Prima e Dopo: Mini Cucina Parigina Nuova in Sole Tre Settimane
Perché accontentarsi di occultare i difetti quando è possibile realizzare un ambiente funzionale e di design?
Agnès Carpentier
11 agosto 2018
Dopo aver acquistato un ampio trilocale ristrutturato nel IX Arrondissement di Parigi, i proprietari hanno deciso di rinnovare il look alla cucina, di cinque metri quadrati. Inizialmente avevano previsto un budget di 5.000 euro per realizzare il progetto, il necessario per completare l’arredo con finiture a buon mercato e nascondere l’enorme intrico di tubi a vista. Tuttavia, gli architetti d’interni Julissa e YannickServiere, dello studio deSYgn by JM2, sono riusciti a convincerli a trasformare radicalmente il locale così da dare vita a una graziosa mini cucina, moderna e perfettamente ottimizzata.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una coppia di trentenni
Dove: rue de Douai, IX Arrondissement di Parigi
Data di acquisto: maggio 2017
Durata dei lavori: 3 settimane
Superficie: appartamento 70 m², cucina 5 m²
Architetti d’interni: Julissa e Yannick Servieredello studio deSYgn by JM2
Prezzo: 14.000 € (cucina e ingresso, escluso onorario professionisti)
Il particolare interessante: «I proprietari avevano pensato di poter trasformare la cucina semplicemente aggiungendo un bel paraschizzi colorato, da cui il piccolo budget di partenza. Presto però si son resi conto che, se davvero volevano renderla accogliente, era necessario intervenire con lavori seri. Il nostro compito è stato quello di ristrutturare l’intera cucina in tre settimane senza che si trovassero a dover gestire tutti gli inconvenienti di un cantiere, così da riuscire a traslocare per la data prevista», confida Julissa Serviere.
L’ampio trilocale acquistato dalla coppia è un magnifico appartamento in stile haussmaniano, costituito da un doppio soggiorno e una camera da letto. Dato che era stato ristrutturato appena prima della vendita, i due nuovi proprietari hanno scelto di lasciarlo esattamente come l’hanno trovato.
Chi ci abita: una coppia di trentenni
Dove: rue de Douai, IX Arrondissement di Parigi
Data di acquisto: maggio 2017
Durata dei lavori: 3 settimane
Superficie: appartamento 70 m², cucina 5 m²
Architetti d’interni: Julissa e Yannick Servieredello studio deSYgn by JM2
Prezzo: 14.000 € (cucina e ingresso, escluso onorario professionisti)
Il particolare interessante: «I proprietari avevano pensato di poter trasformare la cucina semplicemente aggiungendo un bel paraschizzi colorato, da cui il piccolo budget di partenza. Presto però si son resi conto che, se davvero volevano renderla accogliente, era necessario intervenire con lavori seri. Il nostro compito è stato quello di ristrutturare l’intera cucina in tre settimane senza che si trovassero a dover gestire tutti gli inconvenienti di un cantiere, così da riuscire a traslocare per la data prevista», confida Julissa Serviere.
L’ampio trilocale acquistato dalla coppia è un magnifico appartamento in stile haussmaniano, costituito da un doppio soggiorno e una camera da letto. Dato che era stato ristrutturato appena prima della vendita, i due nuovi proprietari hanno scelto di lasciarlo esattamente come l’hanno trovato.
PRIMA
Diversamente dal resto della casa, la cucina, un piccolo ambiente chiuso di cinque metri quadrati, non veniva ristrutturata da tempo. Ecco come appariva inizialmente agli occhi dei proprietari e degli architetti d’interni, posizionata proprio di fronte alla sala da pranzo.
Tra il piano di lavoro in laminato, il pavimento in piastrelle posato sul vecchio rivestimento e le pareti ingiallite, non soddisfaceva certo il gusto dei nuovi proprietari, in particolare del padrone di casa, che adora dilettarsi ai fornelli.
Diversamente dal resto della casa, la cucina, un piccolo ambiente chiuso di cinque metri quadrati, non veniva ristrutturata da tempo. Ecco come appariva inizialmente agli occhi dei proprietari e degli architetti d’interni, posizionata proprio di fronte alla sala da pranzo.
Tra il piano di lavoro in laminato, il pavimento in piastrelle posato sul vecchio rivestimento e le pareti ingiallite, non soddisfaceva certo il gusto dei nuovi proprietari, in particolare del padrone di casa, che adora dilettarsi ai fornelli.
PRIMA
Lungo la parete sinistra della cucina si concentrano inoltre i problemi di carattere tecnico: qui, infatti, si trovano il quadro elettrico principale, il contatore del gas, la caldaia, un termosifone in ghisa e un groviglio di tubi disposti senza troppa logica.
