9 Esperti Svelano i loro Segreti per Arredare il Bagno
9 domande x 9 professionisti: consigli utili e trucchi da esperto che rispondono ai classici dubbi su come arredare e ristrutturare
L’arredo bagno offre una varietà importante per la scelta di rubinetteria, sanitari, top… tanto da poter restare disorientati per gli eventuali problemi che potrebbe comportante una scelta piuttosto che un’altra.
Per questo motivo abbiamo chiesto a nove professionisti iscritti su Houzz di darci delle precise indicazioni in merito. I professionisti intervistati sono:
Per questo motivo abbiamo chiesto a nove professionisti iscritti su Houzz di darci delle precise indicazioni in merito. I professionisti intervistati sono:
- Cristina Reccagni, responsabile Semprelegno (Lissone, provincia di Monza e Brianza)
- Bartolomeo Quintiliani, architetto di studioQ (Roma)
- Andrea Bonessa, architetto di Onice Architetti (Torino)
- Patrizio Roma, architetto (Roma)
- Davide Pavanello, interior designer di Spazi Forme Segni Visioni (Gallare, provincia di Varese)
- Thomas Grossi, architetto di 02A Studio (Roma)
- Alessandro Veneri, architetto di Plus Concept Studio (Guastalla, provincia di Reggio Emilia)
- Antonio Perrone, architetto (Torino)
- Alberto Carminati, referente Arredolinea Snc (Osio Sotto, provincia di Bergamo)
2. Scarico libero click clack: quali sono le sue caratteristiche?
«Lo scarico libero non ha particolari controindicazioni, può essere usato in qualsiasi condizione e con qualsiasi lavabo commerciale. Solitamente lo installa l’idraulico e fa parte di tutto il blocco della piletta di scarico. Se si rompe si può sostituire con poca spesa cambiando solo il tappo. Per questo conviene scegliere un buon prodotto in quanto è facile trovarne i ricambi», spiega Bartolomeo Quintiliani.
«Lo scarico libero non ha particolari controindicazioni, può essere usato in qualsiasi condizione e con qualsiasi lavabo commerciale. Solitamente lo installa l’idraulico e fa parte di tutto il blocco della piletta di scarico. Se si rompe si può sostituire con poca spesa cambiando solo il tappo. Per questo conviene scegliere un buon prodotto in quanto è facile trovarne i ricambi», spiega Bartolomeo Quintiliani.
3. Ampio vetro doccia: quando sceglierlo, come fissarlo e pulirlo?
«Personalmente progetto un vetro di ampie dimensioni quando voglio che la zona doccia debba assumere un ruolo principale all’interno dello spazio bagno o, in alternativa, quando la doccia rimane volutamente a vista dalla camera. La procedura per il montaggio prevede un’accurata impermeabilizzazione della zona del vetro a contatto con il piatto doccia, in modo che non ci possano essere spiacevoli perdite d’acqua verso il pavimento del bagno. In genere prediligo fissaggi nascosti, con canaline in acciaio inox all’interno della muratura, in modo che a opera ultimata si possa vedere il vetro senza alcun fissaggio. Per la pulizia la giusta soluzione resta il buon vecchio panno passato sul vetro dopo l’utilizzo. Le nuove tecnologie potrebbero venirci incontro, oramai sempre più sovente sul mercato sono immessi prodotti nanotecnologici che permettono all’acqua di scivolare dalle superfici», dice Andrea Bonessa.
«Personalmente progetto un vetro di ampie dimensioni quando voglio che la zona doccia debba assumere un ruolo principale all’interno dello spazio bagno o, in alternativa, quando la doccia rimane volutamente a vista dalla camera. La procedura per il montaggio prevede un’accurata impermeabilizzazione della zona del vetro a contatto con il piatto doccia, in modo che non ci possano essere spiacevoli perdite d’acqua verso il pavimento del bagno. In genere prediligo fissaggi nascosti, con canaline in acciaio inox all’interno della muratura, in modo che a opera ultimata si possa vedere il vetro senza alcun fissaggio. Per la pulizia la giusta soluzione resta il buon vecchio panno passato sul vetro dopo l’utilizzo. Le nuove tecnologie potrebbero venirci incontro, oramai sempre più sovente sul mercato sono immessi prodotti nanotecnologici che permettono all’acqua di scivolare dalle superfici», dice Andrea Bonessa.
4. Colonna multifunzione: cosa sapere per sceglierla?
«Per una colonna multifunzione non è importante la portata quanto la pressione dell’acqua, quindi attenzione ai piani alti dove la pressione è inferiore, se la colonna non ha alcun allaccio elettrico non ci sono particolare norme da rispettare», riferisce Patrizio Roma.
«Per una colonna multifunzione non è importante la portata quanto la pressione dell’acqua, quindi attenzione ai piani alti dove la pressione è inferiore, se la colonna non ha alcun allaccio elettrico non ci sono particolare norme da rispettare», riferisce Patrizio Roma.
5. Doccia in mansarda: come va realizzata?
«La cabina va realizzata su misura viste le diverse altezze dei lati della doccia. In questo caso si tratta di un vano molto ampio, di circa 180 x 80 cm di larghezza e si affaccia su un grande lucernario motorizzato. L’idea è stata quella di realizzare una doccia sotto le stelle: il soffione è applicato infatti a sbalzo nella muratura che contorna la grande finestra. Alzando gli occhi al cielo l’unica cosa che si vedrà saranno le stelle. L’altezza minima da garantire è quella per legge e può essere ridotta a 240 cm», spiega Davide Pavanello.
