Che C'è di Nuovo nel Design Nordico?
Design socializzante, riparare e un occhio critico al greenwashing: 6 idee dalla fiera del Design di Copenaghen
“Qual è il prossimo grande trend del design nordico per il 2020?”. Questa domanda è stata il mantra ripetuto milioni di volte durante i tre giorni del Design Festival di Copenaghen, che si svolge ogni anno in Danimarca (di solito si tiene in primavera ma l’evento è stato posticipato a settembre, dal 3 al 5, a causa della pandemia di Covid-19).
Anche se è una domanda apparentemente semplice, è molto difficile trovarvi una risposta. Quest’anno oltre 160 aziende di Copenaghen e dintorni hanno partecipato, aprendo le porte al pubblico e mostrando novità e idee ambiziose.
Non è una sorpresa il fatto che molte nuove idee ruotassero attorno al concetto di sostenibilità, ma anche altri trend sono emersi, come la morbidezza, soluzioni per la vita in piccoli spazi e la tecnologia vintage. Ecco 6 idee e concetti emersi ques’tanno su cui vale la pena concentrarsi.
Anche se è una domanda apparentemente semplice, è molto difficile trovarvi una risposta. Quest’anno oltre 160 aziende di Copenaghen e dintorni hanno partecipato, aprendo le porte al pubblico e mostrando novità e idee ambiziose.
Non è una sorpresa il fatto che molte nuove idee ruotassero attorno al concetto di sostenibilità, ma anche altri trend sono emersi, come la morbidezza, soluzioni per la vita in piccoli spazi e la tecnologia vintage. Ecco 6 idee e concetti emersi ques’tanno su cui vale la pena concentrarsi.
Il divano Sideways. Foto di Carl Hansen & Søn
«Su molti altri divani ci si siede semplicemente uno accanto all’altro, una cosa che può intimidire, oppure ci si siede esattamente uno di fronte all’altro, cosa che può sembrare un po’ eccessiva per le situazioni più informali. Volevo creare un divano dove si sta seduti con una particolare angolazione che incoraggi la naturale conversazione», spiega Rikke Frost. «La comunicazione interpersonale è messa a rischio dai tablet e cellulari quindi volevo un divano dove parlare fosse una cosa del tutto naturale».
«Su molti altri divani ci si siede semplicemente uno accanto all’altro, una cosa che può intimidire, oppure ci si siede esattamente uno di fronte all’altro, cosa che può sembrare un po’ eccessiva per le situazioni più informali. Volevo creare un divano dove si sta seduti con una particolare angolazione che incoraggi la naturale conversazione», spiega Rikke Frost. «La comunicazione interpersonale è messa a rischio dai tablet e cellulari quindi volevo un divano dove parlare fosse una cosa del tutto naturale».
La collezione Anza di Rui Pereira e Ryosuke Fukusada. Foto di Please Wait to be Seated
2. Morbido e tondo
In un mondo difficile, c’è qualche cosa di più confortante di un arredo tondeggiante e morbido, magari senza alcun angolo? Anche se non sappiamo se questa è la ragione del trend, abbiamo visto un incredibile numero di pezzi che puntano sulla morbidezza.
2. Morbido e tondo
In un mondo difficile, c’è qualche cosa di più confortante di un arredo tondeggiante e morbido, magari senza alcun angolo? Anche se non sappiamo se questa è la ragione del trend, abbiamo visto un incredibile numero di pezzi che puntano sulla morbidezza.
Il pouf Sequoia di Space Copenaghen. Foto di Fredericia Furniture
Il pouf Sequoia in morbida pelle di pecora, disegnato da Space Copenaghen per Fredericia Furniture, è un perfetto esempio di questo trend che volge alla morbidezza. L’intera collezione Anza di Please Wait to be Seated è la prova che abbiamo bisogno di un angolo caldo e morbido dove soffermarci.
