Cosa Accadrà in Cucina? Il Nostro Reportage dal Salone del Mobile
6 tendenze viste (e provate) per voi a Eurocucina 2018
Cucine da sogno, dimostrazioni dal vivo delle ultime soluzioni high-tech, elettrodomestici intelligenti e cooking show di celebri chef: durante l’ultima edizione del Salone Internazionale del Mobile (Milano, 17-22 aprile 2018) cadeva anche l’appuntamento biennale con Eurocucina e FTK, Technology For the Kitchen.
Abbiamo cercato di capire come sta evolvendo l’ambiente più vivo e innovativo della casa: la cucina. Tra le novità, soluzioni compositive sempre più flessibili (anche con moduli componibili che escono dalle misure standard) e nuovi elettrodomestici rubati al mondo professionale.
Le aziende immaginano cucine-salotto e banconi-tavoli che non hanno confini tra zona lavoro e fuochi. Se nelle case di oggi cucina e zona giorno diventano sempre più spesso un ambiente unico, la progettazione va nella direzione di soddisfare questa convivenza con arredi a scomparsa o talmente minimal da mimetizzarsi nel living.
Abbiamo cercato di capire come sta evolvendo l’ambiente più vivo e innovativo della casa: la cucina. Tra le novità, soluzioni compositive sempre più flessibili (anche con moduli componibili che escono dalle misure standard) e nuovi elettrodomestici rubati al mondo professionale.
Le aziende immaginano cucine-salotto e banconi-tavoli che non hanno confini tra zona lavoro e fuochi. Se nelle case di oggi cucina e zona giorno diventano sempre più spesso un ambiente unico, la progettazione va nella direzione di soddisfare questa convivenza con arredi a scomparsa o talmente minimal da mimetizzarsi nel living.
Cucina in linea, a parete, SC 01 di Sanwa Company
Il modello “sospeso” ha anche la cappa e ha un prezzo accessibile, se comparato con altro modelli industriali: 1.600 euro.
La cucina compatta su ruote (adatta anche per gli esterni) ha anche lo spazio per un mini frigorifero, come quelli che si trovano negli hotel.
Il modello “sospeso” ha anche la cappa e ha un prezzo accessibile, se comparato con altro modelli industriali: 1.600 euro.
La cucina compatta su ruote (adatta anche per gli esterni) ha anche lo spazio per un mini frigorifero, come quelli che si trovano negli hotel.
Cucina AC 01 Adjustable Compact Kitchen di Sanwa Company, design YutoRie
L’azienda ha anche sviluppato una cucina a parete richiudibile, pensata per utenti con disabilità. È disegnata per essere accessibile con la sedia a rotelle e si può alzare e abbassare elettricamente tramite un bottone, così da funzionare come cucina quando abbassata e aperta, e da scrivania quando chiusa e rialzata.
L’azienda ha anche sviluppato una cucina a parete richiudibile, pensata per utenti con disabilità. È disegnata per essere accessibile con la sedia a rotelle e si può alzare e abbassare elettricamente tramite un bottone, così da funzionare come cucina quando abbassata e aperta, e da scrivania quando chiusa e rialzata.
Inside System, cabina accessibile e personalizzabile con all’interno cucina K-Lab di Ernestomeda
2. Cucina-bancone e iper organizzata
Il mobile cucina diventa più leggero e informale: tutto rimane a vista, ma l’ordine è d’obbligo. A questi proposito vengono in aiuto divisori, portabottiglie, ganci, supporti per i bicchieri, divisori per cassetti.
Come emerge dalla ricerca Houzz Tendenze in Cucina 2018, infatti, cercare di limitare il disordine è uno dei motivi principali che ha spinto le persone a rinnovare i pensili durante la ristrutturazione della cucina.
Se proprio lasciare tutto in vista può sembrare troppo ardito, si può optare per una soluzione a scomparsa, come quella proposta da Ernestomeda, azienda attenta al fatto che le cucine oggi convivono spesso con la zona giorno.
Foto sotto: dettaglio dell’attrezzatura Surf per cassetti, sempre di Ernestomeda
2. Cucina-bancone e iper organizzata
Il mobile cucina diventa più leggero e informale: tutto rimane a vista, ma l’ordine è d’obbligo. A questi proposito vengono in aiuto divisori, portabottiglie, ganci, supporti per i bicchieri, divisori per cassetti.
