Il Meglio di Houzz: i 10 Ingressi più Amati Raccontati dai Pro
L’ingresso perfetto? I consigli degli architetti che hanno firmato i progetti preferiti su Houzz nel 1° semestre 2020
Spartiacque tra dentro e fuori, l’ingesso moderno è arredato come uno spazio fluido che dialoga con gli altri ambienti domestici. Oltre a offrire agli ospiti la prima impressione della casa e della personalità di chi la abita, è una zona che necessita di essere funzionale, ordinata e accogliente. Questo compito può essere reso difficile a causa delle piccole dimensioni o per via delle forme irregolari dovute al frazionamento dell’immobile, pertanto spesso le soluzioni su misura si rivelano indispensabili.
Abbiamo raccolto le 10 foto di ingressi più salvate su Houzz nel primo semestre 2020 e abbiamo chiesto agli architetti che li hanno progettati la ricetta per l’ingresso perfetto.
► L’ordine delle foto non rappresenta una classifica. Cliccando su ogni foto potete leggere maggiori informazioni sul progetto, vedere altre immagini o porre una domanda agli architetti.
Abbiamo raccolto le 10 foto di ingressi più salvate su Houzz nel primo semestre 2020 e abbiamo chiesto agli architetti che li hanno progettati la ricetta per l’ingresso perfetto.
► L’ordine delle foto non rappresenta una classifica. Cliccando su ogni foto potete leggere maggiori informazioni sul progetto, vedere altre immagini o porre una domanda agli architetti.
2. La zona filtro multicolore e super attrezzata
Architetti: hom Architetti
Dove: Torino
Superficie: 15 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto: «In tutti i progetti residenziali che facciamo cerchiamo di dare una doppia valenza all’ingresso. Da un lato il vestibolo ha un ruolo formale, rappresenta il “biglietto da visita” dell’abitazione e deve comunicare in sintesi l’animo della residenza e dei suoi abitanti, dall’altra ha un ruolo prettamente funzionale, cerchiamo sempre di attrezzarlo con contenitori, armadi per cappotti, scarpiere, spazi filtro in cui poter riporre gli oggetti appena entrati in casa, una sorta di filtro igienico dell’abitazione.
Quest’ultima funzione ha assunto un’importanza fondamentale dopo questi mesi caratterizzati dal nuovo fenomeno della pandemia che ha modificato profondamente il nostro modo di vivere. Il doppio aspetto formale e funzionale si esprime molto bene nell’ingresso di Casa Valentino, caratterizzato dagli arredi su misura che sono il file rouge dell’abitazione e grazie alla parete obliqua delle armadiature diventa un cannocchiale verso il soggiorno e le grandi vetrate che danno sul parco; così, appena varcato l’ingresso, la vista viene indirizzata verso il verde del paesaggio esterno. Allo stesso tempo le armadiature, anche grazie alla parete obliqua, assumono una profondità tale da consentire di nascondere uno spazio deposito per cappotti, borsoni e quanto necessario riporre una volta entrati in casa.
Architetti: hom Architetti
Dove: Torino
Superficie: 15 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto: «In tutti i progetti residenziali che facciamo cerchiamo di dare una doppia valenza all’ingresso. Da un lato il vestibolo ha un ruolo formale, rappresenta il “biglietto da visita” dell’abitazione e deve comunicare in sintesi l’animo della residenza e dei suoi abitanti, dall’altra ha un ruolo prettamente funzionale, cerchiamo sempre di attrezzarlo con contenitori, armadi per cappotti, scarpiere, spazi filtro in cui poter riporre gli oggetti appena entrati in casa, una sorta di filtro igienico dell’abitazione.
Quest’ultima funzione ha assunto un’importanza fondamentale dopo questi mesi caratterizzati dal nuovo fenomeno della pandemia che ha modificato profondamente il nostro modo di vivere. Il doppio aspetto formale e funzionale si esprime molto bene nell’ingresso di Casa Valentino, caratterizzato dagli arredi su misura che sono il file rouge dell’abitazione e grazie alla parete obliqua delle armadiature diventa un cannocchiale verso il soggiorno e le grandi vetrate che danno sul parco; così, appena varcato l’ingresso, la vista viene indirizzata verso il verde del paesaggio esterno. Allo stesso tempo le armadiature, anche grazie alla parete obliqua, assumono una profondità tale da consentire di nascondere uno spazio deposito per cappotti, borsoni e quanto necessario riporre una volta entrati in casa.
