Guida alle Piante e ai Fiori di Luglio
Nel giardino di luglio, un festival di colori accesi
Passato il solstizio d’estate, in giardino spiccano i fiori più colorati e appariscenti, come a voler competere con il sole implacabile di luglio. Ci sono corolle per tutti i gusti: rampicanti o ricadenti, dai fusti alti e dai colori intensi, uno spettacolo di profumi e tinte vivaci tra cui scegliere le piante più belle da adottare per il nostro spazio verde.
Nonostante nel Belpaese i pelargoni siano coltivatissimi, la scelta spesso si esaurisce tra queste due varietà, mentre molto interessanti sono le varietà a foglia variegata argento e crema (‘Chelsea Gem’), bronzo o oro, le varietà in miniatura o tutte quelle profumate: ‘Attar of Roses’, profumatissimo di rosa, ‘Atomic Snowflake’, profumato di citronella con foglie marginate in bianco, o con profumo di limone come il P. crispum. Il pelargonio odoroso è anche un ottimo rimedio naturale per allontanare le zanzare, grazie alla sua fragranza che le infastidisce.
I pelargoni possono essere piantati all’aperto in primavera, sia in contenitore che direttamente in terra, quando è passato il pericolo di gelate tardive. Se provengono da talea o se vengono spostati dal vaso in terra, conviene togliere gli scapi fiorali e tutte le foglie gialle o danneggiate, per far indirizzare le energie della pianta nello sviluppo radicale. Il terriccio di coltivazione sarà un misto di terra da giardino, sabbia e torba in parti uguali. Durante la stagione vanno tolti settimanalmente tutti i fiori sfioriti e le foglie danneggiate e va aggiunta una minima quantità di nutrimento bilanciato per piante da fiore nell’acqua delle innaffiature. Si moltiplica facilmente per talea, in primavera e in autunno, prelevando rametti con tre nodi, tagliando subito sotto ad un nodo con una lama affilata e togliendo tutte le foglie, tranne quelle apicali. Radicheranno nel giro di un paio di settimane. Per le varietà odorose è meglio preferire l’autunno.
Come Ottenere il Meglio dal Tuo Geranium Rustico (il Balcone Ringrazia)
Come Ottenere il Meglio dal Tuo Geranium Rustico (il Balcone Ringrazia)
Le nuvole blu della salvia ornamentale
Quando ci si imbatte in un cespuglio di Salvia nemorosa in fiore, difficilmente lo si dimentica: nella grande famiglia delle salvie, S. nemorosa ‘Caradonna’ è una cultivar perenne inconfondibile e di grande valore estetico. Dai cespugli compatti di foglie piccole, verde azzurro e leggermente aromatiche, si alzano steli sottili, slanciati ed eretti, che si ricoprono di fiori blu violetto profondo, circondati da brattee color vino, che permangono anche dopo la sfioritura, rendendo interessante anche lo stelo secco. Si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, in luogo soleggiato o in ombra parziale.
Quando ci si imbatte in un cespuglio di Salvia nemorosa in fiore, difficilmente lo si dimentica: nella grande famiglia delle salvie, S. nemorosa ‘Caradonna’ è una cultivar perenne inconfondibile e di grande valore estetico. Dai cespugli compatti di foglie piccole, verde azzurro e leggermente aromatiche, si alzano steli sottili, slanciati ed eretti, che si ricoprono di fiori blu violetto profondo, circondati da brattee color vino, che permangono anche dopo la sfioritura, rendendo interessante anche lo stelo secco. Si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, in luogo soleggiato o in ombra parziale.
Come se non bastasse, è resistente alla siccità e ripete la fioritura, anche se più rada, se i fiori esauriti vengono rimossi prima che vadano a seme. Una vera protagonista insomma, soprattutto nelle bordure miste ispirate ai giardini d’oltremanica, dove non di rado si trasforma in una sala da ballo per farfalle.
Si accosta benissimo a rose in toni pastello, garofani nani, lavande, achillee, clematidi, nonché alle altre varietà di salvia. Una pianta mai più senza.
Giardino: Come Grattacieli tra i Fiori, le Svettanti Spighe Azzurre
Si accosta benissimo a rose in toni pastello, garofani nani, lavande, achillee, clematidi, nonché alle altre varietà di salvia. Una pianta mai più senza.
