Sedum e Sempervivum, Facili, Versatili e Colorati
Conosciamo queste Crassulacee versatili, colorate e poco assetate, dal fascino un po’ rétro
Sedum e Sempervivum portano colore e vivacità in qualsiasi periodo dell’anno – persino a fine inverno o agli albori della primavera, quando la natura è ancora avara di fioriture. Scopriamo come curare queste piante succulente nelle loro diverse varietà, adatte alle quattro stagioni e al giardiniere meno esperto.
Entrambi appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae, Sedum e Sempervivum sono piccole piante molto generose e resistenti. Le avrete senz’altro viste adornare i cancelli di vecchie case, dentro contenitori abbandonati alla pioggia e al sole: crescono infatti molto facilmente anche in spazi difficili come distese di sassi, fessure nelle rocce o tra i gradini.
I Sempervivum, o Semprevivi, chiamati così data la loro capacità di sopravvivere all’avvicendarsi delle stagioni, al caldo, al freddo e alla siccità, sono piante dalla perfetta forma geometrica, a gruppi di rosette addossate l’una all’altra, che formano veri e propri tappeti verdi. La resistenza è una caratteristica condivisa con i Sedum, il cui nome infatti deriva dal latino “sedare”, dall’usanza di età romana di porre queste piccole piante sui tetti, a “calmare” i fulmini.
Come coltivarle
Sedum e Sempervivum si prestano ad essere coltivate sia in giardino come tappezzanti, sia in gruppo all’interno di contenitori su balconi e terrazzi. Curarle è molto semplice: crescono in posizione soleggiata, in un pugno di terriccio da giardino, purché leggero e ben drenato con ghiaia. Solo in caso di tempo secco prolungato si interverrà con una piccola innaffiatura per gli esemplari in vaso, mentre una somministrazione annuale di concime per cactacee basterà per reintegrare le sostanze nutritive perse dalla piccola quantità di terriccio con il dilavamento provocato dalla pioggia.
Sedum e Sempervivum si prestano ad essere coltivate sia in giardino come tappezzanti, sia in gruppo all’interno di contenitori su balconi e terrazzi. Curarle è molto semplice: crescono in posizione soleggiata, in un pugno di terriccio da giardino, purché leggero e ben drenato con ghiaia. Solo in caso di tempo secco prolungato si interverrà con una piccola innaffiatura per gli esemplari in vaso, mentre una somministrazione annuale di concime per cactacee basterà per reintegrare le sostanze nutritive perse dalla piccola quantità di terriccio con il dilavamento provocato dalla pioggia.
Se preferite un effetto dal sapore rétro, cercate dei vasi cachepot in terracotta o in granito, anche assortiti, da posizionare sul davanzale o sul tavolino del terrazzo.
Ispirazioni: Foto di Terrazzi e Balconi
Ispirazioni: Foto di Terrazzi e Balconi
Giocate con le tonalità calde e fredde delle foglie per creare composizioni interessanti.
Sedum spathulifolium, dal portamento compatto e basso, forma un cuscino di foglie rossastre leggermente metallizzate e fiorisce in giallo in primavera.
Sedum spectabile sfoggia foglie larghe, verde-azzurro brillante e infiorescenze piatte di colore rosa intenso.
Sempervivum tectorum, invece, fiorisce in rosso porpora, su lunghi steli eretti che nascono da rosette larghe 8-10 cm.
Sedum spathulifolium, dal portamento compatto e basso, forma un cuscino di foglie rossastre leggermente metallizzate e fiorisce in giallo in primavera.
Sedum spectabile sfoggia foglie larghe, verde-azzurro brillante e infiorescenze piatte di colore rosa intenso.
Sempervivum tectorum, invece, fiorisce in rosso porpora, su lunghi steli eretti che nascono da rosette larghe 8-10 cm.
Dopo la fioritura, che avviene tra la primavera e l’inizio dell’estate, la rosetta che ha dato origine allo stelo fiorale muore, e viene sostituita da innumerevoli nuove rosette che si formano tutto intorno.
Prelevando le nuove rosette e dividendole in altri contenitori o in piena terra, si potranno ottenere nuove piante, pronte per arricchire il giardino o per realizzare piccoli giardini rocciosi da porre nei punti più interessanti dei vostri spazi esterni.
Anche chi non ha il proverbiale pollice verde non ha più scuse!
Raccontaci: ti diletti nella coltivazione di queste piante? Condividi i tuoi suggerimenti nei Commenti.
Anche chi non ha il proverbiale pollice verde non ha più scuse!
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