3. Suggestioni estetiche e olfattive
Architetto: Claudia Baldi - MatStudio
Dove: Milano
Superficie: 8,8 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«L’ingresso perfetto è quello che riesce a unire bellezza e praticità. Cerco sempre in un ingresso di ricavare lo spazio per riporre cappotti, scarpe o borse (come questo armadio a muro tappezzato di carta da parati) oltre che un ripiano per appoggiare le chiavi. Ovviamente poi in un ingesso è fondamentale l’impatto estetico: deve essere uno spazio piacevole per noi che lo vediamo ogni giorno e per chi entra a casa nostra per la prima volta. Non occorre tanto spazio, ma devono essere curati i dettagli, i colori, le luci.
Un altro particolare per me importantissimo è il profumo. Gli ingressi che preferisco in assoluto sono quelli nei quali vieni accolto da un piacevole aroma… sia esso quello di una torta appena sfornata o di un sofisticato sistema di diffusione!».
Architetto: Claudia Baldi - MatStudio
Dove: Milano
Superficie: 8,8 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«L’ingresso perfetto è quello che riesce a unire bellezza e praticità. Cerco sempre in un ingresso di ricavare lo spazio per riporre cappotti, scarpe o borse (come questo armadio a muro tappezzato di carta da parati) oltre che un ripiano per appoggiare le chiavi. Ovviamente poi in un ingesso è fondamentale l’impatto estetico: deve essere uno spazio piacevole per noi che lo vediamo ogni giorno e per chi entra a casa nostra per la prima volta. Non occorre tanto spazio, ma devono essere curati i dettagli, i colori, le luci.
Un altro particolare per me importantissimo è il profumo. Gli ingressi che preferisco in assoluto sono quelli nei quali vieni accolto da un piacevole aroma… sia esso quello di una torta appena sfornata o di un sofisticato sistema di diffusione!».
4. Pavimenti diversificati per separare gli ambienti
Architetto: Gabriella Stefanelli
Dove: Lecce
Superficie ingresso: 2 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«Evitare porte interne che possano ridurre ulteriormente lo spazio d’ingresso, qualora risulti di modesta entità. Essenziale è l’illuminazione che deve essere studiata in modo tale da ampliare lo spazio, attraverso faretti o led strip.
In questo progetto la scelta del pavimento è dettata dalla volontà di diversificare zona giorno e zona notte. Perciò, far insinuare il legno con il gres della zona giorno, con un disegno a salti, è un compromesso che dona equilibrio ai due pavimenti e quindi all’ambiente. Il disegno è come un invito a esplorare casa in ogni singolo angolo».
Architetto: Gabriella Stefanelli
Dove: Lecce
Superficie ingresso: 2 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«Evitare porte interne che possano ridurre ulteriormente lo spazio d’ingresso, qualora risulti di modesta entità. Essenziale è l’illuminazione che deve essere studiata in modo tale da ampliare lo spazio, attraverso faretti o led strip.
In questo progetto la scelta del pavimento è dettata dalla volontà di diversificare zona giorno e zona notte. Perciò, far insinuare il legno con il gres della zona giorno, con un disegno a salti, è un compromesso che dona equilibrio ai due pavimenti e quindi all’ambiente. Il disegno è come un invito a esplorare casa in ogni singolo angolo».
5. Atmosfere del passato e materiali autoctoni
Architetto: Sonia Cozzula di Cozy Design
Dove: Magliano (Grosseto)
Superficie ingresso: 50 m² (tutto l’ambiente)
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«La ricetta per l’ingresso perfetto è composta da semplicità, luce naturale e ampi spazi a tutta altezza. Per l’ingresso di Torre del Giglio del Castello di Magliano sono stati utilizzati unicamente materiali di recupero, manovalanza e artigiani del posto. L’intenzione era di evocare i luoghi storici e i materiali dell’epoca e del territorio toscano. Entrando in questo spazio le persone devono vivere le sensazione del benessere, del passato e del vissuto senza che però venga meno il comfort dei giorni nostri».
