Le Case di Houzz
Guarda Come Hanno Ristrutturato Questa Casa dal Brasile a Milano
Il progetto, sviluppato a distanza, per la ristrutturazione di un appartamento milanese diventato oggi super colorato
Il rapporto fra committenti e progettista è nato da un insieme di coincidenze fortunate – per esempio la casuale vicinanza fra studio e luogo di progetto – e, nonostante le migliaia di chilometri di distanza – dal Brasile a Milano – è subito partito in quinta.
Sapendo di doversi trasferire a breve a Milano, i committenti hanno iniziato il percorso di ristrutturazione di questo appartamento da remoto e, soprattutto grazie a sistemi come la condivisione di Ideabook su Houzz, le videochiamate e gli aggiornamenti costanti, il percorso è stato rapido e soddisfacente.
Il progetto ha previsto sia interventi strutturali che di interior design, come racconterà a seguire la progettista Chiara Mangiarotti.
Sapendo di doversi trasferire a breve a Milano, i committenti hanno iniziato il percorso di ristrutturazione di questo appartamento da remoto e, soprattutto grazie a sistemi come la condivisione di Ideabook su Houzz, le videochiamate e gli aggiornamenti costanti, il percorso è stato rapido e soddisfacente.
Il progetto ha previsto sia interventi strutturali che di interior design, come racconterà a seguire la progettista Chiara Mangiarotti.
Pianta prima del progetto
«Alice e Tommaso, i committenti, mi hanno contattata mentre erano in Brasile e, sapendo di dover tornare a Milano l’anno successivo, cercavano un architetto che potesse ristrutturare la casa che avevano acquistato», racconta Chiara Mangiarotti.
La casa da ristrutturare era parte di una palazzina d’epoca in corso Buenos Aires e aveva bisogno di un intervento sia in termini di aggiornamento strutturale, che impiantistico e di interior design.
«Alice e Tommaso, i committenti, mi hanno contattata mentre erano in Brasile e, sapendo di dover tornare a Milano l’anno successivo, cercavano un architetto che potesse ristrutturare la casa che avevano acquistato», racconta Chiara Mangiarotti.
La casa da ristrutturare era parte di una palazzina d’epoca in corso Buenos Aires e aveva bisogno di un intervento sia in termini di aggiornamento strutturale, che impiantistico e di interior design.
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Pianta di progetto
A cambiare, in termini di composizione in pianta degli spazi, soprattutto l’ala destra dell’appartamento, prima definita da una scansione regolare di spazi che però non era più funzionale per i nuovi proprietari.
«Abbiamo mantenuto la scocca d’epoca della casa, gli imbotti dei serramenti, le vecchie porte che sono state carteggiate e riverniciate e le cornici a soffitto.
Abbiamo evidenziato i particolari strutturali della costruzione che potevano sembrare contrastanti, come per esempio l’arco e la linea retta nel passaggio tra sala e pranzo-cucina», racconta l’architetta.
«A tutto questo abbiamo affiancato scelte di finiture più moderne: la spina ungherese per il pavimento in parquet, la carta da parati alle pareti e il colore…osando un po’».
A cambiare, in termini di composizione in pianta degli spazi, soprattutto l’ala destra dell’appartamento, prima definita da una scansione regolare di spazi che però non era più funzionale per i nuovi proprietari.
«Abbiamo mantenuto la scocca d’epoca della casa, gli imbotti dei serramenti, le vecchie porte che sono state carteggiate e riverniciate e le cornici a soffitto.
Abbiamo evidenziato i particolari strutturali della costruzione che potevano sembrare contrastanti, come per esempio l’arco e la linea retta nel passaggio tra sala e pranzo-cucina», racconta l’architetta.
«A tutto questo abbiamo affiancato scelte di finiture più moderne: la spina ungherese per il pavimento in parquet, la carta da parati alle pareti e il colore…osando un po’».
L’arco e il passaggio fra soggiorno e sala da pranzo-cucina durante il cantiere
Fra i lavori strutturali, è stato necessario prevedere il consolidamento del solaio tramite un getto di calcestruzzo alleggerito armato con rete.
In termini di lavori di manutenzione straordinaria, invece, il cantiere ha previsto la demolizione di tramezzi interni con la costruzione di nuovi tavolati, oltre alla demolizione di un vano in nicchia sulla parete condominiale, necessario visto che il progetto ha previsto lo spostamento dell’ingresso.
Trova anche tu un professionista nella tua zona!
Fra i lavori strutturali, è stato necessario prevedere il consolidamento del solaio tramite un getto di calcestruzzo alleggerito armato con rete.
In termini di lavori di manutenzione straordinaria, invece, il cantiere ha previsto la demolizione di tramezzi interni con la costruzione di nuovi tavolati, oltre alla demolizione di un vano in nicchia sulla parete condominiale, necessario visto che il progetto ha previsto lo spostamento dell’ingresso.
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Pavimento: rovere massello prefinito con posa a spina ungherese
Una parte importante del progetto ha riguardato le finiture e i rivestimenti, integralmente sostituiti e ora caratterizzati dalla presenza diffusa del colore e di soluzioni creative, dalla carta da parati multicolor alle piastrelle realizzate su misura e su disegno.
