Le Case di Houzz
Prima e Dopo: Come una Parete Obliqua Può Allargare le Stanze
A Palermo, una ristrutturazione curata al centimetro fa rinascere completamente una casa alle porte del Monte Pellegrino
Ci troviamo in una zona di Palermo in cui il tessuto polveroso e capillare del centro storico lascia il passo a un nuovo assetto più ampio e contemporaneo. Alle porte del Parco della Favorita fra il settecentesco Viale della Libertà e il Monte Pellegrino, riferimento visivo dei palermitani e custode della città stessa, al settimo piano di un edificio moderno si trova questo piccolo appartamento. Frutto di un’accurata ristrutturazione la casa è una studiata combinazione di ambienti e volumi, di esigenze della proprietaria e volontà dei progettisti. Una soluzione ben composta mette in evidenza il potenziale – prima inespresso – di uno spazio che oggi ha come elemento base l’ampiezza e la luce potente e intensa che pervade, attraversa e veste gli ambienti.
PRIMA. La casa presentava una distribuzione degli spazi poco funzionale e delle rifiniture molto datate. Utilizzata come atelier versava in condizioni pessime, era di proprietà di un pittore che qui aveva il suo studio.
L’appartamento ha quindi subito un intervento di ristrutturazione totale. Sono state abbattute le parti non portanti e si è provveduto a liberare il più possibile lo spazio per restituire agli ambienti quanta più luce possibile.
Espediente progettuale interessante e ben riuscito è il taglio trasversale che mette insieme il soggiorno vero e proprio e una sorta di soggiorno accessorio più piccolo. Uno spazio oggi utilizzato come studio, ma pensato per diventare, un giorno, un’ipotetica stanza dei bambini.
Espediente progettuale interessante e ben riuscito è il taglio trasversale che mette insieme il soggiorno vero e proprio e una sorta di soggiorno accessorio più piccolo. Uno spazio oggi utilizzato come studio, ma pensato per diventare, un giorno, un’ipotetica stanza dei bambini.
Ad accompagnare il taglio sbieco della parete un sistema di arredi tutti realizzati su disegno. Nel soggiorno, oltre a questa, è stata ideata anche una parete passante, con annesse le porte, che chiude completamente l’ambiente cucina separandolo dal living.
Il pavimento dell’intera casa, a eccezione dei bagni, è un parquet di rovere sbiancato di Berti. Molti elementi che compongono il sistema di illuminazione sono di tipo architettonico e realizzati con elementi da incasso a Led inseriti all’interno dei mobili. A parete un’opera del pittore contemporaneo Croce Taravella veste una parete del soggiorno e compone lo spazio fra le due porte.
Tavolo da pranzo: Saarinen Table di Knoll; sedie: Eames Plastic Chair di Vitra
Il pavimento dell’intera casa, a eccezione dei bagni, è un parquet di rovere sbiancato di Berti. Molti elementi che compongono il sistema di illuminazione sono di tipo architettonico e realizzati con elementi da incasso a Led inseriti all’interno dei mobili. A parete un’opera del pittore contemporaneo Croce Taravella veste una parete del soggiorno e compone lo spazio fra le due porte.
Tavolo da pranzo: Saarinen Table di Knoll; sedie: Eames Plastic Chair di Vitra
La quinta passante in legno, che separa il living dalla cucina è una struttura che ha richiesto diversi accorgimenti. La parete, infatti, doveva essere solida, contenere due porte, ma doveva anche essere molto sottile per potersi inserire fra le due finestre che non potevano essere modificate. Questo ha fatto sì che non si potessero utilizzare delle classiche porte Scrigno con telaio incorporato (troppo spesse), ma che si dovesse fare ricorso a una struttura creata ad hoc per far fronte alle esigenze.
PRIMA. La parete obliqua pensata dagli architetti per legare gli ambienti è diventata un mobile funzionale dotato di un’anta scorrevole che all’occorrenza, in parte, può anche essere chiusa.
Per ottimizzare il più possibile il poco spazio disponibile tutte le intercapedini sono state sfruttate così da recuperare “ovunque” centimetri.
Per ottimizzare il più possibile il poco spazio disponibile tutte le intercapedini sono state sfruttate così da recuperare “ovunque” centimetri.
La necessità, espressa fin da subito dalla proprietà, era quella di rendere il soggiorno quanto più grande possibile cercando però di mantenere una zona ingresso che facesse da filtro a questo spazio. La nuova linea pensata per il soggiorno è riuscita a fare anche questo: dall’ingresso, infatti, il mobile sbieco chiude e al contempo invita verso il living.
All’interno dei mobili sono stati alloggiati tutti gli impianti. Questo ha permesso di creare superfici compatte e allo stesso tempo funzionali che non togliessero spazio al soggiorno.
La cucina integrata, ma al tempo stesso separata dalla zona giorno, è anch’essa stata realizzata su disegno dei progettisti. Come lo stesso architetto spiega: «Non sempre la cucina a vista sulla zona giorno è una cosa apprezzata, esiste ancora molto la volontà di avere sequenze di stanze, o comunque stanze separate una dall’altra».
