5 Vincitori del Best of Houzz 2016 si Raccontano
Tra esperienze, consigli e progetti inusuali, scopriamo chi sono alcuni dei professionisti più popolari su Houzz
Abbiamo intervistato cinque professionisti vincitori del Best of Houzz 2016 in Italia, il riconoscimento assegnato ai migliori architetti, interior designer, paesaggisti, costruttori e altri professionisti del settore presenti sulla nostra piattaforma.
Questo riconoscimento viene conferito annualmente a due categorie: Design e Soddisfazione Clienti (Service). Il Best of Houzz Design premia i professionisti con i progetti più popolari tra gli oltre 35 milioni di utenti su Houzz. Si tratta quindi di architetti, interior designer e fotografi specializzati in architettura e arredamento, che hanno scattato le immagini più popolari tra la community di Houzz. Il Best of Houzz Service si basa invece su più fattori, tra cui il numero e la qualità delle recensioni ricevute dal professionista durante il 2015 da parte dei clienti per cui ha lavorato.
Il riconoscimento Best of Houzz 2016 appare sul profilo dei vincitori con dei badge dedicati. Questi premi aiutano i proprietari di casa a identificare i professionisti più seguiti, apprezzati e con le migliori recensioni su Houzz.
Scopriamo allora chi sono, lasciamoci ispirare dalle loro esperienze e prendiamo spunto dai loro consigli per utilizzare al meglio la piattaforma.
Questo riconoscimento viene conferito annualmente a due categorie: Design e Soddisfazione Clienti (Service). Il Best of Houzz Design premia i professionisti con i progetti più popolari tra gli oltre 35 milioni di utenti su Houzz. Si tratta quindi di architetti, interior designer e fotografi specializzati in architettura e arredamento, che hanno scattato le immagini più popolari tra la community di Houzz. Il Best of Houzz Service si basa invece su più fattori, tra cui il numero e la qualità delle recensioni ricevute dal professionista durante il 2015 da parte dei clienti per cui ha lavorato.
Il riconoscimento Best of Houzz 2016 appare sul profilo dei vincitori con dei badge dedicati. Questi premi aiutano i proprietari di casa a identificare i professionisti più seguiti, apprezzati e con le migliori recensioni su Houzz.
Scopriamo allora chi sono, lasciamoci ispirare dalle loro esperienze e prendiamo spunto dai loro consigli per utilizzare al meglio la piattaforma.
Qual è il progetto di cui va più orgoglioso?
«Tutti i progetti a cui do vita sono per me sfide affascinanti e coinvolgenti da intraprendere con ardore ed energia. Non sono in grado di preferirne uno agli altri in quanto ciascuno rappresenta un aspetto della mia essenza in un determinato momento di vita.
Ho ricevuto, in questi densi anni di attività professionale, molte richieste differenti e particolareggiate, a volte strane. Ma non c’è nulla che non desideri affrontare perché ogni progetto rappresenta per me un modo innovativo e sorprendente per scoprire il mondo ed osservarlo da differenti punti di vista e prospettive ignote».
«Tutti i progetti a cui do vita sono per me sfide affascinanti e coinvolgenti da intraprendere con ardore ed energia. Non sono in grado di preferirne uno agli altri in quanto ciascuno rappresenta un aspetto della mia essenza in un determinato momento di vita.
Ho ricevuto, in questi densi anni di attività professionale, molte richieste differenti e particolareggiate, a volte strane. Ma non c’è nulla che non desideri affrontare perché ogni progetto rappresenta per me un modo innovativo e sorprendente per scoprire il mondo ed osservarlo da differenti punti di vista e prospettive ignote».
Professionista: Isabella Maruti, architetto
Best of Houzz 2016: Soddisfazione Clienti
Come ha conosciuto Houzz e quali sono le sezioni o funzionalità che preferisce?
«Mi è stato suggerito tempo fa, quando non esisteva ancora in Italia, da una giovane cliente. La dimensione e la qualità del portale e in particolare delle immagini mi colpisce, e la cosa che certamente più mi affascina sono i meccanismi interni alla Community legata al portale.
Mi piace molto il magazine, davvero ricco, mentre come funzionalità trovo utili gli Ideabook su cui lavorare in condivisione con i clienti e la possibilità di fare delle domande di chiarimento direttamente a chi pubblica le immagini».
