Led, Ferro, Legno Grezzo: Come la Pro Arreda Soggiorno CasaClima
Ferro acidato, mobili decapati, arredi di recupero, giochi di colore e texture per l'appartamento a energia quasi zero
Un edificio certificato nZeb CasaClima – dove cioè il consumo di energia è quasi pari a zero – ospita un nuovo appartamento in stile industriale. L’architetto Rachele Biancalani, che conosceva la committenza, ha lavorato recuperando mobili in legno già ripristinati per la precedente casa in cui la famiglia viveva. A questo stile ha adattato la cucina e i dettagli d’arredo, per esempio con la lampada sopra il tavolo da pranzo ridipinta a spruzzo per riprendere il colore del soggiorno o con i mattoni voluti per rivestire alcune pareti, colorati per far risaltare la texture.
Tra le scelte fatte dall’architetto, per giocare con sfumature e tonalità, anche la decisione di bruciare (letteralmente!) un mobile.
Tra le scelte fatte dall’architetto, per giocare con sfumature e tonalità, anche la decisione di bruciare (letteralmente!) un mobile.
Pavimento in cemento: Mapei; fuochi: Franke; pitture: Kerakoll
A sinistra dell’entrata è stata posizionata la cucina: lungo una parete di 4 metri sono state collocate tre colonne, in una sono stati inseriti il frigorifero e il forno, mentre le altre contengono la dispensa. «Sono in abete decapato, sono state prima impregnate con il colore grigio scuro e poi ripassate con una tonalità più chiara. Alla fine sono state carteggiate per permette alle sfumature più scure di ‘farsi notare’».
Il tavolo risale al 2013. «L’abbiamo portato dalla vecchia abitazione. Si tratta di un tavolo recuperato fuori da una vecchia falegnameria, è molto lungo (2,5 m) e stretto (50 cm)».
La cappa è in ferro acidato effetto corten, è stata realizzata grazie al lavoro di un fabbro su disegno dell’architetto.
A sinistra dell’entrata è stata posizionata la cucina: lungo una parete di 4 metri sono state collocate tre colonne, in una sono stati inseriti il frigorifero e il forno, mentre le altre contengono la dispensa. «Sono in abete decapato, sono state prima impregnate con il colore grigio scuro e poi ripassate con una tonalità più chiara. Alla fine sono state carteggiate per permette alle sfumature più scure di ‘farsi notare’».
Il tavolo risale al 2013. «L’abbiamo portato dalla vecchia abitazione. Si tratta di un tavolo recuperato fuori da una vecchia falegnameria, è molto lungo (2,5 m) e stretto (50 cm)».
La cappa è in ferro acidato effetto corten, è stata realizzata grazie al lavoro di un fabbro su disegno dell’architetto.
Lavandino: Marchi Group; mattoni a vista dipintoi con pittura opaca: Sikkens; resina: Kerakoll Design
Questa foto mostra un particolare della cucina con i mobiletti in ferro, sul primo poggia il lavello in graniglia di cemento levigata, il secondo invece nasconde la lavastoviglie.
La parete sopra la cucina è stata ricoperta con mattoni, riverniciati con il colore grigio scuro. «Tutti i mattoni a vista sono stati dipinti con pittura opaca e sono stati illuminati da strip led che creano una luce radente per enfatizzarne la texture tridimensionale».
La parete dietro al lavello è rivestita in resina.
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto della ristrutturazione edilizia della tua zona
Questa foto mostra un particolare della cucina con i mobiletti in ferro, sul primo poggia il lavello in graniglia di cemento levigata, il secondo invece nasconde la lavastoviglie.
La parete sopra la cucina è stata ricoperta con mattoni, riverniciati con il colore grigio scuro. «Tutti i mattoni a vista sono stati dipinti con pittura opaca e sono stati illuminati da strip led che creano una luce radente per enfatizzarne la texture tridimensionale».
La parete dietro al lavello è rivestita in resina.
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Lampada: Tolomeo di Artemide
Il tavolo da pranzo è stato recuperato dall’azienda del committente, proprietario di un’impresa che commercializza verniciature industriali. «Su questo piano appoggiava le vernici. Abbiamo trovato infatti diversi segni di colore che abbiamo scelto di tenere». Le sedie sono state realizzate da un artigiano di Pistoia.