Lungo la parete sinistra della cucina si concentrano inoltre i problemi di carattere tecnico: qui, infatti, si trovano il quadro elettrico principale, il contatore del gas, la caldaia, un termosifone in ghisa e un groviglio di tubi disposti senza troppa logica.
PRIMA
«L’obiettivo finale dei proprietari era creare un ambiente grazioso, conviviale e funzionale, riuscendo al contempo a nascondere gli impianti e i tubi a vista», riassume l’architetto d’interni Julissa Serviere.
All’inizio i padroni di casa non avevano preso in considerazione la possibilità di trasformare radicalmente la pianta della loro cucina. Malgrado sognassero un locale più aperto e una maggiore libertà di movimento tra cucina e sala da pranzo, temevano di dover intraprendere lavori troppo gravosi, andando a sforare il budget di 5.000 euro che si erano prefissati. Così hanno pensato che un paraschizzi colorato sarebbe bastato a rinnovare il look alla stanza. Ma Julissa e Yannick Serviere, consapevoli del problema dei tubi a vista e della disposizione poco funzionale, li hanno convinti a ridefinire lo spazio dalla A alla Z.
«L’obiettivo finale dei proprietari era creare un ambiente grazioso, conviviale e funzionale, riuscendo al contempo a nascondere gli impianti e i tubi a vista», riassume l’architetto d’interni Julissa Serviere.
All’inizio i padroni di casa non avevano preso in considerazione la possibilità di trasformare radicalmente la pianta della loro cucina. Malgrado sognassero un locale più aperto e una maggiore libertà di movimento tra cucina e sala da pranzo, temevano di dover intraprendere lavori troppo gravosi, andando a sforare il budget di 5.000 euro che si erano prefissati. Così hanno pensato che un paraschizzi colorato sarebbe bastato a rinnovare il look alla stanza. Ma Julissa e Yannick Serviere, consapevoli del problema dei tubi a vista e della disposizione poco funzionale, li hanno convinti a ridefinire lo spazio dalla A alla Z.
DOPO
Per dar vita a una graziosa mini cucina, moderna e in grado di garantire lo stesso comfort di una grande, è stato necessario modificare la disposizione degli arredi.
«L’abbiamo concepita in due blocchi paralleli per usufruire di una maggiore libertà di movimento e allo stesso tempo poter integrare tutti gli elementi tecnici (quadro elettrico, contatore del gas e caldaia) negli armadi a muro appositamente adattati», spiega la professionista.
Per dar vita a una graziosa mini cucina, moderna e in grado di garantire lo stesso comfort di una grande, è stato necessario modificare la disposizione degli arredi.
«L’abbiamo concepita in due blocchi paralleli per usufruire di una maggiore libertà di movimento e allo stesso tempo poter integrare tutti gli elementi tecnici (quadro elettrico, contatore del gas e caldaia) negli armadi a muro appositamente adattati», spiega la professionista.
I padroni di casa ci confidano che a far breccia nel loro cuore è stata questa proposta: «Julissa ci ha illustrato una soluzione più classica – che ricalcava la precedente disposizione, ma dal lato della parete con i tubi – e un’altra, più innovativa, con una mini-isola centrale attrezzata con forno e piano cottura. Questo secondo progetto ci è parso davvero molto originale e perciò abbiamo scelto questa opzione, la più audace».
PRIMA
A convincere definitivamente i proprietari a lanciarsi nella ristrutturazione totale dell’ambiente è stato l’aspetto “design” della proposta di Julissa e Yannick Serviere, in particolare il motivo originale del pavimento. «Avevano pensato a un paraschizzi caratterizzato dall’alternarsi di piastrelle azzurre, beige e bianche e forme geometriche. Abbiamo mantenuto questa idea trendy e abbiamo proposto loro uno schizzo del rivestimento a terra che crea una sorta di camminamento, allungando visivamente le linee della cucina. La scelta delle piastrelle del marchio italiano Mutina si è resa presto ovvia perché la palette proposta dalla collezione Tex era perfetta per questo progetto», spiega Julissa Serviere.
A convincere definitivamente i proprietari a lanciarsi nella ristrutturazione totale dell’ambiente è stato l’aspetto “design” della proposta di Julissa e Yannick Serviere, in particolare il motivo originale del pavimento. «Avevano pensato a un paraschizzi caratterizzato dall’alternarsi di piastrelle azzurre, beige e bianche e forme geometriche. Abbiamo mantenuto questa idea trendy e abbiamo proposto loro uno schizzo del rivestimento a terra che crea una sorta di camminamento, allungando visivamente le linee della cucina. La scelta delle piastrelle del marchio italiano Mutina si è resa presto ovvia perché la palette proposta dalla collezione Tex era perfetta per questo progetto», spiega Julissa Serviere.