Cosa ha imparato nel corso della sua carriera rapportandosi con i clienti?
«Perché la collaborazione sia di successo bisogna sempre saper ascoltare, accogliere e fare profondamente proprie le esigenze del cliente, soprattutto quando sono molto diverse dalle nostre. Cercare di pensare con la sua testa senza rinunciare al nostro know-how professionale, che significa non cedere se non si è convinti che funzionerà, nell’interesse finale del cliente e del progetto. Insomma un gioco molto sottile di equilibrio: un bravo professionista è in grado di stare sul filo per tutto il percorso.
A volte ci sono sintonie e vicinanze che rendono più facile la relazione, altre volte può essere più faticoso, ma il progetto esiste solo in relazione alla committenza. Se dovessi trovare delle parole chiave direi quindi: ascolto e sintesi».
Best of Houzz 2016: Soddisfazione Clienti
Come ha conosciuto Houzz e quali sono le sezioni o funzionalità che preferisce?
«Mi è stato suggerito tempo fa, quando non esisteva ancora in Italia, da una giovane cliente. La dimensione e la qualità del portale e in particolare delle immagini mi colpisce, e la cosa che certamente più mi affascina sono i meccanismi interni alla Community legata al portale.
Mi piace molto il magazine, davvero ricco, mentre come funzionalità trovo utili gli Ideabook su cui lavorare in condivisione con i clienti e la possibilità di fare delle domande di chiarimento direttamente a chi pubblica le immagini».
Cosa ha imparato nel corso della sua carriera rapportandosi con i clienti?
«Perché la collaborazione sia di successo bisogna sempre saper ascoltare, accogliere e fare profondamente proprie le esigenze del cliente, soprattutto quando sono molto diverse dalle nostre. Cercare di pensare con la sua testa senza rinunciare al nostro know-how professionale, che significa non cedere se non si è convinti che funzionerà, nell’interesse finale del cliente e del progetto. Insomma un gioco molto sottile di equilibrio: un bravo professionista è in grado di stare sul filo per tutto il percorso.
A volte ci sono sintonie e vicinanze che rendono più facile la relazione, altre volte può essere più faticoso, ma il progetto esiste solo in relazione alla committenza. Se dovessi trovare delle parole chiave direi quindi: ascolto e sintesi».
Qual è il progetto di cui va più orgogliosa?
«Certamente la Villa sul lago, caratterizzata da un cubo centrale che accoglie tante funzioni dell’intera zona living. In questo lavoro c’è un’idea forte, bella, che ripensa e risolve il progetto. Il cliente, che la ama moltissimo, l’ha ribattezzata Kaaba come la pietra nera attorno a cui girano i fedeli alla Mecca, proprio perché intorno a quella piccola architettura girano tutte le funzioni domestiche».
«Certamente la Villa sul lago, caratterizzata da un cubo centrale che accoglie tante funzioni dell’intera zona living. In questo lavoro c’è un’idea forte, bella, che ripensa e risolve il progetto. Il cliente, che la ama moltissimo, l’ha ribattezzata Kaaba come la pietra nera attorno a cui girano i fedeli alla Mecca, proprio perché intorno a quella piccola architettura girano tutte le funzioni domestiche».
Professionista: Lia Lovisolo di Liadesign, interior designer
Best of Houzz 2016: Design
Come ha conosciuto Houzz e quali sono le sezioni o funzionalità che preferisce?
«Ho conosciuto Houzz nel 2012, cercavo idee e ispirazioni per i miei progetti. Allora il sito era solo in inglese e mi affascinava molto osservare tendenze e stili degli altri paesi. Mi ha sempre attratta il respiro internazionale del sito e l’eclettismo di molti progetti, oltre ai moltissimi esempi di decorazione e ricerca cromatica.
La ricerca per parole chiave nella sezione delle foto e la consultazione del magazine sono le funzionalità che utilizzo maggiormente e trovo più utili nel mio lavoro. Da ogni ricerca scaturiscono percorsi inaspettati grazie al corredo di informazioni che ciascuna foto reca con sé, in primis l’accesso immediato al progetto e ai profili dei professionisti, di cui spesso consulto l’intero portfolio di lavori. Gli Ideabook personali sono la naturale conseguenza di questo lavoro di ricerca: moltissime volte ho tratto spunti concreti per i miei progetti da immagini archiviate tra le preferite».
