8 Cucine Reinventate dai Pro con Ikea Hack Sorprendenti
8 professionisti ci raccontano come hanno personalizzato altrettante cucine di Ikea rendendole uniche e più funzionali
Per “Ikea hack” si intende la personalizzazione degli arredi dell’azienda svedese, a cui si ricorre spesso per praticità e prezzi contenuti, ma spesso rimane il desiderio di dargli una marcia in più, oppure adattarli perfettamente all’ambiente in cui saranno collocati. Uno degli ambiti più interessanti in cui applicare questa modalità è la cucina e ce lo dimostrano questi 8 esempi in cui le competenze di altrettanti architetti hanno dato davvero più valore, bellezza e funzionalità all’arredo.
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2. Il cambio di profondità per ricavare l’angolo snack
Il committente di questa cucina aveva espresso due desideri: il primo, abbastanza comune, era di ottenere un angolo snack. Per realizzarlo, l’architetto Corrado Martinez di AMT studio ha accostato armadietti di profondità diversa, come si vede nell’immagine, sulla sinistra.
Il secondo desiderio, molto più insolito, era creare un percorso per far gironzolare i gatti: ottenuto con il posizionamento “a scaletta” dei pensili quadrati. Una curiosità: per il montaggio dei pensili si è dovuto rinunciare al servizio di montaggio di Ikea, non disponibile per configurazioni così personalizzate.
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Il committente di questa cucina aveva espresso due desideri: il primo, abbastanza comune, era di ottenere un angolo snack. Per realizzarlo, l’architetto Corrado Martinez di AMT studio ha accostato armadietti di profondità diversa, come si vede nell’immagine, sulla sinistra.
Il secondo desiderio, molto più insolito, era creare un percorso per far gironzolare i gatti: ottenuto con il posizionamento “a scaletta” dei pensili quadrati. Una curiosità: per il montaggio dei pensili si è dovuto rinunciare al servizio di montaggio di Ikea, non disponibile per configurazioni così personalizzate.
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3. Il piano snack del falegname
Il dettaglio che fa la differenza in questa cucina? Il piano snack scorrevole e dalla particolare forma esagonale. Disegnato dall’architetto Lia Lovisolo dello studio Lia design e realizzato dal falegname, ha reso la cucina più interessante ed è estremamente funzionale senza grande ingombro.
Il dettaglio che fa la differenza in questa cucina? Il piano snack scorrevole e dalla particolare forma esagonale. Disegnato dall’architetto Lia Lovisolo dello studio Lia design e realizzato dal falegname, ha reso la cucina più interessante ed è estremamente funzionale senza grande ingombro.
4. L’isola su misura e la cassapanca “hackerata”
In questa cucina le basi e le ante sono di Ikea e a questa configurazione di base, lo studio Plus Ultra ha abbinato l’isola centrale realizzata dal falegname. Al fianco in rovere dell’isola sono stati addossati dei moduli di Ikea Besta a cui è stato aggiunto un piano per realizzare una piccola cassapanca (appena visibile nell’immagine) che funge da seduta per il tavolo da pranzo. Anche i moduli a parete, sulla sinistra, sono stati personalizzati, con piani di impiallicciato in rovere per il top.
In questa cucina le basi e le ante sono di Ikea e a questa configurazione di base, lo studio Plus Ultra ha abbinato l’isola centrale realizzata dal falegname. Al fianco in rovere dell’isola sono stati addossati dei moduli di Ikea Besta a cui è stato aggiunto un piano per realizzare una piccola cassapanca (appena visibile nell’immagine) che funge da seduta per il tavolo da pranzo. Anche i moduli a parete, sulla sinistra, sono stati personalizzati, con piani di impiallicciato in rovere per il top.
5. Gioco di profondità e ante su misura
Diamo ora uno sguardo ai progetti stranieri. In questa cucina canadese dello studio CAB architects la struttura è di Ikea e i pensili sono montati fino a toccare il soffitto. Al di sotto, incassata nella parete, è stata inserita un’altra fila di moduli contenitore con apertura a ribalta. Tutti i frontali sono stati realizzati su misura.
Diamo ora uno sguardo ai progetti stranieri. In questa cucina canadese dello studio CAB architects la struttura è di Ikea e i pensili sono montati fino a toccare il soffitto. Al di sotto, incassata nella parete, è stata inserita un’altra fila di moduli contenitore con apertura a ribalta. Tutti i frontali sono stati realizzati su misura.
6. Top in cemento e maniglie in cuoio
Questa cucina è stata progettata per la propria casa londinese da una coppia di architetti (lei italiana e lui belga) Barbara Toscani e François Mertens. La struttura della cucina e le ante sono di Ikea, ma il top è stato realizzato con una lastra di compensato rifinita con coprifilo e rivestita con pasta di cemento e le maniglie sono state realizzate in cuoio.
Questa cucina è stata progettata per la propria casa londinese da una coppia di architetti (lei italiana e lui belga) Barbara Toscani e François Mertens. La struttura della cucina e le ante sono di Ikea, ma il top è stato realizzato con una lastra di compensato rifinita con coprifilo e rivestita con pasta di cemento e le maniglie sono state realizzate in cuoio.
7. Ante personalizzate in bianco e nero
Anche qui, come nel primo esempio, si è fatto ricorso a un’azienda specializzata in frontali per cucine Ikea (Stil).
L’abbinamento è molto accurato: ante nere per i moduli a parete, ante bianche per l’isola.
Anche qui, come nel primo esempio, si è fatto ricorso a un’azienda specializzata in frontali per cucine Ikea (Stil).
L’abbinamento è molto accurato: ante nere per i moduli a parete, ante bianche per l’isola.
8. L’anta tagliata per creare la luce giusta
Siamo di nuovo in Canada; in questa cucina, lo studio John Donkin Architect Inc. ha abbinato pensili e frontali di Ikea di altezze diverse. In particolare, per nascondere la striscia di luci sottopensile, ha abbinato ai pensili ante più lunghe, poi tagliate in modo che sporgessero di circa 10 centimetri verso il basso. Questa sporgenza funge da maniglia e allo stesso tempo risponde al desiderio di mascherare l’illuminazione.
Questa storia è stata pubblicata il 9 febbraio 2020 e poi aggiiornata
Hai anche tu una cucina Ikea rielaborata? Posta la foto nei Commenti.
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In questa cucina familiare e accogliente, l’architetto Tommaso Giunchi ha scelto di sfruttare la modularità della struttura dei mobili cucina di Ikea in abbinamento al piano e alle ante di un’azienda danese, Reform, specializzata proprio nella realizzazione di frontali e top per le cucine Ikea. In particolare si nota il dettaglio della maniglie rientranti in rovere a contrasto con le ante laccate in bianco.