Come emerge dalla ricerca Houzz Tendenze in Cucina 2018, infatti, cercare di limitare il disordine è uno dei motivi principali che ha spinto le persone a rinnovare i pensili durante la ristrutturazione della cucina.
Se proprio lasciare tutto in vista può sembrare troppo ardito, si può optare per una soluzione a scomparsa, come quella proposta da Ernestomeda, azienda attenta al fatto che le cucine oggi convivono spesso con la zona giorno.
Foto sotto: dettaglio dell’attrezzatura Surf per cassetti, sempre di Ernestomeda
Cucina: Natural e Color Trend di Stosa
3. Superfici continue
La cucina aperta sulla zona giorno sembra sempre meno una cucina: l’armadio-cabina viene coordinato con l’arredamento del living e l’isola si mimetizza nelle fattezze di un grande tavolo monomaterico.
Ad esempio Stosa ha integrato nel top in stratificato HPL color lavagna i fuochi a gas e il lavello in acciaio a filo, lasciando più spazio possibile al piano di lavoro.
3. Superfici continue
La cucina aperta sulla zona giorno sembra sempre meno una cucina: l’armadio-cabina viene coordinato con l’arredamento del living e l’isola si mimetizza nelle fattezze di un grande tavolo monomaterico.
Ad esempio Stosa ha integrato nel top in stratificato HPL color lavagna i fuochi a gas e il lavello in acciaio a filo, lasciando più spazio possibile al piano di lavoro.
Cucina prototipo Monolight di Elica, design Fabrizio Crisà
In modo ancora più visionario, l’industrial designer Fabrizio Crisà, responsabile del Design Center di Elica, ha presentato la cucina-concept Monolight, dove è possibile cucinare con le padelle direttamente sul piano di lavoro in legno o gres. Nessuna magia: sotto uno strato di 5 mm di materiale è nascosto un piano a induzione. «Siamo partiti da una semplice idea, quella di essere liberi di cucinare su qualsiasi superficie e, per ottenere questo scopo, abbiamo creato un sistema in cui i vari elementi – le pentole, i materiali e l’induzione –lavorano insieme per ottenere un effetto estetico e funzionale mai visto prima. La ricerca condotta sui materiali ci ha portato ad avere sia il legno che il grès stabilizzati anche alle alte temperature» dichiara Fabrizio Crisà. «Questa cucina, quando non in uso, è un oggetto bellissimo da vedere».
In modo ancora più visionario, l’industrial designer Fabrizio Crisà, responsabile del Design Center di Elica, ha presentato la cucina-concept Monolight, dove è possibile cucinare con le padelle direttamente sul piano di lavoro in legno o gres. Nessuna magia: sotto uno strato di 5 mm di materiale è nascosto un piano a induzione. «Siamo partiti da una semplice idea, quella di essere liberi di cucinare su qualsiasi superficie e, per ottenere questo scopo, abbiamo creato un sistema in cui i vari elementi – le pentole, i materiali e l’induzione –lavorano insieme per ottenere un effetto estetico e funzionale mai visto prima. La ricerca condotta sui materiali ci ha portato ad avere sia il legno che il grès stabilizzati anche alle alte temperature» dichiara Fabrizio Crisà. «Questa cucina, quando non in uso, è un oggetto bellissimo da vedere».
Piastra a induzione integrata nel top cucina in gres porcellanato di SapienStone in collaborazione con TPB Top Porzelanik Barcelona
Abbattitore di temperatura BlastChiller di Electrolux
4. Elettrodomestici dalle cucine professionali
Sempre più soluzioni nate nelle cucine dei ristoranti arrivano nelle nostre case. Tra queste, l’abbattitore di temperatura. Utilizzato per congelare i cibi e ridurre al minimo il fenomeno della cristallizzazione e per non disperdere le proprietà organolettiche (nonché per surgelare il pesce da consumare crudo, mantenendo la sua qualità ma eliminando pericolosi parassiti), è ormai una realtà anche per l’uso domestico.
