La Mansarda di 100 Mq Diventata Luminosa Grazie a un'Idea Geniale
Grazie ad un architetto selezionato su Houzz, una famiglia reinventa e rende funzionale una mansarda di 100 mq
Dopo aver acquistato l’appartamento, la giovane coppia di proprietari voleva trovare qualcuno in grado di valorizzarlo e, sfogliando su Houzz le foto dei progetti firmati da 23bassi, la scelta è caduta proprio su di loro. Solo pochi cambiamenti in pianta, pensati per rendere (ancora) più razionale la distribuzione degli spazi, e un tocco capace di rivoluzionare l’intero aspetto di questa mansarda milanese. Protagonista del progetto seguito dall’architetto Andrea Roscini di 23bassi è infatti la parete-boiserie rivestita di carta da parati e pensata per nascondere alcune funzioni, integrarne altre e non interrompere mai il passaggio della luce.
Il risultato? Un appartamento super-luminoso, funzionale, colorato e accogliente.
Vuoi approfondire? In fondo all’articolo trovi un focus che spiega le speciali tecniche usate dai professionisti per creare una parete multifunzione
Il risultato? Un appartamento super-luminoso, funzionale, colorato e accogliente.
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La pianta dello stato di fatto
E così è cominciato il processo che ha portato alla realizzazione di un appartamento luminoso e con scelte d’arredo originali. L’incontro fra committenti e progettisti, come accennato, è nato proprio su Houzz. «Non abbiamo cercato il nostro futuro architetto attraverso il passaparola, come spesso succede, ma abbiamo preferito sceglierlo attraverso lo studio di diversi profili su Houzz e delle relative realizzazioni. Ne abbiamo selezionati tre, di cui ci piaceva lo stile, li abbiamo incontrati, e poi abbiamo scelto lo studio 23bassi», racconta Ioana Popa, proprietaria.
Vuoi cercare anche tu un professionista che ti aiuti a trasformare la tua casa? Scegli tra quelli che ti consiglia Houzz. Clicca qui e accedi al servizio gratuito di Houzz Project Match
E così è cominciato il processo che ha portato alla realizzazione di un appartamento luminoso e con scelte d’arredo originali. L’incontro fra committenti e progettisti, come accennato, è nato proprio su Houzz. «Non abbiamo cercato il nostro futuro architetto attraverso il passaparola, come spesso succede, ma abbiamo preferito sceglierlo attraverso lo studio di diversi profili su Houzz e delle relative realizzazioni. Ne abbiamo selezionati tre, di cui ci piaceva lo stile, li abbiamo incontrati, e poi abbiamo scelto lo studio 23bassi», racconta Ioana Popa, proprietaria.
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La pianta di progetto
«La casa era già divisa bene, quindi non serviva un progetto che la stravolgesse ma solo che fosse capace di valorizzarla», continua Ioana.
E così ha avuto inizio il progetto di Andrea Roscini che conferma: «La nuova pianta non è molto cambiata rispetto allo stato di fatto; la disposizione degli ambienti è rimasta quasi inalterata, anche perché era obbligata per motivi strutturali. I bagni, ad esempio, si trovavano già nei punti migliori. L’intervento più importante ha riguardato l’apertura della cucina sul soggiorno, pensata soprattutto per portarvi più luce».
«La casa era già divisa bene, quindi non serviva un progetto che la stravolgesse ma solo che fosse capace di valorizzarla», continua Ioana.
E così ha avuto inizio il progetto di Andrea Roscini che conferma: «La nuova pianta non è molto cambiata rispetto allo stato di fatto; la disposizione degli ambienti è rimasta quasi inalterata, anche perché era obbligata per motivi strutturali. I bagni, ad esempio, si trovavano già nei punti migliori. L’intervento più importante ha riguardato l’apertura della cucina sul soggiorno, pensata soprattutto per portarvi più luce».
Divano Air, di Lago; luci: Flos; carta da parati: Esagona di Tecnografica
Lo strumento pensato per raggiungere l’obiettivo è stato l’inserimento di una parate-filtro multifunzione rivestita di carta da parati.
Oltre ad ospitare la porta scorrevole in vetro che si apre sulla cucina, la parete nasconde un pilastro, un calorifero, un armadio e altri servizi.
Ha la funzione di dividere gli spazi ma anche di dargli carattere, grazie ai colori del rivestimento, e di distribuire la luce, grazie al filtro trasparente della porta.
Lo strumento pensato per raggiungere l’obiettivo è stato l’inserimento di una parate-filtro multifunzione rivestita di carta da parati.
Oltre ad ospitare la porta scorrevole in vetro che si apre sulla cucina, la parete nasconde un pilastro, un calorifero, un armadio e altri servizi.
Ha la funzione di dividere gli spazi ma anche di dargli carattere, grazie ai colori del rivestimento, e di distribuire la luce, grazie al filtro trasparente della porta.
La luce è stata considerata un vero e proprio strumento di progetto. Grande attenzione perché non venisse interrotto il flusso di illuminazione naturale, e altrettanta per inserire elementi illuminanti in punti strategici.
La “spina” centrale che attraversa l’appartamento partendo dalla porta d’ingresso è un esempio concreto di questa filosofia progettuale perché, come racconta l’architetto «È stata ribassata per ospitare gli impianti e le bocchette dell’aria condizionata, ma è stata anche rifinita con una veletta in cartongesso che ospita un sistema di illuminazione integrato per offrire luce indiretta».
