Le 8 Tendenze del Salone del Mobile 2018
Nessun colpo di scena, ma molta ricerca su materiali tradizionali. Con ritorni agli anni '70 e prudenti sperimentazioni
Al Salone del Mobile di quest’anno gli arredi non sono solo da guardare ma anche da toccare, per apprezzarne materiali e trame. Sono pensati per una casa rassicurante e autentica, da vivere e arredare secondo il proprio modo di essere, le proprie abitudini. Arredi belli, ma mai – o quasi mai – sopra le righe, progettati per durare nel tempo e resistere all’usura, oppure assecondarla, accettando il cambiamento a essa dovuto. L’innovazione c’è ma non è dirompente o spiazzante, piuttosto è rassicurante. C’è un timido ma costante ritorno al piccolo dettaglio decorativo, inteso come elemento unico, duraturo e prezioso. La manifattura è riscoperta e celebrata nella decorazione e nei mobilio, in un mondo che su altri fronti più specifici, dalla cucina al bagno, si muove invece verso la domotica e la tecnologia.
Nuovi colori per la linea Bitta di Rodolfo Dordoni per Kettal
Più riposante e rassicurante dell’arancione, ma spesso ad esso abbinato, il verde è un altro colore dominante nella fiera di quest’anno. Menta, salvia e sottobosco sono le tonalità individuate negli arredi per interni così come in quelli per esterni.
Più riposante e rassicurante dell’arancione, ma spesso ad esso abbinato, il verde è un altro colore dominante nella fiera di quest’anno. Menta, salvia e sottobosco sono le tonalità individuate negli arredi per interni così come in quelli per esterni.
Madia Enfold in verde salvia di Thomas Bentzen per Muuto
Divano Branco di Kunikazu Hamanishi, visto al Salone Satellite
Anche al Salone Satellite, sezione della fiera dedicata ai designer emergenti e fucina di nuove tendenze, domina il verde, soprattutto nelle tonalità della salvia.
Anche al Salone Satellite, sezione della fiera dedicata ai designer emergenti e fucina di nuove tendenze, domina il verde, soprattutto nelle tonalità della salvia.
Divano Tape di Benjamin Hubert per Moroso
2. Il senso del tatto
Troviamo il verde anche in abbinamenti azzardati ma indovinati, come nel divano Tape di Moroso, pensato come un insieme di moduli di tessuto da assemblare, uniti da nastro in poliuretano. In tema di tessuti e imbottiti, la filosofia ricorrente in fiera è quella dell’arredo da vivere, con cui relazionarsi. Come? Attraverso il tatto, con rivestimenti che invitano a toccare e a percepire le trame consistenti dei tessuti.
2. Il senso del tatto
Troviamo il verde anche in abbinamenti azzardati ma indovinati, come nel divano Tape di Moroso, pensato come un insieme di moduli di tessuto da assemblare, uniti da nastro in poliuretano. In tema di tessuti e imbottiti, la filosofia ricorrente in fiera è quella dell’arredo da vivere, con cui relazionarsi. Come? Attraverso il tatto, con rivestimenti che invitano a toccare e a percepire le trame consistenti dei tessuti.
Divano Casa Modernista di Nipa Doshi e Jonathan Levien per Moroso
Le trame sono visibili, diventano motivo decorativo, spesso ispirato al tweed. I cuscini sono tanti e grandi, soffici già alla vista, il divano è un rifugio accogliente in cui stare comodi e rilassarsi.
Le trame sono visibili, diventano motivo decorativo, spesso ispirato al tweed. I cuscini sono tanti e grandi, soffici già alla vista, il divano è un rifugio accogliente in cui stare comodi e rilassarsi.
Lampada Light Light di Dimitri Bähler per Established & Sons
Infine, ritroviamo il paese del Sol Levante nella valorizzazione della manifattura, di cui le tradizionali lampade di carta sono reinterpretate in chiave contemporanea da Established & Sons nel progetto di Dimitri Bähler che abbina l’elemento naturale della carta washi – fatta a mano in Giappone – con il carbonio della struttura che la sorregge.