Architetto: Sonia Cozzula di Cozy Design
Dove: Magliano (Grosseto)
Superficie ingresso: 50 m² (tutto l’ambiente)
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«La ricetta per l’ingresso perfetto è composta da semplicità, luce naturale e ampi spazi a tutta altezza. Per l’ingresso di Torre del Giglio del Castello di Magliano sono stati utilizzati unicamente materiali di recupero, manovalanza e artigiani del posto. L’intenzione era di evocare i luoghi storici e i materiali dell’epoca e del territorio toscano. Entrando in questo spazio le persone devono vivere le sensazione del benessere, del passato e del vissuto senza che però venga meno il comfort dei giorni nostri».
6. Arredi su misura e apertura verso la zona giorno
Architetti: Grippo + Murzi
Dove: Roma
Superficie ingresso: 6 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«L’ingresso rappresenta il primo impatto che un ospite ha con l’appartamento. Di conseguenza riteniamo che questo spazio debba essere accogliente e luminoso. Per fare questo cerchiamo sempre di inserire degli arredi su misura che possano valorizzare lo spazio da un punto di vista estetico, mantenendo un carattere funzionale.
Inoltre, il nostro approccio è quello di non chiudere mai l’ingresso bensì lasciarlo il più aperto possibile verso la zona giorno, marcando il passaggio fra questi due ambienti non attraverso l’inserimento di porte ma variando le altezza grazie ai controsoffitti».
Architetti: Grippo + Murzi
Dove: Roma
Superficie ingresso: 6 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«L’ingresso rappresenta il primo impatto che un ospite ha con l’appartamento. Di conseguenza riteniamo che questo spazio debba essere accogliente e luminoso. Per fare questo cerchiamo sempre di inserire degli arredi su misura che possano valorizzare lo spazio da un punto di vista estetico, mantenendo un carattere funzionale.
Inoltre, il nostro approccio è quello di non chiudere mai l’ingresso bensì lasciarlo il più aperto possibile verso la zona giorno, marcando il passaggio fra questi due ambienti non attraverso l’inserimento di porte ma variando le altezza grazie ai controsoffitti».
7. Pareti décor dall’impatto scenografico
Architetto: Rachele Biancalani
Dove: Arezzo
Superficie ingresso: 8 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«L’ingresso è una delle zone dell’abitazione sulle quali puntare di più: qui l’effetto scenografico è il benvenuto perché l’ospite avrà la prima impressione sull’intera abitazione. Nei casi in cui non possiamo fare modifiche strutturali e non possiamo intervenire più di tanto a livello di arredi, perché lo spazio non si presta a essere riempito, è importante valorizzare l’esistente con una parete unica e particolare decorata a mano. In questo caso abbiamo utilizzato Verderame di Novacolor e ricreato un effetto di finte pannellature di lamiera di rame ossidata. Lo stesso trattamento è stato applicato alla lampada applique (Box di Linealight) e alla scarpiera realizzata su nostro disegno in MDF. La panca Softwood di Lago si abbina perfettamente alle sfumature verde acqua del rame ossidato».
Architetto: Rachele Biancalani
Dove: Arezzo
Superficie ingresso: 8 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«L’ingresso è una delle zone dell’abitazione sulle quali puntare di più: qui l’effetto scenografico è il benvenuto perché l’ospite avrà la prima impressione sull’intera abitazione. Nei casi in cui non possiamo fare modifiche strutturali e non possiamo intervenire più di tanto a livello di arredi, perché lo spazio non si presta a essere riempito, è importante valorizzare l’esistente con una parete unica e particolare decorata a mano. In questo caso abbiamo utilizzato Verderame di Novacolor e ricreato un effetto di finte pannellature di lamiera di rame ossidata. Lo stesso trattamento è stato applicato alla lampada applique (Box di Linealight) e alla scarpiera realizzata su nostro disegno in MDF. La panca Softwood di Lago si abbina perfettamente alle sfumature verde acqua del rame ossidato».