Non era possibile spostare gli impianti della ventilazione meccanica posizionati sopra l’ingresso, così la progettista ha scelto una soluzione in linea con l’appartamento per nasconderli.
Il paralume della lampada che illumina il tavolo è stato dipinto con una vernice a spruzzo.
Il pilastro a lato della madia di colore scuro è stato mantenuto, è un pilastro portante, e coperto di cera trasparente.
Il tavolo da pranzo è stato recuperato dall’azienda del committente, proprietario di un’impresa che commercializza verniciature industriali. «Su questo piano appoggiava le vernici. Abbiamo trovato infatti diversi segni di colore che abbiamo scelto di tenere». Le sedie sono state realizzate da un artigiano di Pistoia.
Non era possibile spostare gli impianti della ventilazione meccanica posizionati sopra l’ingresso, così la progettista ha scelto una soluzione in linea con l’appartamento per nasconderli.
Il paralume della lampada che illumina il tavolo è stato dipinto con una vernice a spruzzo.
Il pilastro a lato della madia di colore scuro è stato mantenuto, è un pilastro portante, e coperto di cera trasparente.
La cassapanca in foto, posizionata a sinistra della porta d’ingresso, era nella casa dove la famiglia abitava precedentemente. «Era in noce e già l’avevamo colorato di blu. L’ho poi bruciata con il fuoco: le ha fatto prendere letteralmente fuoco finché non ero soddisfatta delle sfumature blu che man mano emergevano e, poi, l’ho passata con la cera trasparente: questo procedimento mi ha permesso di far risaltare le sfumature di colore».
Faretti: Linea Light Group; infissi: Valdarno Infissi
Una parte del muro di fronte alla cucina è stata realizzata con i mattoni (partono a un’altezza di 1,5 m). A filo dell’intonaco è stata posizionata una strip led per valorizzarli. In alto è stato collocato un binario con faretti con alette orientabili. «L’idea era ricreare l’effetto cinema. Non è stato semplice trovarli».
Gli infissi sono in massello di cipresso, hanno triplo vetro con doppia vetrocamera e sono certificati.
Una parte del muro di fronte alla cucina è stata realizzata con i mattoni (partono a un’altezza di 1,5 m). A filo dell’intonaco è stata posizionata una strip led per valorizzarli. In alto è stato collocato un binario con faretti con alette orientabili. «L’idea era ricreare l’effetto cinema. Non è stato semplice trovarli».
Gli infissi sono in massello di cipresso, hanno triplo vetro con doppia vetrocamera e sono certificati.
Lampada: Cell di Karman
Completa l’ambiente living il divano, recuperato dalla precedente abitazione: è stato sostituito il rivestimento, a favore di un tessuto chiaro scelto per portare luce.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Completa l’ambiente living il divano, recuperato dalla precedente abitazione: è stato sostituito il rivestimento, a favore di un tessuto chiaro scelto per portare luce.
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Chi ci abita: una famiglia con due figli
Dove: Terranuova Bracciolini, nella campagna tra Firenze e Arezzo
Anno dei lavori: 2018, edificio certificato NZeb CasaClima
Architetto: Rachele Biancalani Studio
Superficie ambiente giorno: zona living 41 m², cucina 20 m².
Costo dei lavori: trattandosi di una nuova costruzione, gli interventi strutturali rientravano nel costo dell’abitazione. Per gli arredi di cui si è occupata la professionista, il costo è di circa 20mila euro
Si tratta di un progetto di nuova costruzione, un appartamento in una palazzina nZeb, cioè un edificio il cui consumo energetico è quasi pari a zero. «Questo ha comportato diversi vincoli, per esempio non potevo intervenire né sulla planimetria né sugli impianti che non potevo neanche spostare. Ho avuto la fortuna, però, di lavorare con committenti che già mi conoscevano, e che conoscevo, e che avevano fiducia nel mio lavoro. Desideravano che qui ricreassi un ambiente che richiamasse lo stile industriale, di cui sono appassionati».