Stile Jungalow in 7 Mosse: Trasformare Casa in una Giungla Urban-Chic
Arredi vintage, accenti di colore e tante piante ad effetto tropicale. La nuova tendenza d’arredo per bohémienne dal pollice verde
C’è chi se ne è già innamorato, chi ne avrà sentito parlare ma non ha ben capito di cosa si tratta, e chi avrà appena fatto una smorfia chiedendosi “junga-che”?
Ultima tendenza in fatto di arredamento, lo stile “Jungalow” è stato diffuso da Justina Blakeney, interior designer americana con la passione per il bohemian style e creatrice di un seguitissimo blog.
Il nome nasce dall’unione delle parole jungle e bungalow (ovvero le case a un piano con veranda tipiche del bengala, non quelle dei villaggi turistici).
Ultima tendenza in fatto di arredamento, lo stile “Jungalow” è stato diffuso da Justina Blakeney, interior designer americana con la passione per il bohemian style e creatrice di un seguitissimo blog.
Il nome nasce dall’unione delle parole jungle e bungalow (ovvero le case a un piano con veranda tipiche del bengala, non quelle dei villaggi turistici).
1. Pareti bianche
Le stanze arredate in questo stile sono belle perché piene di oggetti particolari. È dunque consigliabile lasciare i muri il più neutro possibile, optando per un classico bianco.
Il contrasto che si crea tra le pareti candide, il verde delle piante e il marrone degli arredi, è infatti la base da cui partire per creare lo stile “Jungalow”.
Le stanze arredate in questo stile sono belle perché piene di oggetti particolari. È dunque consigliabile lasciare i muri il più neutro possibile, optando per un classico bianco.
Il contrasto che si crea tra le pareti candide, il verde delle piante e il marrone degli arredi, è infatti la base da cui partire per creare lo stile “Jungalow”.
2. Carta da parati a tema vegetale
Nulla vieta, però, di completare una parete con della carta da parati, scegliendo fra pattern e colori che diano un effetto “giungla”. Oltre a disegni realistici, potrebbe essere interessante provare a scegliere motivi astratti, etnici o geometrici, sempre nei toni del verde o del marrone.
Nulla vieta, però, di completare una parete con della carta da parati, scegliendo fra pattern e colori che diano un effetto “giungla”. Oltre a disegni realistici, potrebbe essere interessante provare a scegliere motivi astratti, etnici o geometrici, sempre nei toni del verde o del marrone.
Di grande effetto, il motivo a foglie di banano. In alternativa si può optare anche per una o più vere piante di banano in vaso.
Come si vede negli interni creati da Justina, si può anche giocare con il colore, senza fermarsi al “basic” bianco/verde/marrone menzionato all’inizio.
In questa camera da letto, ad esempio, si è optato per una parete dipinta con una tecnica che ricorda l’acquarello, sovrapponendo strati diluiti di pittura ad acqua: l’effetto finale è delicato ma di carattere. Il colore azzurro cielo rimane coerente con i toni dominanti di questo stile, sempre ispirati dalla natura.
In questa camera da letto, ad esempio, si è optato per una parete dipinta con una tecnica che ricorda l’acquarello, sovrapponendo strati diluiti di pittura ad acqua: l’effetto finale è delicato ma di carattere. Il colore azzurro cielo rimane coerente con i toni dominanti di questo stile, sempre ispirati dalla natura.
3. Piante rigogliose
Abbiamo chiesto a Chiara Palombo, esperta di gardening, di consigliarci alcune varietà da interno facili da trovare e mantenere, adatte per creare l’effetto verdeggiante basilare per dar vita a questo stile.
Fra quelle grandi: Kentia (Howea forsteriana), il banano e tutte le varietà di Ficus (in foto la varietà Ficus Lyrata).
Piante medie da appartamento sono la Sansevieria trifasciata, l’Aloe vera (Aloe barbadensis Miller) e Zamioculcas zamilifoliala.
Abbiamo chiesto a Chiara Palombo, esperta di gardening, di consigliarci alcune varietà da interno facili da trovare e mantenere, adatte per creare l’effetto verdeggiante basilare per dar vita a questo stile.
Fra quelle grandi: Kentia (Howea forsteriana), il banano e tutte le varietà di Ficus (in foto la varietà Ficus Lyrata).
Piante medie da appartamento sono la Sansevieria trifasciata, l’Aloe vera (Aloe barbadensis Miller) e Zamioculcas zamilifoliala.
Fra quelle da appendere, il
Falangio (Chlorophytum comosum), la Nephrolepis exaltata, il Pothos (Epipremnum aureum o Scindapsus aureus).
Prova a farlo tu! Guarda questo Fai da Te fotografico per creare un porta piante da appendere in macramè.
Falangio (Chlorophytum comosum), la Nephrolepis exaltata, il Pothos (Epipremnum aureum o Scindapsus aureus).
Prova a farlo tu! Guarda questo Fai da Te fotografico per creare un porta piante da appendere in macramè.
4. Vasi e vasetti, tutti diversi
Per colore, materiale, dimensione. Attenzione però che l’insieme deve risultare gradevole: quindi se non te la senti di osare con accostamenti azzardati, prova con vasi di diverse misure, ma tutti in terracotta. L’effetto finale deve essere molto scenografico.
