Come Organizzare lo Spazio in un Bagno Piccolo con Finestra
I suggerimenti dei Pro di Houzz per gestire gli spazi di un bagno piccolo e godere di una stanza accogliente e luminosa
Com’è il tuo bagno? Dov’è posizionata la finestra: nella doccia, in fondo alla stanza, o c’è un abbaino? Hai una vasca sotto la finestra? Abbiamo intervistato sei professionisti di Houzz e abbiamo individuato cinque possibili casi in funzione delle diverse caratteristiche di bagni piccoli con finestra. I Pro consigliano come gestire gli spazi, dove posizionare la doccia o la vasca, e non mancano suggerimenti e trucchi per godere di una stanza funzionale e accogliente, anche se i centimetri non sono tanti. Per esempio, preferire un box doccia a tinta unita perché il colore filtrerebbe la luce entrante dalla finestra alterando la percezione dei colori della stanza o giocare con gli
specchi sulle pareti per avere maggiore rifrazione della luce e, quindi, un ambiente più luminoso.
I consigli professionali di:
Susanna Tamborini ed Emanuela Baccichetti, architette di ESSEstudioarch, Varese
Paolo Cipollina, titolare di studio Chromasom, Roma
Viviana Dell’Acqua e Francesco Feliziani, architetti di Alhambretto Design Studio, Parabiago (MI)
Isabella Franco, architetta, Milano
Martina Margaria, architetta di Milano Abita, Milano
Andrea Vertua, architetto, Cazzago San Martino (Brescia)
Le foto dei bagni qui presentati non corrispondono tutti a bagni dalla piccola metratura, ma sono buoni esempi per l’idea di gestione dello spazio che presentano.
specchi sulle pareti per avere maggiore rifrazione della luce e, quindi, un ambiente più luminoso.
I consigli professionali di:
Susanna Tamborini ed Emanuela Baccichetti, architette di ESSEstudioarch, Varese
Paolo Cipollina, titolare di studio Chromasom, Roma
Viviana Dell’Acqua e Francesco Feliziani, architetti di Alhambretto Design Studio, Parabiago (MI)
Isabella Franco, architetta, Milano
Martina Margaria, architetta di Milano Abita, Milano
Andrea Vertua, architetto, Cazzago San Martino (Brescia)
Le foto dei bagni qui presentati non corrispondono tutti a bagni dalla piccola metratura, ma sono buoni esempi per l’idea di gestione dello spazio che presentano.
L’infisso è in pvc? «Se non fosse, è necessario prestare anche più attenzione. Bisogna prevedere un opportuno sistema di protezione del serramento, da utilizzare durante la doccia per evitare che la finestra venga bagnata dal getto d’acqua. Per esempio una tenda idrorepellente o anche un vetro apribile. Consiglio di rivestire il davanzale con un materiale idoneo, marmo o pietra, o anche con la piastrella del rivestimento della doccia» affermano i progettisti di ESSEstudioarch.
Gli fa eco Martina Margaria di Milano Abita: «Il serramento in doccia dovrebbe essere in pvc e avere il vetro opalino, in sostituzione della tenda, per la privacy. Se, tuttavia, la finestra godesse di una bella vista sull’esterno, opterei per un vetro trasparente. Qualora, per diversi motivi (per esempi tempi brevi, economie ristrette…) il serramento non fosse in pvc, la soluzione ideale, rapida ed economica, è una tenda a rullo in materiale resinato o plastico (in generale waterproof) leggermente più larga del serramento e da fissarsi al di sopra. Consiglio di scegliere un box doccia a tinta neutra, non colorata. Il colore filtrerebbe la luce entrante dalla finestra alterando la percezione dei colori della stanza».
Trova un esperto di bagni nella tua zona che ti aiuti nel tuo progetto
Gli fa eco Martina Margaria di Milano Abita: «Il serramento in doccia dovrebbe essere in pvc e avere il vetro opalino, in sostituzione della tenda, per la privacy. Se, tuttavia, la finestra godesse di una bella vista sull’esterno, opterei per un vetro trasparente. Qualora, per diversi motivi (per esempi tempi brevi, economie ristrette…) il serramento non fosse in pvc, la soluzione ideale, rapida ed economica, è una tenda a rullo in materiale resinato o plastico (in generale waterproof) leggermente più larga del serramento e da fissarsi al di sopra. Consiglio di scegliere un box doccia a tinta neutra, non colorata. Il colore filtrerebbe la luce entrante dalla finestra alterando la percezione dei colori della stanza».
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2. Bagno rettangolare con finestra in fondo
Andrea Vertua consiglia, in sostituzione della doccia, di scegliere la vasca da bagno: «Contribuirà a creare un effetto scenografico molto gradevole soprattutto se la porta d’entrata è frontale rispetto alla parete con finestra. Andrei a
sottolineare la presenza della vasca realizzando un gradino sopra elevato sul quale appoggiarla – soprattutto in caso di vasche freestanding – o valorizzerei le pareti che incorniciano la vasca con un materiale – o anche un rivestimento – differente».
