Ristrutturare
9 Domande Più Una (Bizzarra) per Scegliere il Progettista di Interni
Un metodo pratico per capire e conoscere il professionista che dovrà prendersi cura dei vostri spazi
Nel complesso settore delle ristrutturazioni di interni, per ottenere i migliori risultati una condizione essenziale è il confronto continuo tra il cliente e il professionista. Quella che si instaura è una relazione creativa e responsabile che va dalla scelta delle maestranze fino alla gestione del budget e degli imprevisti in corso d’opera. Esageriamo ovviamente se lo avviciniamo ad una sorta di fidanzamento (a tempo!), ma non ci allontaniamo nemmeno molto, perché le analogie sono molte: ci si sceglie, ci si conosce, si parla e se tutto va bene si arriva a far nascere ciò che ci si era costruito insieme! Non per niente, l’architetto del XV secolo Filarete scriveva: “L’architettura per nascere ha bisogno di un padre e di una madre, la madre è l’architetto, il padre è il committente”.
Logicamente il professionista dovrà dipanare difficoltà e proporre buone soluzioni, ma lo farà sempre basandosi su un costante confronto con il cliente. Insomma, una buona comunicazione è la base di molte relazioni felici, anche di questa!
Logicamente il professionista dovrà dipanare difficoltà e proporre buone soluzioni, ma lo farà sempre basandosi su un costante confronto con il cliente. Insomma, una buona comunicazione è la base di molte relazioni felici, anche di questa!
1. In che modo lavora:
“Qual è il modus operandi del Suo studio? Come si svolgerà l’intero iter della Sua consulenza?”
Conoscere in che maniera lavora il progettista è importante non solo per capirne la caratteristiche, ma anche per allinearsi ai suoi tempi e per sondare come potrebbe rapportarsi con maestranze e rivenditori.
“Qual è il modus operandi del Suo studio? Come si svolgerà l’intero iter della Sua consulenza?”
Conoscere in che maniera lavora il progettista è importante non solo per capirne la caratteristiche, ma anche per allinearsi ai suoi tempi e per sondare come potrebbe rapportarsi con maestranze e rivenditori.
2. Lo stile e la tecnica:
“Lei segue un Suo stile consolidato o rapporta la Sua tecnica e la Sua creatività al gusto del cliente?”
Questa domanda serve per comprendere la sua flessibilità, la capacità di ascoltare il cliente, di sciogliere alcuni nodi dovuti al carattere e alle paure che spesso possono creare spiacevoli muri tra cliente e progettista.
“Lei segue un Suo stile consolidato o rapporta la Sua tecnica e la Sua creatività al gusto del cliente?”
Questa domanda serve per comprendere la sua flessibilità, la capacità di ascoltare il cliente, di sciogliere alcuni nodi dovuti al carattere e alle paure che spesso possono creare spiacevoli muri tra cliente e progettista.
3. La fase preliminare:
“Ha bisogno di un sopralluogo prima dell’intervento progettuale o le bastano delle indicazioni preliminari per sapermi fornire il preventivo?”
L’estrema rapidità nel voler accorciare questa fase preliminare o l’eccessiva meticolosità nel capire tutto prima di elaborare un preventivo denotano entrambi un piccolo indizio sulla peculiarità del professionista.
“Ha bisogno di un sopralluogo prima dell’intervento progettuale o le bastano delle indicazioni preliminari per sapermi fornire il preventivo?”
L’estrema rapidità nel voler accorciare questa fase preliminare o l’eccessiva meticolosità nel capire tutto prima di elaborare un preventivo denotano entrambi un piccolo indizio sulla peculiarità del professionista.
4. Il portfolio lavori:
“Possiamo visionare alcuni dei suoi lavori insieme?”
Visionare le immagini dei lavori con l’ausilio del commento dello stesso progettista aiuta a capirne i metodi e l’approccio alla progettazione. Quindi importante ascoltare il perché si è adottato un certo stile o come si sono risolte specifiche problematiche.
“Possiamo visionare alcuni dei suoi lavori insieme?”
Visionare le immagini dei lavori con l’ausilio del commento dello stesso progettista aiuta a capirne i metodi e l’approccio alla progettazione. Quindi importante ascoltare il perché si è adottato un certo stile o come si sono risolte specifiche problematiche.
5. I tempi:
“Quali sono, solitamente, i tempi di esecuzione per una progettazione con questa tipologia di intervento?”
Anche in questo caso tempi troppo corti o troppo lunghi tracciano un profilo particolare del professionista, su cui poter riflettere.
“Quali sono, solitamente, i tempi di esecuzione per una progettazione con questa tipologia di intervento?”
Anche in questo caso tempi troppo corti o troppo lunghi tracciano un profilo particolare del professionista, su cui poter riflettere.
6. I servizi offerti:
“Oltre alla redazione del progetto, quali altri servizi il suo studio potrebbe fornirmi?”
A volte conviene incaricare il progettista su più fronti, per più aspetti, con la garanzia di un miglior servizio da parte di chi conosce l’intero progetto nei suoi dettagli (acquisto arredi e materiali, direzione lavori, pratiche comunali…).