Cosa ha imparato nel corso della sua carriera rapportandosi con i clienti?
«La lezione più grande è che ogni cliente ha qualcosa da insegnare al progettista e che la buona riuscita di un progetto nasce sempre dall’ascolto del cliente, dalla comprensione delle sue necessità, ma anche del suo carattere, delle dinamiche familiari, delle abitudini che ha consolidato nel tempo. Dipende perciò dall’empatia e dalla capacità di immedesimazione.
Il segreto sta nel non imporre la propria visione delle cose. Fermi restando i buoni principi della progettazione e la propria impostazione stilistica e creativa, la chiave è lasciare che sia il cliente a guidare il progetto ma è compito del progettista fornirgli gli strumenti per farlo».
Best of Houzz 2016: Design
Come ha conosciuto Houzz e quali sono le sezioni o funzionalità che preferisce?
«Ho conosciuto Houzz nel 2012, cercavo idee e ispirazioni per i miei progetti. Allora il sito era solo in inglese e mi affascinava molto osservare tendenze e stili degli altri paesi. Mi ha sempre attratta il respiro internazionale del sito e l’eclettismo di molti progetti, oltre ai moltissimi esempi di decorazione e ricerca cromatica.
La ricerca per parole chiave nella sezione delle foto e la consultazione del magazine sono le funzionalità che utilizzo maggiormente e trovo più utili nel mio lavoro. Da ogni ricerca scaturiscono percorsi inaspettati grazie al corredo di informazioni che ciascuna foto reca con sé, in primis l’accesso immediato al progetto e ai profili dei professionisti, di cui spesso consulto l’intero portfolio di lavori. Gli Ideabook personali sono la naturale conseguenza di questo lavoro di ricerca: moltissime volte ho tratto spunti concreti per i miei progetti da immagini archiviate tra le preferite».
Cosa ha imparato nel corso della sua carriera rapportandosi con i clienti?
«La lezione più grande è che ogni cliente ha qualcosa da insegnare al progettista e che la buona riuscita di un progetto nasce sempre dall’ascolto del cliente, dalla comprensione delle sue necessità, ma anche del suo carattere, delle dinamiche familiari, delle abitudini che ha consolidato nel tempo. Dipende perciò dall’empatia e dalla capacità di immedesimazione.
Il segreto sta nel non imporre la propria visione delle cose. Fermi restando i buoni principi della progettazione e la propria impostazione stilistica e creativa, la chiave è lasciare che sia il cliente a guidare il progetto ma è compito del progettista fornirgli gli strumenti per farlo».
Qual è il progetto di cui va più orgogliosa? E la richiesta più curiosa?
«Se escludo casa mia, che è stata ed è tuttora la mia palestra progettuale e il mio biglietto da visita, il progetto di cui vado più orgogliosa è la ristrutturazione di un appartamento milanese degli anni Settanta, nel quale ho preservato le peculiarità morfologiche, valorizzandole, conferendo all’insieme un aspetto più fresco e contemporaneo grazie all’uso del colore e delle finiture.
La richiesta più strana che mi sia stata fatta è la progettazione di un bagno destinato a un bimbo, uno dei primi incarichi ricevuti. Il progetto si basava sulla contaminazione tra Pop Art ed il tema musicale dei Beatles: divertentissimo e stimolante, peccato non averlo poi realizzato. Ogni tanto vado a rivedere i render e sorrido».
«Se escludo casa mia, che è stata ed è tuttora la mia palestra progettuale e il mio biglietto da visita, il progetto di cui vado più orgogliosa è la ristrutturazione di un appartamento milanese degli anni Settanta, nel quale ho preservato le peculiarità morfologiche, valorizzandole, conferendo all’insieme un aspetto più fresco e contemporaneo grazie all’uso del colore e delle finiture.
La richiesta più strana che mi sia stata fatta è la progettazione di un bagno destinato a un bimbo, uno dei primi incarichi ricevuti. Il progetto si basava sulla contaminazione tra Pop Art ed il tema musicale dei Beatles: divertentissimo e stimolante, peccato non averlo poi realizzato. Ogni tanto vado a rivedere i render e sorrido».
