Piante Tropicali per Tramutare in una Giungla il Giardino o il Terrazzo
Chi non ama le piante rigogliose dall’aspetto esotico? E se il clima è freddo, scopriamo come aggirare l’ostacolo e sentirci un po’ Tarzan!
Tropicale, hawaiano, balinese. A chi non piacerebbe sentirsi avvolto da una giungla rigogliosa? Non in tutti i climi, però, è possibile coltivare piante esotiche. Solitamente si considera che le piante sub-tropicali possano essere coltivate in zona 10a o 10b (per sapere cos’è una zona USDA leggi qui), o comunque dove le minime invernali siano veramente tiepide, non scendano mai sotto lo zero, e preferibilmente sotto i 5-7 gradi.
Chi vive nell’interno, sui rilievi o al Nord, può coltivare le piante esotiche in serra, ma a volte basta solo una scelta azzeccata delle specie per dare l’illusione che ci si trovi in una giungla. Molte piante dall’aspetto esotico sono infatti rustiche o non troppo delicate, così in zone a inverno freddo basta una protezione come quella per gli agrumi.
Chi vive nell’interno, sui rilievi o al Nord, può coltivare le piante esotiche in serra, ma a volte basta solo una scelta azzeccata delle specie per dare l’illusione che ci si trovi in una giungla. Molte piante dall’aspetto esotico sono infatti rustiche o non troppo delicate, così in zone a inverno freddo basta una protezione come quella per gli agrumi.
Felci arboree
Niente come delle felci arboree può conferire a un giardino l’aspetto “Jurassic World”. Le specie più comuni, Cyathea e Dicksonia, sono dei relitti botanici di epoche antichissime. Le loro grandi fronde fanno pensare a un sottobosco Cretaceo e sono in grado, da sole, di creare un vero e proprio “effetto giungla”.
La Cyathea è più rapida nell’accrescimento, ma anche più delicata. Ha un fogliame che molti giardinieri preferiscono poiché più “primitivo” (anche se in realtà la Dicksonia è più antica). Quest’ultima è appena più rustica, ma certo non tanto da tollerare freddi intensi e prolungati. Entrambe crescono su substrati ricchi di sfatticcio di foglie, con modesta sostanza nutritiva, suolo sciolto, e una grande quantità di umido nell’aria e nel suolo.
Non si tratta quindi di piante impossibili da coltivare, ma richiedono una certa continuità di cure, irrigazioni e nebulizzazioni.
Niente come delle felci arboree può conferire a un giardino l’aspetto “Jurassic World”. Le specie più comuni, Cyathea e Dicksonia, sono dei relitti botanici di epoche antichissime. Le loro grandi fronde fanno pensare a un sottobosco Cretaceo e sono in grado, da sole, di creare un vero e proprio “effetto giungla”.
La Cyathea è più rapida nell’accrescimento, ma anche più delicata. Ha un fogliame che molti giardinieri preferiscono poiché più “primitivo” (anche se in realtà la Dicksonia è più antica). Quest’ultima è appena più rustica, ma certo non tanto da tollerare freddi intensi e prolungati. Entrambe crescono su substrati ricchi di sfatticcio di foglie, con modesta sostanza nutritiva, suolo sciolto, e una grande quantità di umido nell’aria e nel suolo.
Non si tratta quindi di piante impossibili da coltivare, ma richiedono una certa continuità di cure, irrigazioni e nebulizzazioni.
Il bambù
Da sempre collegato a paesi orientali, come la Cina, la Malesia o il Giappone, il bambù è una pianta che conferisce un aspetto esotico a qualsiasi giardino, anche il più metropolitano. Inoltre, molti bambù hanno foglie minute che ondeggiano al vento ed emettono un gradevole fruscio che ricorda la pioggia.
Di bambù ne esistono centinaia di specie, generi e varietà. Alcuni sono coltivati solo per le canne, come la Phyllostachys aurea ‘Koi’ o la P. bambusoides ‘Castilloni’, a tronco variegato di giallo. La famosa e sempre popolare Phyllostachys nigra ha fusto sottile e quasi del tutto porpora violaceo. Non tutte le specie sono rustiche, cioè tolleranti del freddo. Considerando quelle che possono essere coltivate in Italia, tra i bambù più belli troviamo il Pleiobastus viridistriatus (Arundinaria auricoma) che ha fusti sottili, un bellissimo fogliame, e si presta alla coltivazione in vaso vista l’altezza non eccessiva. Per il vaso anche la Sasa veitchii (Arundinaria veitchii), è bassa, a portamento tappezzante, veloce nella crescita, con fogliame largo e bordato di bianco. Molto larga anche la foglia di Indocalamus tessellatus, completamente verde. Per un “effetto cortina” scegliete Fargesia robusta e F. utilis.
