Architettura e design
Pritzker Prize 2017: Vince il Trio Spagnolo RCR Arquitectes
Per la prima volta 3 architetti condividono il premio. Vince una forte collaborazione e il grande rispetto per la natura
Molti organi di stampa, incluso il The New York Times, dicono che potrebbe trattarsi della fine dell’epoca delle archistar, quegli architetti famosi che hanno vinto il premio negli anni scorsi, ad esempio gli ultimi Zaha Hadid (2004) e Rem Koolhaas (2000). Carme Pigem diventa la terza donna a ottenere il riconoscimento, unendosi a Zaha Hadid e alla giapponese Kazuyo Sejima, che ha condiviso il riconoscimento con il partner Ryue Nishizawa nel 2010.
Per il secondo anno consecutivo il premio va ad architetti ispanofoni. L’anno scorso se l’è aggiudicato l’architetto cileno Alejandro Aravena.
Per quanto riguarda il loro lavoro, i tre professionisti si concentrano molto sul paesaggio per trarre ispirazione per i loro progetti, che spesso presentano acciaio e plastica riciclati. Le loro strutture, la maggior parte delle quali si trova in Spagna e Francia, hanno una vasta gamma di funzioni e includono un teatro all’aperto, una scuola materna, un centro anziani e una libreria, un museo, una cantina e un ristorante all’aperto. «L’ubicazione degli edifici, la scelta dei materiali e le geometrie utilizzate sono sempre intese a far risaltare le condizioni naturali, da cui prendere spunto per il progetto», ha scritto la giuria.
Aranda, Pigem e Vilalta hanno progettato la casa a schiera tra due pareti di pietra raffigurata nelle foto sopra e sotto.
Per il secondo anno consecutivo il premio va ad architetti ispanofoni. L’anno scorso se l’è aggiudicato l’architetto cileno Alejandro Aravena.
Per quanto riguarda il loro lavoro, i tre professionisti si concentrano molto sul paesaggio per trarre ispirazione per i loro progetti, che spesso presentano acciaio e plastica riciclati. Le loro strutture, la maggior parte delle quali si trova in Spagna e Francia, hanno una vasta gamma di funzioni e includono un teatro all’aperto, una scuola materna, un centro anziani e una libreria, un museo, una cantina e un ristorante all’aperto. «L’ubicazione degli edifici, la scelta dei materiali e le geometrie utilizzate sono sempre intese a far risaltare le condizioni naturali, da cui prendere spunto per il progetto», ha scritto la giuria.
Aranda, Pigem e Vilalta hanno progettato la casa a schiera tra due pareti di pietra raffigurata nelle foto sopra e sotto.
I tre architetti hanno completato gli studi insieme nel 1988 alla Vallès School of Architecture. Un anno dopo hanno fondato la loro ditta, RCR Arquitectes, utilizzando le iniziali dei loro nomi.
Sin dall’inizio, il loro lavoro è stato molto collaborativo. «Il processo che hanno sviluppato è una vera collaborazione nella quale non è possibile attribuire una parte o un intero progetto a un solo partner», ha scritto la giuria composta da nove membri nell’annuncio del premio. «Il loro approccio creativo è una costante miscela di idee e dialogo continuo».
Qui, il cortile di un centro anziani appare letteralmente immerso nella città di Barcellona.
Sin dall’inizio, il loro lavoro è stato molto collaborativo. «Il processo che hanno sviluppato è una vera collaborazione nella quale non è possibile attribuire una parte o un intero progetto a un solo partner», ha scritto la giuria composta da nove membri nell’annuncio del premio. «Il loro approccio creativo è una costante miscela di idee e dialogo continuo».
Qui, il cortile di un centro anziani appare letteralmente immerso nella città di Barcellona.
«Per noi è molto importante lavorare insieme, una delle cose più importanti di cui parliamo è la creatività condivisa», ha dichiarato Pigem al The New York Times. «Non è una questione di una singola persona, ma di tutte e tre. A volte diciamo: sei mani, una voce».
Qui, i bambini giocano nel porticato del Petit Comte Kindergarten, costruito nel 2010 a Besalu, in Spagna. Tubi verticali di diversi diametri creano un esterno di tanti colori, che molti hanno paragonato alle matite colorate.
Qui, i bambini giocano nel porticato del Petit Comte Kindergarten, costruito nel 2010 a Besalu, in Spagna. Tubi verticali di diversi diametri creano un esterno di tanti colori, che molti hanno paragonato alle matite colorate.
