Le 5 Ragioni del Successo delle Cucine Tedesche nel Mondo
I marchi tedeschi di cucine, le cui radici risalgono a oltre 100 anni fa, sono conosciuti e apprezzati in tutta Europa. Scopriamo perché
In Europa, le aziende tedesche di cucine dominano il mercato da decenni. Ora stanno conquistando anche gli Stati Uniti e l’Asia. Ma cosa rende questi sistemi cucina così popolari? Abbiamo individuato cinque fattori che contribuiscono alla loro solida reputazione, nella loro patria e all’estero.
Una cucina SieMatic in Germania.
Molti produttori di cucine tedeschi sono a gestione familiare. «Credo che le aziende a conduzione familiare abbiano una cultura speciale che, combinata con un mercato fortemente popolato da piccole aziende familiari – in altre parole, rivenditori specializzati – funziona benissimo», dice Ulrich Siekmann, dirigente di SieMatic e membro di terza generazione della famiglia a capo dell’azienda.
«Quando le circostanze lo richiedono, si può accettare un po’ di sofferenza a breve termine per essere in grado di tramandare l’azienda alla generazione successiva», aggiunge Siekmann.
Molti produttori di cucine tedeschi sono a gestione familiare. «Credo che le aziende a conduzione familiare abbiano una cultura speciale che, combinata con un mercato fortemente popolato da piccole aziende familiari – in altre parole, rivenditori specializzati – funziona benissimo», dice Ulrich Siekmann, dirigente di SieMatic e membro di terza generazione della famiglia a capo dell’azienda.
«Quando le circostanze lo richiedono, si può accettare un po’ di sofferenza a breve termine per essere in grado di tramandare l’azienda alla generazione successiva», aggiunge Siekmann.
Una cucina Häcker a Dubai.
2. Il Made in Germany ha una buona reputazione in tutto il mondo
“Il mattino ha l’oro in bocca” e chi esporta per primo ha più possibilità di diventare il migliore. Il successo dei marchi tedeschi di cucine in Europa risale agli anni Cinquanta e Sessanta – il periodo del miracolo economico tedesco. È proprio in questi anni che la maggior parte dei produttori di cucine tedeschi cominciano a esportare.
I mercati più appetibili sono tradizionalmente Olanda, Belgio, Svizzera, Austria, Francia e Regno Unito. Negli ultimi tempi si sono aggiunti anche Russia, Cina e Stati Uniti. Le aziende tedesche generalmente esportano i loro prodotti in oltre sessanta Paesi. Le percentuali di esportazione variano da circa il 40% della produzione (Häcker) a quasi l’80% (Bulthaup).
Il settore beneficia dall’ampia gamma di cucine offerte dai marchi tedeschi. L’Italia, anch’essa rinomata per la produzione di cucine, è conosciuta all’estero più per i marchi di lusso come Boffi, con volumi inferiori.
Curiosità: anche nei Palazzi Apostolici del Papa in Vaticano si trova una cucina tedesca (SieMatic).
2. Il Made in Germany ha una buona reputazione in tutto il mondo
“Il mattino ha l’oro in bocca” e chi esporta per primo ha più possibilità di diventare il migliore. Il successo dei marchi tedeschi di cucine in Europa risale agli anni Cinquanta e Sessanta – il periodo del miracolo economico tedesco. È proprio in questi anni che la maggior parte dei produttori di cucine tedeschi cominciano a esportare.
I mercati più appetibili sono tradizionalmente Olanda, Belgio, Svizzera, Austria, Francia e Regno Unito. Negli ultimi tempi si sono aggiunti anche Russia, Cina e Stati Uniti. Le aziende tedesche generalmente esportano i loro prodotti in oltre sessanta Paesi. Le percentuali di esportazione variano da circa il 40% della produzione (Häcker) a quasi l’80% (Bulthaup).
Il settore beneficia dall’ampia gamma di cucine offerte dai marchi tedeschi. L’Italia, anch’essa rinomata per la produzione di cucine, è conosciuta all’estero più per i marchi di lusso come Boffi, con volumi inferiori.