8. L’armadio guardaroba rivisitato in chiave moderna
Architetti: Studio2A+Partner
Dove: Roma
Superficie ingresso: 6 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«In passato l’ingresso assumeva, assieme al soggiorno, un valore di rappresentanza per l’appartamento. Oggi invece, in un’ottica di ottimizzazione degli spazi, viene per lo più considerato erroneamente un ambiente superfluo, da ripensare e includere in un più ampio living open space, rischiando di perdere l’aspetto funzionale intrinseco.
In questo progetto si è cercato di unire entrambe le visioni realizzando un armadio a muro che permette di fondere idealmente, mediante la scelta del colore uguale alle pareti, il soggiorno con l’ingresso e al tempo stesso, lasciare a quest’ultimo la sua originaria funzionalità, grazie al vano appendiabiti (in questo caso a vista), alla seduta integrata e ai vani sottostanti dove riporre scarpe e/o borse.
Il nostro consiglio per un ingresso perfetto è quello di non perdere mai di vista l’importanza della sua funzionalità che, seppur ripensato in un ambiente più ampio, rimane sempre un filtro ideale tra il mondo esterno e la vita privata».
Architetti: Studio2A+Partner
Dove: Roma
Superficie ingresso: 6 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«In passato l’ingresso assumeva, assieme al soggiorno, un valore di rappresentanza per l’appartamento. Oggi invece, in un’ottica di ottimizzazione degli spazi, viene per lo più considerato erroneamente un ambiente superfluo, da ripensare e includere in un più ampio living open space, rischiando di perdere l’aspetto funzionale intrinseco.
In questo progetto si è cercato di unire entrambe le visioni realizzando un armadio a muro che permette di fondere idealmente, mediante la scelta del colore uguale alle pareti, il soggiorno con l’ingresso e al tempo stesso, lasciare a quest’ultimo la sua originaria funzionalità, grazie al vano appendiabiti (in questo caso a vista), alla seduta integrata e ai vani sottostanti dove riporre scarpe e/o borse.
Il nostro consiglio per un ingresso perfetto è quello di non perdere mai di vista l’importanza della sua funzionalità che, seppur ripensato in un ambiente più ampio, rimane sempre un filtro ideale tra il mondo esterno e la vita privata».
9. La toilette di supporto per la massima igiene
Architetti: Atelier Zero
Dove: Milano
Superficie ingresso: 2,5 m² calpestabili (3,5 considerando la parte armadiata)
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«L’ingresso dovrebbe funzionare come uno spazio di sosta prima di entrare in casa, uno spazio dove si svolgono azioni di routine come togliersi la giacca, le scarpe, appoggiare la borsa, svuotare le tasche, ecc. Riuscire a ricavare e definire uno spazio con il giusto supporto per poter svolgere queste azioni è a nostro parere la cosa più importante. Nell’immagine del progetto di riferimento si è anche aggiunta una toilette di supporto con sanitari e lavamani».
Architetti: Atelier Zero
Dove: Milano
Superficie ingresso: 2,5 m² calpestabili (3,5 considerando la parte armadiata)
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«L’ingresso dovrebbe funzionare come uno spazio di sosta prima di entrare in casa, uno spazio dove si svolgono azioni di routine come togliersi la giacca, le scarpe, appoggiare la borsa, svuotare le tasche, ecc. Riuscire a ricavare e definire uno spazio con il giusto supporto per poter svolgere queste azioni è a nostro parere la cosa più importante. Nell’immagine del progetto di riferimento si è anche aggiunta una toilette di supporto con sanitari e lavamani».
10. Mobili multifunzione e disegni di luci
Architetti: BIANCOSTUDIO
Dove: Milano
Superficie ingresso: circa 2,5 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«L’ingresso deve essere accogliente e luminoso, dare qualche anticipazione sulla casa senza svelarne completamente la bellezza racchiusa.
In questo progetto si presentava un po’ anonimo, non attrezzato e aperto direttamente sul soggiorno; inoltre era presente un pilastro un po’ fastidioso e difficile da gestire. Abbiamo lavorato con questi elementi “sfavorevoli” integrandoli nel disegno degli spazi: e così la colonna e il controsoffitto diventano due elementi prismatici che dialogano e si fondono con l’arredamento, il colore e la luce.
