Le Porte Scorrevoli Sono Brutte? No, Se Sono Creative Come Queste Qui
La Community di Houzz si interroga sulla funzionalità e la bellezza di queste soluzioni salvaspazio
C’è chi ama quelle scorrevoli e chi, invece, preferisce le porte a battente. Gusti personali a parte, le porte scorrevoli si rivelano essere la soluzione ideale per i piccoli ambienti. Ribattezzate anche “salvaspazio”, non sembrano però essere prive di difetti. Limiti che, tuttavia, potrebbero essere superati grazie a una buona progettazione.
La nostra community manager qualche tempo fa ha aperto una discussione proprio su questo tema, accendendo un dibattito che si è rivelato essere molto sentito.
C’è un aspetto su cui tutti sono d’accordo: rivisitare una classica porta scorrevole può aiutare a valorizzare una stanza. Per esempio, è possibile recuperare una vecchia anta, giocare con effetti di retroilluminazione o scegliere rivestimenti in materiali pregiati o in tessuti particolari: in questo modo la porta può trasformarsi in un interessante elemento d’arredo. Scopri di più, leggendo in questo Ideabook i consigli dei professionisti.
La nostra community manager qualche tempo fa ha aperto una discussione proprio su questo tema, accendendo un dibattito che si è rivelato essere molto sentito.
C’è un aspetto su cui tutti sono d’accordo: rivisitare una classica porta scorrevole può aiutare a valorizzare una stanza. Per esempio, è possibile recuperare una vecchia anta, giocare con effetti di retroilluminazione o scegliere rivestimenti in materiali pregiati o in tessuti particolari: in questo modo la porta può trasformarsi in un interessante elemento d’arredo. Scopri di più, leggendo in questo Ideabook i consigli dei professionisti.
Il binario è visibile, viene applicato lungo la parete nel punto in cui si vuole posizionare la porta. L’anta scorre lungo il binario grazie a una coppia di pulegge con cuscinetti a sfera che ne ammortizzano il peso.
Belle, se necessarie
C’è chi, invece, non ama le porte scorrevoli come per esempio Liadesign: «Le scelgo solo se sono necessarie per ragioni di spazio; altrimenti preferiscono le soluzioni a battente». È d’accordo anche Giuliano Mancini: «Sono favorevole alle porte scorrevoli solo se inevitabili, per problemi di spazio».
Le fa eco lo studio Tekidea: «Le scorrevoli sono esteticamente molto interessanti, anche se presentano dei difetti. La chiusura spesso non è perfetta, se optiamo per una soluzione esterna, poiché rimane sempre un piccolo spazio tra la porta e il muro; quelle a scrigno, invece, entrano nel muro e pertanto non permettono di utilizzare quella parte di parete per fissare mensole o altro».
È importante valutare bene la soluzione più adatta alle nostre esigenze poiché le scorrevoli permettono di risparmiare spazio, ma nello stesso tempo ne sacrificano altro.
C’è chi, invece, non ama le porte scorrevoli come per esempio Liadesign: «Le scelgo solo se sono necessarie per ragioni di spazio; altrimenti preferiscono le soluzioni a battente». È d’accordo anche Giuliano Mancini: «Sono favorevole alle porte scorrevoli solo se inevitabili, per problemi di spazio».
Le fa eco lo studio Tekidea: «Le scorrevoli sono esteticamente molto interessanti, anche se presentano dei difetti. La chiusura spesso non è perfetta, se optiamo per una soluzione esterna, poiché rimane sempre un piccolo spazio tra la porta e il muro; quelle a scrigno, invece, entrano nel muro e pertanto non permettono di utilizzare quella parte di parete per fissare mensole o altro».
È importante valutare bene la soluzione più adatta alle nostre esigenze poiché le scorrevoli permettono di risparmiare spazio, ma nello stesso tempo ne sacrificano altro.
«Le porte scorrevoli sono una risorsa là dove c’è un problema di spazio – spiega mikea62 – anche se sono meno isolanti di una porta a battente dal punto di vista acustico, per questo non le consiglierei in camera da letto».
«La versatilità degli ambienti ne guadagna – aggiunge maolavaralli. Ricordiamoci, però, di prestare attenzione anche ai cani perché, in genere, riescono sempre ad aprirle».
«La versatilità degli ambienti ne guadagna – aggiunge maolavaralli. Ricordiamoci, però, di prestare attenzione anche ai cani perché, in genere, riescono sempre ad aprirle».
Soluzioni innovative
Gruppo Cactus precisa che «il problema del cassonetto metallico che un tempo non consentiva di sfruttare la parete (nella quale entra la scorrevole) per inserire cassette elettriche o quadri è stato superato con soluzioni di nuova generazione. Esistono sul mercato anche modelli senza coprifilo che permettono di scegliere un infisso completamente a scomparsa, esteticamente molto gradevole».
