Le Case di Houzz: Una Villa Semi Ipogea nel Verde che Quasi non si Vede
Una dimora estiva completamente nascosta nella vegetazione mediterranea della Costa Smeralda. Arrivando dal mare si scorge solo l’apertura
A sud di Porto Cervo, di fronte a Porto Rotondo, questa villa affacciata sul mare della Costa Smeralda si confonde e si nasconde nel paesaggio emergendo appena dalla vegetazione mediterranea. Gli architetti Andrea e Luca Marastoni e l’ingegnere Gianluca Hartner sono intervenuti su una preesistente architettura semi-ipogea (ovvero quasi del tutto interrata) in cemento armato degli anni Settanta, stando ben attenti a rispettarne e valorizzarne lo spirito e le forme originali.
Mobili in teak: Network, Roda
«È stato un intervento importante, ma effettuato nel rispetto della struttura architettonica originale», sottolinea Luca Marastoni. «La casa è stata svuotata, la distribuzione degli spazi abitativi ridefinita; sono stati inoltre cambiati tutti i serramenti delle grandi vetrate, che ora si aprono a scorrimento».
Gli architetti Stefania Saracino e Franco Tagliabue nel 2015 hanno realizzato a Comano Terme una casa certificata Casa Clima Oro che ha avuto molti riconoscimenti come The Plan Award 2016. Dell’architettura ipogea dicono che ha molti vantaggi. «Ad esempio un’architettura ipogea non interrompe la continuità del paesaggio, non si colloca sul terreno, ma è nel terreno.
Nel caso di una copertura verde il consumo di suolo è quasi nullo: la superficie occupata dall’edificio è restituita al prato esistente. Di solito è però difficile avere il permesso per costruire, almeno in Italia. Ogni progetto poi è a sé e difficilmente riproducibile tale e quale altrove».
«È stato un intervento importante, ma effettuato nel rispetto della struttura architettonica originale», sottolinea Luca Marastoni. «La casa è stata svuotata, la distribuzione degli spazi abitativi ridefinita; sono stati inoltre cambiati tutti i serramenti delle grandi vetrate, che ora si aprono a scorrimento».
Gli architetti Stefania Saracino e Franco Tagliabue nel 2015 hanno realizzato a Comano Terme una casa certificata Casa Clima Oro che ha avuto molti riconoscimenti come The Plan Award 2016. Dell’architettura ipogea dicono che ha molti vantaggi. «Ad esempio un’architettura ipogea non interrompe la continuità del paesaggio, non si colloca sul terreno, ma è nel terreno.
Nel caso di una copertura verde il consumo di suolo è quasi nullo: la superficie occupata dall’edificio è restituita al prato esistente. Di solito è però difficile avere il permesso per costruire, almeno in Italia. Ogni progetto poi è a sé e difficilmente riproducibile tale e quale altrove».
Alla residenza si accede scendendo alcuni gradini che conducono a tre zone distinte: la prima, delimitata da un muro di pietra, è riservata agli ospiti e rischiarata da un cavedio; dall’altro lato una parete intonacata definisce la zona notte della famiglia; la parte rivestita di vite americana definisce la cucina, la zona pranzo e il soggiorno.
La villa fa parte di un Masterplan edificato negli anni Settanta su progetto dell’architetto Ferdinando Fagnola, caratterizzato da architetture semi-ipogee (quasi del tutto interrate) in cemento a vista. Una tipologia in voga in quegli anni e oggi rivisitata in diverse parti del mondo per le sue valenze in campo ambientale, pesaggistico ed energetico. Il progetto dello studio Marastoni non ha intaccato la struttura originaria ma è intervenuto su facciate, rivestimenti, distribuzione degli interni e degli esterni. La piscina, in origine rettangolare, abbraccia la parte emergente della casa con la sua forma a conchiglia.
Guarda altre foto di Piscine
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All’interno, lunghe pareti diritte finiscono in ampie vetrate aperte sulla natura.
