My Houzz: Una Casa Molto (Molto) Stravagante in Svezia
Quadri appesi al soffitto, un albero sulle scale, carte da parati insolite e collezioni di mappamondi. Benvenuti a Hjo!
È raro trovare una casa con così tanta personalità, in cui i proprietari siano davvero riusciti a mettere in pratica le loro idee creative. La dimora di Christine Carrick e Mikael Löfqvist a Hjo, in Svezia, non ha eguali: la coppia ha fatto scelte di colore intelligenti e le combinazioni di motivi insoliti si sono rivelate vincenti; l’interesse di Christine per la pittura decorativa ha portato, tra l’altro, a un frigorifero e a una lavatrice che vi faranno restare a bocca aperta.
Fotografie di Studio Dittmer
Christine, la cui madre è svedese e il cui padre è scozzese, vive in Svezia da 25 anni e ha scoperto la città di Hjo grazie a un amico di penna. «Abitavo in Gran Bretagna e sono venuta a trovare i miei genitori, che vivevano a Stoccolma; ho approfittato dell’occasione per fare un salto a Hjo a salutarlo di persona. Avevamo un interesse in comune: le moto d’epoca. Siamo diventati una coppia e abbiamo vissuto insieme. Anche se ora è un ex, continuo ad abitare nell’idilliaca Hjo e coltivo ancora la passione per le moto».
Quando Christine e il suo attuale compagno Mikael hanno deciso di andare a vivere insieme, hanno cercato inizialmente una sistemazione fuori Hjo. «Il mio compagno aveva un lungo elenco di criteri per la nostra prima casa, e abbiamo guardato molte soluzioni. Ma dopo un po’ mi sono stancata. Con la mente mi ero trasferita in ogni casa che avevamo visitato e c’era sempre qualcosa che non andava bene», racconta Christine.
Christine, la cui madre è svedese e il cui padre è scozzese, vive in Svezia da 25 anni e ha scoperto la città di Hjo grazie a un amico di penna. «Abitavo in Gran Bretagna e sono venuta a trovare i miei genitori, che vivevano a Stoccolma; ho approfittato dell’occasione per fare un salto a Hjo a salutarlo di persona. Avevamo un interesse in comune: le moto d’epoca. Siamo diventati una coppia e abbiamo vissuto insieme. Anche se ora è un ex, continuo ad abitare nell’idilliaca Hjo e coltivo ancora la passione per le moto».
Quando Christine e il suo attuale compagno Mikael hanno deciso di andare a vivere insieme, hanno cercato inizialmente una sistemazione fuori Hjo. «Il mio compagno aveva un lungo elenco di criteri per la nostra prima casa, e abbiamo guardato molte soluzioni. Ma dopo un po’ mi sono stancata. Con la mente mi ero trasferita in ogni casa che avevamo visitato e c’era sempre qualcosa che non andava bene», racconta Christine.
La donna ha però continuato a tener d’occhio Hemnet, un sito immobiliare, e ha trovato questa abitazione, che si trova proprio nel centro della città. «Non era affatto quello che stavamo cercando, ma quando siamo entrati ho capito che era quella giusta. Mi sono innamorata della vecchia porta d’ingresso con il vetro e della scala con il corrimano. Mi piacciono le case più vecchie, e questa è del 1928».
La carta da parati nel vestibolo è in realtà un tessuto con motivo tartan che è stato acquistato in Scozia e attaccato alla parete perché Christine non è riuscita a trovare una carta da parati con questo motivo. La donna ha dipinto il soffitto per farlo assomigliare a uno stagno, con una foglia di metallo come base.
La carta da parati nel vestibolo è in realtà un tessuto con motivo tartan che è stato acquistato in Scozia e attaccato alla parete perché Christine non è riuscita a trovare una carta da parati con questo motivo. La donna ha dipinto il soffitto per farlo assomigliare a uno stagno, con una foglia di metallo come base.
L’ingresso offre un’anteprima dello stile unico della coppia, con un albero appoggiato al primo gradino della scala. «Volevo qualcosa per separare le scale dall’ingresso, e abbiamo pensato che il mio compagno avrebbe potuto realizzarlo in metallo. Volevo però qualcosa in stile Art Nouveau o Tiffany, meglio se simile a un albero, e a Micke è venuto in mente che forse sarebbe stato più semplice trovare un albero vero. Questo viene dalla casa dei genitori di Micke ed era già caduto».
La coppia lo ha inserito sette anni fa quando si è trasferita e l’albero è avvitato al soffitto. «Ha una corteccia piuttosto liscia, ma ha iniziato a seccarsi un po’, quindi dovremo aspettare e vedere che cosa accadrà in futuro».
La coppia lo ha inserito sette anni fa quando si è trasferita e l’albero è avvitato al soffitto. «Ha una corteccia piuttosto liscia, ma ha iniziato a seccarsi un po’, quindi dovremo aspettare e vedere che cosa accadrà in futuro».