Giardino: Come Grattacieli tra i Fiori, le Svettanti Spighe Azzurre
Crocosmia, l’africana per i giardini caldi
Questa bella sudafricana farà la gioia dei proprietari di terreni assolati e asciutti: insieme alle Iris, con cui condivide l’appartenenza alla stessa famiglia botanica delle Iridaceae, la Crocosmia popolerà volentieri tutti gli angoli soleggiati e caldi del giardino, anche con terriccio leggero, quasi friabile. I suoi cormi, piantati tra febbraio e marzo in grandi gruppi, a circa 4-5 cm di profondità, fioriscono in luglio con spighe fiorali che si inclinano graziosamente verso terra, in una moltitudine di corolle nei toni del giallo, dell’arancio e del rosso.
Questa bella sudafricana farà la gioia dei proprietari di terreni assolati e asciutti: insieme alle Iris, con cui condivide l’appartenenza alla stessa famiglia botanica delle Iridaceae, la Crocosmia popolerà volentieri tutti gli angoli soleggiati e caldi del giardino, anche con terriccio leggero, quasi friabile. I suoi cormi, piantati tra febbraio e marzo in grandi gruppi, a circa 4-5 cm di profondità, fioriscono in luglio con spighe fiorali che si inclinano graziosamente verso terra, in una moltitudine di corolle nei toni del giallo, dell’arancio e del rosso.
Detta anche Montbretia o Tritonia, questa rustica e prolifica bulbosa perenne in breve tempo è in grado di colonizzare ampi spazi, data la sua capacità di moltiplicarsi autonomamente. Le grandi macchie di foglie di colore verde chiaro, che si punteggiano di toni accesi quando la pianta è in fiore, armonizzano bene sia nei giardini romantici di campagna che in contesti cittadini. Le corolle di Crocosmia sono anche ottimi fiori da taglio, recise e poste in vaso in casa durano infatti moltissimo tempo.
Romantico caprifoglio
Pianta dal fascino ottocentesco, ricorda i corteggiamenti borghesi all’ombra rada dei pergolati nell’Italia del Grand Tour, ricoperti dalle sue corolle profumate: è Lonicera caprifolium, detta anche Caprifoglio o Madreselva, odorosa rampicante autoctona dell’Europa, che si può anche trovare allo stato spontaneo in tutta Italia. Rampicante e rustica, i suoi fusti volubili lunghi fino a 7 metri portano foglie verde scuro nella pagina superiore e tendenti al grigio in quella inferiore; i fiori, a forma di tubo, sono bianchi, tendenti al giallo sfumato di rosa, molto profumati. La sua sorella asiatica, Lonicera japonica, si spinge ancora più in alto, arrivando anche a 10-12 metri, e i suoi fiori si aprono in bianco per poi colorarsi di rosso arancio.
Pianta dal fascino ottocentesco, ricorda i corteggiamenti borghesi all’ombra rada dei pergolati nell’Italia del Grand Tour, ricoperti dalle sue corolle profumate: è Lonicera caprifolium, detta anche Caprifoglio o Madreselva, odorosa rampicante autoctona dell’Europa, che si può anche trovare allo stato spontaneo in tutta Italia. Rampicante e rustica, i suoi fusti volubili lunghi fino a 7 metri portano foglie verde scuro nella pagina superiore e tendenti al grigio in quella inferiore; i fiori, a forma di tubo, sono bianchi, tendenti al giallo sfumato di rosa, molto profumati. La sua sorella asiatica, Lonicera japonica, si spinge ancora più in alto, arrivando anche a 10-12 metri, e i suoi fiori si aprono in bianco per poi colorarsi di rosso arancio.
Per coltivare con successo il caprifoglio basta ricordare la stessa regola base delle clematidi: piede all’ombra, chioma al sole; per il resto, innaffiature abbondanti in estate, un buon terreno fresco e ricco di humus e un’esposizione semiombreggiata – preferibilmente a nord-est o a nord-ovest – lo faranno vivere come un re.
A volte capita che alcune porzioni di pianta secchino, ma si tratta di un comportamento normale per la Lonicera: nel caso, basterà tagliare la parte danneggiata alla base per favorire il ricaccio di nuovi germogli.
A volte capita che alcune porzioni di pianta secchino, ma si tratta di un comportamento normale per la Lonicera: nel caso, basterà tagliare la parte danneggiata alla base per favorire il ricaccio di nuovi germogli.