Foto di Ramon Prat
«L’architettura che propongono gli RCR Arquitectes è visibilmente naturale e priva di orpelli, molto simile a quella di Peter Zumthor, altro architetto insigne», afferma l’editor di Houzz Spagna Rafael Fernández Bermejo. «Nel caso della pista di atletica Tossols-Basil [nell’immagine], hanno deciso di conservare gli alberi all’interno del circuito: questa scelta – semplice ma non scontata – li ha resi molto noti».
«L’architettura che propongono gli RCR Arquitectes è visibilmente naturale e priva di orpelli, molto simile a quella di Peter Zumthor, altro architetto insigne», afferma l’editor di Houzz Spagna Rafael Fernández Bermejo. «Nel caso della pista di atletica Tossols-Basil [nell’immagine], hanno deciso di conservare gli alberi all’interno del circuito: questa scelta – semplice ma non scontata – li ha resi molto noti».
L’acciaio CorTen copre la maggior parte dell’edificio, composto da diversi cubi che si fondono con il paesaggio circostante.
Nella cantina Bell-Lloc, costruita nel 2007 a Palamos, in Spagna, gli architetti hanno creato questo corridoio interno che porta a una stanza per la degustazione. Le assi consentono all’aria, alla luce e alla pioggia di entrare nell’ambiente e di creare motivi sempre diversi nel corso della giornata.
Qui, La Lira Theater Public Open Space (2011), a Ripoll, in Spagna, si apre sulla sponda del fiume Ter, che può essere attraversato utilizzando una passerella pedonale in acciaio erosa dagli agenti atmosferici. Il materiale è stato utilizzato in maniera predominante per formare la maggior parte della struttura. Gli architetti hanno collaborato con J. Puigcorbe per questo progetto.
In un padiglione della fonderia i confini tra la parte esterna e quella interna si mescolano.
Dal momento che l’argomento della globalizzazione sembra pervadere le conversazioni in ogni angolo del pianeta, la giuria Pritzker lo ha citato come motivo aggiuntivo per la scelta di questi tre architetti per il premio. «In questa epoca storica, c’è una domanda importante che le persone in tutto il mondo si pongono e non si tratta solo di architettura. Si tratta anche di diritto, politica e governo», ha scritto la giuria.
«Viviamo in un mondo globalizzato, dove dobbiamo fare affidamento su influenze, commercio, dialogo, transazioni e così via. Ma sempre più persone hanno paura che, a causa di questa influenza internazionale, perderemo i nostri valori locali, la nostra arte locale e le nostre tradizioni locali. Sono preoccupate e a volte spaventate. Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta ci dicono che è possibile avere entrambe le cose».
Gli architetti riceveranno il premio, che consiste in 100.000 dollari, il 20 maggio 2017, a Tokyo.
Raccontaci: conoscevi questo trio di architetti? Quali sono i progetti che ti hanno colpito di più?
Dal momento che l’argomento della globalizzazione sembra pervadere le conversazioni in ogni angolo del pianeta, la giuria Pritzker lo ha citato come motivo aggiuntivo per la scelta di questi tre architetti per il premio. «In questa epoca storica, c’è una domanda importante che le persone in tutto il mondo si pongono e non si tratta solo di architettura. Si tratta anche di diritto, politica e governo», ha scritto la giuria.
«Viviamo in un mondo globalizzato, dove dobbiamo fare affidamento su influenze, commercio, dialogo, transazioni e così via. Ma sempre più persone hanno paura che, a causa di questa influenza internazionale, perderemo i nostri valori locali, la nostra arte locale e le nostre tradizioni locali. Sono preoccupate e a volte spaventate. Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta ci dicono che è possibile avere entrambe le cose».
Gli architetti riceveranno il premio, che consiste in 100.000 dollari, il 20 maggio 2017, a Tokyo.
Raccontaci: conoscevi questo trio di architetti? Quali sono i progetti che ti hanno colpito di più?
Per la prima volta dalla sua istituzione nel 1979, il Premio Pritzker per l’Architettura, il più importante riconoscimento del settore, è stato assegnato a tre architetti spagnoli.
Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta, ritratti in foto da sinistra, hanno iniziato 30 anni fa a Olot, una cittadina in Catalogna con un’architettura molto diversa rispetto a quella della vicina Barcellona, a un centinaio di chilometri di distanza. Carme Pigem e Ramon Vilalta sono moglie e marito.