Questi bambù possono essere usati per un efficace isolamento ottico e acustico. Ricordate l’importanza dell’illuminazione che moltiplica l’effetto grafico delle foglie di bambù.
Da ricordare: il culmo è il fusto cavo delle canne di bambù.
Da sempre collegato a paesi orientali, come la Cina, la Malesia o il Giappone, il bambù è una pianta che conferisce un aspetto esotico a qualsiasi giardino, anche il più metropolitano. Inoltre, molti bambù hanno foglie minute che ondeggiano al vento ed emettono un gradevole fruscio che ricorda la pioggia.
Di bambù ne esistono centinaia di specie, generi e varietà. Alcuni sono coltivati solo per le canne, come la Phyllostachys aurea ‘Koi’ o la P. bambusoides ‘Castilloni’, a tronco variegato di giallo. La famosa e sempre popolare Phyllostachys nigra ha fusto sottile e quasi del tutto porpora violaceo. Non tutte le specie sono rustiche, cioè tolleranti del freddo. Considerando quelle che possono essere coltivate in Italia, tra i bambù più belli troviamo il Pleiobastus viridistriatus (Arundinaria auricoma) che ha fusti sottili, un bellissimo fogliame, e si presta alla coltivazione in vaso vista l’altezza non eccessiva. Per il vaso anche la Sasa veitchii (Arundinaria veitchii), è bassa, a portamento tappezzante, veloce nella crescita, con fogliame largo e bordato di bianco. Molto larga anche la foglia di Indocalamus tessellatus, completamente verde. Per un “effetto cortina” scegliete Fargesia robusta e F. utilis.
Questi bambù possono essere usati per un efficace isolamento ottico e acustico. Ricordate l’importanza dell’illuminazione che moltiplica l’effetto grafico delle foglie di bambù.
Da ricordare: il culmo è il fusto cavo delle canne di bambù.
Un patio isolato
Il bambù si presta in modo particolare a un isolamento ottico e acustico. Coltivandolo in vaso non avrete il problema dell’invasività, e tenerlo sotto controllo non sarà impegnativo.
L’“effetto cortina” è indispensabile se si vuole isolare il giardino, balcone o veranda dal resto del paesaggio, vuoi per ragioni di privacy, vuoi per ragioni estetiche. In questo caso un giardino tropicale stonerebbe in un normale contesto urbano o di campagna, per quanto mediterraneo possa essere. Meglio creare un mondo a parte, dentro cui inserire gli elementi che ci interessano. Importantissimi sono gli accessori, come piccole statue, docce esterne, tavole da windsurf.
Per un effetto tropicale non c’è niente di meglio di un parquet, preferibilmente di toni medi, non troppo chiari, che rimanda allo stile coloniale. Ovviamente anche l’arredo deve essere in tono.
Attenti alle alberature circostanti: se sono aghiformi e “nordiche” sarà meglio orientarsi su un altro tipo di progetto.
Il bambù si presta in modo particolare a un isolamento ottico e acustico. Coltivandolo in vaso non avrete il problema dell’invasività, e tenerlo sotto controllo non sarà impegnativo.
L’“effetto cortina” è indispensabile se si vuole isolare il giardino, balcone o veranda dal resto del paesaggio, vuoi per ragioni di privacy, vuoi per ragioni estetiche. In questo caso un giardino tropicale stonerebbe in un normale contesto urbano o di campagna, per quanto mediterraneo possa essere. Meglio creare un mondo a parte, dentro cui inserire gli elementi che ci interessano. Importantissimi sono gli accessori, come piccole statue, docce esterne, tavole da windsurf.
Per un effetto tropicale non c’è niente di meglio di un parquet, preferibilmente di toni medi, non troppo chiari, che rimanda allo stile coloniale. Ovviamente anche l’arredo deve essere in tono.
Attenti alle alberature circostanti: se sono aghiformi e “nordiche” sarà meglio orientarsi su un altro tipo di progetto.
Canna indica
Molti amanti delle tropicali utilizzano la Canna indica come fosse un banano, per via della larghezza delle foglie, l’altezza della pianta e la grande disponibilità di colori di fiori e fogliame.
Un cespo fitto di Canna indica darà un tocco esotico molto marcato, in particolare se si scelgono varietà a fogliame scuro, come ‘Tropicana’ (in foto. Sinonimo ‘Phasion’), con fogliame variegato e fiore arancio carico.
Bene anche cultivar come Tropicanna® Black, alta a fiore rosso e fogliame molto scuro, o ‘Pretoria’, a foglia particolarmente larga, striata di giallo.