Professionista: Matteo Ceron di Studio Ceron&Ceron
Best of Houzz 2016: Design
Come ha conosciuto Houzz e quali sono le sezioni o funzionalità che preferisce?
«Ho conosciuto Houzz tramite un vostro invito personale via email. Mi piace il collegamento diretto che può esserci tra professionista e fruitore finale, cosa molto importante oggi vista la velocità di sviluppo che il nostro contesto ci impone».
Cosa ha imparato nel corso della sua carriera rapportandosi con i clienti?
«A non dare nulla per scontato, tenendo presente che ogni nuovo progetto è un’opportunità per spingersi oltre i limiti e superare ciò che si è fatto fino ad ora. Dalla nascita dell’idea alla sua realizzazione è importante confluire la nostra personale identità in tutto il processo creativo, immergendosi nella cultura e nel significato stesso del progetto senza dimenticare i desideri e gli input della committenza.
Il segreto per una collaborazione di successo è innescare emozioni, circondarsi del lavoro che amiamo, mettendo a disposizione la nostra creatività, ingegno, stile, interpretando i sogni delle persone, creando un prodotto personalizzato, un abito sartoriale che calza a pennello».
Best of Houzz 2016: Design
Come ha conosciuto Houzz e quali sono le sezioni o funzionalità che preferisce?
«Ho conosciuto Houzz tramite un vostro invito personale via email. Mi piace il collegamento diretto che può esserci tra professionista e fruitore finale, cosa molto importante oggi vista la velocità di sviluppo che il nostro contesto ci impone».
Cosa ha imparato nel corso della sua carriera rapportandosi con i clienti?
«A non dare nulla per scontato, tenendo presente che ogni nuovo progetto è un’opportunità per spingersi oltre i limiti e superare ciò che si è fatto fino ad ora. Dalla nascita dell’idea alla sua realizzazione è importante confluire la nostra personale identità in tutto il processo creativo, immergendosi nella cultura e nel significato stesso del progetto senza dimenticare i desideri e gli input della committenza.
Il segreto per una collaborazione di successo è innescare emozioni, circondarsi del lavoro che amiamo, mettendo a disposizione la nostra creatività, ingegno, stile, interpretando i sogni delle persone, creando un prodotto personalizzato, un abito sartoriale che calza a pennello».
Qual è il progetto di cui va più orgoglioso?
«Il progetto di cui vado maggiormente fiero è la realizzazione di una villa di villeggiatura in montagna, dove ci siamo confrontati con una committenza esigente, curiosa, attenta ai particolari e a soluzioni innovative. Anche in questo caso la nostra filosofia vuole che ogni parte del progetto si unisca per creare un unicum, perciò siamo stati estremamente attenti e precisi in ogni piccolo dettaglio. Nell’interior design è fondamentale avere sempre in mente l’immagine complessiva e l’interazione tra gli elementi, per ottenere una simbiosi perfetta tra funzionalità ed estetica, dove il risultato diventa essenza esemplare».
«Il progetto di cui vado maggiormente fiero è la realizzazione di una villa di villeggiatura in montagna, dove ci siamo confrontati con una committenza esigente, curiosa, attenta ai particolari e a soluzioni innovative. Anche in questo caso la nostra filosofia vuole che ogni parte del progetto si unisca per creare un unicum, perciò siamo stati estremamente attenti e precisi in ogni piccolo dettaglio. Nell’interior design è fondamentale avere sempre in mente l’immagine complessiva e l’interazione tra gli elementi, per ottenere una simbiosi perfetta tra funzionalità ed estetica, dove il risultato diventa essenza esemplare».
Best of Houzz 2016
Professionista: Alberto Barbieri di bdastudio, architetto
Best of Houzz 2016: Design
Come ha conosciuto Houzz e quali sono le sezioni o funzionalità che preferisce?
«Ho conosciuto la piattaforma attraverso la navigazione online e poco dopo sono stato contattato direttamente da Houzz».
Come riassumerebbe la chiave per una collaborazione di successo?