“Oltre alla redazione del progetto, quali altri servizi il suo studio potrebbe fornirmi?”
A volte conviene incaricare il progettista su più fronti, per più aspetti, con la garanzia di un miglior servizio da parte di chi conosce l’intero progetto nei suoi dettagli (acquisto arredi e materiali, direzione lavori, pratiche comunali…).
7. La chiarezza della parcella: “Nel preventivo saranno riportate le voci relative alle modalità di acconto e del saldo?”
La chiarezza nel riportare le voci riguardanti le modalità di pagamento da parte del progettista permette di affrontare le scadenze e stabilire un piano generale di spese da sostenere.
La chiarezza nel riportare le voci riguardanti le modalità di pagamento da parte del progettista permette di affrontare le scadenze e stabilire un piano generale di spese da sostenere.
8. Documenti e analisi:
“Quali documenti sono necessari per avviare il progetto di massima e che tipo di analisi vanno effettuate prima di iniziare?”
La conoscenza di informazioni, peculiarità ed eventualmente criticità relative al sito oggetto di intervento sono basilari perché un progettista possa formulare qualsiasi ipotesi progettuale, tanto quanto la conoscenza delle esigenze del cliente.
Per ulteriori consigli sulla scelta del professionista leggi anche Ristrutturare: Come e Perché Scegliere un Architetto
“Quali documenti sono necessari per avviare il progetto di massima e che tipo di analisi vanno effettuate prima di iniziare?”
La conoscenza di informazioni, peculiarità ed eventualmente criticità relative al sito oggetto di intervento sono basilari perché un progettista possa formulare qualsiasi ipotesi progettuale, tanto quanto la conoscenza delle esigenze del cliente.
Per ulteriori consigli sulla scelta del professionista leggi anche Ristrutturare: Come e Perché Scegliere un Architetto
9. L’empatia:
“Anche se siamo in una fase molto preliminare vorrei sapere quali particolari problematiche ha evidenziato finora e quali punti di forza?”
Questa è una domanda per testare che grado di empatia ha il progettista con il lavoro che andrà a svolgere. Spesso per un tecnico sensibile oltre che all’entità economica della sua parcella è importante potersi affascinare e dimostrare entusiasmo, per poi approcciarsi al meglio al progetto che realizzerà.
“Anche se siamo in una fase molto preliminare vorrei sapere quali particolari problematiche ha evidenziato finora e quali punti di forza?”
Questa è una domanda per testare che grado di empatia ha il progettista con il lavoro che andrà a svolgere. Spesso per un tecnico sensibile oltre che all’entità economica della sua parcella è importante potersi affascinare e dimostrare entusiasmo, per poi approcciarsi al meglio al progetto che realizzerà.
E per finire, se l’incontro si svolge nello studio del progettista, ecco l’ultima bizzarra (ma non inutile) domanda.
10. Nello studio del professionista: “Cortesemente, potrebbe indicarmi dov’è il bagno?”
Può sembrare una semplice battuta ma in effetti è un quesito razionale: distaccarsi dal luogo fisico dell’incontro e raggiungere, ad esempio, il bagno, può permettere di visionare altre parti del luogo di lavoro del professionista. Spesso lo stesso bagno, negli studi come nei ristoranti, la dice lunga su come un’azienda cura gli aspetti quotidiani e che rilievo pone sui dettagli. Non bisogna però confondere la mancanza di cura con il disordine: una scrivania poco ordinata ma operativa denota una positiva attività professionale, un bagno dai colori eccentrici ma ben pulito esprime una certa dose di creatività e al contempo di rispetto per chi lo utilizzerà.
Raccontaci: quali sono, secondo te, le domande più importanti da porre al progettista? Hai altri consigli per una comunicazione efficace? Condividi la tua esperienza nei Commenti.
10. Nello studio del professionista: “Cortesemente, potrebbe indicarmi dov’è il bagno?”
Può sembrare una semplice battuta ma in effetti è un quesito razionale: distaccarsi dal luogo fisico dell’incontro e raggiungere, ad esempio, il bagno, può permettere di visionare altre parti del luogo di lavoro del professionista. Spesso lo stesso bagno, negli studi come nei ristoranti, la dice lunga su come un’azienda cura gli aspetti quotidiani e che rilievo pone sui dettagli. Non bisogna però confondere la mancanza di cura con il disordine: una scrivania poco ordinata ma operativa denota una positiva attività professionale, un bagno dai colori eccentrici ma ben pulito esprime una certa dose di creatività e al contempo di rispetto per chi lo utilizzerà.
Raccontaci: quali sono, secondo te, le domande più importanti da porre al progettista? Hai altri consigli per una comunicazione efficace? Condividi la tua esperienza nei Commenti.
Lo faremo utilizzando per le 10 domande il Lei, immaginandoci ancora in un contesto sconosciuto e quindi formale come lo studio del progettista, per poi augurarsi, più in là, di passare ad una conversazione più rilassata.