Electrolux, ad esempio, ha creato BlastChiller, con cui si possono raffreddare rapidamente bottiglie, dolci appena sfornati o congelare gli alimenti. Le tre funzioni (abbattimento delicato a 5 °C, abbattimento rapido a 3 °C e surgelazione a - 18 °C) possono essere attivate con una speciale termosonda, in grado di misurare la temperatura direttamente all’interno degli alimenti, oppure indicandone manualmente il peso.
Arriva sempre dal mondo delle cucine professionali, il forno KeepHeat di Hoover che cucina e conserva, tutto in uno. Finita la cottura, basta dividere in porzioni ciò che si è cucinato e metterlo sottovuoto o in barattoli sterilizzati, per conservarlo, selezionando l’apposita opzione, a una temperatura costante di 62 °C.
Il cibo, una volta cotto, non dovrebbe raffreddarsi: sono infatti gli sbalzi di temperatura che lo fanno deteriorare e proliferare batteri, diminuendo il tempo di conservazione.
«Il cibo conservato sottovuoto a 62 °C potrebbe durare anche due settimane» ci raccontano i tecnici dello stand Hoover.
Non è questo però lo scopo per cui è stato pensato: questa funzione, infatti, torna utile a chi ha tempo di cucinare solo nel weekend e vuole poi consumare il cibo nei giorni successivi, oppure per preparare tutto prima dell’arrivo degli ospiti. Infatti il piatto nel forno, così conservato, è già alla temperatura perfetta per essere servito e consumato.
4. Elettrodomestici dalle cucine professionali
Sempre più soluzioni nate nelle cucine dei ristoranti arrivano nelle nostre case. Tra queste, l’abbattitore di temperatura. Utilizzato per congelare i cibi e ridurre al minimo il fenomeno della cristallizzazione e per non disperdere le proprietà organolettiche (nonché per surgelare il pesce da consumare crudo, mantenendo la sua qualità ma eliminando pericolosi parassiti), è ormai una realtà anche per l’uso domestico.
Electrolux, ad esempio, ha creato BlastChiller, con cui si possono raffreddare rapidamente bottiglie, dolci appena sfornati o congelare gli alimenti. Le tre funzioni (abbattimento delicato a 5 °C, abbattimento rapido a 3 °C e surgelazione a - 18 °C) possono essere attivate con una speciale termosonda, in grado di misurare la temperatura direttamente all’interno degli alimenti, oppure indicandone manualmente il peso.
Arriva sempre dal mondo delle cucine professionali, il forno KeepHeat di Hoover che cucina e conserva, tutto in uno. Finita la cottura, basta dividere in porzioni ciò che si è cucinato e metterlo sottovuoto o in barattoli sterilizzati, per conservarlo, selezionando l’apposita opzione, a una temperatura costante di 62 °C.
Il cibo, una volta cotto, non dovrebbe raffreddarsi: sono infatti gli sbalzi di temperatura che lo fanno deteriorare e proliferare batteri, diminuendo il tempo di conservazione.
«Il cibo conservato sottovuoto a 62 °C potrebbe durare anche due settimane» ci raccontano i tecnici dello stand Hoover.
Non è questo però lo scopo per cui è stato pensato: questa funzione, infatti, torna utile a chi ha tempo di cucinare solo nel weekend e vuole poi consumare il cibo nei giorni successivi, oppure per preparare tutto prima dell’arrivo degli ospiti. Infatti il piatto nel forno, così conservato, è già alla temperatura perfetta per essere servito e consumato.
Forno Dialogo di Miele
5. Cucina high-tech
Presentato per la prima volta all’IFA di Berlino lo scorso settembre, il forno Dialogo di Miele cuoce i cibi in un modo tutto nuovo.
Selezionando sul display touch gli alimenti infornati, due antenne interne inviano delle onde elettromagnetiche agli alimenti per stabilirne la quantità, regolando di conseguenza la quantità di energia necessaria per cuocere quello specifico cibo.
Questo permette di cucinare un piatto composto da più ingredienti (ad esempio un arrosto di carne con le verdure di contorno) alla perfezione e tutto in una volta, risparmiando tempo e fatica.
La porta del forno è così spessa per evitare interferenze con i cellulari (la frequenza delle onde elettromagnetiche è sostanzialmente la stessa): «Nessun pericolo per la nostra salute – assicura Carlo Santeroni, Product & Sales Trainer di Miele – ma si tratta di un prodotto nuovo e quindi arrivato dopo, mentre per legge bisogna tutelare chi era già presente prima».