La “spina” centrale che attraversa l’appartamento partendo dalla porta d’ingresso è un esempio concreto di questa filosofia progettuale perché, come racconta l’architetto «È stata ribassata per ospitare gli impianti e le bocchette dell’aria condizionata, ma è stata anche rifinita con una veletta in cartongesso che ospita un sistema di illuminazione integrato per offrire luce indiretta».
Piastrelle: Azulejos di Patricia Urquiola per Mutina
La porta scorrevole in vetro conduce, dunque, alla cucina, oggi un ambiente molto luminoso e ricercato nelle finiture e nelle scelte di colore.
La porta scorrevole in vetro conduce, dunque, alla cucina, oggi un ambiente molto luminoso e ricercato nelle finiture e nelle scelte di colore.
Cabina armadio: Rimadesio; letto: Flou; testata del letto: su disegno realizzata da Falegnameria Fratelli Bergo
Uscendo dalla cucina e lasciandola alla propria destra, si accede alla zona notte, dove la camera da letto padronale è stata studiata al centimetro per rendere lo spazio più razionale.
Si presentava, infatti, di forma irregolare, a trapezio, quindi con una geometria difficile per inserirvi un tradizionale armadio. Per superare il problema al posto del mobile contenitore è stata inserita una soluzione per inglobare i lati irregolari in una cabina armadio. Le porte sono trasparenti, sempre con l’obiettivo di non togliere luce alla stanza.
La testata del letto – con la nicchia superiore – è stata studiata su misura e realizzata da una falegnameria con cui lo studio 23bassi collabora di frequente.
Uscendo dalla cucina e lasciandola alla propria destra, si accede alla zona notte, dove la camera da letto padronale è stata studiata al centimetro per rendere lo spazio più razionale.
Si presentava, infatti, di forma irregolare, a trapezio, quindi con una geometria difficile per inserirvi un tradizionale armadio. Per superare il problema al posto del mobile contenitore è stata inserita una soluzione per inglobare i lati irregolari in una cabina armadio. Le porte sono trasparenti, sempre con l’obiettivo di non togliere luce alla stanza.
La testata del letto – con la nicchia superiore – è stata studiata su misura e realizzata da una falegnameria con cui lo studio 23bassi collabora di frequente.
Lavabo: Duravit; rubinetteria: Fantini; lampada: Led is More di Davide Groppi
Uno studio particolare ha riguardato anche il bagno degli ospiti, dove la ricerca sui materiali e la definizione di soluzioni su misura ha permesso di ampliarne la percezione dello spazio.
«Abbiamo studiato una tecnica per integrare lo specchio a filo nel marmo Verde Alpi; in questo modo lo spazio sembra raddoppiato».
Merito anche del pavimento in parquet di rovere leggermente sbiancato che corre lungo tutto l’appartamento.
Uno studio particolare ha riguardato anche il bagno degli ospiti, dove la ricerca sui materiali e la definizione di soluzioni su misura ha permesso di ampliarne la percezione dello spazio.
«Abbiamo studiato una tecnica per integrare lo specchio a filo nel marmo Verde Alpi; in questo modo lo spazio sembra raddoppiato».
Merito anche del pavimento in parquet di rovere leggermente sbiancato che corre lungo tutto l’appartamento.
Il dettaglio tecnico spiegato dai Pro: la parete-boiserie integrata
«In questo progetto abbiamo inserito uno degli strumenti che usiamo più spesso; si tratta delle ‘pareti-arredo’, che permettono una permeabilità diversa degli spazi e una loro attrezzabilità», spiega Andrea Raschini descrivendo la parete rivestita in carta da parati.
«In questo progetto abbiamo inserito uno degli strumenti che usiamo più spesso; si tratta delle ‘pareti-arredo’, che permettono una permeabilità diversa degli spazi e una loro attrezzabilità», spiega Andrea Raschini descrivendo la parete rivestita in carta da parati.
La parete serve a uniformare le funzioni e a dare un segno di stile. Ospita la porta per la cucina e nasconde quella del bagno; copre anche un pilastro e un calorifero e divide i diversi nuclei della zona giorno: cucina e soggiorno.
Tavolo: Ark di Molteni; lampada: Aim di Flos; sedie: New York Chair di Saba
Le scelte progettuali sono state tutte condivise fra architetto e committenti, che si dichiarano molto soddisfatti della resa finale: «La cifra stilistica di 23bassi – cioè la parete multifunzione – , ha portato un tocco di colore in casa e l’ha completamente trasformata», racconta Ioana.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Le scelte progettuali sono state tutte condivise fra architetto e committenti, che si dichiarano molto soddisfatti della resa finale: «La cifra stilistica di 23bassi – cioè la parete multifunzione – , ha portato un tocco di colore in casa e l’ha completamente trasformata», racconta Ioana.
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Dove si trova: Milano
Anno di costruzione: anni ‘70
Anno di ristrutturazione: 2019
Chi vive in questa casa: una giovane coppia con una bambina
Superficie: 100 m²
Costo dell’intervento: circa 100.000 euro
Architetti: 23bassi Studio di Architettura
Il punto di partenza: una mansarda di circa 100 metri quadrati con una distribuzione degli spazi ‘obbligata’ dalla struttura. I neo-proprietari, una giovane coppia, hanno pensato da subito di affidarsi a un architetto, perché potesse valorizzare lo stato di fatto senza stravolgerlo.