«La cabina va realizzata su misura viste le diverse altezze dei lati della doccia. In questo caso si tratta di un vano molto ampio, di circa 180 x 80 cm di larghezza e si affaccia su un grande lucernario motorizzato. L’idea è stata quella di realizzare una doccia sotto le stelle: il soffione è applicato infatti a sbalzo nella muratura che contorna la grande finestra. Alzando gli occhi al cielo l’unica cosa che si vedrà saranno le stelle. L’altezza minima da garantire è quella per legge e può essere ridotta a 240 cm», spiega Davide Pavanello.
6. Doccia filo pavimento: come si evitano infiltrazioni e muffe?
«La doccia nella foto si definisce doccia a filo pavimento piastrellabile in quanto, con un apposita piletta è possibile evitare l’uso del classico piatto doccia in ceramica e proseguire, senza soluzione di continuità, con la pavimentazione presente nel resto del bagno, assicurando l’adeguata pendenza attraverso una graduale inclinazione delle piastrelle verso lo scarico. Questo sistema facilita le operazioni di pulizia venendo a mancare angoli e giunzioni tra materiali che, con il passare del tempo, tendono a deteriorarsi. Si può realizzare anche in un bagno esistente assicurandosi però di avere un massetto abbastanza alto che permetta all’acqua di scarico di defluire correttamente. Un lavoro a regola d’arte prevede che, una volta realizzato il massetto con pendenza del 2% verso la canalina, si applichi una guaina in polietilene, preferibilmente con nervature cave che ne facilitano l’ancoraggio al collante. Guaina che rivestirà non solo il massetto ma che salirà anche a parete sotto il rivestimento, impermeabilizzando tutta la zona doccia», spiega Thomas Grossi.
«La doccia nella foto si definisce doccia a filo pavimento piastrellabile in quanto, con un apposita piletta è possibile evitare l’uso del classico piatto doccia in ceramica e proseguire, senza soluzione di continuità, con la pavimentazione presente nel resto del bagno, assicurando l’adeguata pendenza attraverso una graduale inclinazione delle piastrelle verso lo scarico. Questo sistema facilita le operazioni di pulizia venendo a mancare angoli e giunzioni tra materiali che, con il passare del tempo, tendono a deteriorarsi. Si può realizzare anche in un bagno esistente assicurandosi però di avere un massetto abbastanza alto che permetta all’acqua di scarico di defluire correttamente. Un lavoro a regola d’arte prevede che, una volta realizzato il massetto con pendenza del 2% verso la canalina, si applichi una guaina in polietilene, preferibilmente con nervature cave che ne facilitano l’ancoraggio al collante. Guaina che rivestirà non solo il massetto ma che salirà anche a parete sotto il rivestimento, impermeabilizzando tutta la zona doccia», spiega Thomas Grossi.
7. Sanitari sospesi: come devono essere montati?
«I sanitari sospesi richiedono scarichi a parete, le tubazioni andranno predisposte all’interno della muratura assieme ai fissaggi, in base alle schede tecniche degli elementi scelti, che ormai si collocano in tutte le fasce di prezzo. In caso di scarico a pavimento esistente bisognerà deviare le tubazioni a parete con degli spacchi in opera. Il tutto ad un costo abbastanza contenuto considerando anche le detrazioni fiscali che si possono ottenere con un intervento del genere», racconta Alessandro Veneri.
«I sanitari sospesi richiedono scarichi a parete, le tubazioni andranno predisposte all’interno della muratura assieme ai fissaggi, in base alle schede tecniche degli elementi scelti, che ormai si collocano in tutte le fasce di prezzo. In caso di scarico a pavimento esistente bisognerà deviare le tubazioni a parete con degli spacchi in opera. Il tutto ad un costo abbastanza contenuto considerando anche le detrazioni fiscali che si possono ottenere con un intervento del genere», racconta Alessandro Veneri.
8. Vasca in stile vittoriano: che intervento specifico richiede?
«Lo scarico della vasca va collocato direttamente a pavimento intervenendo sul rivestimento ceramico», dice Antonio Perrone.
«Lo scarico della vasca va collocato direttamente a pavimento intervenendo sul rivestimento ceramico», dice Antonio Perrone.
9. Vasca ad angolo: quando sceglierla?
«La vasca angolo è consigliabile esclusivamente per bagni relativamente piccoli o con vincoli scomodi (vasca sotto finestra che implica la scomodità di accesso all’infisso) o per bagni molto grandi con la possibilità di impatto scenografico. Gli elementi sono scelti in base al progetto, in generale l’utilizzo della vasca angolare è sconsigliato in confronto a quello della vasca tradizionale o centro stanza, eccetto nel caso di idromassaggio in aggiunta a vasca normale», dice Alberto Carminati.
Altro
Foto di Bagni
Consigli e Idee per il Bagno
«La vasca angolo è consigliabile esclusivamente per bagni relativamente piccoli o con vincoli scomodi (vasca sotto finestra che implica la scomodità di accesso all’infisso) o per bagni molto grandi con la possibilità di impatto scenografico. Gli elementi sono scelti in base al progetto, in generale l’utilizzo della vasca angolare è sconsigliato in confronto a quello della vasca tradizionale o centro stanza, eccetto nel caso di idromassaggio in aggiunta a vasca normale», dice Alberto Carminati.
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Consigli e Idee per il Bagno
«Per quanto riguarda il montaggio della rubinetteria a parete, richiede tempi d’installazione maggiori rispetto a quella da incasso e ovviamente i costi sono lievemente superiori. Bisogna assolutamente rivolgersi a un idraulico professionista non solo per avere la certezza di un lavoro ben fatto ma anche per essere corredati della propria certificazione», spiega Cristina Reccagni.