Nulla a che veder con il cugino “forno a microonde”, anche se l’analogia verrebbe spontanea: «La frequenza delle onde è diversa, l’efficacia è diversa, il principio di funzionamento è diverso – continua Carlo Santeroni – il nuovo forno di Miele infatti “dialoga” con il cibo (da qui il nome), mentre con il classico microonde si tratta di un monologo».
5. Cucina high-tech
Presentato per la prima volta all’IFA di Berlino lo scorso settembre, il forno Dialogo di Miele cuoce i cibi in un modo tutto nuovo.
Selezionando sul display touch gli alimenti infornati, due antenne interne inviano delle onde elettromagnetiche agli alimenti per stabilirne la quantità, regolando di conseguenza la quantità di energia necessaria per cuocere quello specifico cibo.
Questo permette di cucinare un piatto composto da più ingredienti (ad esempio un arrosto di carne con le verdure di contorno) alla perfezione e tutto in una volta, risparmiando tempo e fatica.
La porta del forno è così spessa per evitare interferenze con i cellulari (la frequenza delle onde elettromagnetiche è sostanzialmente la stessa): «Nessun pericolo per la nostra salute – assicura Carlo Santeroni, Product & Sales Trainer di Miele – ma si tratta di un prodotto nuovo e quindi arrivato dopo, mentre per legge bisogna tutelare chi era già presente prima».
Nulla a che veder con il cugino “forno a microonde”, anche se l’analogia verrebbe spontanea: «La frequenza delle onde è diversa, l’efficacia è diversa, il principio di funzionamento è diverso – continua Carlo Santeroni – il nuovo forno di Miele infatti “dialoga” con il cibo (da qui il nome), mentre con il classico microonde si tratta di un monologo».
Piano cottura a induzione con sistema di ventilazione integrata inductionAir System di Siemens
I piani a induzione diventano sempre più smart: Siemens, ad esempio, ha sviluppato la funzione flexMotion che permette di spostare velocemente le pentole tra le varie zone cottura perché il piano si ricorda le impostazioni immesse; ha anche integrato una potente cappa aspirante dotata di bacinella di raccolta liquidi – nel caso in cui si rovesciasse qualcosa – facile da svuotare e pulire.
«Può accadere che i vapori che si sviluppano dalla cottura non vengano aspirati subito – spiega Giuseppe Rago, Training Manager di BSH Home Appliances Group – ad esempio perché si sta usando una pentola molto alta. Ma l’elevata potenza della cappa la rende estremamente efficace: il nostro sistema di ventilazione integrata, infatti, riesce a filtrare fino a 700 m³ d’aria all’ora ed è quindi adatto a ogni ambiente, anche per quelli di grandi dimensioni.
Bisogna però ricordare che una parte importante del lavoro di una cappa avviene dopo aver terminato di cucinare: per questo non bisognerebbe mai spegnerla subito, ma lasciarla andare, magari alla potenza minima, per altri 10/15 minuti in base a ciò che si è cucinato e agli odori che si sono sviluppati. Questo consiglio vale in generale, per tutte le cappe» conclude Rago.
I piani a induzione diventano sempre più smart: Siemens, ad esempio, ha sviluppato la funzione flexMotion che permette di spostare velocemente le pentole tra le varie zone cottura perché il piano si ricorda le impostazioni immesse; ha anche integrato una potente cappa aspirante dotata di bacinella di raccolta liquidi – nel caso in cui si rovesciasse qualcosa – facile da svuotare e pulire.
«Può accadere che i vapori che si sviluppano dalla cottura non vengano aspirati subito – spiega Giuseppe Rago, Training Manager di BSH Home Appliances Group – ad esempio perché si sta usando una pentola molto alta. Ma l’elevata potenza della cappa la rende estremamente efficace: il nostro sistema di ventilazione integrata, infatti, riesce a filtrare fino a 700 m³ d’aria all’ora ed è quindi adatto a ogni ambiente, anche per quelli di grandi dimensioni.