Il mobile in acciaio e legno, scomposto in un gioco di volumi sospesi, costituisce un filtro sia estetico che funzionale. Accompagna nell’accesso alla casa assecondando le attività quotidiane: levarsi la giacca, posare l’ombrello, togliersi le scarpe, svuotare le tasche e viceversa. Dal lato del soggiorno funziona come una credenza per la zona pranzo e contenitore di oggetti speciali.
La luce ricopre un ruolo di particolare importanza nel dare senso a questa articolazione di volumi: un taglio di luce a forma di L crea una sorta di portale luminoso che enfatizza l’idea di “porta e di ingresso”, mentre dei faretti piccoli e discreti aggiungono alcuni tocchi morbidi di luce che mettono in risalto altri dettagli».
E ora, tocca a te: quale tra queste foto di ingressi ti ha colpito di più? Com’è il tuo ingresso ideale?
Architetti: BIANCOSTUDIO
Dove: Milano
Superficie ingresso: circa 2,5 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto:
«L’ingresso deve essere accogliente e luminoso, dare qualche anticipazione sulla casa senza svelarne completamente la bellezza racchiusa.
In questo progetto si presentava un po’ anonimo, non attrezzato e aperto direttamente sul soggiorno; inoltre era presente un pilastro un po’ fastidioso e difficile da gestire. Abbiamo lavorato con questi elementi “sfavorevoli” integrandoli nel disegno degli spazi: e così la colonna e il controsoffitto diventano due elementi prismatici che dialogano e si fondono con l’arredamento, il colore e la luce.
Il mobile in acciaio e legno, scomposto in un gioco di volumi sospesi, costituisce un filtro sia estetico che funzionale. Accompagna nell’accesso alla casa assecondando le attività quotidiane: levarsi la giacca, posare l’ombrello, togliersi le scarpe, svuotare le tasche e viceversa. Dal lato del soggiorno funziona come una credenza per la zona pranzo e contenitore di oggetti speciali.
La luce ricopre un ruolo di particolare importanza nel dare senso a questa articolazione di volumi: un taglio di luce a forma di L crea una sorta di portale luminoso che enfatizza l’idea di “porta e di ingresso”, mentre dei faretti piccoli e discreti aggiungono alcuni tocchi morbidi di luce che mettono in risalto altri dettagli».
E ora, tocca a te: quale tra queste foto di ingressi ti ha colpito di più? Com’è il tuo ingresso ideale?
Architetti: Studio Paradisiartificiali
Dove: Milano
Superficie: 6,5 m²
Il consiglio del Pro per l’ingresso perfetto: «L’ingresso sta alla casa come la prima pagina di un racconto sta a un libro: è qui che avviene l’imprinting, e suggeriamo di anticipare tutto lo spirito che ritroveremo nel resto della casa.
Nel dialogo con i committenti li abituiamo all’uso della parola “vestibolo” al posto di “ingresso” che si limita a evocare un luogo di transito, mentre qui avvengono gesti pieni di significato e utilità. Pensiamo all’antico rito della svestizione, oggi rielaborato in chiave moderna attraverso la buona pratica del togliersi le scarpe prima di entrare in casa. Interessante notare come sempre più spesso ci viene richiesto di prevedere soluzioni come vani scarpiera all’entrata. Se per altre culture è un’usanza scontata, da noi sta assumendo il valore della scoperta che diventa un’opportunità per affermare nuovi standard di igiene e di comfort, e per riscoprire valenze più simboliche legate alla sacralità e all’intimismo dello spazio domestico.
Ogni buona prassi, per diventare abitudine consolidata, necessita di essere agevolata. È quindi utile prevedere una piccola panchetta, perché mettere le scarpe stando in piedi risulta scomodo e innaturale.
Per l’appendiabiti, si può giocare sulle diverse altezze degli abitanti. In questo caso il padrone di casa ha un’altezza invidiabile, mentre il figlioletto arriva a malapena alle maniglie delle porte. Applicando pois su varie altezze (set di appendiabiti The Dots di Muuto) è come se avessimo riservato a ciascuno il proprio spazio».
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