Le Case di Houzz
La Stanza Tributo ai 40 Anni di Memphis (Un Rebus da Risolvere!)
Un pied-à-terre milanese rende omaggio a Sottsass e festeggia il collettivo che ha rivoluzionato le logiche del design
Milano, zona Porta Venezia. Tra i pregevoli palazzi in stile Liberty e le sinuose decorazioni tipiche dell’Art Nouveau, si cela un appartamento che ci trasporta in una dimensione esuberante e colorata, aprendo un varco verso gli anni Ottanta nell’universo stravagante del movimento Memphis.
Sono trascorsi quarant’anni da quando - l’11 dicembre 1980 - si formò il collettivo rivoluzionario di architetti e designer. Studio Paradisiartificiali ha voluto celebrare questo anniversario con un progetto, grande giusto una stanza, che nasconde una dedica sottoforma di rebus.
Sono trascorsi quarant’anni da quando - l’11 dicembre 1980 - si formò il collettivo rivoluzionario di architetti e designer. Studio Paradisiartificiali ha voluto celebrare questo anniversario con un progetto, grande giusto una stanza, che nasconde una dedica sottoforma di rebus.
Il proprietario ha acquistato questo piccolo appartamento su due livelli in zona Porta Venezia, come suo pied-à-terre quando è a Milano per lavoro. Mentre il primo piano è riservato alla sfera privata, quello inferiore è uno spazio ibrido pubblico/privato, una sorta di lounge dove ricevere ospiti e clienti.
«Il progetto è nato in origine dalla richiesta del committente di ridisegnare solo una scala in sostituzione della precedente a chiocciola che si avvitava per più di 4 metri tra un piano e l’altro, risultando decisamente impraticabile», spiega Lorenzo di Studio Paradisiartificiali.
«Il progetto è nato in origine dalla richiesta del committente di ridisegnare solo una scala in sostituzione della precedente a chiocciola che si avvitava per più di 4 metri tra un piano e l’altro, risultando decisamente impraticabile», spiega Lorenzo di Studio Paradisiartificiali.
Hai bisogno di un professionista per il tuo progetto "design degli interni"?
Troviamo i professionisti più adatti a te
Troviamo i professionisti più adatti a te
«A lavori già iniziati ci siamo casualmente imbattuti nella pagina di Wikipedia dedicata a Memphis, scoprendo che il noto movimento nacque a casa di Ettore Sottsass la sera dell’11 dicembre del 1980».
La storia narra che Sottsass si trovava insieme a una cerchia di amici designer e architetti nel suo appartamento di Milano. Mentre discutevano su come rovesciare lo status quo dell’industria del design e imbastivano l’idea di riunirsi in un collettivo, in sottofondo suonava Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again di Bob Dylan quando il giradischi s’inceppò offrendo lo spunto per il nome. Memphis: capitale dell’Antico Regno Egizio ma anche casa natale di Elvis Presley. Un termine che lega la cultura d’élite e storica a quella popolare e moderna. In quella serata prende il via un fenomeno culturale che ha rivoluzionato drasticamente le logiche del design.
Paradisiartificiali ha sentito il desiderio di trasformare questa scoperta in qualcosa di speciale: «Dovevamo provare a interpretare lo spazio che ci era stato affidato come una vera e propria celebrazione di questo importante anniversario: 40 anni dalla nascita di Memphis!».
La storia narra che Sottsass si trovava insieme a una cerchia di amici designer e architetti nel suo appartamento di Milano. Mentre discutevano su come rovesciare lo status quo dell’industria del design e imbastivano l’idea di riunirsi in un collettivo, in sottofondo suonava Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again di Bob Dylan quando il giradischi s’inceppò offrendo lo spunto per il nome. Memphis: capitale dell’Antico Regno Egizio ma anche casa natale di Elvis Presley. Un termine che lega la cultura d’élite e storica a quella popolare e moderna. In quella serata prende il via un fenomeno culturale che ha rivoluzionato drasticamente le logiche del design.
Paradisiartificiali ha sentito il desiderio di trasformare questa scoperta in qualcosa di speciale: «Dovevamo provare a interpretare lo spazio che ci era stato affidato come una vera e propria celebrazione di questo importante anniversario: 40 anni dalla nascita di Memphis!».
PRIMA. L’ambiente, ubicato al piano terra di un piccolo cortile, pagava lo scotto di essere poco luminoso. Inoltre le limitate dimensioni del locale (15 m²) unite alla considerevole altezza tra un piano e l’altro (420 cm) hanno portato gli architetti a immaginare una scala «estremamente leggera, aerea, autoportante per il semplice gioco delle sue piegature, quasi fosse un origami».