La luce, mai diretta, penetra dai cavedi e dalle vetrate ed è amplificata dalle tonalità bianco burro di pareti e pavimento in rovere sbiancato, alternato a parti in cementi e resine colorati. Gli ambienti sfalsati interagiscono come volumi a incastro.
Tavolo: su disegno, in legno massello di rovere piallato e tinto di bianco; sedie: Louis Ghost, design Philippe Starck, Kartell; lampade da terra: Bolla, Gervasoni
Anche gli arredi sono chiari ed essenziali. Per i divani si è optato per il bianco.
La natura che avvolge la casa abita anche gli interni: le sculture che raffigurano pesci San Pietro animano un acquario immaginario illuminato dal cavedio.
Sculture: in fusione di bronzo, Fabio Pietrantonio
Sculture: in fusione di bronzo, Fabio Pietrantonio
La parete intonacata definisce la zona notte della famiglia.
Alla piscina, situata nel giardino sul retro della dimora, si accede dai gradini che conducono al terrazzo in teak adibito a zona pranzo e relax.
Il terreno funziona come una sorta di cortina naturale che protegge la casa dal caldo estivo e dal freddo invernale. I cavedi sapientemente ritagliati nella struttura provvedono al fabbisogno di luce e aria naturale.
Il filo conduttore del progetto è una “complessa” semplicità: ne risultano ambienti che costituiscono un affascinante incastro di volumi che restutuisce poesia ad un progetto nato sottoterra e non per questo meno affascinante.
L’architetto Claudio Lucchin ha realizzato col il suo studio la scuola ipogea Hanna Arendt a Bolzano. In un’intervista ad Artribune Lucchin dice: “La competizione è a fare grattacieli sempre più alti, anche se sono degli assurdi urbani, sia in termini ambientali che di sicurezza, ma nessuno pensa a fare delle città sotterranee, che sarebbero molto più sostenibili sia in termini energetici che di qualità di vita. Nel mondo, il consumo di suolo è quasi arrivato al limite fisiologico e se vogliamo continuare a costruire, oltre a ricostruire sul già edificato, ci resta la possibilità di utilizzare meglio il sottosuolo, che ci offre delle condizioni di vita di massima serenità, perché ‘madre terra’ ci accoglie sempre benevolmente”.
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo progetto, ti contatteremo al più presto.
L’architetto Claudio Lucchin ha realizzato col il suo studio la scuola ipogea Hanna Arendt a Bolzano. In un’intervista ad Artribune Lucchin dice: “La competizione è a fare grattacieli sempre più alti, anche se sono degli assurdi urbani, sia in termini ambientali che di sicurezza, ma nessuno pensa a fare delle città sotterranee, che sarebbero molto più sostenibili sia in termini energetici che di qualità di vita. Nel mondo, il consumo di suolo è quasi arrivato al limite fisiologico e se vogliamo continuare a costruire, oltre a ricostruire sul già edificato, ci resta la possibilità di utilizzare meglio il sottosuolo, che ci offre delle condizioni di vita di massima serenità, perché ‘madre terra’ ci accoglie sempre benevolmente”.
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo progetto, ti contatteremo al più presto.
Chi ci abita: una coppia con quattro figli fra i 6 e i 17 anni
Dove: Portisco, provincia di Olbia-Tempio, Sardegna
Anno di costruzione: anni Settanta
Architetto: Ferdinando Fagnola
Anno di ristrutturazione: 2011
Architetto: Studio Marastoni
Superficie: 288 m²; 4 camere con bagno, un bagno di servizio, lavanderia, soggiorno, cucina
Il particolare interessante: la casa è scavata nel terreno e completamente immersa nel verde
I nuovi proprietari cercavano oltre al comfort di una casa sul mare, un luogo in armonia con l’ambiente. Evidenziando le forme architettoniche esistenti e conservandone lo spirito originario, lo Studio Marastoni ha apportato cambiamenti e rifacimenti nella distribuzione degli interni.