Il Ghiaccio Smacchia il Divano e Altri Segreti Anti Macchia
I professionisti di Houzz ci spiegano come prenderci cura del rivestimento del nostro divano
Le nostre bisnonne coprivano i divani con il cellophane, le nostre nonne con pezze e tessuti… e noi? Come possiamo proteggere il divano, senza rinunciare alla sua estetica? Quali sono le macchie davvero pericolose e quelle che, invece, una buona lavanderia potrebbe risolvere? L’abbiamo chiesto a tre professionisti di Houzz che, insieme, affermano: «I divani vanno vissuti». E ci svelano (però) che «bastano piccole regole per tutelare il rivestimento».
Consigli professionali di:
Consigli professionali di:
- Leone Nicaretta, Tappezzeria Nicaretta Leone (prov. di Treviso)
- Maurizio Carbone, Arredamenti Tappezzeria Carbone (prov. di Genova)
- Angelo Romanini, Romany Creations Italy (Como)
Pregi e difetti dei principali materiali
Oltre alla pelle vi sono diverse tipologie di tessuti e di rivestimenti tra cui decidere. La scelta è soggettiva e ogni materiale ha i propri pregi e difetti.
«Il cotone è fresco e facilmente lavabile, ma potrebbe restringersi; la lana ha un grande effetto estetico, ma non è adatta a tutte le stagioni; la pelle è molto bella a vedersi, la manutenzione è facile, ma i costi sono più elevati mentre l’ecopelle è ecologica, presenta una vasta gamma di colori e di texture, ma con il tempo è più soggetta all’usura; di grande effetto scenico è il velluto, ma è più delicato per la manutenzione; l’alcantara è pratico, antimacchia, facilmente adattabile; il lino invece è fresco, ideale per le case di vacanza al mare, ma richiede una manutenzione e stiratura costante», spiega Leone Nicaretta.
Oltre alla pelle vi sono diverse tipologie di tessuti e di rivestimenti tra cui decidere. La scelta è soggettiva e ogni materiale ha i propri pregi e difetti.
«Il cotone è fresco e facilmente lavabile, ma potrebbe restringersi; la lana ha un grande effetto estetico, ma non è adatta a tutte le stagioni; la pelle è molto bella a vedersi, la manutenzione è facile, ma i costi sono più elevati mentre l’ecopelle è ecologica, presenta una vasta gamma di colori e di texture, ma con il tempo è più soggetta all’usura; di grande effetto scenico è il velluto, ma è più delicato per la manutenzione; l’alcantara è pratico, antimacchia, facilmente adattabile; il lino invece è fresco, ideale per le case di vacanza al mare, ma richiede una manutenzione e stiratura costante», spiega Leone Nicaretta.
«I tessuti in cotone – puntualizza Angelo Romanini – sono sicuramente i più pratici perché li puoi lavare tranquillamente con acqua. Non dimentichiamo che la pelle può venire facilmente danneggiata con bottoni o cerniere. Il velluto invece non può essere lavato in acqua; mentre l’alcantara ha il pregio di resistere più di altri tessuti allo sfregamento».
«L’alcantara è eccezionale! – gli fa eco Carbone – per il risultato una volta lavorata, per l’effetto scamosciato, per la resistenza all’usura e alle macchie e per l’eleganza».
«L’alcantara è eccezionale! – gli fa eco Carbone – per il risultato una volta lavorata, per l’effetto scamosciato, per la resistenza all’usura e alle macchie e per l’eleganza».
Gli esperti ci ricordano che solo i tessuti in fibre naturali possono essere lavati comodamente a casa, anche se è bene prestare attenzione a macchie particolari, per esempio quelle di cibo o di unto, che richiedono l’aiuto di una tintoria specializzata.
Macchie (quasi) impossibili da eliminare
Carbone ci svela che le macchie più difficili sono quelle che contengono sostanze oleose proprio perchè hanno dei componenti grassi. Se accade, anche la tintoria potrebbe non essere d’aiuto poichè «la macchia è aggressiva e potrebbe danneggiare il tessuto». Nemiche dei rivestimenti, della pelle in particolare, sono gli inchiostri così come le penne e i pennarelli.
Le macchie più insidiose, spiega Nicaretta, sono quelle di sangue, di cioccolato e di frutta e ci tranquillizza: «Con i prodotti giusti, è possibile anche togliere il colore blu dei jeans dai divani di pelle chiara».