Il pouf Sequoia in morbida pelle di pecora, disegnato da Space Copenaghen per Fredericia Furniture, è un perfetto esempio di questo trend che volge alla morbidezza. L’intera collezione Anza di Please Wait to be Seated è la prova che abbiamo bisogno di un angolo caldo e morbido dove soffermarci.
Lo sgabello Angle. Foto di Form & Refine
3. Soluzioni salvaspazio e multifunzionali per piccole case
Negli ultimi anni è in corso nelle nostre case una lotta all’ultimo centimetro alla ricerca di spazio, mentre i metri quadri a disposizione diminuiscono. Questa tendenza del mondo immobiliare richiede un design intelligente e salvaspazio, a cui i designer nordici stanno lavorano moltissimo.
Un ottimo esempio è lo sgabello Angle dell’azienda Form & Refine. Il suo design pieghevole permette di appenderlo al muro quando non è in uso.
3. Soluzioni salvaspazio e multifunzionali per piccole case
Negli ultimi anni è in corso nelle nostre case una lotta all’ultimo centimetro alla ricerca di spazio, mentre i metri quadri a disposizione diminuiscono. Questa tendenza del mondo immobiliare richiede un design intelligente e salvaspazio, a cui i designer nordici stanno lavorano moltissimo.
Un ottimo esempio è lo sgabello Angle dell’azienda Form & Refine. Il suo design pieghevole permette di appenderlo al muro quando non è in uso.
Collezione Terra. Foto di Georg Jensen
Un altro buon esempio di design multifiunzionale è la collezione Terra, una serie di accessori per piante disegnata dallo studio di design e architettura norvegese Snøhetta per il brand danese Georg Jensen.
Tre dei vasi in acciaio sono reversibili: quando la pianta cresce il vaso può essere girato a testa in già per avere più spazio. Si hanno quindi due opzioni in una.
Un altro buon esempio di design multifiunzionale è la collezione Terra, una serie di accessori per piante disegnata dallo studio di design e architettura norvegese Snøhetta per il brand danese Georg Jensen.
Tre dei vasi in acciaio sono reversibili: quando la pianta cresce il vaso può essere girato a testa in già per avere più spazio. Si hanno quindi due opzioni in una.
La serie di giradischi Beogram 4000. Foto di Bang & Olufsen
4. Aggiustare e rimettere nel mercato i vecchi classici
Il ritorno del design anni ‘50 e ‘60 o le riedizioni di pezzi del design scandinavo famosi è un’attività che amano molte aziende storiche del design quando vogliono lanciare nuovi prodotti. Ma perché ri-produrre nuovi (in realtà vecchi) prodotti quando possiamo semplicemente aggiornare i vecchi pezzi?
Il marchio danese di radio e tv Bang & Olufsen sta lanciando un progetto: l’azienda ricompra e risistema alcuni pezzi di design di decadi fa. Il giradischi Beogram 4000 dosegnato nel1972 da Jacob Jensen è uno dei primi pezzi a venire risistemato e aggiornato. Ne seguiranno altri ancora non rivelati. Comprare uno di questi vecchi pezzi restaurati a mano non è solo un modo per avere un pezzo unico di artigianato e storia del design, è anche più sostenibile rispetto al produrre pezzi di elettronica da zero.
4. Aggiustare e rimettere nel mercato i vecchi classici
Il ritorno del design anni ‘50 e ‘60 o le riedizioni di pezzi del design scandinavo famosi è un’attività che amano molte aziende storiche del design quando vogliono lanciare nuovi prodotti. Ma perché ri-produrre nuovi (in realtà vecchi) prodotti quando possiamo semplicemente aggiornare i vecchi pezzi?
Il marchio danese di radio e tv Bang & Olufsen sta lanciando un progetto: l’azienda ricompra e risistema alcuni pezzi di design di decadi fa. Il giradischi Beogram 4000 dosegnato nel1972 da Jacob Jensen è uno dei primi pezzi a venire risistemato e aggiornato. Ne seguiranno altri ancora non rivelati. Comprare uno di questi vecchi pezzi restaurati a mano non è solo un modo per avere un pezzo unico di artigianato e storia del design, è anche più sostenibile rispetto al produrre pezzi di elettronica da zero.