Christine prende spunto dall’Art Déco e dal movimento Arts and Crafts, ma gli arredi della casa sono cresciuti in modo naturale, attingendo ai diversi ambiti di competenza della donna e di Mikael. «Io lavoro con la pittura e la carta da parati, mentre lui usa il metallo e il legno, e ci confrontiamo sempre su diverse idee», racconta Christine. Il frigorifero è un buon esempio del modo in cui collaborano: Mikael ha fatto la maniglia in metallo e Christine lo ha dipinto.
Il risultato è una soluzione discreta che assomiglia a una vecchia porta. «È dipinto utilizzando il classico “colorante per bevande” ottenuto mescolando birra e pigmento, e poi è stato applicato uno strato di olio di lino e pigmento prima della finitura con vernice. La lavagnetta sul frigorifero è dipinta con pittura effetto lavagna per poterci scrivere sopra». Christine ha anche dipinto le ante degli armadietti.
Il risultato è una soluzione discreta che assomiglia a una vecchia porta. «È dipinto utilizzando il classico “colorante per bevande” ottenuto mescolando birra e pigmento, e poi è stato applicato uno strato di olio di lino e pigmento prima della finitura con vernice. La lavagnetta sul frigorifero è dipinta con pittura effetto lavagna per poterci scrivere sopra». Christine ha anche dipinto le ante degli armadietti.
La “parete di mattoni” in cucina è un trompe l’oeil realizzato dalla donna. La carta da parati è una riproduzione di un motivo vintage. La coppia ci si è imbattuta per caso. «All’inizio pensavamo che la cucina sarebbe stata “fresca e luminosa” e cercavamo carte da parati con delle fragoline o soluzioni simili, ma poi ho trovato questa riproduzione di una carta da parati degli anni Venti o Trenta e Micke ha detto: “Comprala. Dai, comprala!"». Si abbina meravigliosamente al grande armadio nero, che in realtà è composto da due elementi dello stesso periodo e che Mikael ha saldato insieme.
Il salotto è la prima zona della casa di cui si sono occupati. Prima era bianco, ma la coppia ha deciso di attaccare una carta da parati rossa; Mikael voleva un colore scuro, qualcosa che piacesse a entrambi.
L’incredibile soffitto ha preso forma dopo una discussione in un pub a Edimburgo: «Il mio compagno voleva cassettoni scuri, come quelli del pub, sul soffitto, e abbiamo riflettuto su come realizzarli usando il metodo più semplice. Mi è venuto in mente che avremmo potuto usare le cornici, ma poi lui ha detto: “Perché dovremmo usare solo le cornici quando possiamo avere dei quadri?”», racconta Christine.
L’incredibile soffitto ha preso forma dopo una discussione in un pub a Edimburgo: «Il mio compagno voleva cassettoni scuri, come quelli del pub, sul soffitto, e abbiamo riflettuto su come realizzarli usando il metodo più semplice. Mi è venuto in mente che avremmo potuto usare le cornici, ma poi lui ha detto: “Perché dovremmo usare solo le cornici quando possiamo avere dei quadri?”», racconta Christine.
Hanno acquistato la maggior parte dei quadri in mercatini delle pulci al costo di circa 2-4 euro (20-40 corone svedesi), e Christine ci rivela che, quando ha scelto i dipinti, non ha neanche prestato attenzione alle immagini raffigurate, le interessavano solo le dimensioni: «Forse diversi quadri non li avrei altrimenti appesi al muro». Ha sistemato i quadri sul pavimento per ottenere la giusta disposizione e poi li ha fissati al soffitto. «È come se fossero uno schermo», afferma ridendo.
La maggior parte del mobilio nella stanza è stata ereditata. È presente anche un vecchio strizzatoio, un simbolo della passione della coppia per i vecchi macchinari.
La maggior parte del mobilio nella stanza è stata ereditata. È presente anche un vecchio strizzatoio, un simbolo della passione della coppia per i vecchi macchinari.
Un condotto di ventilazione nel corridoio è stato decorato con un uccellino. Questa soluzione è molto azzeccata: il soffitto è stato dipinto con un motivo azzurro cielo.
Anche il laboratorio di Christine si trova al piano terra. In passato ha lavorato come assemblatrice per una società a Hjo, mentre ora si sta formando per diventare decoratrice e talvolta lavora per il precedente datore in veste di freelance. «In Svezia ci sono solo due corsi per decoratori, uno di questi a Tibro, che è a poca distanza da Hjo. Sembrava davvero che dovessi puntare su quello».
Quando la coppia è andata a vivere insieme, ha deciso che ognuno avrebbe avuto una zona separata tutta per sé. Entrambi hanno arredato la propria stanza come più desideravano. Quella di Mikael si trova in soffitta, sotto le pendenze del tetto. Sopra allo scrittoio è appesa una cartina di Saint Kilda, un’isola a ovest delle Ebridi Esterne, considerata la parte più remota della Gran Bretagna. «È un posto incredibilmente piccolo, con una natura meravigliosa e molti uccelli. È stato inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità sia per la natura che per la sua cultura. È possibile offrirsi volontari per prendersi cura delle abitazioni abbandonate. Le persone hanno abitato sull’isola fino agli anni Trenta e io l’ho fatto quattro volte», racconta Christine.