Curiosità: anche nei Palazzi Apostolici del Papa in Vaticano si trova una cucina tedesca (SieMatic).
Una cucina Leicht nel Regno Unito.
Le aziende tedesche specializzate in cucine oggi hanno sedi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia, dall’Olanda al Regno Unito. L’etichetta “Made in Germany” è stata introdotta in Gran Bretagna nel XIX secolo – intesa come un valore aggiunto per spingere le persone a fare un acquisto – ed è diventata nel tempo sinonimo di garanzia di qualità.
Le aziende tedesche specializzate in cucine oggi hanno sedi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia, dall’Olanda al Regno Unito. L’etichetta “Made in Germany” è stata introdotta in Gran Bretagna nel XIX secolo – intesa come un valore aggiunto per spingere le persone a fare un acquisto – ed è diventata nel tempo sinonimo di garanzia di qualità.
Una cucina Eggersmann a Copenhagen.
Le esportazioni sono il motore della crescita, ma il mercato interno, con l’alto potere d’acquisto e la forte concorrenza tra i marchi, è il fondamento.
In Germania la partita si gioca in casa: nel 2014 il volume delle esportazioni ha superato di 14 volte quello delle importazioni.
I produttori esteri di cucine, infatti, difficilmente trovano la porta aperta in Germania.
Per i mobili imbottiti lo scenario sembra completamente diverso: la Germania ne importa una quantità due e volte e mezzo superiore rispetto a quanta ne esporta.
I grandi volumi della produzione sono un enorme vantaggio: garantiscono buoni prezzi, i quali forniscono ottimi ricavi, che a loro volta rendono possibili gli investimenti nella produzione e nella ricerca, da cui nascono prodotti migliori – e il ciclo si ripete.
Le esportazioni sono il motore della crescita, ma il mercato interno, con l’alto potere d’acquisto e la forte concorrenza tra i marchi, è il fondamento.
In Germania la partita si gioca in casa: nel 2014 il volume delle esportazioni ha superato di 14 volte quello delle importazioni.
I produttori esteri di cucine, infatti, difficilmente trovano la porta aperta in Germania.
Per i mobili imbottiti lo scenario sembra completamente diverso: la Germania ne importa una quantità due e volte e mezzo superiore rispetto a quanta ne esporta.
I grandi volumi della produzione sono un enorme vantaggio: garantiscono buoni prezzi, i quali forniscono ottimi ricavi, che a loro volta rendono possibili gli investimenti nella produzione e nella ricerca, da cui nascono prodotti migliori – e il ciclo si ripete.
Sistema di ripiano estraibile LeMans di Häfele.
3. Le cucine tedesche beneficiano di una consolidata tradizione nell’ingegneria
La Germania è – se permettete il cliché – una terra di nerd e ingegneri. Ciò trova espressione non solo nell’industria automobilistica, ma anche nella produzione di bagni e cucine.
La cucina è un prodotto complesso e la sua funzionalità è un requisito essenziale. Risulta facile aprire un mobile? Quanto è pratico all’interno? Quanto resisterà all’uso quotidiano? «Credo che in Germania si abbia un buon background nel campo dell’ingegneria. Nel caso delle cucine, per esempio, ne giova tutta l’industria degli accessori», dice Siekmann di SieMatic. «Queste aziende hanno contribuito, nel corso degli ultimi quaranta-cinquant’anni, allo sviluppo del settore della cucina, in termini di qualità e funzionalità».
Ci sono degli “hidden champions” [aziende di media dimensione che, puntando sulla qualità, si collocano tra i primi posti nel settore, ndr] come Häfele, azienda fondata negli anni Venti a Nagold, e rinomata in tutto il mondo per la produzione e lo sviluppo di ferramenta per mobili ed edifici. Le tecniche sono spesso sviluppate in collaborazione esclusiva con un determinato produttore.
3. Le cucine tedesche beneficiano di una consolidata tradizione nell’ingegneria
La Germania è – se permettete il cliché – una terra di nerd e ingegneri. Ciò trova espressione non solo nell’industria automobilistica, ma anche nella produzione di bagni e cucine.
