Arrivare al Giusto Budget con l'Architetto (e Rispettarlo)
Consigli e tattiche per stabilire un budget corretto con un architetto (e per riuscire a rispettarlo)
Stabilire qual è il giusto budget per un intervento seguito da un architetto è spesso una questione spinosa, perché legata a numerose variabili e (qualche volta) a imprevisti che modificano la previsione iniziale.
Grazie al dialogo con professionisti e committenti, abbiamo cercato di stabilire alcuni punti che potrebbero essere d’aiuto quando ci si addentra nell’argomento e si stabilisce la cifra da stanziare per il progetto.
Grazie al dialogo con professionisti e committenti, abbiamo cercato di stabilire alcuni punti che potrebbero essere d’aiuto quando ci si addentra nell’argomento e si stabilisce la cifra da stanziare per il progetto.
Stessa decisione – parlarne subito – con una lettura ancora più ampia, per Virginia Tentori: «Io inizio subito, perché è giusto suddividere tra di loro interventi edilizi, finiture ed arredi in maniera sostenibile dal mio cliente. Non c’è niente di peggio che arrivare ad una fase avanzata di progetto per accorgersi che si dovrà sacrificare l’arredo o la scelta delle porte perché si è già speso troppo. Altre volte occorre accedere a un mutuo per sostenere i lavori e quindi non solo occorre essere precisi ma bisogna anche calcolare i tempi collegati».
2. Considerare gli imprevisti
Altra questione spinosa: gli imprevisti. Si tratta nella maggior parte dei casi di variabili imponderabili, ma inserire nel budget una voce specifica e un parametro di rischio potrebbe essere un buon punto di partenza. Alessandro Di Chio presenta la propria esperienza: «Desideriamo far avere una cifra reale, con un certo margine di errore e che tenga conto di un 5% di imprevisti in corso d’opera o di varianti progettuali in fase di realizzazione; tutti vorrebbero spendere il meno possibile, ma bisogna essere realisti».
Altra questione spinosa: gli imprevisti. Si tratta nella maggior parte dei casi di variabili imponderabili, ma inserire nel budget una voce specifica e un parametro di rischio potrebbe essere un buon punto di partenza. Alessandro Di Chio presenta la propria esperienza: «Desideriamo far avere una cifra reale, con un certo margine di errore e che tenga conto di un 5% di imprevisti in corso d’opera o di varianti progettuali in fase di realizzazione; tutti vorrebbero spendere il meno possibile, ma bisogna essere realisti».
Dalla parte dei committenti, oltre al comprendere nel preventivo una percentuale di errore, è importante anche la professionalità, la capacità di comunicare in modo corretto gli imprevisti e adoperarsi per risolverli nel modo più efficace. Una testimonianza positiva è quella di Paola Serfaustini che ha concluso con successo un percorso di ristrutturazione per la propria casa: «Le variabili sono ovviamente i “lavori in corso”, ossia le eventuali sorprese di cui ci si accorge durante la demolizione. Devo dire che io, anche in questo, ho avuto il grande supporto dell’architetto e della ditta incaricata, dei lavori. Hanno lavorato in sinergia per la risoluzione di tutte le problematiche che si sono verificate man mano».
3. Stilare una lista di priorità
Per rimanere con i piedi per terra, un altro criterio per riuscire a definire un budget realistico e allo stesso tempo soddisfacente, è quello di seguire un ordine nei desideri. Selezionare, quindi, le priorità, in ordine di necessità e di scelte estetiche. Prima gli interventi fondamentali, poi, via via, quelli “accessori”.
«Chiedo sempre di avere una lisa di priorità e una di desideri», conferma Virginia Tentori. «A questa lista ne aggiungo una mia che è composta da interventi necessari e interventi suggeriti. Questo consente di approfondire in un secondo tempo le spese e far collimare gli importi a disposizione per ottimizzare al meglio le risorse».
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto della progettazione architettonica della tua zona
Per rimanere con i piedi per terra, un altro criterio per riuscire a definire un budget realistico e allo stesso tempo soddisfacente, è quello di seguire un ordine nei desideri. Selezionare, quindi, le priorità, in ordine di necessità e di scelte estetiche. Prima gli interventi fondamentali, poi, via via, quelli “accessori”.
«Chiedo sempre di avere una lisa di priorità e una di desideri», conferma Virginia Tentori. «A questa lista ne aggiungo una mia che è composta da interventi necessari e interventi suggeriti. Questo consente di approfondire in un secondo tempo le spese e far collimare gli importi a disposizione per ottimizzare al meglio le risorse».
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto della progettazione architettonica della tua zona
4. Fissare la tipologia
Stabilire la categoria di appartenenza dello specifico intervento aiuterà a collocare il budget al livello giusto. Innanzitutto bisogna capire se si tratta di ristrutturazione o nuova costruzione, subito dopo cerca di definirne le dimensioni. «Ci sono coppie che mi consultano perché stanno acquistando da un’impresa, per esempio, e vogliono personalizzare la loro futura casa ed è un intervento completamente diverso rispetto al mettere mano a qualcosa di esistente, quindi sicuramente “datato”, per esempio negli impianti o negli indissi. Una secondo elemento è dato dalla richiesta di intervenire solo su alcuni ambienti oppure su tutto l’alloggio, e quindi diventa fondamentale conoscerne le dimensioni», racconta Virginia.