Carbone ci svela che le macchie più difficili sono quelle che contengono sostanze oleose proprio perchè hanno dei componenti grassi. Se accade, anche la tintoria potrebbe non essere d’aiuto poichè «la macchia è aggressiva e potrebbe danneggiare il tessuto». Nemiche dei rivestimenti, della pelle in particolare, sono gli inchiostri così come le penne e i pennarelli.
Le macchie più insidiose, spiega Nicaretta, sono quelle di sangue, di cioccolato e di frutta e ci tranquillizza: «Con i prodotti giusti, è possibile anche togliere il colore blu dei jeans dai divani di pelle chiara».
Realizzazioni per Privati
Metodi “alternativi”: dicerie o realtà?
Il ghiaccio lava via il cioccolato? «Si, è vero il ghiaccio è uno smacchiatore eccellente! Sono di grande aiuto anche i rimedi della nonna», aggiunge Carbone.
Un esempio? Succo di limone mischiato ad acqua tiepida sembra consigliato per pulire qualsiasi rivestimento in pelle, da lucidare poi con un composto di olio d’oliva, olio di lino e aceto. Se il tuo divano è in tessuto, meglio passarlo con una spazzola imbevuta in acqua e aceto; va versato poi un po’ di bicarbonato, lasciar asciugare e aspirare.
Il ghiaccio lava via il cioccolato? «Si, è vero il ghiaccio è uno smacchiatore eccellente! Sono di grande aiuto anche i rimedi della nonna», aggiunge Carbone.
Un esempio? Succo di limone mischiato ad acqua tiepida sembra consigliato per pulire qualsiasi rivestimento in pelle, da lucidare poi con un composto di olio d’oliva, olio di lino e aceto. Se il tuo divano è in tessuto, meglio passarlo con una spazzola imbevuta in acqua e aceto; va versato poi un po’ di bicarbonato, lasciar asciugare e aspirare.
Consigli pratici (veloci)
Carbone consiglia di lavare il rivestimento ogni due settimane e pulire la pelle ogni mese e mezzo. Per mantenerlo più a lungo, ed evitare differenze di seduta, è bene anche girare i cuscini una volta alla settimana.
Prima di acquistare un divano, ricorda Nicaretta, è bene accettarsi che il tessuto sia stato lavato prima così da non rischiare spiacevoli inconvenienti.
Carbone consiglia di lavare il rivestimento ogni due settimane e pulire la pelle ogni mese e mezzo. Per mantenerlo più a lungo, ed evitare differenze di seduta, è bene anche girare i cuscini una volta alla settimana.
Prima di acquistare un divano, ricorda Nicaretta, è bene accettarsi che il tessuto sia stato lavato prima così da non rischiare spiacevoli inconvenienti.
E per chi ama gli animali?
Per chi possiede animali domestici, la scelta non è semplice poiché, che sia pelle o tessuto, il divano verrà facilmente rovinato. I tessuti, però, sono sfoderabili e pertanto è possibile lavarli e igienizzarli di frequente.
Tocca a te! Com’è il tuo divano? Che rivestimento hai scelto? Come te ne prendi cura? Raccontacelo nei Commenti qui sotto!
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Per chi possiede animali domestici, la scelta non è semplice poiché, che sia pelle o tessuto, il divano verrà facilmente rovinato. I tessuti, però, sono sfoderabili e pertanto è possibile lavarli e igienizzarli di frequente.
Tocca a te! Com’è il tuo divano? Che rivestimento hai scelto? Come te ne prendi cura? Raccontacelo nei Commenti qui sotto!
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«Per me coprire il divano significa annullare il proprio gusto e nascondere la bellezza del tessuto o del pellame», spiega Maurizio Carbone. E allora come andrebbe trattato il rivestimento? «La pelle, per esempio, andrebbe trattata con acqua tiepida e qualche goccia di sgrassatore. È importante intervenire tempestivamente, pulire la parte sporca, risciacquare bene e applicare una crema idratante. Questa soluzione è la più economica, è possibile anche acquistare prodotti specifici per detergere». E il tessuto? «È bene tenerlo sempre pulito con lavaggi a 30 °C (al massimo), evitando la centrifuga perché spezza la fibra. Se poi vogliamo rendere il rivestimento idrorepellente, possiamo acquistare un prodotto specifico per questo».