Per colore, materiale, dimensione. Attenzione però che l’insieme deve risultare gradevole: quindi se non te la senti di osare con accostamenti azzardati, prova con vasi di diverse misure, ma tutti in terracotta. L’effetto finale deve essere molto scenografico.
5. Rattan e vimini
Se ami i pezzi speciali, la sedia pavone – con schienale alto ad arco – è l’arredo cult di questo stile. Ma anche una sedia altalena da appendere direttamente al soffitto potrebbe essere un’idea divertente.
Poi, in rattan e vimini, non possono mancare poltrone, sgabelli e tavolini intrecciati, ceste per contenere i vasi delle piante e paralumi per le lampade.
Se ami i pezzi speciali, la sedia pavone – con schienale alto ad arco – è l’arredo cult di questo stile. Ma anche una sedia altalena da appendere direttamente al soffitto potrebbe essere un’idea divertente.
Poi, in rattan e vimini, non possono mancare poltrone, sgabelli e tavolini intrecciati, ceste per contenere i vasi delle piante e paralumi per le lampade.
Per un tocco ancora più esotico si può appendere, anche in soggiorno, una gabbietta per gli uccellini. Se non sei un amante dell’avicoltura, da tenere vuota o popolare con un colorato pappagallo di stoffa o piante aeree.
6. Arredi anni ‘50
La modestia intrinseca di questo stile li vorrebbe vintage, trovati in un mercatino o per strada… Al bando arredi contemporanei di materiali sintetici: il “Jungalow” funziona con arredi in stile mid-century: madie, credenze, sistemi a parete, cassettiere, tavolini, sedie, poltrone e divani.
Se il colore del legno dei mobili anni ‘50 risulta troppo scuro per i tuoi gusti, puoi sempre scegliere arredi di recupero, anche tinti o decapati: l’importante è che sia il legno il materiale predominante. La plastica è bandita.
La modestia intrinseca di questo stile li vorrebbe vintage, trovati in un mercatino o per strada… Al bando arredi contemporanei di materiali sintetici: il “Jungalow” funziona con arredi in stile mid-century: madie, credenze, sistemi a parete, cassettiere, tavolini, sedie, poltrone e divani.
Se il colore del legno dei mobili anni ‘50 risulta troppo scuro per i tuoi gusti, puoi sempre scegliere arredi di recupero, anche tinti o decapati: l’importante è che sia il legno il materiale predominante. La plastica è bandita.
Questo bell’appartamento è abitato da due ragazzi: una dimostrazione che il “Jungalow” non è solo per femmine.
7. Disordine controllato
Che sia voluto o no, un’abitazione arredata con questo stile risulterà sempre caotica all’occhio del patito dell’ordine. Fa parte di un’estetica “rilassata”, votata all’imperfezione: i quadri non si appendono ma si lasciano a terra; le piante sono tante, selvagge, disposte in vasetti diversi fra loro; sul tavolo non più set di piatti, bicchieri e posate tutti uguali ma spaiati e l’armadio per abiti non esiste più, lasciando spazio a soluzioni più creative.
Attenzione però a non sovraccaricare di oggetti gli spazi: non vogliamo che l’effetto finale sia simile a un suq marocchino. Per la sua “pulizia”, lo stile “Jungalow” si avvicina di più allo stile scandinavo che all’etnico.
Che sia voluto o no, un’abitazione arredata con questo stile risulterà sempre caotica all’occhio del patito dell’ordine. Fa parte di un’estetica “rilassata”, votata all’imperfezione: i quadri non si appendono ma si lasciano a terra; le piante sono tante, selvagge, disposte in vasetti diversi fra loro; sul tavolo non più set di piatti, bicchieri e posate tutti uguali ma spaiati e l’armadio per abiti non esiste più, lasciando spazio a soluzioni più creative.
Attenzione però a non sovraccaricare di oggetti gli spazi: non vogliamo che l’effetto finale sia simile a un suq marocchino. Per la sua “pulizia”, lo stile “Jungalow” si avvicina di più allo stile scandinavo che all’etnico.
È possibile arredare anche solo una stanza, o un angolino, in stile “Jungalow”: l’importante è che l’ambiente risulti fresco e carino.
Oltre queste 7 “regole”, sarà poi il tuo gusto personale a rendere unico questo stile: puoi aggiungere più tocchi di colore o accessori con stampe etniche.
Dicci cosa ne pensi: ti piace questo stile? Lo conoscevi già? Condividi con noi alcune foto se hai arredato così casa tua.
Oltre queste 7 “regole”, sarà poi il tuo gusto personale a rendere unico questo stile: puoi aggiungere più tocchi di colore o accessori con stampe etniche.
Dicci cosa ne pensi: ti piace questo stile? Lo conoscevi già? Condividi con noi alcune foto se hai arredato così casa tua.
A seconda dei gusti, si può rimanere più “minimal” (come la casa giapponese in foto) o scaldare gli spazi con più oggetti e colori.
Seguendo queste 7 regole sarai in grado di trasformare gli interni della tua casa in un luogo dove tutti si sentiranno a loro agio. I materiali e i colori che compongono questo stile, infatti, riportano alla semplicità della natura. E non dimentichiamo che parte dell’arredamento “vive” grazie alle nostre cure, dandoci un sacco di soddisfazioni.