Stabilire la categoria di appartenenza dello specifico intervento aiuterà a collocare il budget al livello giusto. Innanzitutto bisogna capire se si tratta di ristrutturazione o nuova costruzione, subito dopo cerca di definirne le dimensioni. «Ci sono coppie che mi consultano perché stanno acquistando da un’impresa, per esempio, e vogliono personalizzare la loro futura casa ed è un intervento completamente diverso rispetto al mettere mano a qualcosa di esistente, quindi sicuramente “datato”, per esempio negli impianti o negli indissi. Una secondo elemento è dato dalla richiesta di intervenire solo su alcuni ambienti oppure su tutto l’alloggio, e quindi diventa fondamentale conoscerne le dimensioni», racconta Virginia.
Ancora più specifico nel catalogare la tipologia di interventi è Alessandro, che propone una logica scalabile: «I parametri da tenere in considerazione per stabilire il budget sono sostanzialmente tre:
• Tipologia di Progetto (ex novo tradizionale, ex novo Bioedilizia, ristrutturazione tradizionale, ristrutturazione Bioedilizia, etc).
• La Tipologia di Progetto determina le tipologie di intervento (opere interne, opere esterne, impianti, opere strutturali, etc).
• La tipologia delle finiture, delle forniture e degli arredi. Generalmente un progetto molto intraprendente comporta un importo (lavoro + forniture) molto più elevato rispetto a un progetto poco intraprendente. Per questo per noi è fondamentale delineare, fin dal primo incontro, la tipologia di committente, al quale proporre una tipologia di progetto e insieme delineare un budget reale e sostenibile».
• Tipologia di Progetto (ex novo tradizionale, ex novo Bioedilizia, ristrutturazione tradizionale, ristrutturazione Bioedilizia, etc).
• La Tipologia di Progetto determina le tipologie di intervento (opere interne, opere esterne, impianti, opere strutturali, etc).
• La tipologia delle finiture, delle forniture e degli arredi. Generalmente un progetto molto intraprendente comporta un importo (lavoro + forniture) molto più elevato rispetto a un progetto poco intraprendente. Per questo per noi è fondamentale delineare, fin dal primo incontro, la tipologia di committente, al quale proporre una tipologia di progetto e insieme delineare un budget reale e sostenibile».
5. Selezionare i dettagli
A questo punto entrano in gioco anche i materiali: se inizialmente sarà difficile riuscire a scegliere nello specifico la piastrella, la doga di legno, la lampada o il colore per l’intonaco, si può comunque stabilire un target, in modo da aggiungere anche questo addendo nel budget con una corretta approssimazione.
A questo punto entrano in gioco anche i materiali: se inizialmente sarà difficile riuscire a scegliere nello specifico la piastrella, la doga di legno, la lampada o il colore per l’intonaco, si può comunque stabilire un target, in modo da aggiungere anche questo addendo nel budget con una corretta approssimazione.
5. Cercare empatia
Ultimo ma non meno importante: al di là dei parametri economici, delle percentuali per gli imprevisti e del percorso logico da seguire nella realizzazione del progetto, c’è un’altra variabile che entra in gioco e riguarda la fiducia che si riesce a instaurare fra committente e architetto. Quando la collaborazione porta anche a un buon livello di empatia, stabilire il budget sarà meno disagevole per ogni figura coinvolta.
L’entusiasmo di Paola Serfaustini ne è una prova: «Aver avuto al mio fianco un architetto con cui mi sono trovata in sintonia è stato vincente in ogni tappa: nella fase di progettazione in cui mi ha ascoltata ma anche guidata “sulla retta via” laddove necessario, nella definizione del budget, nella risoluzione dei piccoli/grandi – quanto inevitabili – inconvenienti in corso d’opera, nonché nella fase di scelta dei materiali assecondando i miei desideri e rispettando il budget disponibile».
A te com’è andata? Raccontaci nei Commenti qual è stata la tua esperienza in questo ambito.
Altro
Guida Budget: Tutti i Costi della Ristrutturazione
Guida Budget: Contenere i Costi di Ristrutturazione
Ultimo ma non meno importante: al di là dei parametri economici, delle percentuali per gli imprevisti e del percorso logico da seguire nella realizzazione del progetto, c’è un’altra variabile che entra in gioco e riguarda la fiducia che si riesce a instaurare fra committente e architetto. Quando la collaborazione porta anche a un buon livello di empatia, stabilire il budget sarà meno disagevole per ogni figura coinvolta.
L’entusiasmo di Paola Serfaustini ne è una prova: «Aver avuto al mio fianco un architetto con cui mi sono trovata in sintonia è stato vincente in ogni tappa: nella fase di progettazione in cui mi ha ascoltata ma anche guidata “sulla retta via” laddove necessario, nella definizione del budget, nella risoluzione dei piccoli/grandi – quanto inevitabili – inconvenienti in corso d’opera, nonché nella fase di scelta dei materiali assecondando i miei desideri e rispettando il budget disponibile».
A te com’è andata? Raccontaci nei Commenti qual è stata la tua esperienza in questo ambito.
Altro
Guida Budget: Tutti i Costi della Ristrutturazione
Guida Budget: Contenere i Costi di Ristrutturazione
I tempi, innanzitutto. Tergiversare non aiuta: bisogna stabilire il budget subito, come primo passo. Invertendo l’ordine delle operazioni si rischia di andare fuori tema, di sviluppare progetti che non potranno mai essere realizzati perché troppo cari e quindi rimanere delusi. È di questa idea Alessandro di Chio di idaa architetti: «È fondamentale iniziare a parlare di budget ancora prima di cominciare a progettare. Se non si ha ben chiaro questo aspetto, si rischia di fare un progetto intraprendente che non può poi essere realizzato per mancanza di fondi, creando tra l’altro delle aspettative al cliente che, se non raggiunte, provocano una situazione spiacevole con il rischio che venga a mancare la fiducia fra le parti».