PRIMA
Di seguito un breve riassunto per immagini illustra le varie fasi di avanzamento dei lavori. Per prima cosa si è iniziato col rimuovere i vecchi pensili della cucina.
Di seguito un breve riassunto per immagini illustra le varie fasi di avanzamento dei lavori. Per prima cosa si è iniziato col rimuovere i vecchi pensili della cucina.
PRIMA
La stessa sorte dei pensili è toccata al termosifone che, a detta anche dei precedenti proprietari, era superfluo.
La stessa sorte dei pensili è toccata al termosifone che, a detta anche dei precedenti proprietari, era superfluo.
PRIMA
Dopodiché si è proceduto ad allargare il vano di apertura del locale, passando da 73 a 90 centimetri. La porta è stata eliminata consentendo così di sfruttare al meglio la luce della sala da pranzo per illuminare la cucina e al contempo agevolare la libertà di movimento tra i due ambienti durante i pasti.
Dopodiché si è proceduto ad allargare il vano di apertura del locale, passando da 73 a 90 centimetri. La porta è stata eliminata consentendo così di sfruttare al meglio la luce della sala da pranzo per illuminare la cucina e al contempo agevolare la libertà di movimento tra i due ambienti durante i pasti.
DOPO
All’entrata della cucina, sulla sinistra, un grande armadio a muro alto fino al soffitto (80x230x40 centimetri) ha consentito di celare il quadro elettrico e una parte dei tubi che ancora passano dietro.
L’arredo è stato modificato così da potersi adattare perfettamente senza dover intervenire sugli impianti preesistenti: la porzione inferiore accoglie le pattumiere, al centro è dotato di due enormi cassetti e nella parte alta è presente la dispensa. Le stoviglie della coppia, invece, sono conservate in un grosso armadio della sala da pranzo.
All’entrata della cucina, sulla sinistra, un grande armadio a muro alto fino al soffitto (80x230x40 centimetri) ha consentito di celare il quadro elettrico e una parte dei tubi che ancora passano dietro.
L’arredo è stato modificato così da potersi adattare perfettamente senza dover intervenire sugli impianti preesistenti: la porzione inferiore accoglie le pattumiere, al centro è dotato di due enormi cassetti e nella parte alta è presente la dispensa. Le stoviglie della coppia, invece, sono conservate in un grosso armadio della sala da pranzo.
Sempre a sinistra, in alto sul fondo della cucina, Julissa Serviere ha scelto di collocare due pensili Ikea che ha fatto adattare dal suo falegname così da nascondere il contatore del gas e la caldaia. Le basi a terra dei mobili, invece, sono state rifinite con profili riempitivi per integrarsi perfettamente allo spazio, come arredi su misura.
Tutti gli elettrodomestici sono a incasso: mini frigorifero a sinistra del lavandino, forno multifunzione, piano cottura a induzione a tre fuochi, cappa filtrante e, infine, un grande lavello dotato di miscelatore con doccetta dato che i proprietari non hanno voluto la lavastoviglie.
PRIMA
Per conferire un tocco chic all’arredo di questa cucina, gli architetti d’interni hanno deciso di puntare tutto sulla decorazione del pavimento. Hanno dovuto iniziare da un lavoro di ripristino perché una volta rimossi i vecchi pensili e il primo strato di piastrelle si sono trovati di fronte a un pavimento originario che versava in condizioni pessime e non era livellato in maniera adeguata per poter posare un nuovo rivestimento.
Per conferire un tocco chic all’arredo di questa cucina, gli architetti d’interni hanno deciso di puntare tutto sulla decorazione del pavimento. Hanno dovuto iniziare da un lavoro di ripristino perché una volta rimossi i vecchi pensili e il primo strato di piastrelle si sono trovati di fronte a un pavimento originario che versava in condizioni pessime e non era livellato in maniera adeguata per poter posare un nuovo rivestimento.
PRIMA
Julissa Serviere ha scelto piastrelle di alta qualità per rivestire i cinque metri quadrati della cucina e allungarne visivamente le linee.
Julissa Serviere ha scelto piastrelle di alta qualità per rivestire i cinque metri quadrati della cucina e allungarne visivamente le linee.
PRIMA
Per limitare le spese allo stretto indispensabile, la professionista ha preparato una bozza a computer del futuro pavimento progettando il decoro per realizzare il camminamento desiderato, poi non ha fatto altro che acquistare le piastrelle bianche, beige e azzurre che servivano.
Per limitare le spese allo stretto indispensabile, la professionista ha preparato una bozza a computer del futuro pavimento progettando il decoro per realizzare il camminamento desiderato, poi non ha fatto altro che acquistare le piastrelle bianche, beige e azzurre che servivano.