Bisogna però ricordare che una parte importante del lavoro di una cappa avviene dopo aver terminato di cucinare: per questo non bisognerebbe mai spegnerla subito, ma lasciarla andare, magari alla potenza minima, per altri 10/15 minuti in base a ciò che si è cucinato e agli odori che si sono sviluppati. Questo consiglio vale in generale, per tutte le cappe» conclude Rago.
SmegConnect, la app iOS e Android per smartphone e tablet
6. Cucina connessa
Un capitolo a parte merita il tema della cucina connessa, anche perché sempre più aziende (e non più solo quelle di fascia alta) stanno inserendo funzionalità domotiche.
Attraverso le app si può sbirciare dentro il frigo dotato di telecamera per vedere cosa manca prima di fare la spesa, far partire il forno e monitorare cosa accade all’interno mentre si sta tornando a casa dal lavoro, impostare i cicli di lavaggio di lavatrice e lavastoviglie.
Smeg ha presentato una cantinetta per i vini connessa a piattaforme di ricette e vendita (Cucchiaio d’Argento e Tannico), così che gli appassionati di vino alle prime armi possano, oltre a fare acquisti, apprendere come meglio conservare le varie bottiglie di vino e come abbinarle al cibo.
Infine, se la cucina connessa ha inizialmente usato gli schermi di smartphone e tablet come interfaccia, ora si punta tutto sui display touch integrati nell’elettrodomestico, che diventano sempre più grandi, intuitivi, a colori, dove si possono persino vedere dei video tutorial con la preparazione dei piatti.
Candy, addirittura, ha trasformato lo sportello del forno Watch&Touch in un monitor touch da 19” connesso a internet, da dove guardare le video ricette, navigare nel browser e inserire le impostazioni per cucinare. Sembra che non manchi molto all’integrazione di app come Netflix. E per vedere come procede la nostra ricetta? Dal monitor del forno o da smartphone, attraverso una telecamera che riprende dentro, ovviamente!
Dalla ricerca Houzz Tendenze in Cucina 2018
La Nuova Cucina Italiana: Open Space, Tecnologica e Ordinatissima
Le 8 Tendenze del Salone del Mobile 2018
6. Cucina connessa
Un capitolo a parte merita il tema della cucina connessa, anche perché sempre più aziende (e non più solo quelle di fascia alta) stanno inserendo funzionalità domotiche.
Attraverso le app si può sbirciare dentro il frigo dotato di telecamera per vedere cosa manca prima di fare la spesa, far partire il forno e monitorare cosa accade all’interno mentre si sta tornando a casa dal lavoro, impostare i cicli di lavaggio di lavatrice e lavastoviglie.
Smeg ha presentato una cantinetta per i vini connessa a piattaforme di ricette e vendita (Cucchiaio d’Argento e Tannico), così che gli appassionati di vino alle prime armi possano, oltre a fare acquisti, apprendere come meglio conservare le varie bottiglie di vino e come abbinarle al cibo.
Infine, se la cucina connessa ha inizialmente usato gli schermi di smartphone e tablet come interfaccia, ora si punta tutto sui display touch integrati nell’elettrodomestico, che diventano sempre più grandi, intuitivi, a colori, dove si possono persino vedere dei video tutorial con la preparazione dei piatti.
Candy, addirittura, ha trasformato lo sportello del forno Watch&Touch in un monitor touch da 19” connesso a internet, da dove guardare le video ricette, navigare nel browser e inserire le impostazioni per cucinare. Sembra che non manchi molto all’integrazione di app come Netflix. E per vedere come procede la nostra ricetta? Dal monitor del forno o da smartphone, attraverso una telecamera che riprende dentro, ovviamente!
Dalla ricerca Houzz Tendenze in Cucina 2018
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1. Cucina compatta (e di design)
In queste cucine c’è tutto il necessario: lavello, fuochi, spazio per lo stoccaggio. Tutto in formato “mini” ovviamente. Chi meglio dei giapponesi poteva esplorare il tema delle cucine piccole? In Giappone, per fare un confronto, la misura minima di un abitazione è di 25 m², contro i 28 m² dell’Italia.
Sanwa Company ha presentato dei piccoli gioielli di design – versioni compatte dei suoi modelli di punta – coinvolgendo, per altri nuovi modelli, anche dei progettisti italiani (Alessandro Mendini, Bestetti Associati ed Elisa Ossino).