Con il contributo dell’azienda bresciana CPR Scale hanno optato per un manufatto in lamiera metallica pressopiegata in continuo, di spessore 10 mm, verniciata a polvere epossidica ad alta resistenza. Una stretta lastra di vetro temperato extrachiaro si frappone tra le due rampe per dare coesione e rigidità all’intero sistema.
Tra cliente e architetti si è ben presto instaurato quel rapporto di fiducia che ha permesso di far comprendere come in questi casi i problemi andrebbero affrontati con una visione più globale. «Compreso che la necessità non era solo quella di sostituire una “scala” ma di far nascere un “luogo”, si è scelto di lavorare al completo ripensamento del piano inferiore».
Mescolare ingredienti tra loro differenti è un approccio che agisce non solo a livello di contenuti, ma anche sul piano della composizione e della scelta delle presenze d’arredo che presentano in questo caso una comune forza enigmatica. «Troviamo sempre molto stimolante l’idea di attingere da aziende con identità diverse». Il progetto promuove infatti una felice convivenza tra vari brand.
«Così mentre un misterioso orecchio (madia Caruso di Miniforms) è pronto ad ascoltare cosa accade nella stanza, un set di arcaiche sedute (imbottiti Pipe di Moroso) ben esprime il desiderio di dare corpo al rito dell’ospitalità. Anche nel tessile è protagonista il richiamo all’estetica anni ‘80, dove grafiche geometriche e colori saturi (cuscini: Fatsia, Sequoia e Louisiane di Maisons du Monde e tappeto Lustrup di IKEA) si combinano con la sensualità vellutata di un grande ed elegante pouf grigio perla (pouf Eline di Maisons du Monde).
Infine una manciata di sassolini bianchi (applique Gregg di Foscarini) insieme a un “birillo” colorato (lampada Callimaco di Artemide) illuminano uno spazio che a Nord ritrova la sua stella (vaso Hsing di Sarri Ceramiche)».
«Così mentre un misterioso orecchio (madia Caruso di Miniforms) è pronto ad ascoltare cosa accade nella stanza, un set di arcaiche sedute (imbottiti Pipe di Moroso) ben esprime il desiderio di dare corpo al rito dell’ospitalità. Anche nel tessile è protagonista il richiamo all’estetica anni ‘80, dove grafiche geometriche e colori saturi (cuscini: Fatsia, Sequoia e Louisiane di Maisons du Monde e tappeto Lustrup di IKEA) si combinano con la sensualità vellutata di un grande ed elegante pouf grigio perla (pouf Eline di Maisons du Monde).
Infine una manciata di sassolini bianchi (applique Gregg di Foscarini) insieme a un “birillo” colorato (lampada Callimaco di Artemide) illuminano uno spazio che a Nord ritrova la sua stella (vaso Hsing di Sarri Ceramiche)».
La demolizione della vecchia scala a chiocciola e l’installazione di una nuova scala a doppia rampa è stato l’unico intervento di modifica sostanziale, per il resto a livello di murature nulla è stato demolito o costruito.
Anche le nicchie erano già presenti, ma apparivano come abbandonate alla loro parete. Ora, completamente re-interpretate, rivivono trasformate in geometrie all’interno di nuove geometrie. Nei lavori di Paradisiartificiali «la grafica raramente viene interpretata nella sua accezione di semplice elemento di decorazione, al contrario si trasforma in un alfabeto di segni significanti». Ecco perché richiamarsi all’ iconografia dei rebus non è stato un semplice gioco di natura grafica, ma il mezzo con cui spazio e segni si fondono, e comunicano un messaggio.
Siete in grado di risolvere il rebus (7 2 6 4+4) alle pareti? Guardate con attenzione la prima foto e scrivete la soluzione nei Commenti.
Approfondimenti: Storia del Design: La Colorata Trasgressione del Fenomeno Memphis
Anche le nicchie erano già presenti, ma apparivano come abbandonate alla loro parete. Ora, completamente re-interpretate, rivivono trasformate in geometrie all’interno di nuove geometrie. Nei lavori di Paradisiartificiali «la grafica raramente viene interpretata nella sua accezione di semplice elemento di decorazione, al contrario si trasforma in un alfabeto di segni significanti». Ecco perché richiamarsi all’ iconografia dei rebus non è stato un semplice gioco di natura grafica, ma il mezzo con cui spazio e segni si fondono, e comunicano un messaggio.
Siete in grado di risolvere il rebus (7 2 6 4+4) alle pareti? Guardate con attenzione la prima foto e scrivete la soluzione nei Commenti.
Approfondimenti: Storia del Design: La Colorata Trasgressione del Fenomeno Memphis
Colpo d’occhio
Chi ci abita: un professionista che vive tra Padova e Milano
Dove: zona Porta Venezia, Milano
Superficie stanza: 15 m²
Architetti: Studio Paradisiartificiali
Fine lavori: novembre 2020
Budget: circa 35.000 €