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Alla Scoperta dello Stile Moderno di Metà Novecento
Quello che all’inizio era solo un debole per pochi, si è trasformato in un concetto abitativo articolato. La ragione? Il buon gusto

Eva Zimmermann
16 aprile 2015
Stile Moderno: per capirlo al meglio bisogna partire dagli esiti della Seconda Guerra Mondiale: appena conclusa, la maggior parte degli architetti e designer europei emigrò in America, mentre i sopravvissuti alla guerra, rimasti in Europa, desideravano solo lasciarsi tutto alle spalle e riprendere in mano le redini della propria vita. È proprio a partire da questa situazione che negli anni ‘50 e ‘60 mobili, modelli e colori sono diventati più “morbidi” agli occhi di chi li guardava, risultato dell’atteggiamento positivo nei confronti della vita e della tecnica artistica. Infatti, la modernità – con il suo funzionalismo e l’anelito verso le forme universali adatte a tutti – non era stata dimenticata, era solo nata l’idea che potesse essere anche un qualcosa di piacevole.
Il rilancio in Europa ha poi permesso di mettere un po’ di soldi in tasca a tutti ha dato la possibilità di acquistare mobili e accessori. I modelli hanno cominciato a perdere le loro quadrature, assumendo via via forme più organiche. Una rivoluzione resa possibile anche dall’utilizzo dei materiali plastici.
Un’aria più leggera: tutti si sono fatti conquistare dalla cultura contemporanea, quella dei film di Hollywood che influenzava moltissimo il concetto di casa e di mobile. Probabilmente è proprio la fresca sensualità degli oggetti appartenenti a questo stile ciò che ci cattura di questo stile.
Di seguito scoprirai cosa caratterizza lo stile di metà Novecento e come riuscire a combinarlo ai tuoi gusti.
Il rilancio in Europa ha poi permesso di mettere un po’ di soldi in tasca a tutti ha dato la possibilità di acquistare mobili e accessori. I modelli hanno cominciato a perdere le loro quadrature, assumendo via via forme più organiche. Una rivoluzione resa possibile anche dall’utilizzo dei materiali plastici.
Un’aria più leggera: tutti si sono fatti conquistare dalla cultura contemporanea, quella dei film di Hollywood che influenzava moltissimo il concetto di casa e di mobile. Probabilmente è proprio la fresca sensualità degli oggetti appartenenti a questo stile ciò che ci cattura di questo stile.
Di seguito scoprirai cosa caratterizza lo stile di metà Novecento e come riuscire a combinarlo ai tuoi gusti.
1. Quando interno ed esterno si fondono
Cominciamo dall’architettura: l’idea di un progetto a pianta libera non era certo una novità negli anni ‘50, per lo meno non più per le avanguardie artistiche. Il concetto di spazi aperti proveniva infatti già in qualche modo dal classico più recente, quindi dagli anni ‘20.
Però, l’idea di portare gli spazi esterni nel design di interni, fu per molti costruttori decisamente rivoluzionaria. Grandi finestre frontali e porte scorrevoli che trasformano il terrazzo in un prolungamento del soggiorno? È anche questo uno degli obiettivi che si cominciò a raggiungere allora. E che continuiamo a desiderare noi oggi.
A casa tua:
Chi ha un’abitazione che glielo permette, può tranquillamente tirar giù tutte le pareti che vuole, esclusi chiaramente i muri portanti. Per modifiche un po’ meno drastiche, si possono lasciare le finestre libere da orpelli e concentrarsi sui mobili, che non devono superare l’altezza dei nostri fianchi. Anche solo questo accorgimento aiuta ad avere una stanza ampia e spaziosa.
Cominciamo dall’architettura: l’idea di un progetto a pianta libera non era certo una novità negli anni ‘50, per lo meno non più per le avanguardie artistiche. Il concetto di spazi aperti proveniva infatti già in qualche modo dal classico più recente, quindi dagli anni ‘20.
Però, l’idea di portare gli spazi esterni nel design di interni, fu per molti costruttori decisamente rivoluzionaria. Grandi finestre frontali e porte scorrevoli che trasformano il terrazzo in un prolungamento del soggiorno? È anche questo uno degli obiettivi che si cominciò a raggiungere allora. E che continuiamo a desiderare noi oggi.
A casa tua:
Chi ha un’abitazione che glielo permette, può tranquillamente tirar giù tutte le pareti che vuole, esclusi chiaramente i muri portanti. Per modifiche un po’ meno drastiche, si possono lasciare le finestre libere da orpelli e concentrarsi sui mobili, che non devono superare l’altezza dei nostri fianchi. Anche solo questo accorgimento aiuta ad avere una stanza ampia e spaziosa.