Foto dalla mostra ‘Home of a Collector’ della casa d’asta Bruun Rasmussen
5. Il vecchio e il nuovo in un mix creativo e sostenibile
L’home decor spesso coinvolge un mix di pezzi nuovi e antichi. Nel mezzo dell’evento di quest’anno il brand &Tradition e la casa d’asta Bruun Rasmussen hanno creato un nuovo concetto nella mostra ‘Home of a Collector’.
Le due aziende hanno arredato la lussuosa e antica Lindencrone Mansion nel centro di Copenaghen, mettendo in mostra un secolo di design. Tra i pezzi presenti, le sedie in ottone e mogano dal design russo del 1850, un mobile bar di Danish Lysberg e altre sculture moderniste in bronzo, di figure umane, con un valore che va da 1500 ai 6mila dollari.
5. Il vecchio e il nuovo in un mix creativo e sostenibile
L’home decor spesso coinvolge un mix di pezzi nuovi e antichi. Nel mezzo dell’evento di quest’anno il brand &Tradition e la casa d’asta Bruun Rasmussen hanno creato un nuovo concetto nella mostra ‘Home of a Collector’.
Le due aziende hanno arredato la lussuosa e antica Lindencrone Mansion nel centro di Copenaghen, mettendo in mostra un secolo di design. Tra i pezzi presenti, le sedie in ottone e mogano dal design russo del 1850, un mobile bar di Danish Lysberg e altre sculture moderniste in bronzo, di figure umane, con un valore che va da 1500 ai 6mila dollari.
Dalla mostra ‘Home of a Collector’. Foto di Bruun Rasmussen
Mescolare vecchio e nuovo negli interni, sia con l’obiettivo di contenere la spesa ma anche per chi non si pone pone limiti di budget, non è solo un modo di aggiungere personalità, è anche un mantra dell’arredare sostenibile: ‘Non comprare cose nuove se puoi avere un buon usato o se hai la stessa cosa che ancora funziona!’. E se davvero è il momento di avere un nuovo pezzo di arredo, allora che sia di lunga durata e buona qualità con un tocco senza tempo che si adatterà a lungo alla tua casa attuale (e a quella futura).
Mescolare vecchio e nuovo negli interni, sia con l’obiettivo di contenere la spesa ma anche per chi non si pone pone limiti di budget, non è solo un modo di aggiungere personalità, è anche un mantra dell’arredare sostenibile: ‘Non comprare cose nuove se puoi avere un buon usato o se hai la stessa cosa che ancora funziona!’. E se davvero è il momento di avere un nuovo pezzo di arredo, allora che sia di lunga durata e buona qualità con un tocco senza tempo che si adatterà a lungo alla tua casa attuale (e a quella futura).
Disegnata nel 1955 e ancora molto popolare, la serie di 7 sedie di Arne Jacobsen prodotta da Fritz Hansen ha dato prova di essere sostenibile
6. Affina le tue abilità per smascherare il greenwashing
Sostenibilità è la parola di cui tutti oggi parlano nel mondo del design, in Danimarca così come nel resto del mondo. Le aziende non mettono in discussione l’importanza di avere un approccio sostenibile al design, piuttosto cercano loro stesse di diventare sostenibili e amiche dell’ambiente.
Ma mentre tutti cercano di essere, o almeno di apparire, più “verdi” dei loro competitor, c’è anche il rischio che ci siano più parole e promesse su materiali, produzione, spedizione e sui prodotti stessi che reali vantaggi per il pianeta. Questo effetto si chiama greenwashing e durante la discussione ‘Danish Design 2.0’ molti designer hanno posto l’attenzione sull’importanza di avere consumatori attenti e consapevoli del fenomeno.