La scelta di materiali, superfici e colori è stata fatta di comune accordo e nonostante la proprietaria fosse una “bianchista” convinta si è riusciti a introdurre in casa degli elementi caratterizzanti, dai toni neutri. Fra questi il rivestimento appena sopra il top della cucina, realizzato con gli Azulej di Patricia Urqiola per Mutina in gres porcellanato, e qui composto nella variante grigio/nero.
Sia per gli arredi sia per le superfici sono stati pensati pochi elementi declinati in tonalità neutre, ma decise, che dessero ancora più enfasi e personalizzassero la grande onda di bianco e color burro pensata e voluta per (quasi) tutti gli ambienti.
Sia per gli arredi sia per le superfici sono stati pensati pochi elementi declinati in tonalità neutre, ma decise, che dessero ancora più enfasi e personalizzassero la grande onda di bianco e color burro pensata e voluta per (quasi) tutti gli ambienti.
PRIMA. La vecchia struttura per ciò che concerne la distribuzione spaziale è stata completamente abbattuta per dare vita a un impianto più armonico, ma anche più pratico nella gestione di ambienti e spazi.
Anche per gli arredi di entrambi i bagni, sia quello a uso della zona giorno, sia quello di pertinenza della camera da letto, si è preferito realizzare dei mobili su disegno, anche in questo caso per ottimizzare lo spazio e sfruttare ogni centimetro disponibile.
La camera da letto presenta come particolarità un controsoffito realizzato con una volta a botte ingentilita, si tratta non soltanto di un espediente estetico per rendere più accogliente la parete che ospita il letto, ma anche di un escamotage progettuale. La volta nasce infatti dall’esigenza di dover ricomporre la quota del piccolo terrazzo che si trova al piano di sopra, questo comportava uno scarico che si trovava proprio al centro di questa stanza. Grazie al colmo della volta è stato possibile sfruttare al massimo l’altezza e coprire lo scarico che non poteva essere spostato.
Una sorta di invenzione indotta dalla necessità.
A servizio della camera da letto è stata ideata una cabina armadio luminosa e molto ampia, anche questa realizzata su disegno.
Una sorta di invenzione indotta dalla necessità.
A servizio della camera da letto è stata ideata una cabina armadio luminosa e molto ampia, anche questa realizzata su disegno.
Di pertinenza della camera da letto il bagno con il piano lavabo realizzato con un monoblocco unico da un artigiano palermitano. Palermo, come ci spiega l’architetto Provenzano «offre ancora un ampio ventaglio di maestranze artigiane molto abili nel lavorare materiali pregiati come il legno e il marmo per l’appunto».
Pianta del “prima”.
L’appartamento prima della ristrutturazione era un sistema di ambienti molto chiuso e per nulla armonico. In accordo con la committenza gli architetti hanno cercato di mettere in comunicazione il più possibile gli spazi armonizzando le funzioni e cercando di sfruttare al meglio ogni metro quadrato.
L’appartamento prima della ristrutturazione era un sistema di ambienti molto chiuso e per nulla armonico. In accordo con la committenza gli architetti hanno cercato di mettere in comunicazione il più possibile gli spazi armonizzando le funzioni e cercando di sfruttare al meglio ogni metro quadrato.
Pianta del “dopo”.
In pianta l’intuizione progettuale che ha portato alla creazione del taglio sbieco è ancora più evidente. La soluzione è un gioco di tagli ben visibile in pianta che mette in comunicazione le due parti del living prima completamente separate.
Ne progetto di ristrutturazione è stato inoltre creato un secondo bagno e si è provveduto a correggere alcuni problemi, come quello sul soffitto della camera da letto.
Nella nostra rubrica Prima e Dopo proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto della ristrutturazione sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Altro
Soluzioni per Separare la Zona Giorno Senza Rinunciare all’Open Space
In pianta l’intuizione progettuale che ha portato alla creazione del taglio sbieco è ancora più evidente. La soluzione è un gioco di tagli ben visibile in pianta che mette in comunicazione le due parti del living prima completamente separate.
Ne progetto di ristrutturazione è stato inoltre creato un secondo bagno e si è provveduto a correggere alcuni problemi, come quello sul soffitto della camera da letto.
Nella nostra rubrica Prima e Dopo proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto della ristrutturazione sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
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Soluzioni per Separare la Zona Giorno Senza Rinunciare all’Open Space
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una giovane imprenditrice che opera nel settore della moda
Dove: in Via Massimo d’Azeglio a Palermo
Architetto: Provenzano Architetti Associati con la collaborazione dell’architetto Niuta Garretto
Superficie: 75 m² interni; più 30 m² di terrazzo
Budget: i costi sono stati importanti (circa 80.000 euro totali), molti dei mobili sono stati realizzati su misura
Il particolare interessante: la proprietaria ha lungamente cercato un appartamento che avesse queste caratteristiche. Desiderava una casa non troppo grande che avesse però un terrazzo vivibile. La casa ha ben due spazi all’aperto, uno di questi è un interessante affaccio su un cortile interno incorniciato dallo scenografico Monte Pellegrino.