2. Il punto di partenza sono i mobili classici
Che siano state le possibilità offerte dai nuovi materiali o il generale clima effervescente, risulta davvero ampia la gamma di mobili nati negli anni ‘50 e che si sono trasformati in veri e propri classici dell’arredo. Al centro, la nota poltrona Eames Lounge Chair che, proprio come un crostaceo, si scompone in diverse parti capaci di avvolgere il corpo. Altri elementi iconici sono la sedia Panton senza gambe posteriori, dell’omonimo designer, il tavolo e la sedia Tulip di Eero Saarinen, a forma di tulipano, e così via.
È importante sottolineare che non furono solo i nomi dei designer più blasonati quelli capaci di garantire stile e gusto: ci sono innumerevoli pezzi di progettisti sconosciuti che hanno la stessa vivacità e lo stesso brio di quelli conosciuti. Uno degli stili più amati fu (ed è tutt’ora) proprio il design scandinavo di metà Novecento.
A casa tua:
Se deciderai di introdurre uno tra questi classici in casa o acquisterai qualche pezzo vintage curiosando tra gli oggetti di un negozietto di antichità, regalerai una forte identità al tuo arredamento. Anzi, la soluzione migliore è proprio scegliere un unico oggetto per evitare distrazioni attorno a te.
Leggi anche i Segreti per Fare Affari nei Mercatini dell’Usato
Che siano state le possibilità offerte dai nuovi materiali o il generale clima effervescente, risulta davvero ampia la gamma di mobili nati negli anni ‘50 e che si sono trasformati in veri e propri classici dell’arredo. Al centro, la nota poltrona Eames Lounge Chair che, proprio come un crostaceo, si scompone in diverse parti capaci di avvolgere il corpo. Altri elementi iconici sono la sedia Panton senza gambe posteriori, dell’omonimo designer, il tavolo e la sedia Tulip di Eero Saarinen, a forma di tulipano, e così via.
È importante sottolineare che non furono solo i nomi dei designer più blasonati quelli capaci di garantire stile e gusto: ci sono innumerevoli pezzi di progettisti sconosciuti che hanno la stessa vivacità e lo stesso brio di quelli conosciuti. Uno degli stili più amati fu (ed è tutt’ora) proprio il design scandinavo di metà Novecento.
A casa tua:
Se deciderai di introdurre uno tra questi classici in casa o acquisterai qualche pezzo vintage curiosando tra gli oggetti di un negozietto di antichità, regalerai una forte identità al tuo arredamento. Anzi, la soluzione migliore è proprio scegliere un unico oggetto per evitare distrazioni attorno a te.
Leggi anche i Segreti per Fare Affari nei Mercatini dell’Usato
3. Modelli colorati e vivaci
Ad un tratto la propria casa è diventata per tutti un posto importantissimo: in una situazione generale nella quale mancavano le abitazioni e chi era più fortunato era chi non aveva la casa bombardata o da demolire, divenne fondamentale il poter vivere bene fra le mura domestiche. La casa doveva essere comoda e accogliente, e questo bisogno si è riversato subito nella progettazione e poi creazione di tessuti e tappeti che, prima vivaci, sono diventati poi coloratissimi, con una predilezione per le tonalità della terra, in grado di infondere una sensazione di sicurezza. Allo stesso tempo, si aveva meno timore nel combinare diversi stili tra loro.
A casa tua:
Fidati delle combinazioni più selvagge e cercale. Un piccolo trucco: i modelli più chiari si combinano benissimo con quelli più vistosi, a prescindere dalla loro fantasia. E se non volessi cambiare tappeto, basta cambiare il copri divano. Moltissime aziende offrono tessuti rétro secondo lo stile del tempo che più piace.
Ad un tratto la propria casa è diventata per tutti un posto importantissimo: in una situazione generale nella quale mancavano le abitazioni e chi era più fortunato era chi non aveva la casa bombardata o da demolire, divenne fondamentale il poter vivere bene fra le mura domestiche. La casa doveva essere comoda e accogliente, e questo bisogno si è riversato subito nella progettazione e poi creazione di tessuti e tappeti che, prima vivaci, sono diventati poi coloratissimi, con una predilezione per le tonalità della terra, in grado di infondere una sensazione di sicurezza. Allo stesso tempo, si aveva meno timore nel combinare diversi stili tra loro.
A casa tua:
Fidati delle combinazioni più selvagge e cercale. Un piccolo trucco: i modelli più chiari si combinano benissimo con quelli più vistosi, a prescindere dalla loro fantasia. E se non volessi cambiare tappeto, basta cambiare il copri divano. Moltissime aziende offrono tessuti rétro secondo lo stile del tempo che più piace.
4. Lampade speciali
Le lampade degli anni ‘50 e ‘60 erano spesso quasi delle vere e proprie sculture, quasi dei pezzi d’arte. Questa lampada snodata sembra essere stata realizzata direttamente da una delle sculture d’arte cinetica ‘mobile’ di Alexander Calder. E questa tendenza non valeva solo per questo tipo di illuminazione, ma anche per i faretti da parete che illuminavano punti ben scelti della stanza.