La cucina è un prodotto complesso e la sua funzionalità è un requisito essenziale. Risulta facile aprire un mobile? Quanto è pratico all’interno? Quanto resisterà all’uso quotidiano? «Credo che in Germania si abbia un buon background nel campo dell’ingegneria. Nel caso delle cucine, per esempio, ne giova tutta l’industria degli accessori», dice Siekmann di SieMatic. «Queste aziende hanno contribuito, nel corso degli ultimi quaranta-cinquant’anni, allo sviluppo del settore della cucina, in termini di qualità e funzionalità».
Ci sono degli “hidden champions” [aziende di media dimensione che, puntando sulla qualità, si collocano tra i primi posti nel settore, ndr] come Häfele, azienda fondata negli anni Venti a Nagold, e rinomata in tutto il mondo per la produzione e lo sviluppo di ferramenta per mobili ed edifici. Le tecniche sono spesso sviluppate in collaborazione esclusiva con un determinato produttore.
Il Made in Germany si riferisce praticamente a ogni componente della cucina. È interessante a questo proposito notare il raggruppamento geografico delle imprese del settore. Ad esempio, 33 dei 76 produttori tedeschi di cucine complete si trovano nella Renania Settentrionale-Vestfalia; il 57% delle 16.400 persone impiegate nell’industria della cucina lavorano in questo territorio. Molti altri produttori si trovano in Baviera e nella regione storica della Svevia; e con loro i rispettivi fornitori.
Perché il raggruppamento geografico è importante? Quando le distanze sono brevi, la cooperazione nel lungo periodo aumenta. Per esempio, Häcker Kitchens collabora da oltre cinquant’anni con Hettich, uno dei massimi produttori mondiali di ferramenta per mobili, che si trova nelle vicinanze. Il responsabile delle vendite di Häcker, Markus Sander dice: «Possiamo recarci lì in bicicletta! Nonostante il legame di lunga data, naturalmente devono tenere costantemente il passo con la concorrenza. Ma fintanto che crescono e si innovano almeno quanto i loro concorrenti, la nostra collaborazione sopravvive».
Perché il raggruppamento geografico è importante? Quando le distanze sono brevi, la cooperazione nel lungo periodo aumenta. Per esempio, Häcker Kitchens collabora da oltre cinquant’anni con Hettich, uno dei massimi produttori mondiali di ferramenta per mobili, che si trova nelle vicinanze. Il responsabile delle vendite di Häcker, Markus Sander dice: «Possiamo recarci lì in bicicletta! Nonostante il legame di lunga data, naturalmente devono tenere costantemente il passo con la concorrenza. Ma fintanto che crescono e si innovano almeno quanto i loro concorrenti, la nostra collaborazione sopravvive».
Una cucina Nolte a Mosca.
Oltre ai mobili, ci sono molti altri componenti fondamentali in una cucina: dalla ferramenta alla rubinetteria, agli apparecchi elettrici. Anche per questi prodotti la Germania vanta un gran numero di aziende, molte delle quali sono piccole o a conduzione familiare, con valori simili ai produttori di cucine.
Per quanto riguarda rubinetteria e lavelli possiamo citare, tra le altre, Dornbracht, Blanco o Hansgrohe (quest’ultima fondata nel 1901 a Schiltach). Quando si tratta di elettrodomestici vengono subito in mente BSH Bosch und Siemens Hausgeräte, il più grande produttore di elettrodomestici in Europa, con sede a Monaco di Baviera; Miele, nata nel 1899 e ancora oggi a conduzione familiare; Gaggenau, le cui origini risalgono al 1683; e Neff, fondata a Bretten nel lontano 1877.
Tutte queste aziende hanno tratto profitto dal know-how dell’ingegneria tedesca. Alla fine del XIX secolo, Carl von Linde inventò la tecnologia di raffreddamento moderna, il processo Linde. Prima di allora, le ghiacciaie venivano raffreddate con il ghiaccio! Linde AG, fondata nel 1879, divenne rapidamente il leader nella tecnologia di raffreddamento in tutta Europa.
