Architettura e design
6 Idee Intelligenti Rubate ai Progettisti per Vivere in un Monolocale
Anche piccolo è bello, certo. Soprattutto se seguiamo questi esempi sorprendenti e i trucchi funzionali per case mignon
Se c’è un settore immobiliare che non ha conosciuto crisi negli ultimi anni è sicuramente quello dei monolocali.
Potrebbe essere vista come una diretta conseguenza da un lato di una diminuzione dei capitali a disposizione per l’acquisto di una nuova casa da parte delle giovani coppie, dall’altro di un aumento delle separazioni, o semplicemente delle persone che decidono di vivere come “single”.
La progettazione di un monolocale è una delle sfide più interessanti per un architetto: nelle case molto piccole infatti ogni metro quadro deve essere pianificato con cura al fine di sfruttare tutto lo spazio a disposizione, tuttavia senza andare a riempirlo con ingombri inutili.
Le case immortalate su Houzz ci vengono in aiuto con una serie di esempi particolarmente significativi di abitazioni di dimensioni molto ridotte con soluzioni di arredo e layout innovativi da cui poter prendere spunto. Vediamole in questo Ideabook e scopriamo i sei punti chiave per la progettazione di micro case.
Potrebbe essere vista come una diretta conseguenza da un lato di una diminuzione dei capitali a disposizione per l’acquisto di una nuova casa da parte delle giovani coppie, dall’altro di un aumento delle separazioni, o semplicemente delle persone che decidono di vivere come “single”.
La progettazione di un monolocale è una delle sfide più interessanti per un architetto: nelle case molto piccole infatti ogni metro quadro deve essere pianificato con cura al fine di sfruttare tutto lo spazio a disposizione, tuttavia senza andare a riempirlo con ingombri inutili.
Le case immortalate su Houzz ci vengono in aiuto con una serie di esempi particolarmente significativi di abitazioni di dimensioni molto ridotte con soluzioni di arredo e layout innovativi da cui poter prendere spunto. Vediamole in questo Ideabook e scopriamo i sei punti chiave per la progettazione di micro case.
Nonostante le dimensioni così ridotte l’architetto è stato in grado di creare uno spazio interno piacevole e molto vivibile, grazie ad una progettazione attenta ai minimi dettagli e ad un uso sapiente di arredi su misura.
Infatti buona parte dei lati disponibili sono stati coperti con pareti attrezzate: nonostante ad un primo colpo d’occhio sembra che esse tolgano superficie al monolocale, in realtà lo rendono molto più funzionale.
Questo perché le pareti attrezzate su misura, con nicchie e ante apribili, permettono da un lato di nascondere elementi di arredo da estrarre all’occorrenza (ad esempio il tavolo), dall’altro di avere molti spazi contenitori a disposizione.
Il peggior nemico degli spazi piccoli è il disordine, quindi come prima cosa bisogna pensare alle nostre necessità pratiche, ad esempio: dove metteremo tutte le cose?
Infatti buona parte dei lati disponibili sono stati coperti con pareti attrezzate: nonostante ad un primo colpo d’occhio sembra che esse tolgano superficie al monolocale, in realtà lo rendono molto più funzionale.
Questo perché le pareti attrezzate su misura, con nicchie e ante apribili, permettono da un lato di nascondere elementi di arredo da estrarre all’occorrenza (ad esempio il tavolo), dall’altro di avere molti spazi contenitori a disposizione.
Il peggior nemico degli spazi piccoli è il disordine, quindi come prima cosa bisogna pensare alle nostre necessità pratiche, ad esempio: dove metteremo tutte le cose?
Potete vedere qui altre immagini di questa piccola perla di monolocale e leggere la storia della sua proprietaria.
2. Dividere con trasparenza
Il monolocale in questa foto e nell’immagine successiva sono rispettivamente di 25 e 36 m². Progettati dallo studio di interior design francese Transition Interior Design, ci mostrano due diverse soluzioni per dividere zona giorno e zona notte.
Nel primo esempio, di dimensioni più ridotte, la partizione è una vera e propria parete-libreria: divide visivamente gli spazi senza chiuderli, oltre ad essere una soluzione esteticamente molto piacevole. Anche in questo progetto un lato è stato dotato di una parete attrezzata che unisce angolo cottura e parete Tv in un’unica soluzione molto interessante.
Trovate tutte le foto del progetto nel profilo del designer d’interni, con un incredibile confronto tra il prima e il dopo.
Il monolocale in questa foto e nell’immagine successiva sono rispettivamente di 25 e 36 m². Progettati dallo studio di interior design francese Transition Interior Design, ci mostrano due diverse soluzioni per dividere zona giorno e zona notte.
Nel primo esempio, di dimensioni più ridotte, la partizione è una vera e propria parete-libreria: divide visivamente gli spazi senza chiuderli, oltre ad essere una soluzione esteticamente molto piacevole. Anche in questo progetto un lato è stato dotato di una parete attrezzata che unisce angolo cottura e parete Tv in un’unica soluzione molto interessante.
Trovate tutte le foto del progetto nel profilo del designer d’interni, con un incredibile confronto tra il prima e il dopo.
In questo caso la partizione è invece una vera e propria parete vetrata, che chiaramente serve a dare luce a tutto lo spazio: immaginiamoci infatti la zona giorno di questa casa con una partizione opaca…
3. Separare con elementi mobili
Lo studio newyorkese Michael Chen è andato oltre il concetto di semplice partizione. Per questo appartamento di circa 36 m², infatti, è stata progettata una parete mobile motorizzata con la televisione e una serie di contenitori. Anche il letto è all’interno di una parete attrezzata e può essere quindi estratto all’occorrenza, ovviamente spostando la parete divisoria.
