Le Case di Houzz
Interior Radicale del '700: Una Casa dalle Pareti "Scomposte"
La “scomposizione” delle pareti come soluzione progettuale nella ristrutturazione in un palazzo signorile di fine ‘700
Spostarsi dalla campagna verso la città e cambiare modalità abitativa. Questa la scelta e l’esigenza della coppia di coniugi che ha deciso di trasferirsi dalla sua grande casa unifamiliare in campagna in uno stabile di fine Settecento nel centro storico di Cuneo, una volta che i tre figli sono diventati adulti e autonomi.
Le finestre al terzo e ultimo piano della nuova residenza si affacciano sulla pianura che circonda la città e sull’arco montuoso delle Alpi Marittime.
Il progetto di ristrutturazione si è confrontato con la rigida struttura esistente a muratura portante e laterizi pieni, tipica dei palazzi signorili dell’epoca, difficile da modificare. Lo studio Blaarchitettura ha trasformato questa criticità in opportunità, trasformando le diverse partizioni della casa in setti e facendo della “scomposizione” delle pareti l’elemento distintivo della casa.
Un progetto di interior radicale la cui sfida maggiore è stata creare le spazialità giuste a partire da muri portanti.
Le finestre al terzo e ultimo piano della nuova residenza si affacciano sulla pianura che circonda la città e sull’arco montuoso delle Alpi Marittime.
Il progetto di ristrutturazione si è confrontato con la rigida struttura esistente a muratura portante e laterizi pieni, tipica dei palazzi signorili dell’epoca, difficile da modificare. Lo studio Blaarchitettura ha trasformato questa criticità in opportunità, trasformando le diverse partizioni della casa in setti e facendo della “scomposizione” delle pareti l’elemento distintivo della casa.
Un progetto di interior radicale la cui sfida maggiore è stata creare le spazialità giuste a partire da muri portanti.
La scomposizione delle pareti portanti determina la distribuzione degli ambienti. Questa soluzione «Ha generato indipendenza e valorizzazione spaziale, diversificazione materiale delle superfici e mutamento ritmico delle stanze», prosegue l’architetto. L’area dell’ingresso è delineata dal «Setto ligneo in rovere fiammato naturale, che segna in modo volumetrico la separazione tra l’ingresso e una porzione della zona notte».
La parete specchiata sul fondo riflette la luce naturale proveniente dalle aperture per diffonderla negli altri punti della casa.
La parete specchiata sul fondo riflette la luce naturale proveniente dalle aperture per diffonderla negli altri punti della casa.
Carta da parati: Giardino Segreto di WallPepper; parquet a spina ungherese in legno di Rovere Tolin, con trattamento superficiale e colorazione eseguiti appositamente per questo progetto
Dall’ingresso si accede, sulla sinistra, direttamente alla zona del soggiorno, a sua volta collegata con la cucina.
L’interruzione della parete sulla destra è la porta del bagno.
L’utilizzo delle carte da parati ha rafforzato la diversificazione delle aree, valorizzando l’integrazione fra l’impostazione originaria e lo stile contemporaneo.
Dall’ingresso si accede, sulla sinistra, direttamente alla zona del soggiorno, a sua volta collegata con la cucina.
L’interruzione della parete sulla destra è la porta del bagno.
L’utilizzo delle carte da parati ha rafforzato la diversificazione delle aree, valorizzando l’integrazione fra l’impostazione originaria e lo stile contemporaneo.
L’appartamento non era mai stato ristrutturato, l’intervento è stato radicale.
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto della ristrutturazione edilizia della tua zona
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Le diverse aree della casa sono separate e differenziate per superficie e materiale, a seconda della posizione e funzione.
Carta da parati: Sottobosco, WallDeco
La cucina, realizzata su disegno dallo studio, è formata da un’isola in rovere fiammato e da una parete attrezzata in lastre di metallo nero Black Hot Rolled.
La cucina, realizzata su disegno dallo studio, è formata da un’isola in rovere fiammato e da una parete attrezzata in lastre di metallo nero Black Hot Rolled.
Sedie: Cesca in paglia di Vienna, design Marcel Breuer di Knoll; carta da parati Sottobosco di WallDeco; parquet a spina ungherese in legno di Rovere Tolin
Il bagno, posizionato dietro la parete di destra dell’ingresso, è generato da una suddivisione orizzontale all’altezza di 110 cm. Da una parte un rivestimento ligneo in rovere nero rigato, presente anche sul soffitto, dall’altra, nella porzione bassa delle pareti, lo smalto di colore verde olivastro.
Un accorgimento progettuale pensato per creare uno spazio intimo e racchiuso.
Un accorgimento progettuale pensato per creare uno spazio intimo e racchiuso.