Il primo frigorifero a produzione industriale in Europa è stato lanciato in Sassonia nel 1927-28 dalla Zschopauer Motorenwerke. Anni dopo, nel 1992, sempre in Sassonia viene prodotto il primo frigorifero al mondo privo di carbone cloro-fluoride (CFC) da Dkk Scharfenstein (in seguito chiamata Foron).
Oltre ai mobili, ci sono molti altri componenti fondamentali in una cucina: dalla ferramenta alla rubinetteria, agli apparecchi elettrici. Anche per questi prodotti la Germania vanta un gran numero di aziende, molte delle quali sono piccole o a conduzione familiare, con valori simili ai produttori di cucine.
Per quanto riguarda rubinetteria e lavelli possiamo citare, tra le altre, Dornbracht, Blanco o Hansgrohe (quest’ultima fondata nel 1901 a Schiltach). Quando si tratta di elettrodomestici vengono subito in mente BSH Bosch und Siemens Hausgeräte, il più grande produttore di elettrodomestici in Europa, con sede a Monaco di Baviera; Miele, nata nel 1899 e ancora oggi a conduzione familiare; Gaggenau, le cui origini risalgono al 1683; e Neff, fondata a Bretten nel lontano 1877.
Tutte queste aziende hanno tratto profitto dal know-how dell’ingegneria tedesca. Alla fine del XIX secolo, Carl von Linde inventò la tecnologia di raffreddamento moderna, il processo Linde. Prima di allora, le ghiacciaie venivano raffreddate con il ghiaccio! Linde AG, fondata nel 1879, divenne rapidamente il leader nella tecnologia di raffreddamento in tutta Europa.
Il primo frigorifero a produzione industriale in Europa è stato lanciato in Sassonia nel 1927-28 dalla Zschopauer Motorenwerke. Anni dopo, nel 1992, sempre in Sassonia viene prodotto il primo frigorifero al mondo privo di carbone cloro-fluoride (CFC) da Dkk Scharfenstein (in seguito chiamata Foron).
Una cucina Poggenpohl ad Atlanta.
4. Una cucina tedesca è pronta in tempo
Teoricamente chiunque oggi potrebbe procurarsi buoni materiali. Quando è stato chiesto che cosa distingue i produttori di cucine tedeschi da tutti gli altri, Michael Wunram, amministratore delegato di Eggersmann ha risposto: «Bisogna riconoscere sicuramente l’affidabilità nella consegna e nel montaggio, oltre che la qualità».
Stefan Waldenmeier, amministratore delegato di Leicht Kitchen e dell’Associazione tedesca dell’industria dei mobili da cucina, dice: «Le cucine tedesche si distinguono per il loro pacchetto completo, costituito dal controllo di qualità per i vari fornitori, un chiaro controllo degli ordini, la logistica delle spedizioni e il rispetto delle date di consegna, a cui si aggiunge la qualità nella produzione».
4. Una cucina tedesca è pronta in tempo
Teoricamente chiunque oggi potrebbe procurarsi buoni materiali. Quando è stato chiesto che cosa distingue i produttori di cucine tedeschi da tutti gli altri, Michael Wunram, amministratore delegato di Eggersmann ha risposto: «Bisogna riconoscere sicuramente l’affidabilità nella consegna e nel montaggio, oltre che la qualità».
Stefan Waldenmeier, amministratore delegato di Leicht Kitchen e dell’Associazione tedesca dell’industria dei mobili da cucina, dice: «Le cucine tedesche si distinguono per il loro pacchetto completo, costituito dal controllo di qualità per i vari fornitori, un chiaro controllo degli ordini, la logistica delle spedizioni e il rispetto delle date di consegna, a cui si aggiunge la qualità nella produzione».
Una cucina Nobilia in Svizzera.