Infine, ritroviamo il paese del Sol Levante nella valorizzazione della manifattura, di cui le tradizionali lampade di carta sono reinterpretate in chiave contemporanea da Established & Sons nel progetto di Dimitri Bähler che abbina l’elemento naturale della carta washi – fatta a mano in Giappone – con il carbonio della struttura che la sorregge.
Lampada Birds di Oiva Toikka per Magis in collaborazione con IIttala
4. Piccoli oggetti unici e specchi decorativi
Torna il gusto dell’oggetto puramente decorativo, frutto talvolta di un’ibridazione tra manifattura e industria. Magis, ad esempio, ha creato in collaborazione con IIttala – marchio finlandese – le lampade scultura Birds di Oliva Toikka. Sono realizzate in policarbonato con una tecnica di stampaggio rotazionale, aggiungendo granulati di colore diverso. Il risultato è che ciascuna lampada è un pezzo unico.
4. Piccoli oggetti unici e specchi decorativi
Torna il gusto dell’oggetto puramente decorativo, frutto talvolta di un’ibridazione tra manifattura e industria. Magis, ad esempio, ha creato in collaborazione con IIttala – marchio finlandese – le lampade scultura Birds di Oliva Toikka. Sono realizzate in policarbonato con una tecnica di stampaggio rotazionale, aggiungendo granulati di colore diverso. Il risultato è che ciascuna lampada è un pezzo unico.
Specchi di Studio Roso per Republic of Fritz Hansen
Discreti dettagli decorativi vestono anche le pareti, in primis gli specchi in forme diverse e in colori tenui oppure iridescenti.
Discreti dettagli decorativi vestono anche le pareti, in primis gli specchi in forme diverse e in colori tenui oppure iridescenti.
Rivestimento parete di Aldo Cibic per Listone Giordano e Inkiostro Bianco
Il legno torna con intarsi e colorazioni inaspettate e viene utilizzato come rivestimento a parete – che ci riporta agli anni ‘70 già citati – segnando il nuovo corso di questo materiale familiare ma non più scontato nelle sue interpretazioni.
Il legno torna con intarsi e colorazioni inaspettate e viene utilizzato come rivestimento a parete – che ci riporta agli anni ‘70 già citati – segnando il nuovo corso di questo materiale familiare ma non più scontato nelle sue interpretazioni.
Il tavolo Il Naturale di Heinz Glatzl & Joachim Mayr per Moroso è realizzato in legno massello “asciugato in maniera naturale per preservarne la superficie originale”, come si legge nel comunicato stampa. La colorazione è frutto dell’applicazione di resine, cere e olii naturali, lasciati penetrare nel legno che ne viene impregnato in profondità. Le venature e i nodi sono preservati.
Persino Kartell, azienda storicamente votata ai materiali plastici, adotta il legno, affidandone l’interpretazione a Philippe Starck con la serie Woody.
Tavolo Materic di Piero Lissoni per Porro
6. Leggero come il marmo
Accanto al legno, la fiera decreta una nuova ascesa del marmo che vince la sfida paradossale di diventare leggero, almeno alla vista. I piani di tavoli e tavolini sono sottili, mai massicci, e poggiano su altrettanto sottili ed essenziali strutture, spesso metalliche.
6. Leggero come il marmo
Accanto al legno, la fiera decreta una nuova ascesa del marmo che vince la sfida paradossale di diventare leggero, almeno alla vista. I piani di tavoli e tavolini sono sottili, mai massicci, e poggiano su altrettanto sottili ed essenziali strutture, spesso metalliche.
Nella foto precedente: vuove versioni del tavolino di Paul McCobb per Republic of Fritz Hansen. Sopra, il tavolo Bold di Daniele Lago per Lago
7. Sperimentazioni digitali
Il marmo, o meglio, l’effetto marmo, si presta anche alle sperimentazioni di Lago, che applica la tecnica di stampa digitale al cristallo nella finitura XGlass, applicata a tavoli e arredi contenitori.
7. Sperimentazioni digitali
Il marmo, o meglio, l’effetto marmo, si presta anche alle sperimentazioni di Lago, che applica la tecnica di stampa digitale al cristallo nella finitura XGlass, applicata a tavoli e arredi contenitori.