«Certo, molte aziende parlano di sostenibilità nei loro slogan», ha detto il designer danese Kasper Salto.«È però inaccettabile che alle parole non seguano i fatti».
6. Affina le tue abilità per smascherare il greenwashing
Sostenibilità è la parola di cui tutti oggi parlano nel mondo del design, in Danimarca così come nel resto del mondo. Le aziende non mettono in discussione l’importanza di avere un approccio sostenibile al design, piuttosto cercano loro stesse di diventare sostenibili e amiche dell’ambiente.
Ma mentre tutti cercano di essere, o almeno di apparire, più “verdi” dei loro competitor, c’è anche il rischio che ci siano più parole e promesse su materiali, produzione, spedizione e sui prodotti stessi che reali vantaggi per il pianeta. Questo effetto si chiama greenwashing e durante la discussione ‘Danish Design 2.0’ molti designer hanno posto l’attenzione sull’importanza di avere consumatori attenti e consapevoli del fenomeno.
«Certo, molte aziende parlano di sostenibilità nei loro slogan», ha detto il designer danese Kasper Salto.«È però inaccettabile che alle parole non seguano i fatti».
Le iconiche lampade PH Lamps di Poul Henningsen sono un altro buon esempio di design che ha resistito al tempo. Disegnate tra il 1925 e il 1926, rimangono uno dei best seller di Louis Poulsen
Una produzione che non è esattamente a impatto zero per le emissioni di carbonio viene spesso difesa dicendo che però i prodotti dureranno una vita e sono di ottima qualità e quindi migliori di prodotti con produzione più sostenibile ma di minore durata. Ma è così semplice. «Non possiamo sapere se certi prodotti saranno rilevanti anche in futuro», dice Kristine Juul Pedersen, senior designer e sustainability manager a Ferm Living. «C’è anche molto greenwashing quando si dice che un prodotto è bello e quindi resisterà nel tempo, quindi in questo senso è sostenibile. Si tratta di un discorso su più livelli», ha concluso.
Di sicuro le aziende continueranno a produrre processi e prodotti sostenibili solo in parte: è quindi importante che noi consumatori siamo critici e attenti a identificare discorsi che sono ‘troppo’ sostenibili per essere veri.
Cosa ne pensi dell’approccio progettuale del Design Festival danese? Scrivici nei Commenti le tue osservazioni.
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Designer e Produttori Danesi ci Anticipano il Futuro del Design
Perché Molte Aziende Producono i Pezzi dei Designer Danesi anni 50
Una produzione che non è esattamente a impatto zero per le emissioni di carbonio viene spesso difesa dicendo che però i prodotti dureranno una vita e sono di ottima qualità e quindi migliori di prodotti con produzione più sostenibile ma di minore durata. Ma è così semplice. «Non possiamo sapere se certi prodotti saranno rilevanti anche in futuro», dice Kristine Juul Pedersen, senior designer e sustainability manager a Ferm Living. «C’è anche molto greenwashing quando si dice che un prodotto è bello e quindi resisterà nel tempo, quindi in questo senso è sostenibile. Si tratta di un discorso su più livelli», ha concluso.
Di sicuro le aziende continueranno a produrre processi e prodotti sostenibili solo in parte: è quindi importante che noi consumatori siamo critici e attenti a identificare discorsi che sono ‘troppo’ sostenibili per essere veri.
Cosa ne pensi dell’approccio progettuale del Design Festival danese? Scrivici nei Commenti le tue osservazioni.
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Perché Molte Aziende Producono i Pezzi dei Designer Danesi anni 50
1. Arredi che incoraggiano le interazioni sociali
In un mondo in cui passiamo sempre più tempio guardando uno schermo, specialmente durante il lockdown e il distanziamento sociale, l’interazione e contatto con altri esseri umani è nella lista delle cose che sono mancate a molti. Il divano Sideways della designer Rikke Frost per Carl Hansen & Søn vuole incoraggiare l’interazione sociale (e le chiacchiere!).