In sintesi, non importa a quale produttore o amministratore delegato chiediate, tutti individuano il punto di forza distintivo nella consegna. «È più difficile spedire 40 o 50 componenti da cucina, che vanno dai mobili agli accessori, rispetto a un divano. E credo che l’industria della cucina tedesca lo abbia imparato molto bene», afferma Siekmann di SieMatic.
Chi acquista una cucina non vuole dover aspettare altre due settimane per i fuochi o per quattro frontali mancanti, desidera ricevere tutto nello stesso momento – la fitta rete di fornitori tedeschi diventa perciò un chiaro vantaggio anche per la logistica.
In sintesi, non importa a quale produttore o amministratore delegato chiediate, tutti individuano il punto di forza distintivo nella consegna. «È più difficile spedire 40 o 50 componenti da cucina, che vanno dai mobili agli accessori, rispetto a un divano. E credo che l’industria della cucina tedesca lo abbia imparato molto bene», afferma Siekmann di SieMatic.
Chi acquista una cucina non vuole dover aspettare altre due settimane per i fuochi o per quattro frontali mancanti, desidera ricevere tutto nello stesso momento – la fitta rete di fornitori tedeschi diventa perciò un chiaro vantaggio anche per la logistica.
Una cucina Bulthaup in Francia.
5. La forma segue la funzione
Ma quindi, non c’è alcun punto a sfavore della cucina tedesca? Molti probabilmente indicherebbero il design come debolezza – dal momento che la Germania non è nota per avere molta voce in capitolo quando si tratta di stile. A dispetto di tutto il know-how, l’efficienza e la funzionalità, lo stile spesso viene a mancare (e non solamente per le cucine).
«Gli italiani rappresentano sicuramente un punto di riferimento nel design e hanno molto da insegnare. Ma possono anche imparare qualcosa da noi – dice Siekmann – e pure le aziende del Nord America, che propongono un’idea di cucina rustica, sono degne di nota».
5. La forma segue la funzione
Ma quindi, non c’è alcun punto a sfavore della cucina tedesca? Molti probabilmente indicherebbero il design come debolezza – dal momento che la Germania non è nota per avere molta voce in capitolo quando si tratta di stile. A dispetto di tutto il know-how, l’efficienza e la funzionalità, lo stile spesso viene a mancare (e non solamente per le cucine).
«Gli italiani rappresentano sicuramente un punto di riferimento nel design e hanno molto da insegnare. Ma possono anche imparare qualcosa da noi – dice Siekmann – e pure le aziende del Nord America, che propongono un’idea di cucina rustica, sono degne di nota».
Una cucina Alno a Londra.
Bisogna aggiungere, però, che i tedeschi stanno cercando di migliorare su questo fronte. Stefan Waldenmeier di Leicht afferma: «Lo sviluppo del design tedesco, che si attiene alla tradizione del Bauhaus, sta trovando accettazione a livello internazionale».
Le massime “Less is more” e “form follows function” descrivono bene il tipico stile tedesco. Quando si tratta di arredare le loro cucine (e i bagni), i tedeschi preferiscono un design semplice e sobrio, prediligono acquisti longevi rispetto alle tendenze decorative momentanee, e premiano la funzionalità anziché l’estetica.
Bisogna aggiungere, però, che i tedeschi stanno cercando di migliorare su questo fronte. Stefan Waldenmeier di Leicht afferma: «Lo sviluppo del design tedesco, che si attiene alla tradizione del Bauhaus, sta trovando accettazione a livello internazionale».
Le massime “Less is more” e “form follows function” descrivono bene il tipico stile tedesco. Quando si tratta di arredare le loro cucine (e i bagni), i tedeschi preferiscono un design semplice e sobrio, prediligono acquisti longevi rispetto alle tendenze decorative momentanee, e premiano la funzionalità anziché l’estetica.
Un sistema di scaffalatura Xtend+ di Leicht.
«Quando gli americani vedono una cucina tedesca la trovano molto futuristica», dice Maya Metzler, venditrice di cucine tedesche a New York. Questo potrebbe essere dato dal fatto che le innovazioni tedesche sono spesso guidate dalla tecnologia.