DOPO
«Le piastrelle della collezione Tex di Mutina costituiscono un rivestimento davvero di alta qualità: a 291 euro (Iva inclusa) al metro quadrato, esclusa la posa, ci hanno consentito di realizzare un progetto su misura conferendogli grande carattere. Ed è proprio questo che ha conquistato i proprietari», afferma Julissa Serviere.
«Le piastrelle della collezione Tex di Mutina costituiscono un rivestimento davvero di alta qualità: a 291 euro (Iva inclusa) al metro quadrato, esclusa la posa, ci hanno consentito di realizzare un progetto su misura conferendogli grande carattere. Ed è proprio questo che ha conquistato i proprietari», afferma Julissa Serviere.
Altro dettaglio che testimonia la cura dei professionisti: i Led sul soffitto che seguono il camminamento disegnato a terra e la disposizione della cucina allungando visivamente le linee di questo mini locale, generando al contempo una luce intensa e gradevole, ideale per un ambiente che necessita di una buona luminosità.
«Diamo sempre grande importanza a uno spazio di lavoro come questo. I Led seguono la linea del decoro creato sul pavimento, mentre la luce della cappa serve solo a illuminare il piano cottura», precisa Julissa Serviere.
«Diamo sempre grande importanza a uno spazio di lavoro come questo. I Led seguono la linea del decoro creato sul pavimento, mentre la luce della cappa serve solo a illuminare il piano cottura», precisa Julissa Serviere.
PRIMA
Dopo aver visto il risultato ottenuto in cucina, i proprietari hanno chiesto agli architetti di adottare la medesima soluzione anche per il pavimento dell’ingresso, che ritenevano assolutamente inadatto ai loro interni.
Dopo aver visto il risultato ottenuto in cucina, i proprietari hanno chiesto agli architetti di adottare la medesima soluzione anche per il pavimento dell’ingresso, che ritenevano assolutamente inadatto ai loro interni.
DOPO
«Poiché i due pavimenti non erano più esattamente allo stesso livello, la nostra squadra ha dovuto rimuovere delicatamente le piastrelle all’entrata della cucina per circa un metro, così da realizzare una leggera pendenza che consentisse di creare una perfetta continuità tra i due ambienti», spiega Julissa Serviere.
L’idea dei camminamenti è stata riproposta con piastrelle colorate sparse che si dirigono astutamente verso ognuna delle stanze che affacciano sul vano ingresso.
«Poiché i due pavimenti non erano più esattamente allo stesso livello, la nostra squadra ha dovuto rimuovere delicatamente le piastrelle all’entrata della cucina per circa un metro, così da realizzare una leggera pendenza che consentisse di creare una perfetta continuità tra i due ambienti», spiega Julissa Serviere.
L’idea dei camminamenti è stata riproposta con piastrelle colorate sparse che si dirigono astutamente verso ognuna delle stanze che affacciano sul vano ingresso.
Alla fine i proprietari non rimpiangono d’aver speso più del doppio del budget previsto: «Non abbiamo dovuto gestire i lavori e abbiamo guadagnato luce e spazio. Ci ritroviamo con un’autentica cucina di design e adoriamo il decoro del pavimento. La disposizione, poi, con la piccola isola centrale, ci piace molto perché consente di cucinare rivolti verso la sala da pranzo e godere così della compagnia degli ospiti», spiegano.
Anche i vicini, che hanno una cucina della stessa metratura, hanno constatato che sembra più grande della loro.
Guarda tutte le foto di questo progetto.
E ora, a te la parola!
Ti piace come è stata ristrutturata questa cucina? Cerca su Houzz il professionista più adatto a ristrutturare la tua.
Anche i vicini, che hanno una cucina della stessa metratura, hanno constatato che sembra più grande della loro.
Guarda tutte le foto di questo progetto.
E ora, a te la parola!
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Non so come il proprietario possa dilettarsi ai fornelli in una cucina di queste dimensioni ....soggiorno doppio con tanto di sala da pranzo è una cucina dove a stento vedo spazio per appoggiare le cose !! Solo in Francia!!
Concordo con tizianainnocenti58. Probabilmente il budget a disposizione non permetteva opere murarie. Peccato. Il risultato finale poteva essere simile a quello di questa casa di Roma, praticamente identica, in cui con pochi lavori in più alla cucina si è dedicato il giusto spazio e la funzionalità che necessita
https://www.houzz.it/magazine/rinnovo-totale-tra-boiserie-e-caminetti-sembra-parigi-ma-e-roma-stsetivw-vs~131752469
Splendido, dalle stalle alle stelle.... 😉