Gladiolo, fiore di design
Questo fiore particolare popola i giardini fin dal XVII secolo, quando giardinieri eccellenti e semplici appassionati iniziarono a incrociarne le diverse specie spontanee, ottenendo nel corso del tempo le innumerevoli varietà ibride di oggi. Le sue foglie a forma di spada – gladio, la spada corta in uso all’esercito romano, da cui il nome – fanno da culla a spighe fiorali alte da 50 cm fino anche a più di un metro, in svariati colori, uniti o sfumati, bicolor o sfrangiati, semplici o doppi.
Tra i più belli, ‘Dolce Vita’, bianco puro sfumato di rosa verso i bordi; ‘Blue Sky’, a fondo bianco screziato di viola, con una macchia magenta nella gola; ‘Praha’, color albicocca leggermente ombreggiato di giallo al centro.
I bulbi si piantano in primavera a circa 6-10 cm di profondità e a una ventina di centimetri l’uno dall’altro, in terreno smosso, concimato e arricchito con sabbia se tendenzialmente umido.
Questo fiore particolare popola i giardini fin dal XVII secolo, quando giardinieri eccellenti e semplici appassionati iniziarono a incrociarne le diverse specie spontanee, ottenendo nel corso del tempo le innumerevoli varietà ibride di oggi. Le sue foglie a forma di spada – gladio, la spada corta in uso all’esercito romano, da cui il nome – fanno da culla a spighe fiorali alte da 50 cm fino anche a più di un metro, in svariati colori, uniti o sfumati, bicolor o sfrangiati, semplici o doppi.
Tra i più belli, ‘Dolce Vita’, bianco puro sfumato di rosa verso i bordi; ‘Blue Sky’, a fondo bianco screziato di viola, con una macchia magenta nella gola; ‘Praha’, color albicocca leggermente ombreggiato di giallo al centro.
I bulbi si piantano in primavera a circa 6-10 cm di profondità e a una ventina di centimetri l’uno dall’altro, in terreno smosso, concimato e arricchito con sabbia se tendenzialmente umido.
Per attenuare l’aspetto a volte prepotente di questo fiore, dato dal portamento rigido e slanciato, si possono studiare abbinamenti interessanti, come ad esempio insieme a graminacee alte dall’aspetto piumoso, come delle nuvole di Stipa tenuissima; oppure inserirlo in giardini rocciosi o terrazzati, dove i dislivelli ne ammorbidiscono la figura.
Il portamento naturalmente architettonico lo rende molto indicato come fiore da taglio, perfetto in vasi alti di forma spigolosa per accentuarne la geometria, di forma morbida invece per smorzarne la severità; anche un solo stelo arreda, dando un tocco di eleganza zen.
Un trucco per composizioni armoniose? Piantate bulbi di diversa grandezza, sia grandi che piccoli: i bulbi di piccolo calibro svilupperanno steli più piccoli, che andranno ad unirsi a quelli più grandi formando bouquet perfettamente bilanciati.
Altro
Rimedi Naturali contro Zanzare, Mosche e Formiche
Raccontaci: quali sono le tue specie preferite in questo periodo? Condividi la tua opinione e i tuoi consigli qui sotto!
Il portamento naturalmente architettonico lo rende molto indicato come fiore da taglio, perfetto in vasi alti di forma spigolosa per accentuarne la geometria, di forma morbida invece per smorzarne la severità; anche un solo stelo arreda, dando un tocco di eleganza zen.
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Simbolo dell’estate italiana, occhieggia dalle cassette in cotto traboccanti di corolle in tutte le tonalità possibili: rosso, bianco, rosa, magenta, mattone, screziato… Il Pelargonium, comunemente chiamato geranio – ma erroneamente, poiché si tratta di un genere ben distinto dal Geranium –, offre una vasta scelta, sia per i colori dei fiori sia per portamento, forma e profumo delle sue foglie.
I più diffusi sono senz’altro gli zonali (P. zonale), con rami eretti che portano gruppi di fiori, a formare dei globi e foglie rotonde o cuoriformi; altrettanto diffusi sono i pelargoni ricadenti (P. peltatum), detti anche gerani edera, con rami sottili e ricadenti o striscianti e foglie a cinque lobi simili a quelle dell’edera, adatti per cassette e cestini sospesi, oppure per farli arrampicare su muri e graticci.