65mq di Armonia Elegante Grazie Alla Collaborazione Cliente/Pro
Il progetto romano nato su Houzz e caratterizzato da volte, vetrate, ottone e forte ricerca sui materiali
Siamo a Roma, quartiere Testaccio. Qui una signora americana, che da dieci anni risiede nella Capitale, ha acquistato casa. Esperta, per lavoro, e appassionata di ricerche online, navigando in rete si è imbattuta su Houzz. Innamoratasi di un progetto realizzato nel medesimo quartiere dagli architetti L2 Architettura Studio, ha scelto di contattarli.
Dopo un primo scambio di email, Cecilia Tommasini, fondatrice dello studio insieme a Jaime Sánchez, l’ha incontrata. Da lì è nata una bella collaborazione.
«Mi piace scherzare e dire che il mio appartamento romano è il risultato di dieci anni di ricerche online, salvate nel computer o sui miei canali social. Gli architetti sono stati in grado di trasformare in progetto le mie tantissime suggestioni», afferma la proprietaria. Molteplici sono le idee e le ispirazioni che lei condiviso con i progettisti che hanno selezionato le più indicate, anche in funzione dei colori.« La cliente ama le tonalità tenui e le abbiano accostate con semplicità e armonia. Ho avuto con lei un bel confronto, produttivo e utile anche per me. Il risultato è un ambiente caldo, un’atmosfera femminile» conclude Cecilia.
Dopo un primo scambio di email, Cecilia Tommasini, fondatrice dello studio insieme a Jaime Sánchez, l’ha incontrata. Da lì è nata una bella collaborazione.
«Mi piace scherzare e dire che il mio appartamento romano è il risultato di dieci anni di ricerche online, salvate nel computer o sui miei canali social. Gli architetti sono stati in grado di trasformare in progetto le mie tantissime suggestioni», afferma la proprietaria. Molteplici sono le idee e le ispirazioni che lei condiviso con i progettisti che hanno selezionato le più indicate, anche in funzione dei colori.« La cliente ama le tonalità tenui e le abbiano accostate con semplicità e armonia. Ho avuto con lei un bel confronto, produttivo e utile anche per me. Il risultato è un ambiente caldo, un’atmosfera femminile» conclude Cecilia.
Parquet: prefinito di Mardegan, incollato in legno di rovere, color malto, a listoni di tre larghezze (9-14-18 cm) e lunghezza varia (da 1,2 a 2,10 ml). Tavolo da pranzo: Rhea di Maisons du Monde, in vetro temperato effetto marmo. Divano: Söderhamn di Ikea. Sedie: Clyde di Maisons Du Monde.
«Abbiamo scelto di posizionare due porte a vetri che aiutano a valorizzare le volte. Se aperte, permettono di percepire l’ambiente giorno come unico; se chiuse, invece, consentono di godere di privacy ma rimane la percezione di uno spazio grande. Le vetrate sono sia elemento d’arredo sia funzionali. La quinta centrale consente di enfatizzare i colori e ha permesso di ricavare un’area controsoffittata dove nascondere la macchina dell’aria condizionata (con una griglia di mandata verso il soggiorno e una griglia di ritorno nello studio)» continua l’architetta.
I tavoli tondi sono stati realizzati con lo scarto del marmo scelto per il bagno, mentre le gambe in ottone sono state realizzate dal fabbro che ha preparato le vetrate.
«Abbiamo scelto di posizionare due porte a vetri che aiutano a valorizzare le volte. Se aperte, permettono di percepire l’ambiente giorno come unico; se chiuse, invece, consentono di godere di privacy ma rimane la percezione di uno spazio grande. Le vetrate sono sia elemento d’arredo sia funzionali. La quinta centrale consente di enfatizzare i colori e ha permesso di ricavare un’area controsoffittata dove nascondere la macchina dell’aria condizionata (con una griglia di mandata verso il soggiorno e una griglia di ritorno nello studio)» continua l’architetta.
I tavoli tondi sono stati realizzati con lo scarto del marmo scelto per il bagno, mentre le gambe in ottone sono state realizzate dal fabbro che ha preparato le vetrate.
L’immagine mostra lo studio, è dietro la vetrata di sinistra.
Il divano, che prima era stato posizionato nell’area living, è stato spostato qui: misura 1,40 m e. di fronte, c’è lo spazio necessario perché possa essere aperto. L’ambiente studio diventa così anche una mini camera per gli ospiti.
Trova un interior designer nella tua zona
Il divano, che prima era stato posizionato nell’area living, è stato spostato qui: misura 1,40 m e. di fronte, c’è lo spazio necessario perché possa essere aperto. L’ambiente studio diventa così anche una mini camera per gli ospiti.
Trova un interior designer nella tua zona
«Abbiamo scelto insieme la carta da parati. La proprietaria preferiva dei colori floreali o jungle, ma abbiamo optato per un motivo più astratto».
Paraschizzi: Mosaic Factory
In cucina è stato scelto un color pesca chiaro, abbinato al paraschizzi. «Qui abbiamo optato per un’azienda che produce materiali di tradizione marocchina e africana. Abbiamo scelto delle piastrelle che sembrano delle scaglie, sono smaltate, per cui il colore non è uniforme. L’effetto è la squama di un pesce. Eravamo indecise fra sei diversi colori, abbiamo chiesto di ricevere campioni 10x10 e li abbiamo accostatati ai mobili».
Il top è in quarzo bianco assoluto ed è stato realizzato dal marmista.