Christine colleziona mappamondi: ne ha all’incirca 55 sparsi per casa e altri 20-30 nel suo laboratorio. Le copertine dei fumetti, dietro ai mappamondi, sono state disegnate dal padre quando negli anni Cinquanta ha visitato la Svezia e ha incontrato la madre di Christine.
In bagno, l’insolita lavatrice attira subito l’attenzione. «Mi piace lo stile steampunk e ne ho tratto ispirazione per la lavatrice, che è rivestita da uno strato di alluminio e rivetti con cerniere soft-close per ante e poi è stata dipinta con colori a olio. Ho fatto la stessa cosa con l’aspirapolvere. Altrimenti sono così banali».
Christine spiega che ha coperto i programmi della lavatrice con il colore: «Sono riuscita a fare una rapida fotografia prima di iniziare il lavoro, ma ora laviamo tutto con lo stesso programma – e speriamo che nessuno lo cambi!», rivela la donna.
Christine spiega che ha coperto i programmi della lavatrice con il colore: «Sono riuscita a fare una rapida fotografia prima di iniziare il lavoro, ma ora laviamo tutto con lo stesso programma – e speriamo che nessuno lo cambi!», rivela la donna.
Christine ha anche dipinto il wc e l’armadietto sotto il lavandino. Lei e Mikael vanno spesso alle aste e ai mercatini delle pulci; la pesa è uno degli oggetti che hanno trovato in un mercatino. Sotto le scale ci sono quadretti e barattoli per le spezie usati per riporre gli articoli da bagno. «In passato abbiamo comprato mobili nuovissimi, ma di solito preferiamo il vecchio oppure dipingo e trasformo il nuovo arredamento». Il soffitto è decorato con foglia d’oro.
La tromba delle scale che porta al piano superiore è rivestita con una classica carta da parati di William Morris. «In casa deve per forza esserci da qualche parte una carta da parati di William Morris», spiega Christine.
Nella camera da letto, la coppia ha creato la copertura del soffitto con pannelli e listelli di masonite, che Christine ha verniciato per farli sembrare legno invecchiato. «È un lavoro abbastanza recente, prima era bianco». Il letto era in origine un vecchio divano Karl Johan: Christine ha svitato lo schienale e Mikael ha saldato un telaio che è stato posto tra lo schienale e la seduta del divano.
Christine ha alcuni consigli per i proprietari di casa che vorrebbero seguire le sue orme. Il primo è prestare attenzione all’armonia dei colori. «In alcune stanze l’intero arredamento è basato su due colori: il salotto è rosso e giallo scuro, con mobili antichi e legni più scuri», spiega. «La mia stanza, quella con i mappamondi, è caratterizzata dal verde e dal blu, con legno di noce. Dona armonia alla confusione di avere alcuni colori dominanti».
Una volta definiti i colori, quello che resta deve essere un po’ audace. «Dico sempre che se qualcosa non funziona è necessario ridipingerlo. Finora non ne ho avuto bisogno».
Christine ha alcuni consigli per i proprietari di casa che vorrebbero seguire le sue orme. Il primo è prestare attenzione all’armonia dei colori. «In alcune stanze l’intero arredamento è basato su due colori: il salotto è rosso e giallo scuro, con mobili antichi e legni più scuri», spiega. «La mia stanza, quella con i mappamondi, è caratterizzata dal verde e dal blu, con legno di noce. Dona armonia alla confusione di avere alcuni colori dominanti».
Una volta definiti i colori, quello che resta deve essere un po’ audace. «Dico sempre che se qualcosa non funziona è necessario ridipingerlo. Finora non ne ho avuto bisogno».
«Micke ha scelto la carta da parati in camera da letto, mentre le vecchie valigie vengono dalla casa della mia famiglia. Penso che stiano bene e le uso anche come soluzione in cui ritirare le cose», spiega Christine. Nella stanza, la donna ha inoltre dipinto una parete di mattoni alla sinistra della carta da parati.
Lungo il marciapiede, fuori dalla casa, è stata messa una libreria, in modo che le persone possano prendere o lasciare un libro quando ci passano davanti. «Di solito chiedo alle persone se conoscono la libreria e, anche se non sanno dove abitiamo, conoscono la libreria».
La prossima missione creativa della coppia è la creazione di un cavallo da tiro ardennese per il giardino utilizzando i rottami. «Questi cavalli sono grandi, belli e stabili, perciò i rottami di ferro andranno benissimo», spiega Christine.
Trova il professionista più vicino a te, clicca qui.
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La prossima missione creativa della coppia è la creazione di un cavallo da tiro ardennese per il giardino utilizzando i rottami. «Questi cavalli sono grandi, belli e stabili, perciò i rottami di ferro andranno benissimo», spiega Christine.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: la decoratrice Christine Carrick e Mikael “Micke” Löfqvist
Dove: Hjo, una città nel centro della Svezia
Superficie: 120 m²; l’abitazione ha quattro stanze e una cucina