Le Case di Houzz
Storie: La Casa di Daniele con MOB Architects è Nata su Houzz
Dal terrazzo con vasca idromassaggio all'angolo barbecue: come Daniele ha realizzato la casa dei suoi sogni a Roma
Quanto conta il gusto nella scelta dell’architetto? Non poco, se è vero che il proprietario di questa casa ha individuato il progettista proprio a partire dalle sue scelte stilistiche, scoperte curiosando tra le immagini dei suoi progetti presenti su Houzz. Le foto, insieme alle recensioni positive, lo hanno convinto a contattarlo e a condividere con lui il desiderio di una casa che potesse accogliere e intrattenere la famiglia e gli ospiti.
Quando Daniele si è trovato alle battute finali dell’acquisto di questo appartamento ha subito capito di aver bisogno di un professionista per ristrutturarlo. «Se mi fossi affidato al passaparola per scegliere l’architetto sarei probabilmente riuscito a reperire 4/5 alternative – racconta Daniele – ma ho scelto di affidarmi a Houzz, dove ho trovato molte più opzioni e soprattutto mi è stato possibile capire il gusto dei vari professionisti attraverso le immagini dei loro progetti».
La scelta è ricaduta su Mattia Oliviero Bianchi, «Di cui mi hanno convinto non solo i progetti presenti sulla piattaforma, ma anche le recensioni».
La scelta è ricaduta su Mattia Oliviero Bianchi, «Di cui mi hanno convinto non solo i progetti presenti sulla piattaforma, ma anche le recensioni».
Il primo contatto è avvenuto attraverso un messaggio che Daniele ha mandato a Bianchi tramite Houzz, per chiedergli se sarebbe stato disponibile a seguire i lavori di ristrutturazione. Il desiderio dei committenti era vivere a pieno i tre terrazzi, rendere più fluida e ariosa la suddivisione degli spazi e rinnovare completamente i rivestimenti. Architetto e committente hanno quindi condiviso un Ideabook su Houzz per scambiarsi idee e proposte. «Probabilmente l’unico modo per far capire concretamente all’architetto ciò che avevo in mente», racconta Daniele e prosegue: «Non essendo un professionista del settore non ho totale padronanza del linguaggio proprio dell’architettura e poter utilizzare le immagini è stato di grandissimo aiuto».
Prima dei lavori, ingresso e salotto erano divisi da tramezzi, abbattuti per far circolare la luce e dare più respiro allo spazio. Per scandire il passaggio dall’ingresso all’area living/pranzo l’architetto ha dunque optato per un totem: «L’idea era di inserire un filtro tra ingresso e zona giorno, che allo stesso tempo fosse un elemento decorativo importante», spiega Bianchi. Il totem comprende uno specchio e una mensola svuota tasche dal lato dell’ingresso, mentre dal lato del living lo stesso specchio nasconde il televisore, che appare nel momento in cui viene acceso. La struttura, disegnata dall’architetto e realizzata da Moag Arredamenti, è in MDF rivestita in ardesia; a sinistra, nella struttura, si intravede una piccola cantina vini, che in seguito è stata rimossa.
Parquet: Teak di CP Parquet; divano: Mustique di Gordon Guillaumier per Lema
Parquet: Teak di CP Parquet; divano: Mustique di Gordon Guillaumier per Lema
PRIMA. Così si presentava il salotto prima dei lavori: oggi l’insieme è più ampio, luminoso e moderno.
«La casa si trova all’ultimo piano ed è stata controsoffittata per aumentarne la coibentazione. Nella controsoffittatura sono state inserite le condotte per l’aria condizionata», prosegue Bianchi. Sempre nella controsoffittatura, per realizzare un desiderio dei committenti, è stato incassato il telo del proiettore.
Sul salotto affacciano due porte-finestre: quella che vediamo in foto dà accesso al terrazzo di servizio; un’altra, posta di fronte, dà accesso al terrazzo con barbecue. Li vedremo meglio più avanti.
Luci a soffitto: Skan di Lievore Altherr Molina per Vibia; Tavolo da pranzo: Bedrock Plank di Riva 1920
Sul salotto affacciano due porte-finestre: quella che vediamo in foto dà accesso al terrazzo di servizio; un’altra, posta di fronte, dà accesso al terrazzo con barbecue. Li vedremo meglio più avanti.
Luci a soffitto: Skan di Lievore Altherr Molina per Vibia; Tavolo da pranzo: Bedrock Plank di Riva 1920
La cucina è stata disegnata dall’architetto e realizzata in MDF laccato dallo stesso falegname del totem; il top è in quarzite. Sulla parete di fondo le due ante sono in vetro e contengono un tessuto: si aprono e chiudono su una scaffalatura che contiene il televisore. La parete in corrispondenza dell’angolo pranzo è rivestita in mattonelle per proteggerla dallo sporco e inserire un tocco decorativo.
Mattonelle: Azulej di Patricia Urquiola per Mutina; tavolo pranzo: Tulip di Eero Saarinen per Knoll; sedie: Joynt di Harry Owen per Lago; luce: String Light di Michael Anastassiades per Flos
Mattonelle: Azulej di Patricia Urquiola per Mutina; tavolo pranzo: Tulip di Eero Saarinen per Knoll; sedie: Joynt di Harry Owen per Lago; luce: String Light di Michael Anastassiades per Flos
La cappa è estremamente discreta perché a soffitto. In corrispondenza del piano di lavoro si trova anche un bancone snack per la colazione. «Il bancone è una delle idee che ho trovato su Houzz e ho chiesto all’architetto di realizzarla allo stesso modo», svela Daniele. Dalla porta finestra della cucina si accede al terrazzo con area barbecue.