Una parte importante del progetto ha riguardato le finiture e i rivestimenti, integralmente sostituiti e ora caratterizzati dalla presenza diffusa del colore e di soluzioni creative, dalla carta da parati multicolor alle piastrelle realizzate su misura e su disegno.
Cucina: Extra di Veneta Cucine, laccato opaco color Verde Lago; top ceramico in finitura Calacatta Lucido; lavello Foster sottotop
Come si nota nelle piante in alto, la cucina non è più collocata nella posizione originale; secondo il nuovo progetto si trova in basso a destra e ingloba l’area pranzo.
Questo spostamento, affiancato comunque alle necessità di aggiornamento dovute al passare del tempo, ha richiesto il rifacimento totale degli impianti idrosanitario ed elettrico, adeguati alla nuova distribuzione planimetrica e alle normative vigenti.
Come si nota nelle piante in alto, la cucina non è più collocata nella posizione originale; secondo il nuovo progetto si trova in basso a destra e ingloba l’area pranzo.
Questo spostamento, affiancato comunque alle necessità di aggiornamento dovute al passare del tempo, ha richiesto il rifacimento totale degli impianti idrosanitario ed elettrico, adeguati alla nuova distribuzione planimetrica e alle normative vigenti.
Clocco cottura: Lofra; cappa: Chloé Faber in finitura rame anticarro; ceramiche: Giovanni De Maio su misura e su disegno della committente
Tavolo: Cargo Milano Hig tech
«Abbiamo annullato i km di distanza e i diversi fusi orari con videochiamate, con appuntamenti telefonici e con tanta voglia di raggiungere un obiettivo: una casa eclettica, colorata e piena di vita… come lo sono i proprietari!», racconta entusiasta la progettista, che è riuscita nel compito di coordinare il progetto nonostante la distanza e rispondendo con efficacia alla richiesta di trasferire in questo nuovo appartamento milanese anche la cifra stilistica della famiglia di committenti, fatta di colore, scelte originali ed eclettiche, fra elementi di design storici e ricordi di viaggio.
«Abbiamo annullato i km di distanza e i diversi fusi orari con videochiamate, con appuntamenti telefonici e con tanta voglia di raggiungere un obiettivo: una casa eclettica, colorata e piena di vita… come lo sono i proprietari!», racconta entusiasta la progettista, che è riuscita nel compito di coordinare il progetto nonostante la distanza e rispondendo con efficacia alla richiesta di trasferire in questo nuovo appartamento milanese anche la cifra stilistica della famiglia di committenti, fatta di colore, scelte originali ed eclettiche, fra elementi di design storici e ricordi di viaggio.
Porte: filomuro Eclisse; pitture: Sikkens 5051
Il colore è il tratto caratterizzante in ogni ambiente dell’appartamento, anche nel corridoio, dove il bianco di pareti e porte filomuro è in contrasto con la fascia celeste che mette in collegamento il solaio e la parte terminale del percorso, che si chiude con un’armadio.
Il colore è il tratto caratterizzante in ogni ambiente dell’appartamento, anche nel corridoio, dove il bianco di pareti e porte filomuro è in contrasto con la fascia celeste che mette in collegamento il solaio e la parte terminale del percorso, che si chiude con un’armadio.
Carta da parati: Frutto Proibito di Fornasetti; lavabo e sanitari: Arcade di Simas; rubinetteria: serie G5 di Giulini
Stessa filosofia per i bagni, multicolor grazie all’inserimento di una carta da parati originale, e in stile eclettico considerata la combinazione fra arredi antichi, sanitari in stile ed elementi più contemporanei.
Stessa filosofia per i bagni, multicolor grazie all’inserimento di una carta da parati originale, e in stile eclettico considerata la combinazione fra arredi antichi, sanitari in stile ed elementi più contemporanei.
La camera per i bambini ha richiesto uno sforzo compositivo ulteriore: il progetto di Chiara Mangiarotti ha infatti previsto uno sviluppo anche in altezza. Le armadiature, la cabina contenitiva per i giochi e la zona notte – con i due letti – sono ‘in quota’, una soluzione pensata per far sì che lo spazio a disposizione dei bambini raddoppiasse e ne rimanesse in abbondanza anche per le due scrivanie per i compiti.
Guarda tutte le foto di questo progetto
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Pavimento e rivestimento: marmette di La San Giorgio; sanitari: Olympia Synthesis; rubinetteria: serie Surf di Giulini
Tavolo: Screw di Tom Dixon; libreria: Krossing di Kriptonite; sedia: Eames Daw di Vitra
La nuova distribuzione in pianta ha riservato dello spazio anche per uno studio, adiacente alla zona giorno e comunicante con il soggiorno. Anche in questo caso protagonisti sono il colore, i maestri del design e elementi contemporanei, come la libreria super sottile.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
La nuova distribuzione in pianta ha riservato dello spazio anche per uno studio, adiacente alla zona giorno e comunicante con il soggiorno. Anche in questo caso protagonisti sono il colore, i maestri del design e elementi contemporanei, come la libreria super sottile.
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Chi ci abita: Una famiglia di 4 persone, mamma e papà e due bimbi
Dove: Milano, corso Buenos Aires, palazzina d’epoca
Superficie: 130 m² commerciali, 105 m² calpestabili
Architetto: Chiara Mangiarotti
Anno ristrutturazione: 2020
Budget complessivo: 110.000 euro