La Canna indica non ha un gran range di colori dei fiori, fino a poco tempo fa dominavano il rosso e il giallo. Cercate varietà inconsuete, a fiore albicocca, o rosa pesca, giallo marmorizzato, simili a orchidee, come ‘Yellow King Humbert’, ‘Pink Sunburst’, ‘Striped Beauty’, ‘Striata’, ‘Red Stripe’,’Princess Di’, o la straordinaria ‘M. Holtz’, con fiori giallo dorato macchiettati di un arancio intenso.
Molti amanti delle tropicali utilizzano la Canna indica come fosse un banano, per via della larghezza delle foglie, l’altezza della pianta e la grande disponibilità di colori di fiori e fogliame.
Un cespo fitto di Canna indica darà un tocco esotico molto marcato, in particolare se si scelgono varietà a fogliame scuro, come ‘Tropicana’ (in foto. Sinonimo ‘Phasion’), con fogliame variegato e fiore arancio carico.
Bene anche cultivar come Tropicanna® Black, alta a fiore rosso e fogliame molto scuro, o ‘Pretoria’, a foglia particolarmente larga, striata di giallo.
La Canna indica non ha un gran range di colori dei fiori, fino a poco tempo fa dominavano il rosso e il giallo. Cercate varietà inconsuete, a fiore albicocca, o rosa pesca, giallo marmorizzato, simili a orchidee, come ‘Yellow King Humbert’, ‘Pink Sunburst’, ‘Striped Beauty’, ‘Striata’, ‘Red Stripe’,’Princess Di’, o la straordinaria ‘M. Holtz’, con fiori giallo dorato macchiettati di un arancio intenso.
Tropicale… mediterraneo
Parrebbe un vero ossimoro, ma il giardino mediterraneo ha per secoli accolto le piante provenienti dai paesi caldi per l’acclimazione. Le prime stazioni d’arrivo per le piante ritenute delicate erano in Spagna e a Napoli, successivamente passavano in centro Europa. È così che oggi molte piante esotiche hanno conquistato la loro fetta di giardino mediterraneo d’antan, divenendo addirittura una presenza familiare e domestica.
In un contesto del genere, accanto ad una fontana o uno specchio d’acqua, non stonerebbe una palma o un banano. Se ne avete la possibilità, piantate alberi da frutta esotici, come l’avocado o il mango, o fiori come la Passiflora (cercate la varietà edulis, più dolce).
In zone a inverni miti si può osare con piante che altrimenti fuori morirebbero: Zamioculcas, Calathea, Ficus lyrata, Hoya, Monstera deliciosa, Caladium, Gloriosa, Tacca, curcuma e orchidee. Non tutte comunque superano indenni l’inverno, sia pure in zona 10b.
Parrebbe un vero ossimoro, ma il giardino mediterraneo ha per secoli accolto le piante provenienti dai paesi caldi per l’acclimazione. Le prime stazioni d’arrivo per le piante ritenute delicate erano in Spagna e a Napoli, successivamente passavano in centro Europa. È così che oggi molte piante esotiche hanno conquistato la loro fetta di giardino mediterraneo d’antan, divenendo addirittura una presenza familiare e domestica.
In un contesto del genere, accanto ad una fontana o uno specchio d’acqua, non stonerebbe una palma o un banano. Se ne avete la possibilità, piantate alberi da frutta esotici, come l’avocado o il mango, o fiori come la Passiflora (cercate la varietà edulis, più dolce).
In zone a inverni miti si può osare con piante che altrimenti fuori morirebbero: Zamioculcas, Calathea, Ficus lyrata, Hoya, Monstera deliciosa, Caladium, Gloriosa, Tacca, curcuma e orchidee. Non tutte comunque superano indenni l’inverno, sia pure in zona 10b.
A volte basta la suggestione
In un insieme che botanicamente è da sottobosco freddo, cioè felci e muschi, è stata posizionata una curiosa statua che ricorda un fiore di Rafflesia in fase di apertura.
L’occhio è estremamente sensibile alle suggestioni, bisogna perciò accompagnarlo nella giusta direzione!
In un insieme che botanicamente è da sottobosco freddo, cioè felci e muschi, è stata posizionata una curiosa statua che ricorda un fiore di Rafflesia in fase di apertura.
L’occhio è estremamente sensibile alle suggestioni, bisogna perciò accompagnarlo nella giusta direzione!
Un vero e proprio rifugio privato
Un po’ zen, un po’ coloniale, un po’ tropical-style, questo moderno patio che affaccia su un giardinetto. Concepito per il relax all’ombra di tendaggi mobili e piante dalle larghe foglie e dall‘aspetto esotico.