Cappa: Stella di Falmec
Cappa: Stella di Falmec
La zona barbecue è realizzata su misura in teak, con top in quarzite grigia, stesso materiale scelto per il top della cucina. Contiene sia il barbecue, sia un lavandino realizzato con una vecchia pentola di alluminio, da un’idea della moglie del committente. Il terrazzo prosegue con un’area living ed è accessibile anche dal salotto.
Barbecue: Weber
Barbecue: Weber
PRIMA. Ecco come si presentava in origine la cucina, che era collocata sul lato opposto, dove oggi si trova la camera con un divanetto.
In quell’ambiente, come si vede in foto, oggi c’è una camera di passaggio che porta a un secondo terrazzo, di servizio, utilizzato perlopiù per stendere il bucato. Vi si accede anche dal salotto, come si evince anche dalla pianta.
Allo stesso balcone, infatti, si accede anche dal salotto e dalla lavanderia, attigua all’ambiente nell’immagine precedente.
«L’impostazione del bagno ospiti riprende l’idea del totem applicata al salotto: con un elemento centrale, in questo caso il lavandino freestanding, e due elementi simmetrici laterali, che sono la scaffalatura e la porta in vetro satinato che dà accesso all’area sanitari» spiega Bianchi. Al di sotto della finestra sono state create, su disegno dell’architetto, mensole e armadietti. Il pavimento è in grés effetto legno, circondato da una fascia in marmo.
Lavabo e vasca da bagno: Lounge di Porcelanosa
Lavabo e vasca da bagno: Lounge di Porcelanosa
La camera della bambina è caratterizzata da una forma a “L”. A destra si intravede l’armadio realizzato su misura in MDF, con le aperture asimmetriche che ricordano i tasti di un pianoforte, una scelta puramente stilistica. A sinistra c’è un ulteriore armadio a muro.
Sulla parete, una decorazione pittorica realizzata da Urban Decorations raffigura una bambina che gioca con dei palloncini: il disegno è in dialogo con le lampade a forma di palloncino. Lungo il binario che troviamo a metà stanza scorre un’amaca, che vediamo meglio nell’immagine successiva.
Luci: Memory di Boris Klimek per Brokis
Sulla parete, una decorazione pittorica realizzata da Urban Decorations raffigura una bambina che gioca con dei palloncini: il disegno è in dialogo con le lampade a forma di palloncino. Lungo il binario che troviamo a metà stanza scorre un’amaca, che vediamo meglio nell’immagine successiva.
Luci: Memory di Boris Klimek per Brokis
Nella seconda parte della camera troviamo il letto a una piazza e mezzo e, sulla destra, un’altra parete decorata con mensole.
Letto: Brio di Duomo Design
Letto: Brio di Duomo Design
Nella camera da letto padronale il parquet riveste anche la parete e diventa testiera, integrando le mensole che fanno da comodino.
In corrispondenza del comodino si scorgono gli interruttori della luce e delle tapparelle, oltre alle prese per la ricarica degli smartphone. «La gestione della casa – spiega Bianchi – può essere coordinata anche da remoto: riscaldamento, raffrescamento, irrigazione dei terrazzi, apertura e chiusura della pergotenda e controllo dei consumi elettrici sono connessi».
La sedia e il cassettone erano di proprietà dei committenti.
A sinistra si intravede la porta del bagno padronale.
Luci: Glo di Carlo Colombo per Penta; Letto: Sommier di Flou
In corrispondenza del comodino si scorgono gli interruttori della luce e delle tapparelle, oltre alle prese per la ricarica degli smartphone. «La gestione della casa – spiega Bianchi – può essere coordinata anche da remoto: riscaldamento, raffrescamento, irrigazione dei terrazzi, apertura e chiusura della pergotenda e controllo dei consumi elettrici sono connessi».
La sedia e il cassettone erano di proprietà dei committenti.
A sinistra si intravede la porta del bagno padronale.
Luci: Glo di Carlo Colombo per Penta; Letto: Sommier di Flou
Dalla camera da letto principale si accede al terzo terrazzo, oltre a quello di servizio e quello dedicato al barbecue, su cui si trova una vasca idromassaggio con acqua riscaldata, anche in inverno, a 38° C. La privacy è affidata alla pergotenda al di sopra della vasca e alle piante che si arrampicano lungo i fili metallici posti tutto intorno.
«Sono pienamente soddisfatto dei risultati del progetto – conclude Daniele – e contento perché l’utilizzo di Houzz mi ha permesso di essere davvero partecipe e trasmettere al meglio le mie idee – e il mio gusto – all’architetto».
Vasca: Softub; Pergotenda: Gibus
Guarda tutte le foto di questo progetto
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«Sono pienamente soddisfatto dei risultati del progetto – conclude Daniele – e contento perché l’utilizzo di Houzz mi ha permesso di essere davvero partecipe e trasmettere al meglio le mie idee – e il mio gusto – all’architetto».
Vasca: Softub; Pergotenda: Gibus
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Chi ci abita: Daniele, con sua moglie e la loro bambina
Dove: Roma
Anno di ristrutturazione: febbraio 2018
Architetto: MOB Architects
Superficie: 160 m² + 110 m² di terrazzi, con due camere da letto e due bagni