Cerca altre ispirazioni per il bagno nella sezione Foto. Puoi raffinare la ricerca per colore, budget, zona, dimensione… Salva le foto migliori in un ideabook.
Andrea Vertua consiglia, in sostituzione della doccia, di scegliere la vasca da bagno: «Contribuirà a creare un effetto scenografico molto gradevole soprattutto se la porta d’entrata è frontale rispetto alla parete con finestra. Andrei a
sottolineare la presenza della vasca realizzando un gradino sopra elevato sul quale appoggiarla – soprattutto in caso di vasche freestanding – o valorizzerei le pareti che incorniciano la vasca con un materiale – o anche un rivestimento – differente».
Cerca altre ispirazioni per il bagno nella sezione Foto. Puoi raffinare la ricerca per colore, budget, zona, dimensione… Salva le foto migliori in un ideabook.
3. Bagno lungo e stretto con finestra in fondo
«La prima regola è: spostare tutti gli elementi lunga una sola parete. Ricordiamo che ognuno ha bisogno frontalmente – da parete o da sanitario posto frontale – di almeno 55 cm per un utilizzo comodo. Un’idea è scegliere il vaso con funzione incorporata di bidet o predisporre un doccino a lato del water. È possibile anche separare i sanitari con un termoarredo a bandiera o scegliendo un separé in ferro zincato o in lamiera forata. Una soluzione così consente il passaggio di luce, diminuendo la percezione della lunghezza del locale», spiegano i progettisti di ESSEstudioarch.
Continua Vertua: «Lasciare la finestra nella doccia è una delle soluzioni più comuni se il bagno ha dimensioni piccole, soprattutto se la larghezza del locale non permette un passaggio ottimale in presenza di una doccia lungo la parete. Questa idea funziona in particolare con bagni molto lunghi e piuttosto stretti». Vi sono alcuni accorgimenti da considerare: «Consiglio di scegliere un serramento a prova di umidità; prevedere un sistema di oscuramento con materiale plastico e idrorepellente; installare un box doccia con vetro trasparente per non compromettere l’ingresso della luce naturale dalla finestra e, quando possibile, preferire soluzioni con vetro freestanding piuttosto che un box doccia con chiusura tradizionale. Infine, preferire un piatto doccia a filo pavimento per non interrompere visivamente lo sviluppo dell’ambiente», conclude.
Margaria ricorda di evitare «l’effetto tunnel, giocando con soluzioni ottiche che allarghino la stanza e duplichino la finestra. Molto efficace in tal senso è l’applicazione di un grande specchio orizzontale lungo la parete lunga».
«La prima regola è: spostare tutti gli elementi lunga una sola parete. Ricordiamo che ognuno ha bisogno frontalmente – da parete o da sanitario posto frontale – di almeno 55 cm per un utilizzo comodo. Un’idea è scegliere il vaso con funzione incorporata di bidet o predisporre un doccino a lato del water. È possibile anche separare i sanitari con un termoarredo a bandiera o scegliendo un separé in ferro zincato o in lamiera forata. Una soluzione così consente il passaggio di luce, diminuendo la percezione della lunghezza del locale», spiegano i progettisti di ESSEstudioarch.
Continua Vertua: «Lasciare la finestra nella doccia è una delle soluzioni più comuni se il bagno ha dimensioni piccole, soprattutto se la larghezza del locale non permette un passaggio ottimale in presenza di una doccia lungo la parete. Questa idea funziona in particolare con bagni molto lunghi e piuttosto stretti». Vi sono alcuni accorgimenti da considerare: «Consiglio di scegliere un serramento a prova di umidità; prevedere un sistema di oscuramento con materiale plastico e idrorepellente; installare un box doccia con vetro trasparente per non compromettere l’ingresso della luce naturale dalla finestra e, quando possibile, preferire soluzioni con vetro freestanding piuttosto che un box doccia con chiusura tradizionale. Infine, preferire un piatto doccia a filo pavimento per non interrompere visivamente lo sviluppo dell’ambiente», conclude.
Margaria ricorda di evitare «l’effetto tunnel, giocando con soluzioni ottiche che allarghino la stanza e duplichino la finestra. Molto efficace in tal senso è l’applicazione di un grande specchio orizzontale lungo la parete lunga».
4. Bagno con vasca sotto la finestra
ESSEstudioarch consiglia di prestare attenzione alla scelta della vasca e di predisporre di conseguenza la rubinetteria cosicché non intralci l’apertura dell’anta. Una buona idea è usufruire del vano sottofinestra – se presente – per ricavare una mensola portaoggetti. Qualora scegliessimo una vasca freestanding, l’ideale sarebbe che vi fosse dietro una parete libera, da impreziosire con un carta da parati o piastrelle a tema.