«Con i clienti ho imparato a pormi sempre alti obiettivi. Questi sono raggiungibili solo con impegno e professionalità, e anche nel caso in cui non si raggiungesse l’obiettivo al cento per cento, il progetto avrà in ogni caso puntato in alto, superando difficili circostanze».
Best of Houzz 2016: Design
Come ha conosciuto Houzz e quali sono le sezioni o funzionalità che preferisce?
«Ho conosciuto la piattaforma attraverso la navigazione online e poco dopo sono stato contattato direttamente da Houzz».
Come riassumerebbe la chiave per una collaborazione di successo?
«Con i clienti ho imparato a pormi sempre alti obiettivi. Questi sono raggiungibili solo con impegno e professionalità, e anche nel caso in cui non si raggiungesse l’obiettivo al cento per cento, il progetto avrà in ogni caso puntato in alto, superando difficili circostanze».
Qual è il progetto di cui va più orgoglioso?
«Impiego una forte dose di ardore emotivo in ogni progetto: ognuno racchiude una propria storia che lo rende unico e a cui legare memorie precise. Tuttavia vado orgoglioso di aver potuto finalmente disegnare un ristorante per poterlo visitare con regolarità, magari con amici e potenziali clienti – cosa non possibile con una abitazione privata. Vado orgoglioso anche di un appartamento di Milano che fu il primo progetto dalla fondazione dello studio.
Tra le richieste meno consuete ricevute negli anni, ricordo quella di un cliente che pretese che il lavabo sospeso potesse reggere due persone che ci facessero sesso sopra, così come la richiesta di un altro cliente di creare una piccola stanza segreta, nascosta e difficile da individuare per potervi nascondere documenti importanti (un po’ alla 007)».
Scopri tutti i vincitori del Best of Houzz 2016
«Impiego una forte dose di ardore emotivo in ogni progetto: ognuno racchiude una propria storia che lo rende unico e a cui legare memorie precise. Tuttavia vado orgoglioso di aver potuto finalmente disegnare un ristorante per poterlo visitare con regolarità, magari con amici e potenziali clienti – cosa non possibile con una abitazione privata. Vado orgoglioso anche di un appartamento di Milano che fu il primo progetto dalla fondazione dello studio.
Tra le richieste meno consuete ricevute negli anni, ricordo quella di un cliente che pretese che il lavabo sospeso potesse reggere due persone che ci facessero sesso sopra, così come la richiesta di un altro cliente di creare una piccola stanza segreta, nascosta e difficile da individuare per potervi nascondere documenti importanti (un po’ alla 007)».
Scopri tutti i vincitori del Best of Houzz 2016
Best of Design 2016: Design
Come ha conosciuto Houzz e quali sono le sezioni o funzionalità che preferisce?
«Conosco Houzz fin dagli esordi e ho personalmente seguito la sua crescita, continuando a sviluppare un’ottima corrispondenza tra le funzionalità che offre e le esigenze reali di chi lo utilizza.
Ho da subito apprezzato l’uso intuitivo della piattaforma e la sua utilità per accrescere le possibilità relazionali e di lavoro, grazie alla condivisione di progetti, contatti e conoscenze. Houzz è una piattaforma di grande stimolo sia per professionisti che desiderano condividere le proprie opere e aggiornarsi sulle nuove tendenze, sia per chi, seppur non profondamente esperto del settore, con curiosità aspira a conoscere il mondo dell’architettura e del design. Houzz infatti, oltre ad offrire ai suoi utenti una panoramica generale del settore della progettazione, favorisce anche lo scambio, la condivisione, il dialogo».
Come riassumerebbe la chiave per una collaborazione di successo?
«Da sempre credo fermamente nel valore delle relazioni umane improntate sulla sincerità e sul dialogo. In 25 anni di intenso lavoro ho capito che è fondamentale instaurare un rapporto con i committenti e i clienti. Ogni nuova opera è un percorso, un’avventura straordinaria da condividere con il committente e da cui entrambi alla fine si esce diversi e in qualche modo cresciuti.
Non si possono elencare le ragioni del successo, ma la passione, l’entusiasmo, il dinamismo, l’approccio empatico con cui mi rapporto quotidianamente con i nuovi progetti credo siano indispensabili punti di partenza per dare vita ad “opere d’arte” uniche, in grado di restare indelebilmente impresse nella mente di coloro che le abitano».