, rispettata e valorizzata.
La sala da pranzo è stata arredata con un tavolo in legno di grandi dimensioni (3,5 metri di lunghezza per 1,5 di larghezza) e con sedie progettate da Robin Day, che sono uno dei pochi oggetti di design presenti nell’abitazione.