Certo questa è una soluzione radicale, ma perfetta per chi non vuole rinunciare ad avere una zona giorno e una zona notte di grandi dimensioni nello stesso spazio.
Lo studio newyorkese Michael Chen è andato oltre il concetto di semplice partizione. Per questo appartamento di circa 36 m², infatti, è stata progettata una parete mobile motorizzata con la televisione e una serie di contenitori. Anche il letto è all’interno di una parete attrezzata e può essere quindi estratto all’occorrenza, ovviamente spostando la parete divisoria.
Certo questa è una soluzione radicale, ma perfetta per chi non vuole rinunciare ad avere una zona giorno e una zona notte di grandi dimensioni nello stesso spazio.
Potete trovare qui altre immagini molto interessanti di questo monolocale newyorkese.
4. Luminosità
L’immagine qui sopra parla chiaro: il bianco aiuta ad ingrandire gli spazi. Quindi via a palette cromatiche con colori chiari, che abbinano al bianco tonalità come beige e grigio chiaro, se non proprio a soluzioni in vero e proprio total white.
Parallelamente, il non “riempire” uno spazio già piccolo con tanti oggetti e complementi d’arredo, magari pure in disordine, aiuta notevolmente ad ampliare visivamente la stanza, nonché a renderla più vivibile.
L’immagine è tratta da un altro piccolo appartamento francese di 24 m² con un sorprendente prima e dopo che potete ammirare qui.
L’immagine qui sopra parla chiaro: il bianco aiuta ad ingrandire gli spazi. Quindi via a palette cromatiche con colori chiari, che abbinano al bianco tonalità come beige e grigio chiaro, se non proprio a soluzioni in vero e proprio total white.
Parallelamente, il non “riempire” uno spazio già piccolo con tanti oggetti e complementi d’arredo, magari pure in disordine, aiuta notevolmente ad ampliare visivamente la stanza, nonché a renderla più vivibile.
L’immagine è tratta da un altro piccolo appartamento francese di 24 m² con un sorprendente prima e dopo che potete ammirare qui.
5. Non solo bianco
Non è assolutamente detto però che negli ambienti di dimensioni ridotte dobbiamo per forza rinunciare ai colori, neanche a quelli più scuri. Il segreto sta nell’aggiungere un tocco di colore in maniera adeguata, ed è qui che si distingue l’abilità del progettista.
Lo studio francese 37.2 architecture, ad esempio, ha fatto della parete scura una vera e propria cifra stilistica della progettazione. In queste due case la zona notte è sottolineata da una tonalità molto scura che si inserisce perfettamente in uno spazio estremamente pulito in total white.
Non è assolutamente detto però che negli ambienti di dimensioni ridotte dobbiamo per forza rinunciare ai colori, neanche a quelli più scuri. Il segreto sta nell’aggiungere un tocco di colore in maniera adeguata, ed è qui che si distingue l’abilità del progettista.
Lo studio francese 37.2 architecture, ad esempio, ha fatto della parete scura una vera e propria cifra stilistica della progettazione. In queste due case la zona notte è sottolineata da una tonalità molto scura che si inserisce perfettamente in uno spazio estremamente pulito in total white.
Si tratta in entrambi i casi di due piccoli loft parigini, perfetti per chi ama lo stile minimale.
6. Lavorare in altezza
Per chi ha la fortuna di avere a disposizione uno spazio molto piccolo, ma con altezza superiore allo standard, il consiglio è quello di muoversi in altezza per sfruttare al massimo lo spazio verticale.
A questo proposito ci vengono in aiuto numerose idee interessanti: in questo Ideabook potete trovare ben 25 soluzioni per un soppalco salvaspazio, mentre in questo ci sono molte idee per sfruttare al meglio gli spazi di risulta che si creano proprio tra livello principale e mezzanino di una casa.
Per chi ha la fortuna di avere a disposizione uno spazio molto piccolo, ma con altezza superiore allo standard, il consiglio è quello di muoversi in altezza per sfruttare al massimo lo spazio verticale.
A questo proposito ci vengono in aiuto numerose idee interessanti: in questo Ideabook potete trovare ben 25 soluzioni per un soppalco salvaspazio, mentre in questo ci sono molte idee per sfruttare al meglio gli spazi di risulta che si creano proprio tra livello principale e mezzanino di una casa.
Qui invece potete trovare il progetto di questo mini-duplex a Parigi: guardate che interessante la soluzione del sottoscala, sfruttato al massimo grazie a mobili contenitore.
E ora la parola ai progettisti: vi è mai capitato di imbattervi nella progettazione di appartamenti di dimensioni molto ridotte?
E ora la parola ai progettisti: vi è mai capitato di imbattervi nella progettazione di appartamenti di dimensioni molto ridotte?
I monolocali francesi sono una fonte inesauribile di idee geniali nell’ambito della progettazione di spazi minuscoli. Tra le case francesi si trovano infatti molti esempi di dimensioni ridottissime: come questo appartamento parigino progettato da Geraldine Laferté, con una superficie di soli 18 m². Ovvero, ben dieci metri quadri in meno rispetto alla superficie utile minima abitabile per un monolocale a Milano, che dev’essere invece di almeno di 28 m².
Ricordiamo infatti come prima cosa di consultare il Regolamento Edilizio del comune di appartenenza, che detta le normative in merito alle metrature minime degli ambienti abitabili.