Andrea Vertua ricorda: «È importante valutare gli ingombri della vasca per permettere un’apertura agevole della finestra. La vasca freestanding ha più libertà di spazio rispetto a una soluzione classica poiché i lati sono liberi».
ESSEstudioarch consiglia di prestare attenzione alla scelta della vasca e di predisporre di conseguenza la rubinetteria cosicché non intralci l’apertura dell’anta. Una buona idea è usufruire del vano sottofinestra – se presente – per ricavare una mensola portaoggetti. Qualora scegliessimo una vasca freestanding, l’ideale sarebbe che vi fosse dietro una parete libera, da impreziosire con un carta da parati o piastrelle a tema.
Andrea Vertua ricorda: «È importante valutare gli ingombri della vasca per permettere un’apertura agevole della finestra. La vasca freestanding ha più libertà di spazio rispetto a una soluzione classica poiché i lati sono liberi».

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L’architetto Franco aggiunge: «Se il bagno ha un lato corto di 160 cm, è possibile posizionare la vasca sotto la finestra. Bisogna verificare sempre prima l’apertura per non avere sorprese. Meglio optare per una vasca che abbia una larghezza massima pari a 60-70 cm».
Per agevolare l’apertura della finestra, così da non dover scavalcare la vasca, Margaria consiglia di predisporre un comando elettrico per l’apertura e chiusura di finestra e tapparella, a fianco dei pulsanti di accensione della luce.
Per agevolare l’apertura della finestra, così da non dover scavalcare la vasca, Margaria consiglia di predisporre un comando elettrico per l’apertura e chiusura di finestra e tapparella, a fianco dei pulsanti di accensione della luce.
5. Bagno con finestra alta
ESSEstudioarch ricorda di prestare attenzione all’illuminazione. Oltre a un sistema di luce diffusa, diventa obbligatoria la luce diretta sullo specchio.
«In presenza di un bagno con finestra posizionata ad un’altezza maggiore rispetto all’altezza di un serramento tradizionale (circa 90-100cm), consiglio di optare per una soluzione con doccia piuttosto che con vasca perché risulta più facile arrivare alla maniglia per l’apertura», spiega Vertua.
«Se la finestra è alta, è possibile posizionare sotto il lavandino o se il lato con finestra alta è sufficientemente largo, qui è possibile collocare vaso e bidet», consiglia l’architetto Franco.
Conclude Margaria: «Le finestre alte hanno una larghezza inferiore rispetto alle soluzioni classiche, pertanto in caso di debole ingresso di luce naturale, potrebbe essere interessante posizionare uno o più specchi sulle pareti, per avere maggiore rifrazione della luce».
ESSEstudioarch ricorda di prestare attenzione all’illuminazione. Oltre a un sistema di luce diffusa, diventa obbligatoria la luce diretta sullo specchio.
«In presenza di un bagno con finestra posizionata ad un’altezza maggiore rispetto all’altezza di un serramento tradizionale (circa 90-100cm), consiglio di optare per una soluzione con doccia piuttosto che con vasca perché risulta più facile arrivare alla maniglia per l’apertura», spiega Vertua.
«Se la finestra è alta, è possibile posizionare sotto il lavandino o se il lato con finestra alta è sufficientemente largo, qui è possibile collocare vaso e bidet», consiglia l’architetto Franco.
Conclude Margaria: «Le finestre alte hanno una larghezza inferiore rispetto alle soluzioni classiche, pertanto in caso di debole ingresso di luce naturale, potrebbe essere interessante posizionare uno o più specchi sulle pareti, per avere maggiore rifrazione della luce».
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Se la finestra è sul lato stretto del bagno, l’architetta Isabella Franco consiglia di scegliere una doccia passante per agevolare l’apertura.
Dallo studio Chromasom di Paolo Cipollina consigliano di posizionare il box doccia nel punto in cui c’è la finestra. Un modello walk-in permette di avvicinarsi alla finestra e di aprirla senza che venga invaso l’ambiente doccia. Sotto la finestra, se possibile, meglio lasciare il termosifone e ricavare anche una mensola, utile per esempio per riporre vasi che decorano la stanza.
Nel bagno in foto, gli architetti di Alhambretto Design Studio hanno scelto di posizionare la doccia sulla parete di fondo, dove c’è la finestra, per ottimizzare gli spazi; era, dicono i progettisti, la soluzione migliore per sfruttare e valorizzare la nicchia. Questo ha permesso di inserire, in un bagno di dimensioni ridotte, una doccia 90x90 cm. Inoltre, per dare carattere all’ambiente è stato scelta una tonalità color antracite per il soffitto, in contrasto con il gres porcellanato bianco che riveste pareti e pavimento.