Si parte da un parquet in tonalità media e da un arredo che privilegia il legno e i tessuti chiari e con una certa grana. Le piante sono scelte tra le meno delicate: l’Alocasia macrorrhiza è infatti moderatamente rustica in Italia. Il patio offre protezione durante i mesi invernali e il paravento pieghevole crea un’ombra filtrata gradita anche alle piante. Un insieme così raffinato gioca sui toni del legno e le sfumature verdi delle piante, siate perciò discreti con i fiori, usate solo fiori chiari, possibilmente di forme insolite e non in massa.
Un po’ zen, un po’ coloniale, un po’ tropical-style, questo moderno patio che affaccia su un giardinetto. Concepito per il relax all’ombra di tendaggi mobili e piante dalle larghe foglie e dall‘aspetto esotico.
Si parte da un parquet in tonalità media e da un arredo che privilegia il legno e i tessuti chiari e con una certa grana. Le piante sono scelte tra le meno delicate: l’Alocasia macrorrhiza è infatti moderatamente rustica in Italia. Il patio offre protezione durante i mesi invernali e il paravento pieghevole crea un’ombra filtrata gradita anche alle piante. Un insieme così raffinato gioca sui toni del legno e le sfumature verdi delle piante, siate perciò discreti con i fiori, usate solo fiori chiari, possibilmente di forme insolite e non in massa.
Cycas e bulbose
Poche piante come la Cycas revoluta conferiscono un aspetto esotico al giardino. Purtroppo usata in malo modo come status-symbol, per via del suo prezzo e della lentezza nell’accrescimento, ha finito per contrassegnare entrate di alberghi, studi medici, negozi chic.
Senza farsi influenzare troppo dall’usura estetica legata a una pianta, la Cycas ha un fogliame deciso, dal profilo netto e nitido, che si accosta bene a fogliami più lassi e morbidi, specie se a portamento pulvinato.
Una volta cresciuta, questi rimarranno bassi, ma ci sarà qualche anno in cui avranno più o meno la stessa altezza, creando un effetto “aiuola mista”.
Bulbi a foglie nastriformi, come Ismene, Hymenocallis, Nerine, Agapanthus, Clivia, Crinum, gigli di tutti i tipi, Cyrtanthus (Vallota), Hemerocallis, Hippeastrum, Amaryllis, Iris, Crocosmia, Neomarica, Dietes, ecc. sono validissimi aiuti nel comporre un effetto giungla per via dei fiori grandi, a volte isolati, dalle forme insolite e molto vistose.
Cerchi altre ispirazioni in Stile Tropicale? Guarda tutte le Foto
Arredare in stile Jungalow
Hai bisogno di aiuto? Su Houzz puoi trovare il professionista adatto a te per il parquet o i mobili del tuo patio o giardino.
Poche piante come la Cycas revoluta conferiscono un aspetto esotico al giardino. Purtroppo usata in malo modo come status-symbol, per via del suo prezzo e della lentezza nell’accrescimento, ha finito per contrassegnare entrate di alberghi, studi medici, negozi chic.
Senza farsi influenzare troppo dall’usura estetica legata a una pianta, la Cycas ha un fogliame deciso, dal profilo netto e nitido, che si accosta bene a fogliami più lassi e morbidi, specie se a portamento pulvinato.
Una volta cresciuta, questi rimarranno bassi, ma ci sarà qualche anno in cui avranno più o meno la stessa altezza, creando un effetto “aiuola mista”.
Bulbi a foglie nastriformi, come Ismene, Hymenocallis, Nerine, Agapanthus, Clivia, Crinum, gigli di tutti i tipi, Cyrtanthus (Vallota), Hemerocallis, Hippeastrum, Amaryllis, Iris, Crocosmia, Neomarica, Dietes, ecc. sono validissimi aiuti nel comporre un effetto giungla per via dei fiori grandi, a volte isolati, dalle forme insolite e molto vistose.
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Arredare in stile Jungalow
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Importantissima è la scelta degli arredi, delle strutture, dei materiali e dei colori. Ad esempio, se utilizzate materiali in stile cottage, come mattoncini rossi, potete dare l’addio a qualsiasi effetto tropicale. Scegliete invece metallo e materiali moderni, oppure puntate su quell’aria un po’ “piratesca” che legno grezzo, corde e sartiame riescono a regalare. Immaginare di trovarsi nel bel mezzo della traversata del Pacifico a bordo dell’Endeavour, non sarà poi tanto difficile!
Attenzione al paesaggio circostante, create giochi e piccoli flussi d’acqua. Tra i colori, scegliere quelli più squillanti: toni di arancio caldo, giallo dorato, terracotta, per suggerire alte temperature. Tra i verdi evitate quelli chiari e bluastri, certi verdi biancastri e preferite le variegature e le foglie marmorizzate.