Gruppo Cactus precisa che «il problema del cassonetto metallico che un tempo non consentiva di sfruttare la parete (nella quale entra la scorrevole) per inserire cassette elettriche o quadri è stato superato con soluzioni di nuova generazione. Esistono sul mercato anche modelli senza coprifilo che permettono di scegliere un infisso completamente a scomparsa, esteticamente molto gradevole».
Eppure affascinanti
«I difetti si eliminano – ribatte Massimo Zanini – grazie a un’attenta selezione di modelli e soluzioni e con la giusta predisposizione dei muri. Per esempio è possibile scegliere porte sottili, magari in alluminio, ed evitare così di rompere la parete».
Le scorrevoli piacciono anche a Studio O Oliviero Baldini che ritiene «siano un’ottima soluzione a livello architettonico» e a Bartolomeo Fiorillo: «la porta scorrevole consente di recuperare appunto quello spazio che una soluzione a battente sottrae. Non ingombrano e ti permettono di sfruttare ogni millimetro della stanza. E il risultato è esteticamente molto interessante!».
«I difetti si eliminano – ribatte Massimo Zanini – grazie a un’attenta selezione di modelli e soluzioni e con la giusta predisposizione dei muri. Per esempio è possibile scegliere porte sottili, magari in alluminio, ed evitare così di rompere la parete».
Le scorrevoli piacciono anche a Studio O Oliviero Baldini che ritiene «siano un’ottima soluzione a livello architettonico» e a Bartolomeo Fiorillo: «la porta scorrevole consente di recuperare appunto quello spazio che una soluzione a battente sottrae. Non ingombrano e ti permettono di sfruttare ogni millimetro della stanza. E il risultato è esteticamente molto interessante!».
La scorrevole può essere la giusta soluzione se non vuoi soffocare la zona giorno.
Matteo Chiesa Architetto per esempio ha scelto una porta scorrevole per separare la sala da pranzo dal corridoio (vedi foto): «Non volevo opprimere l’ambiente e ho optato per un modello in vetro laccato a tre ante con un’estensione di circa 4 metri. Quest’idea permette di aprire solo un’anta o tutte, dando più agio o al passaggio verso il corridoio o al tavolo da pranzo oppure, diversamente, chiudendole tutte, è possibile nascondere la zona servizi agli ospiti».
Matteo Chiesa Architetto per esempio ha scelto una porta scorrevole per separare la sala da pranzo dal corridoio (vedi foto): «Non volevo opprimere l’ambiente e ho optato per un modello in vetro laccato a tre ante con un’estensione di circa 4 metri. Quest’idea permette di aprire solo un’anta o tutte, dando più agio o al passaggio verso il corridoio o al tavolo da pranzo oppure, diversamente, chiudendole tutte, è possibile nascondere la zona servizi agli ospiti».
Favorevoli alle porte scorrevoli sono anche Tanzi Architetti - Gigi e Chiara Tanzi: «Sono una risorsa e un’opportunità. È però importante studiare il progetto con attenzione per sfruttare al meglio le contropareti e ottimizzare così gli spazi».
Nell’esempio in foto, gli architetti Tanzi hanno realizzato «due porte scorrevoli su misura che dividono la zona pranzo dalla cucina, creando due diversi passaggi. Le scorrevoli hanno un telaio in ferro, mentre la superficie è stata realizzata con due lastre di vetro accoppiate tra le quali è stato “annegato” un telo di tessuto di lino bianco. Il risultato è molto luminoso e permette di nasconde alla vista quei dettagli che potrebbero trasmettere la sensazione di disordine».
Nell’esempio in foto, gli architetti Tanzi hanno realizzato «due porte scorrevoli su misura che dividono la zona pranzo dalla cucina, creando due diversi passaggi. Le scorrevoli hanno un telaio in ferro, mentre la superficie è stata realizzata con due lastre di vetro accoppiate tra le quali è stato “annegato” un telo di tessuto di lino bianco. Il risultato è molto luminoso e permette di nasconde alla vista quei dettagli che potrebbero trasmettere la sensazione di disordine».
Porte o pannelli scorrevoli?
Rachele Biancalani Studio precisa la necessità di distinguere tra porte e pannelli scorrevoli: «Questi ultimi, possibilmente a tutta altezza e di dimensioni di solito più ampie delle normali porte, sono molto belli e caratterizzano gli ambienti. Le porte scorrevoli, che possono scomparire all’interno della parete o meno, si usano di norma come salvaspazio – e aggiunge – differenze a parte, sono favorevole a queste soluzioni. Sono esteticamente belle, possono dare un forte sapore industriale, avere un look decisamente minimalista o ancora creare una nuova stanza nella stanza separandola solo quando serve».