Il sistema Xtend+ di Leicht (nella foto sopra e sotto) è un esempio. La scaffalatura in alluminio con luci a Led integrate diffonde la luce in qualsiasi posizione desiderata; non è necessario alcun cablaggio aggiuntivo. All’occorrenza poi, le ante a lamelle coprono i ripiani premendo semplicemente un pulsante.
La SieMatic S1 è stata premiata nel 2009 per il suo sistema di illuminazione integrata, impianto Hi-Fi e stazione per iPod.
Diverse aziende, tra cui Tielsa e Sachsenküchen (con il suo sistema Ergomatic), hanno recentemente aggiunto isole cucina regolabili in altezza.
Häcker offre un sistema audio integrato invisibile, in cui la base della cucina viene utilizzato come un corpo risonante. Ci si può connettere via Bluetooth; non è necessaria una stazione di ricarica sul piano di lavoro.
«Quando gli americani vedono una cucina tedesca la trovano molto futuristica», dice Maya Metzler, venditrice di cucine tedesche a New York. Questo potrebbe essere dato dal fatto che le innovazioni tedesche sono spesso guidate dalla tecnologia.
Il sistema Xtend+ di Leicht (nella foto sopra e sotto) è un esempio. La scaffalatura in alluminio con luci a Led integrate diffonde la luce in qualsiasi posizione desiderata; non è necessario alcun cablaggio aggiuntivo. All’occorrenza poi, le ante a lamelle coprono i ripiani premendo semplicemente un pulsante.
La SieMatic S1 è stata premiata nel 2009 per il suo sistema di illuminazione integrata, impianto Hi-Fi e stazione per iPod.
Diverse aziende, tra cui Tielsa e Sachsenküchen (con il suo sistema Ergomatic), hanno recentemente aggiunto isole cucina regolabili in altezza.
Häcker offre un sistema audio integrato invisibile, in cui la base della cucina viene utilizzato come un corpo risonante. Ci si può connettere via Bluetooth; non è necessaria una stazione di ricarica sul piano di lavoro.
La serie Unique di Eggersmann in pietra calcarea.
Recentemente vari produttori tedeschi si sono affermati nel mondo grazie al design esclusivo delle cucine proposte. Un buon esempio è Eggersmann, una piccola azienda che produce circa 5.000 cucine ogni anno, tra cui la serie Unique (in foto).
Michael Wunram, appartenente alla quarta generazione dell’azienda, spiega: «In questa serie usiamo solo materiali autentici, come ad esempio la pietra grezza, l’acciaio inossidabile laminato a caldo e il Corian. La lavorazione artigianale è garantita per tutti i componenti, non solo per i piani di lavoro».
Recentemente vari produttori tedeschi si sono affermati nel mondo grazie al design esclusivo delle cucine proposte. Un buon esempio è Eggersmann, una piccola azienda che produce circa 5.000 cucine ogni anno, tra cui la serie Unique (in foto).
Michael Wunram, appartenente alla quarta generazione dell’azienda, spiega: «In questa serie usiamo solo materiali autentici, come ad esempio la pietra grezza, l’acciaio inossidabile laminato a caldo e il Corian. La lavorazione artigianale è garantita per tutti i componenti, non solo per i piani di lavoro».
Cucina a scomparsa di Warendorf.
Warendorf, nel frattempo, ha sviluppato una cucina a scomparsa, che può essere chiusa completamente con dei pannelli a effetto acciaio Cor-Ten – più adatta, forse, per i grandi loft.
Ma, a pensarci bene, la cucina tedesca non ha bisogno di essere nascosta!
Raccontaci: apprezzi il design e la funzionalità delle cucine tedesche? Hai scelto il Made in Germany per la tua cucina?
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Warendorf, nel frattempo, ha sviluppato una cucina a scomparsa, che può essere chiusa completamente con dei pannelli a effetto acciaio Cor-Ten – più adatta, forse, per i grandi loft.
Ma, a pensarci bene, la cucina tedesca non ha bisogno di essere nascosta!
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