Specchio: Eden di Galassia Italy;
lampada: Dioscuri, design Michele De Lucchi per Artemide;
rubinetteria Carlos Primero, design Piet Billekens, per Nobili Rubinetterie
Nell’antibagno è stato installato un lavabo con struttura metallica e piano in marmo, realizzato su disegno.
lampada: Dioscuri, design Michele De Lucchi per Artemide;
rubinetteria Carlos Primero, design Piet Billekens, per Nobili Rubinetterie
Nell’antibagno è stato installato un lavabo con struttura metallica e piano in marmo, realizzato su disegno.
Proseguendo oltre il bagno, sempre sulla destra, si raggiunge la parete specchiata che «Riesce a smaterializzare il limite fisico prospettico dell’appartamento, dilata lo spazio, contiene e nasconde funzioni molto utili come ripostigli e armadiature contenitive».
Dietro di essa, quasi come una stanza segreta, si trova la camera padronale con relativo bagno privato.
Le giraffe che si scorgono sul fondo sono un dono di uno dei figli, una realizzazione artigianale acquistata al mercato di Dakar durante un viaggio di lavoro in Senegal.
Dietro di essa, quasi come una stanza segreta, si trova la camera padronale con relativo bagno privato.
Le giraffe che si scorgono sul fondo sono un dono di uno dei figli, una realizzazione artigianale acquistata al mercato di Dakar durante un viaggio di lavoro in Senegal.
Carta da parati: Great Escape di WallDeco; lavabo: Ergo di Galassia Italy
Nel progetto le carte da parati hanno giocato un ruolo fondamentale nella definizione formale, spaziale e funzionale dei diversi ambienti.
Nel progetto le carte da parati hanno giocato un ruolo fondamentale nella definizione formale, spaziale e funzionale dei diversi ambienti.
Il letto con testiera in ferro battuto della camera padronale apparteneva già alla coppia ed era stato acquistato negli anni Novanta. L’armadio è realizzato su disegno in essenza di betulla.
Carta da parati: Tropicana di WallPepper
L’ultima stanza della casa, di fronte alla camera da letto padronale e con una splendida vista sulla pianura e sulle Alpi, è il “giardino d’inverno”. «Tra le prime premesse della committenza c’era quella di riuscire a ottenere il maggior rapporto con l’esterno e il maggior apporto di luce».
Insomma, un ambiente in cui interno ed esterno si fondessero.
E la scelta della carta da parati di ispirazione tropicale ha completato la reinterpretazione e la personalizzazione dello spazio.
«La posizione privilegiata dell’immobile sull’altopiano della città, la vista sulle montagne e la sua centralità alle vie pedonali cittadine sono state lo stimolo per effettuare un intervento così disegnato e prestigioso, che ha rivoluzionato gli ambienti, radicalmente, ribaltato le distribuzioni e conferito caratteri contemporanei a un immobile d’epoca. Ha donato una nuova vita, ha permesso a un immobile invecchiato e sorpassato di adattarsi ai nuovi modi e stili di vita contemporanei dell’abitare.
È stato coraggioso ma i risultati sono stati gratificanti» conclude Alberto Lessan.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
L’ultima stanza della casa, di fronte alla camera da letto padronale e con una splendida vista sulla pianura e sulle Alpi, è il “giardino d’inverno”. «Tra le prime premesse della committenza c’era quella di riuscire a ottenere il maggior rapporto con l’esterno e il maggior apporto di luce».
Insomma, un ambiente in cui interno ed esterno si fondessero.
E la scelta della carta da parati di ispirazione tropicale ha completato la reinterpretazione e la personalizzazione dello spazio.
«La posizione privilegiata dell’immobile sull’altopiano della città, la vista sulle montagne e la sua centralità alle vie pedonali cittadine sono state lo stimolo per effettuare un intervento così disegnato e prestigioso, che ha rivoluzionato gli ambienti, radicalmente, ribaltato le distribuzioni e conferito caratteri contemporanei a un immobile d’epoca. Ha donato una nuova vita, ha permesso a un immobile invecchiato e sorpassato di adattarsi ai nuovi modi e stili di vita contemporanei dell’abitare.
È stato coraggioso ma i risultati sono stati gratificanti» conclude Alberto Lessan.
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Chi ci abita: una coppia
Dove: Cuneo
Anno di costruzione: fine 1700
ristrutturazione: 2019
Superficie: 220 m², composti da ingresso, soggiorno, cucina tre camere, due bagni e il giardino d’inverno
Progetto: Blaarchitettura, Geom. Emilio Dalmasso
L’appartamento si trova al terzo e ultimo piano di uno stabile situato sulla sponda destra dell’altopiano del centro storico cuneese.
«Non ci sono state modifiche tra il progetto e la realizzazione. La committenza, che è stata parte attiva della progettazione, ci ha seguito in ogni direzione, è stato un percorso condiviso» afferma l’architetto Alberto Lessan di Blaarchitettura.