A casa tua:
In questo caso: meno c’è, meglio è (come dicono i nostri amici anglofoni: Less is More, anche se il concetto è stato coniato da Ludwig Mies van der Rohe). Un solo lampadario vecchio mezzo secolo, una vera e propria scultura, attrarrà così tanti sguardi su di sé da non avere aver bisogno di alcuna concorrenza. Per cui, regola imprescindibile, è saperlo combinare con altre lampade piuttosto discrete.
Le lampade degli anni ‘50 e ‘60 erano spesso quasi delle vere e proprie sculture, quasi dei pezzi d’arte. Questa lampada snodata sembra essere stata realizzata direttamente da una delle sculture d’arte cinetica ‘mobile’ di Alexander Calder. E questa tendenza non valeva solo per questo tipo di illuminazione, ma anche per i faretti da parete che illuminavano punti ben scelti della stanza.
A casa tua:
In questo caso: meno c’è, meglio è (come dicono i nostri amici anglofoni: Less is More, anche se il concetto è stato coniato da Ludwig Mies van der Rohe). Un solo lampadario vecchio mezzo secolo, una vera e propria scultura, attrarrà così tanti sguardi su di sé da non avere aver bisogno di alcuna concorrenza. Per cui, regola imprescindibile, è saperlo combinare con altre lampade piuttosto discrete.
5. Design aerodinamico
Con il cosidetto “miracolo economico europeo” entrano in casa i più disparati elettrodomestici: le forme organiche nate negli Stati Uniti trovarono apprezzamento anche in Europa e il design aerodinamico è diventato subito fondamentale per il “nuovo inizio”: aspirapolveri, tostapane, radio, televisori, pentole… tutto quanto ha acquisito quella forma essenziale della nuova epoca.
A casa tua:
E tu, hai mai provato ad ascoltare la tua musica con una magnifica radio a valvole? La qualità audio è incredibile, con uno spettro di suoni ampissimo con alti e bassi definiti. Una radio così ti garantisce un perfetto richiamo visivo, sia che si trovi su una mensola che su un buffet basso.
Con il cosidetto “miracolo economico europeo” entrano in casa i più disparati elettrodomestici: le forme organiche nate negli Stati Uniti trovarono apprezzamento anche in Europa e il design aerodinamico è diventato subito fondamentale per il “nuovo inizio”: aspirapolveri, tostapane, radio, televisori, pentole… tutto quanto ha acquisito quella forma essenziale della nuova epoca.
A casa tua:
E tu, hai mai provato ad ascoltare la tua musica con una magnifica radio a valvole? La qualità audio è incredibile, con uno spettro di suoni ampissimo con alti e bassi definiti. Una radio così ti garantisce un perfetto richiamo visivo, sia che si trovi su una mensola che su un buffet basso.
6. Tra cultura pop e fumetti
Negli anni ‘50 e ‘60 la cultura pop, che ha come sfondo il Rock’n’Roll, arriva fino a Hollywood e diventa così dominante che perfino il design di interni e l’arte ne furono contagiati: Andy Warhol eleva i fumetti ad arte e, se oggi le pareti vengono decorate anche da ingrandimenti di fumetti, è segno di buon gusto artistico… e di passione per gli anni ‘50!
A casa tua:
I fumetti sono dei giganti e hanno bisogno di tutto un ambiente che si rassegni alla loro grandezza perché facciano il loro bell’effetto.
Negli anni ‘50 e ‘60 la cultura pop, che ha come sfondo il Rock’n’Roll, arriva fino a Hollywood e diventa così dominante che perfino il design di interni e l’arte ne furono contagiati: Andy Warhol eleva i fumetti ad arte e, se oggi le pareti vengono decorate anche da ingrandimenti di fumetti, è segno di buon gusto artistico… e di passione per gli anni ‘50!
A casa tua:
I fumetti sono dei giganti e hanno bisogno di tutto un ambiente che si rassegni alla loro grandezza perché facciano il loro bell’effetto.
7. Naturalmente scandinavo, allegramente americano
La tavolozza dei colori dello stile di metà Novecento contiene principalmente i toni della terra, chiari e caldi. Essi costituiscono gli strumenti ideali da combinare con pochi oggetti: in questo caso accentuano la bellezza di queste due sedie arancioni e grigio-azzurre.
A casa tua:
Beige, marrone, tinte naturali: una volta colorata una stanza con queste tonalità, si può passare al secondo livello attraverso cuscini e divani, con una sedia o un sofà colorato per distinguersi dalla massa.
La tavolozza dei colori dello stile di metà Novecento contiene principalmente i toni della terra, chiari e caldi. Essi costituiscono gli strumenti ideali da combinare con pochi oggetti: in questo caso accentuano la bellezza di queste due sedie arancioni e grigio-azzurre.
A casa tua:
Beige, marrone, tinte naturali: una volta colorata una stanza con queste tonalità, si può passare al secondo livello attraverso cuscini e divani, con una sedia o un sofà colorato per distinguersi dalla massa.
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