In cucina è stato scelto un color pesca chiaro, abbinato al paraschizzi. «Qui abbiamo optato per un’azienda che produce materiali di tradizione marocchina e africana. Abbiamo scelto delle piastrelle che sembrano delle scaglie, sono smaltate, per cui il colore non è uniforme. L’effetto è la squama di un pesce. Eravamo indecise fra sei diversi colori, abbiamo chiesto di ricevere campioni 10x10 e li abbiamo accostatati ai mobili».
Il top è in quarzo bianco assoluto ed è stato realizzato dal marmista.

Hai bisogno di un professionista per il tuo progetto "design degli interni"?
Troviamo i professionisti più adatti a te
Troviamo i professionisti più adatti a te
Lavello: Quadra102 di Elleci, sopratop; maniglie: Jack Accessories, acquistate su etsy.com
«La cliente non ama l’acciaio, per cui abbiamo cercato on line una soluzione diversa. Abbiamo trovato delle piccole maniglie in ottone satinato a forma di L. Non è stata una selezione facile perché era importante che non fossero pesanti». La piccola è lunga 6 cm, la più grande 11,7 cm.
È stato scelto anche un lavello di colore bianco.
«La cliente non ama l’acciaio, per cui abbiamo cercato on line una soluzione diversa. Abbiamo trovato delle piccole maniglie in ottone satinato a forma di L. Non è stata una selezione facile perché era importante che non fossero pesanti». La piccola è lunga 6 cm, la più grande 11,7 cm.
È stato scelto anche un lavello di colore bianco.
Il forno è stato collocato sulla parete di sinistra, pertanto dal soggiorno non si vede: «Non essendo possibile optare per un modello totalmente bianco, abbiamo cercato una soluzione per mimetizzarlo e fare in modo che dall’entrata non fosse visibile».
Sotto la finestra si mimetizza anche una ribalta che diventa un tavolo, funzionale per pranzare.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
Il mobile azzurro, a sinistra dell’immagine, è stato acquistato online e ha più funzionalità: la committente desiderava una soluzione che rivestisse la parete, da arricchire con dei pomelli e con delle mensole per appoggiare oggetti e soprammobili.
A sinistra del mobile, inizia il disimpegno che porta nella zona notte.
A sinistra del mobile, inizia il disimpegno che porta nella zona notte.
Il corridoio di distribuzione
Siamo in camera da letto. È stato realizzato un armadio a ponte attorno alla finestra e sotto è stato ricavato uno spazio contenitivo. Sopra vediamo la griglia di ripresa della seconda macchina dell’aria condizionata, presente nel disimpegno, per rinfrescare la zona notte.
Dietro al letto è stato realizzato un muretto di 12 cm: ha la funzione di comodino, di testata e di nicchia. Riprende inoltre la mensola sopra il calorifero.
«Sulla parete di destra, sopra il letto, abbiamo ricavato una finestra lunga e stretta che permette di filtrare la luce naturale e di illuminare il bagno cieco dietro al muro della camera da letto», racconta la progettista. Sopra questo inserto rettangolare è stato realizzato un controsoffitto di circa 45 cm per ricavare uno spazio contenitivo dove riporre le valigie o gli oggetti ingombranti.
«Sulla parete di destra, sopra il letto, abbiamo ricavato una finestra lunga e stretta che permette di filtrare la luce naturale e di illuminare il bagno cieco dietro al muro della camera da letto», racconta la progettista. Sopra questo inserto rettangolare è stato realizzato un controsoffitto di circa 45 cm per ricavare uno spazio contenitivo dove riporre le valigie o gli oggetti ingombranti.
L’immagine è stata scattata dalla camera da letto. Vediamo il corridoio e, in fondo, l’area giorno.
Da notare, il dettaglio della maniglia in ottone.
Da notare, il dettaglio della maniglia in ottone.
Pavimento realizzato con cementine artigianali: Yann; specchio: Sklum
La particolarità della stanza da bagno sono le cementine scelte per la pavimentazione: sono state commissionate a un’azienda di Roma che produce in Marocco. La rubinetteria è in oro satinato, la cornice dello specchio in oro anticato.
Le pareti e il piatto doccia sono in resina bianca.
La particolarità della stanza da bagno sono le cementine scelte per la pavimentazione: sono state commissionate a un’azienda di Roma che produce in Marocco. La rubinetteria è in oro satinato, la cornice dello specchio in oro anticato.
Le pareti e il piatto doccia sono in resina bianca.
Le maniglie del mobile bagno sono le stesse della camera da letto.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Superficie: 65 m² (soggiorno 19 m²; cucina 7,5 m²; studio 7,5 m²; disimpegno 2 m²; bagno 4 m²; camera 15,5 m²)
Anno di costruzione: 2022
Chi abita: una social media manager statuinitense, a Roma da dieci anni
Progettista: L2 Architettura Studio
Costo dell’intervento: 70mila euro
L’appartamento è all’ultimo piano di una palazzina degli anni ‘20. Dagli anni ‘70 non era stato realizzato alcun intervento ed è stata quindi necessaria una ristrutturazione completa per rendere la casa più contemporanea e rispondere alle richieste della proprietà. «Desiderava una casa colorata che rispecchiasse i suoi gusti», spiega Cecilia Tomassini. «Quando abbiamo iniziato a demolire, abbiamo scoperto delle volte che abbiamo scelto di riportare a vista nella zona giorno e di valorizzarle».
La porta d’entrata rimane frontale rispetto alla vetrata di sinistra. La finestra a destra, dietro il tavolo da pranzo, era prima la finestra della camera da letto; mentre dove ora c’è la cucina (vetrata a destra) c’era un bagno: «Abbiamo abbattuto tutti i muri e riorganizzato gli spazi».