Poltrona Bulco e tavolino Bou di Giulia Urciuoli e Andrea Pezzoli, visti al Salone Satellite
8. Tempo per sé: istruzioni per l’uso
L’arredo deve aiutarci a ritrovare il tempo per noi stessi. Pause da dedicare alla lettura, alla compagnia. Questi momenti hanno bisogno di spazi dedicati e proprio a questa filosofia si ispira il progetto di Giulia Urciuoli e Andrea Pezzoli che al Salone Satellite hanno presentato il prototipo Bulco – poltrona che integra luce da lettura e tavolino – e Bou – tavolino da bistrot che integra una luce ed è abbinata a due sedute. Arredi compatti ma completi, adatti anche a spazi contenuti.
8. Tempo per sé: istruzioni per l’uso
L’arredo deve aiutarci a ritrovare il tempo per noi stessi. Pause da dedicare alla lettura, alla compagnia. Questi momenti hanno bisogno di spazi dedicati e proprio a questa filosofia si ispira il progetto di Giulia Urciuoli e Andrea Pezzoli che al Salone Satellite hanno presentato il prototipo Bulco – poltrona che integra luce da lettura e tavolino – e Bou – tavolino da bistrot che integra una luce ed è abbinata a due sedute. Arredi compatti ma completi, adatti anche a spazi contenuti.
Tavolo Verdable di Anna Szczurek e Sophie Berianidze visto al Salone Satellite
Gli spazi domestici, infatti, sono sempre più ridotti, ma non siamo disposti a rinunciare a funzionalità e bellezza. Il verde è tornato nelle case, non solo come tendenza jungalow ma anche, in modo più tradizionale e poetico. In armonia con la necessità di ottimizzare gli spazi, il tavolo Verdable di Anna Szczurek e Sophie Berianidze, dove si possono inserire fiori o piante che si riflettono, amplificando la propria presenza, nel top a specchio.
Gli spazi domestici, infatti, sono sempre più ridotti, ma non siamo disposti a rinunciare a funzionalità e bellezza. Il verde è tornato nelle case, non solo come tendenza jungalow ma anche, in modo più tradizionale e poetico. In armonia con la necessità di ottimizzare gli spazi, il tavolo Verdable di Anna Szczurek e Sophie Berianidze, dove si possono inserire fiori o piante che si riflettono, amplificando la propria presenza, nel top a specchio.
Proprio un esperimento fatto da Lago nel 2016, che integrava un piano cottura a induzione in un tavolo da pranzo, viene ora rievocato da Kartell, che in linea con la tendenza di oggi, a lavorare in casa e a sovrapporre spazio di lavoro e di convivialità, ha lanciato I-Table di Piero Lissoni, un tavolo ibrido che può essere scrivania e tavolo da pranzo ma diventa anche piccolo piano cottura a induzione.
Anche l’innovazione, dunque, asseconda un modo di stare in casa fatto di momenti semplici e quotidiani e di spazi sempre più ibridi e dedicati a diverse funzioni. A conferma di un bisogno di rassicurazione, da soddisfare in un ambiente accogliente, arredato con qualità, estetica e strutturale.
Altro
Cosa Accadrà in Cucina? Il Nostro Reportage dal Salone del Mobile
Anche l’innovazione, dunque, asseconda un modo di stare in casa fatto di momenti semplici e quotidiani e di spazi sempre più ibridi e dedicati a diverse funzioni. A conferma di un bisogno di rassicurazione, da soddisfare in un ambiente accogliente, arredato con qualità, estetica e strutturale.
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Total look arancione per un revival anni Settanta. Il colore ricorrente nelle novità lanciate in questo salone è senza dubbio l’arancione, declinato in varie tonalità: dal “mango” adottato da Vitra in un forte revival degli anni ‘70 – nell’immagine, uno degli allestimenti creati dall’azienda in fiera – al più tenue corallo, che vedremo in seguito, nel progetto proposto da Cristina Celestino per Gebrüder Thonet Vienna.