Matteo Chiesa Architetto precisa di «aver utilizzato per dividere la cucina dalla zona pranzo un pannello scorrevole (realizzato con la cementite, poi tinto nella stessa tonalità di colore della parete) perché non c’era la possibilità di inserire una porta nel muro». E puntualizza: «La scorrevole serve come salvaspazio laddove una porta a battente può essere d’intralcio. Le scorrevoli possono essere larghe anche 120 centimetri e raggiungere altezze di 280-290 o addirittura 300 cm, adattandosi così a ogni tipo di necessità».
Rachele Biancalani Studio precisa la necessità di distinguere tra porte e pannelli scorrevoli: «Questi ultimi, possibilmente a tutta altezza e di dimensioni di solito più ampie delle normali porte, sono molto belli e caratterizzano gli ambienti. Le porte scorrevoli, che possono scomparire all’interno della parete o meno, si usano di norma come salvaspazio – e aggiunge – differenze a parte, sono favorevole a queste soluzioni. Sono esteticamente belle, possono dare un forte sapore industriale, avere un look decisamente minimalista o ancora creare una nuova stanza nella stanza separandola solo quando serve».
Matteo Chiesa Architetto precisa di «aver utilizzato per dividere la cucina dalla zona pranzo un pannello scorrevole (realizzato con la cementite, poi tinto nella stessa tonalità di colore della parete) perché non c’era la possibilità di inserire una porta nel muro». E puntualizza: «La scorrevole serve come salvaspazio laddove una porta a battente può essere d’intralcio. Le scorrevoli possono essere larghe anche 120 centimetri e raggiungere altezze di 280-290 o addirittura 300 cm, adattandosi così a ogni tipo di necessità».
Soluzioni senza telaio
Easy Relooking propone «porte senza telaio» e ricorda di «valutare con attenzione dove inserirle perché comunque richiedono spazio per scorrere all’interno del muro e, quindi, vi è il rischio che impattino sull’impianto elettrico o idraulico».
Easy Relooking propone «porte senza telaio» e ricorda di «valutare con attenzione dove inserirle perché comunque richiedono spazio per scorrere all’interno del muro e, quindi, vi è il rischio che impattino sull’impianto elettrico o idraulico».
La porta diventa arredo
Le scorrevoli possono diventare anche degli elementi d’arredo.
In foto una porta scorrevole esterna con superficie a lavagna.
Le scorrevoli possono diventare anche degli elementi d’arredo.
In foto una porta scorrevole esterna con superficie a lavagna.
Studioarchitetturagolinelli propone una soluzione interessante: un progetto di lighting design gioca con la retroilluminazione, valorizzando l’anta scorrevole.
È possibile rivestire il pannello delle scorrevoli per realizzare delle vere e opere soluzioni di design.
«Queste porte – afferma l’architetto Paola Paoloni di In the mood for home – possono contribuire ad arricchire una stanza. In molte occasioni il solo utilizzo di un materiale particolare o di un trattamento speciale, può trasformare la scorrevole in un elemento d’arredo».
Le fa eco Officine Vittorio Colombo: «Possono essere anche decorative ed essere utilizzate per nascondere alla vista cabine armadi, piccoli angoli cottura o spazi studio e lavoro».
«Queste porte – afferma l’architetto Paola Paoloni di In the mood for home – possono contribuire ad arricchire una stanza. In molte occasioni il solo utilizzo di un materiale particolare o di un trattamento speciale, può trasformare la scorrevole in un elemento d’arredo».
Le fa eco Officine Vittorio Colombo: «Possono essere anche decorative ed essere utilizzate per nascondere alla vista cabine armadi, piccoli angoli cottura o spazi studio e lavoro».
Studio Ferrante Design propone rivestimenti «in pietre ruvide da interni a basso spessore o sporgenza, per esempio ardesia, basaltite o pietra piacentina, illuminate magari da una controsoffittatura con faretti “radenti” per valorizzarle. O ancora marmi pregiati, chiari o scuri, del tipo Carrara statuario, calacatta o marquinia, sempre accompagnati da strutture in profili metallici minimal in acciaio cromato o spazzolato. Possono essere una soluzione interessante anche pannelli retrocolorati accompagnati da grafismi».
Matteo Chiesa Architetto propone una soluzione “invisibile” con telaio nascosto nella parete. «La porta a filo muro trattata nello stesso colore e materiale della parete, ne diventa parte integrante regalando un effetto elegante».
Una porta esterno muro in vetro trasparente.
Tutti i consigli su porte e finestre
Raccontaci: e tu, cosa pensi delle porte scorrevoli? Hai altre domande da porre ai nostri professionisti?
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Marta Bresciani è favorevole alle porte scorrevoli e le consiglia poiché permettono di risparmiare spazio: «Oggi possiamo trovare modelli bellissimi. Un esempio? Quelli realizzati con le vecchie porte».